28.05.2013 Views

di verduno - Rivista IDEA

di verduno - Rivista IDEA

di verduno - Rivista IDEA

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Quando,<br />

a metà settembre, il<br />

Movimento dei sindaci del<br />

Piemonte contestò la Lega nord<br />

al Pian del Re, i suoi esponenti<br />

<strong>di</strong>ssero: «Non stiamo <strong>di</strong>fendendo<br />

le nostre posizioni, ma la nostra<br />

gente che vedrà peggiorare i<br />

servizi e aumentare le<br />

tasse locali».<br />

o almeno più eque, risorse agli<br />

enti locali. Semplicemente l’Imu<br />

trasforma i sindaci in esattori per<br />

conto dello Stato».<br />

Ma sarebbe meglio stare senza?<br />

«Va detto che abolire l’Ici sulla<br />

prima casa è stato un errore: era<br />

l’unica tassa legata al territorio.<br />

Ma, per come si presenta adesso<br />

l’Imu, soprattutto nei territori<br />

montani essa provocherà un<br />

ulteriore deprezzamento de gli<br />

immobili».<br />

Sostenete che essa non porterà<br />

maggiori entrate ai Comuni?<br />

«Alle Amministrazioni civiche<br />

con una mano viene concessa<br />

una parte del gettito della nuova<br />

tassa, ma con l’altra viene sottratto<br />

l’introito che supera l’attuale<br />

Ici. In sostanza non cambierà<br />

nulla. E, se un Comune volesse<br />

abbassare l’aliquota ai propri citta<strong>di</strong>ni,<br />

dovrebbe corrispondere la<br />

<strong>di</strong>fferenza allo Stato. Ma questa<br />

eventualità, che è anche la sola<br />

autonomia concessa ai Comuni,<br />

quella <strong>di</strong> decidere<br />

l’aliquota, è puramente<br />

ipotetica,<br />

vista l’entità dei<br />

tagli che colpiscono<br />

alla fonte<br />

gli enti locali. In<br />

real tà l’aumento del -<br />

la tassa comunale non<br />

servirà per migliorare i servizi<br />

offerti ai citta<strong>di</strong>ni, ma soltanto,<br />

ben che vada, per mantenerli».<br />

Quali sono i principali fra i tagli<br />

“alla fonte”?<br />

«In tutto i tagli ai Comuni, sommati<br />

al patto <strong>di</strong> stabilità, per il<br />

2012 ammonteranno a 8,5 mi -<br />

liar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro. Inoltre ci sono l’azzeramento<br />

del fondo nazionale<br />

per la non autosufficienza, la drastica<br />

riduzione del fondo per le<br />

politiche sociali, e in particolare<br />

per le politiche familiari, e i tagli<br />

che si abbattono sulle amministrazioni<br />

comunali come effetto<br />

cascata <strong>di</strong> quelli applicati alle<br />

Regioni dallo Stato...».<br />

In particolare, per l’Imu, lo Stato<br />

tratterrà da subito metà del gettito<br />

sulla seconda casa.<br />

«Esatto. E in più opererà un<br />

taglio al fondo <strong>di</strong> riequilibrio già<br />

definito in 1.627 miliar<strong>di</strong> nel<br />

2012, 1.762 nel 2013 e 2.162<br />

miliar<strong>di</strong> nel 2014. Così i contribuenti<br />

da un lato pagheranno<br />

l’Imu e dall’altro vivranno in cen-<br />

BULLISMO: DIRIGENTI SCOLASTICI E DOCENTI A CONFRONTO CON I CARABINIERI<br />

Oltre cinquecento operatori del mondo dell’istruzione, attivi in trenta istituti me<strong>di</strong> e superiori della Granda,<br />

hanno preso parte agli incontri programmati nei mesi scorsi dal Comando provinciale cuneese dell’Arma<br />

