Ippogrifo 1-2003:Ippogrifo 1/2003 - Comune di Jesi

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2 5/03 UN’ESPERIENZA GRATIFICANTE Dopo quarantacinque anni vissuti da alunno, da docente e da preside negli Istituti Tecnici, lavorare nel Liceo classico di Jesi, una realtà che conoscevo sulla base di quanto mi riferiva chi ne aveva una conoscenza diretta, è bello perché consente di fare un’esperienza per alcuni aspetti diversa da quella vissuta in precedenza, è stimolante perchè si devono rinnovare e adeguare gli stili di lavoro per tanto tempo seguiti, è interessante perchè si può apprezzare la bellezza e l’attualità del mondo classico. I venticinque anni di lavoro all'ITAS, ove da ventidue anni era attivato l’indirizzo Servizi Sociali, m’hanno facilitato l’inserimento nella realtà degli altri due licei, il Liceo delle Scienze sociali e il Liceo socio psicopedagogico. Diversi amici m’avevano detto che, andando al Classico, avrei trovato un ambiente tranquillo e ... riposante. Avrei dovuto portare avanti una tradizione saldamente radicata e gestire l’e- sistente. In sostanza avevo la possibilità di riposarmi e dimenticare tutta la complessità della gestione degli Istituti tecnici. Dopo alcuni giorni mi sono reso conto che invece sarei stato impegnato tantissimo per conoscere profondamente le tradizioni, le consuetudini, le potenzialità, le risorse umane, culturali e progettuali del Classico, che dovevo organizzare secondo quanto mi prescriveva il contratto stipulato il 4 luglio 2002 con il Direttore generale. Subito mi sono reso conto che quanto conoscevo del Classico non era più attuale; la realtà era completamente diversa. L’offerta formativa era ampia, diversificata e strutturata in modo tale che le alunne e gli alunni avevano la possibilità di conoscere le richieste del mondo del lavoro e, di conseguenza, di progettare il percorso formativo e professionalizzante da seguire dopo aver superato l’esame di Stato. Le ragazze e i ragazzi sin dal quarto anno avevano l’oppor- tunità di partecipare a stages formativi presso diverse realtà produttive, di seguire corsi integrativi per acquisire conoscenze e competenze di base per lavorare nelle imprese di produzione e/o nelle strutture che producono servizi per la collettività. I laboratori formativi di giornalismo, di fotografia, di regia televisiva, di progettazione e realizzazione di prodotti multimediali, di approfondimento delle diverse forme di espressione musicale, di recitazione, di danza classica e moderna, di approfondimento delle competenze informatiche nel settore della grafica e della progettazione e gestione dei siti internet ecc. davano ai ragazzi e alle ragazze la possibilità di valorizzare le loro potenzialità, di testimoniare ai docenti il diversificato impegno culturale e, soprattutto, di orientarsi nella scelta di cosa fare dopo il diploma. I corsi di aggiornamento progettati per i Docenti, per le alunne e per gli alunni completavano la ricchezza della produzione culturale del Classico di Jesi. La ricchezza e la modernità delle attrezzature disponibili, la vivacità delle iniziative programmate e, soprattutto, l’entusiasmo, l’impegno e l’interesse dimostrati dai Docenti, dalle alunne e dagli alunni costituiscono i punti di forza che assicureranno al Classico di Jesi un futuro degno delle gloriose tradizioni e dei tanti meriti acquisiti. La integrale applicazione della nuova normativa che disciplina la gestione del bilancio, l’acquisizione della Certificazione del servizio scolastico e la completa applicazione dello Statuto degli studenti e delle studentesse costituiscono gli obiettivi che mi sono proposto di raggiungere entro il 2004, allorchè dovrò, per raggiunti limiti di età, lasciare, con tanto rimpianto e tanta nostalgia, il Liceo Classico di Jesi. Il Preside Prof. Piergiorgio Magnanelli IL PRESIDE GERMANO LASCIA LA NOSTRA SCUOLA 9settembre 2002, “un incontro speciale” nell’aula magna del Liceo Classico per salutare il Preside prof. Pietro Germano, che lascia la scuola e, soprattutto, il nostro Liceo dopo due anni di Dirigenza. Una cerimonia molto sentita a cui hanno partecipato i docenti, gli studenti, i Presidi delle scuole della città, le Autorità scolastiche, gli amici e un gruppo di docenti del “Volterra”. Alcuni alunni (Francesco Di Nicola, Rosa Coscia, Piccioni Lucia e Mari Susanna) hanno letto un testo di Quintiliano e la poesia “Padre” di C. Sbarbaro per sottolineare le doti professionali ed umane di un Preside che ha contribuito alla formazione di generazioni di studenti e di docenti ed ha insegnato, non solo con le parole ma soprattutto con l’esempio, a credere nei giovani, a renderli partecipi, a coinvolgere tutti gli operatori della Scuola nella realizzazione di Progetti, contribuendo così al loro sviluppo. Sotto la sua Presidenza il nostro Liceo è cresciuto ed ha realizzato nuovi progetti collegandosi maggiormente con il territorio. Come personale tutto ci siamo sentiti gratificati perché coin- volti nella progettazione e nella realizzazione del “Progetto Scuola”. Come studenti ci siamo sentiti ugualmente gratificati per- ché siamo riusciti a dare il nostro contributo per il miglioramento di questo Liceo. Un grazie di cuore.

