(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica
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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />
per ogni v ∈ V , il che assicura che la norma indotta dal prodotto scalare a è equivalente<br />
a quella preesistente. Allora si ottiene imme<strong>di</strong>atamente un teorema <strong>di</strong> esistenza e unicità<br />
per il problema (4.1) semplicemente a<strong>pp</strong>licando il Teorema IV.2.4 <strong>di</strong> Riesz allo spazio<br />
<strong>di</strong> Hilbert V con il nuovo prodotto scalare. La soluzione, inoltre, è anche l’unico punto<br />
<strong>di</strong> minimo del funzionale associato.<br />
Lasciamo ora cadere l’ipotesi <strong>di</strong> simmetria <strong>di</strong> a . Allora non posse<strong>di</strong>amo ancora<br />
strumenti per la risoluzione del problema posto. Inoltre, come si può vedere, il problema<br />
non equivale nemmeno a quello della minimizzazione <strong>di</strong> un funzionale. Il risultato che<br />
segue, noto come Lemma <strong>di</strong> Lax-Milgram, fornisce invece una risposta positiva.<br />
Teorema 4.1. Siano V uno spazio <strong>di</strong> Hilbert e a : V 2 → R una forma bilineare e<br />
si su<strong>pp</strong>onga che esistano M, α > 0 tali che valgano le (4.2). Allora, per ogni L ∈ V ′ ,<br />
esiste uno e un solo elemento u ∈ V che verifica la (4.1) e vale la <strong>di</strong>suguaglianza<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza continua <strong>di</strong> u da L .<br />
u ≤ 1<br />
α L ∗<br />
(4.3)<br />
Cenno della <strong>di</strong>mostrazione. La (4.3), che implica anche l’unicità, <strong>di</strong> ottiene prendendo<br />
v = u nella (4.1) e usando la V -ellitticità <strong>di</strong> a e la (IV.1.7) per L . Molto meno<br />
imme<strong>di</strong>ata è l’esistenza della soluzione. Ne <strong>di</strong>amo un cenno usando il metodo detto del<br />
prolungamento rispetto al parametro. IN questo caso il metodo fornisce anche l’unicità<br />
già <strong>di</strong>mostrata. Introduciamo le forme bilineari a±, aλ : V 2 → R definite da<br />
a±(u, v) = 1<br />
<br />
a(u, v) ± a(v, u)<br />
2<br />
e aλ(u, v) = a+(u, v) + λa−(u, v)<br />
ove λ ∈ R . Notiamo che a+ e a− sono dette rispettivamente parte simmetrica e parte<br />
antisimmetrica <strong>di</strong> a . Per ogni λ ∈ R e L ∈ V ′ denotiamo con P (λ, L) il problema <strong>di</strong><br />
trovare u ∈ V verificante<br />
aλ(u, v) = 〈L, v〉 per ogni v ∈ V (4.4)<br />
e <strong>di</strong>ciamo che λ è buono se per ogni L ∈ V ′ il problema P (λ, L) ha una e una sola<br />
soluzione. Osservato che a = a1 , noi dobbiamo <strong>di</strong>mostrare che il valore λ = 1 è buono.<br />
D’altra parte, essendo a0 = a+ ed essendo verificate da a+ le proprietà imposte ad a<br />
e la simmetria, il valore λ = 0 è buono. Per concludere è sufficiente trovare δ > 0<br />
verificante la con<strong>di</strong>zione seguente: se un valore λ0 è buono allora è buono anche ogni<br />
valore λ verificante |λ−λ0| ≤ δ . Mostriamo che il numero reale δ = α/(2M) risponde<br />
allo scopo, ove M > 0 e α > 0 sono le due costanti della (4.2).<br />
Fissiamo dunque un valore buono λ0 , un λ ∈ [λ0 − δ, λ0 + δ] e un funzionale<br />
L ∈ V ′ e cerchiamo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare che il problema P (λ, L) ha una e una sola soluzione.<br />
Scritta la (4.4) nella forma<br />
aλ0(u, v) = 〈L, v〉 + (λ0 − λ)a−(u, v) per ogni v ∈ V<br />
ve<strong>di</strong>amo che le soluzioni u <strong>di</strong> P (λ, L) sono tutti e soli i punti fissi dell’a<strong>pp</strong>licazione<br />
f : V → V che a ogni elemento w ∈ V associa l’unica soluzione u del problema<br />
Capitolo VI: Primi problemi ellittici variazionali 77