Ad andare a scuola per incontrare i Ca ra bi nieri stavolta<br />

sono stati <strong>di</strong>rigenti scolastici e docenti: circa 500 <strong>di</strong> loro,<br />

attivi in oltre trenta scuole me<strong>di</strong>e e superiori della Granda,<br />

hanno partecipato agli incontri organizzati dal Comando<br />

pro vinciale <strong>di</strong> Cuneo (in foto: il comandante, colonnello<br />

Fran cesco Laurenti), nell’ambito dell’attività dell’Os ser va -<br />

torio regionale permanente sul bullismo, al fine <strong>di</strong> ac cre -<br />

scere conoscenze utili a chi si occupa dell’educazione dei<br />

giovani e <strong>di</strong> ricercare proficue for me <strong>di</strong> collaborazione.<br />

Gli ufficiali dell’Arma, da molti anni <strong>di</strong> casa nelle scuole<br />

del la provincia, perché impegnati nelle campagne <strong>di</strong> “educazione<br />

alla legalità” rivolte soprattutto agli studenti (cir ca<br />

cinquanta istituti sono stati interessati dalla campagna<br />

2010-2011, con la partecipazione <strong>di</strong> più <strong>di</strong> quattromila ra -<br />

gazzi e con inoltre numerose visite <strong>di</strong> scolaresche presso<br />

le caserme) si sono confrontati con i professori approfon-<br />

tri i cui amministratori non po -<br />

tranno fare investimenti e faticheranno<br />

a mantenere i servizi.<br />

Cioè il contrario <strong>di</strong> quanto serve<br />

per rilanciare la crescita».<br />

Dunque no al patto <strong>di</strong> stabilità, sì<br />

al patto per la crescita...<br />

«Il patto <strong>di</strong> stabilità», riba<strong>di</strong>sce<br />

per l’ennesima volta Lu ca Gosso,<br />

«ci impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> usare fon<strong>di</strong> che<br />

potremmo spendere per gli investimenti,<br />

per la manutenzione<br />

del territorio e per far ripartire<br />

l’e conomia facendo lavorare le<br />

im prese. Sono sol<strong>di</strong> che abbiamo<br />

in cassa, ma che non pos siamo<br />

spendere, perché il resto della<br />

pubblica Amministrazione non<br />

riesce a <strong>di</strong>minuire il proprio deficit.<br />

Nei Comuni ci sono 40 mi -<br />

liar <strong>di</strong> <strong>di</strong> euro fermi, da mettere in<br />

movimento. È questa la mi su ra<br />

da adottare per lo sviluppo!».<br />

«Così <strong>di</strong>ventiamo semplici<br />

esattori per conto dello<br />

Stato, mentre ad esempio<br />

i territori <strong>di</strong> montagna<br />

sono ancor più penalizzati»<br />

dendo più tematiche <strong>di</strong> interesse, non ultima quella delle<br />

responsabilità derivanti dall’eventuale inosservanza <strong>di</strong><br />

norme penali e civili da parte <strong>di</strong> chi è investito <strong>di</strong> funzioni<br />

pubbliche.<br />

Ma soprattutto il bullismo è stato al centro degli incontri,<br />

spesso ispirandosi a episo<strong>di</strong> verificatisi nelle aule e<br />

nei corridoi delle scuole, con particolare riferimento a<br />

sintomi e forme, al periodo <strong>di</strong> degenerazione in condotte<br />

più gravi e infine ai possibili rime<strong>di</strong>, sul piano sia preventivo<br />

sia correttivo, con il concorso, nel ri -<br />

spetto <strong>di</strong> ruoli e competenze, <strong>di</strong> tutti i<br />

soggetti a ciò deputati: genitori, <strong>di</strong>rigenti<br />

e insegnanti, Forze dell’or<strong>di</strong>ne,<br />

servizi sociali e Magistratura.<br />

I partecipanti agli incontri hanno<br />

apprezzato mol to l’iniziativa.<br />

12 gennaio 2012 Ü 29

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!