Il Liceo si è aperto al Sociale LA FORMAZIONE INTEGRATA SUPERIORE Mi accingo a riflettere ad alta voce sul corso IFTS “Assistente animatore per anziani e adulti disabili”, un’esperienza molto coinvolgente sia per quanto riguarda la progettazione sia il coordinamento e di conseguenza la possibilità di relazionarsi in modo costruttivo con i docenti e con gli studenti coinvolti. Forse è bene fare un po’ di storia di questa esperienza. Alla fine del 2000 abbiamo cominciato a pensare alla progettazione; quattro enti, il Liceo Classico, la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Ancona, la COO.SS. Marche e lo IAL CISL si incontrano per la prima volta e incominciano a pensare al Progetto che si configura come un percorso di formazione rivolto al sociale. Dopo un attento esame delle figure che necessitano in questo settore e delle informazioni che ogni struttura possiede, si confrontano “le forze” e si incomincia a lavorare. Un’esperienza molto positiva anche se non priva di difficoltà, sia perché per tutti noi era la prima volta, tranne per il Preside Prof. Germano che ci ha fatto da guida, sia perché le competenze che ciascuno di noi possedeva erano decisamente diverse. Quali sono i lati positivi di una progettazione di gruppo: • Il confronto frutto di discussioni costruttive tra le componenti • Le competenze variegate dei soggetti • I rapporti umani di collaborazione che si instaurano fra le parti. Una progettazione seria ha bisogno di tempi lunghi e di con- Una esperienza nuova per il Liceo Classico tinui confronti. Altra questione da non sottovalutare: la selezione dei partecipanti. Importante capire, almeno nel nostro ambito, l’interesse e la motivazione a svolgere un lavoro orientato verso gli anziani e i disabili. 29 settembre, si parte: presentazione del corso agli allievi, comunicazione degli obiettivi e del percoso. Dopo un primo approccio di tipo orientativo, iniziano gli insegnamenti teorici e successivamente i primi laboratori. Molto importante è risultato il ruolo del tutor d’aula, una presenza significativa per gli studenti e per i docenti. Come coordinatrice mi sento di poter affermare che i docenti hanno rispettato in modo serio il calendario; relativamente limitate sono state le variazioni rispetto alle date comunicate alla Regione Marche. Che cosa hanno detto gli stu- denti? Sono stati molto soddisfatti del percorso che hanno svolto e dell’operato dei docenti; speriamo che lo siano anche per il lavoro che alcuni stanno già svolgendo ed altri andranno a svolgere quanto prima. Che cosa dire complessivamente di questa esperienza? Forse siamo stati fortunati perché le componenti sono riuscite a collaborare e a mettere in comune le positività ed hanno contribuito ad offrire agli studenti un percorso integrato con l’Università (riconoscimento di crediti) e il mondo del lavoro. Quando siamo passati alla progettazione dello Stage sono e m e r s e l e c o m p e t e n z e dell’Azienda COO.SS Marche che aveva evidenziato la necessità di formare questa figura di “Assistente animatore per anziani e adulti disabili” con conseguente assunzione del personale. Si è evidenziata la necessità di una figura professionale che operi a diretto contatto con la persona mediante conoscenze ed abilità che le permettano di soddisfare la globalità dei suoi bisogni: una figura che faccia da tramite tra l’individuo in difficoltà, l’ambiente familiare di appartenenza, le reti informali e formali del territorio. Terminata la fase di progettazione si è passati alla scelta dei docenti coinvolti nella formazione con lezioni teoriche e di laboratorio. Per ogni modulo sono stati predisposti insegnamenti teorici e laboratori in un percorso di 1200 ore con 400 ore di stage. In accordo con quanto suggerito dalla Regione Marche e dal MPI, è stato attivato un modulo di Inglese ed uno di informatica e moduli di base, quali competenze aritmeticomatematiche e linguisticocomunicative. Costantina Marchegiani 3 5/03

Il Liceo si è aperto al Sociale<br />

LA FORMAZIONE INTEGRATA<br />

SUPERIORE<br />

Mi accingo a riflettere<br />

ad alta voce sul corso<br />

IFTS “Assistente animatore<br />

per anziani e adulti <strong>di</strong>sabili”,<br />

un’esperienza molto coinvolgente<br />

sia per quanto<br />

riguarda la progettazione sia il<br />

coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong> conseguenza<br />

la possibilità <strong>di</strong> relazionarsi<br />

in modo costruttivo con<br />

i docenti e con gli studenti coinvolti.<br />

Forse è bene fare un po’ <strong>di</strong> storia<br />

<strong>di</strong> questa esperienza.<br />

Alla fine del 2000 abbiamo<br />

cominciato a pensare alla progettazione;<br />

quattro enti, il Liceo<br />

Classico, la Facoltà <strong>di</strong> Economia<br />

e Commercio dell’Università<br />

degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ancona, la<br />

COO.SS. Marche e lo IAL<br />

CISL si incontrano per la prima<br />

volta e incominciano a pensare<br />

al Progetto che si configura<br />

come un percorso <strong>di</strong> formazione<br />

rivolto al sociale.<br />

Dopo un attento esame delle<br />

figure che necessitano in questo<br />

settore e delle informazioni<br />

che ogni struttura possiede,<br />

si confrontano “le forze”<br />

e si incomincia a lavorare.<br />

Un’esperienza molto positiva<br />

anche se non priva <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà,<br />

sia perché per tutti noi era la<br />

prima volta, tranne per il<br />

Preside Prof. Germano che ci<br />

ha fatto da guida, sia perché<br />

le competenze che ciascuno <strong>di</strong><br />

noi possedeva erano decisamente<br />

<strong>di</strong>verse.<br />

Quali sono i lati positivi <strong>di</strong> una<br />

progettazione <strong>di</strong> gruppo:<br />

• Il confronto frutto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni<br />

costruttive tra le componenti<br />

• Le competenze variegate dei<br />

soggetti<br />

• I rapporti umani <strong>di</strong> collaborazione<br />

che si instaurano fra le<br />

parti.<br />

Una progettazione seria ha bisogno<br />

<strong>di</strong> tempi lunghi e <strong>di</strong> con-<br />

Una esperienza nuova per il Liceo Classico<br />

tinui confronti.<br />

Altra questione da non sottovalutare:<br />

la selezione dei partecipanti.<br />

Importante capire, almeno nel<br />

nostro ambito, l’interesse e la<br />

motivazione a svolgere un lavoro<br />

orientato verso gli anziani e<br />

i <strong>di</strong>sabili.<br />

29 settembre, si parte: presentazione<br />

del corso agli allievi,<br />

comunicazione degli obiettivi<br />

e del percoso.<br />

Dopo un primo approccio <strong>di</strong><br />

tipo orientativo, iniziano gli<br />

insegnamenti teorici e successivamente<br />

i primi laboratori.<br />

Molto importante è risultato il<br />

ruolo del tutor d’aula, una presenza<br />

significativa per gli studenti<br />

e per i docenti.<br />

Come coor<strong>di</strong>natrice mi sento<br />

<strong>di</strong> poter affermare che i docenti<br />

hanno rispettato in modo<br />

serio il calendario; relativamente<br />

limitate sono state le<br />

variazioni rispetto alle date<br />

comunicate alla Regione<br />

Marche.<br />

Che cosa hanno detto gli stu-<br />

denti?<br />

Sono stati molto sod<strong>di</strong>sfatti del<br />

percorso che hanno svolto e<br />

dell’operato dei docenti; speriamo<br />

che lo siano anche per<br />

il lavoro che alcuni stanno già<br />

svolgendo ed altri andranno a<br />

svolgere quanto prima.<br />

Che cosa <strong>di</strong>re complessivamente<br />

<strong>di</strong> questa esperienza?<br />

Forse siamo stati fortunati perché<br />

le componenti sono riuscite<br />

a collaborare e a mettere<br />

in comune le positività ed<br />

hanno contribuito ad offrire<br />

agli studenti un percorso integrato<br />

con l’Università (riconoscimento<br />

<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti) e il mondo<br />

del lavoro.<br />

Quando siamo passati alla progettazione<br />

dello Stage sono<br />

e m e r s e l e c o m p e t e n z e<br />

dell’Azienda COO.SS Marche<br />

che aveva evidenziato la necessità<br />

<strong>di</strong> formare questa figura <strong>di</strong><br />

“Assistente animatore per anziani<br />

e adulti <strong>di</strong>sabili” con conseguente<br />

assunzione del personale.<br />

Si è evidenziata la necessità <strong>di</strong><br />

una figura professionale che<br />

operi a <strong>di</strong>retto contatto con la<br />

persona me<strong>di</strong>ante conoscenze<br />

ed abilità che le permettano <strong>di</strong><br />

sod<strong>di</strong>sfare la globalità dei suoi<br />

bisogni: una figura che faccia da<br />

tramite tra l’in<strong>di</strong>viduo in <strong>di</strong>fficoltà,<br />

l’ambiente familiare <strong>di</strong><br />

appartenenza, le reti informali<br />

e formali del territorio.<br />

Terminata la fase <strong>di</strong> progettazione<br />

si è passati alla scelta dei<br />

docenti coinvolti nella formazione<br />

con lezioni teoriche e <strong>di</strong><br />

laboratorio.<br />

Per ogni modulo sono stati pre<strong>di</strong>sposti<br />

insegnamenti teorici e<br />

laboratori in un percorso <strong>di</strong><br />

1200 ore con 400 ore <strong>di</strong> stage.<br />

In accordo con quanto suggerito<br />

dalla Regione Marche e<br />

dal MPI, è stato attivato un<br />

modulo <strong>di</strong> Inglese ed uno <strong>di</strong><br />

informatica e moduli <strong>di</strong> base,<br />

quali competenze aritmeticomatematiche<br />

e linguisticocomunicative.<br />

Costantina Marchegiani<br />

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