28.05.2013 Views

(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />

Imponendo la restrizione xn ≤ 1 deduciamo<br />

|v(x ′ , 0)| p ≤ |v(x ′ , xn)| p 1<br />

+ p |v(x<br />

0<br />

′ , t)| p−1 |∂nv(x ′ , t)| dt<br />

e integrando in R n−1 rispetto a x ′ e in (0, 1) rispetto a xn otteniamo<br />

<br />

R n−1<br />

|v(x ′ , 0)| p dx ′ ≤<br />

<br />

Ω<br />

|v(x ′ , xn)| p dx ′ <br />

dxn + p |v(x<br />

Ω<br />

′ , t)| p−1 |∂nv(x ′ , t)| dx ′ dt.<br />

Usiamo la <strong>di</strong>suguaglianza (IV.2.2) <strong>di</strong> Hölder. Notato che (p − 1)p ′ = p abbiamo<br />

v|Γ p<br />

p,Γ ≤ vp p + p vp/p′<br />

p ∂nvp .<br />

A<strong>pp</strong>lichiamo ora la <strong>di</strong>suguaglianza <strong>di</strong> Young ab ≤ (1/p)ap + (1/p ′ )bp′ , che vale per ogni<br />

a, b ≥ 0 , con le scelte a = ∂nv p e b = v p . Essendo 1 + (p/p ′ ) = p otteniamo<br />

e la (IV.1.1) vale con M = p 1/p .<br />

v|Γ p<br />

p<br />

p,Γ ≤ p vp p + ∂nvp ≤ p vp 1,p<br />

Risolto così il problema delle tracce, ha senso parlare <strong>di</strong> funzioni nulle al bordo e<br />

possiamo dare la definizione seguente:<br />

Definizione 2.8. Siano p ∈ (1, ∞) , Ω ⊂ R n un aperto limitato lipschitziano e Γ il<br />

bordo <strong>di</strong> Ω . Poniamo<br />

Poniamo inoltre H 1 0 (Ω) = W 1,2<br />

0 (Ω) .<br />

W 1,p<br />

0 (Ω) = v ∈ W 1,p (Ω) : v|Γ = 0 . (2.10)<br />

Osservazione 2.9. Si osservi che W 1,p<br />

0 (Ω) è definito come il nucleo <strong>di</strong> un operatore<br />

lineare e continuo. Dunque esso è un sottospazio chiuso <strong>di</strong> W 1,p (Ω) , in particolare esso<br />

è completo rispetto alla norma indotta. Valgono poi per W 1,p<br />

0 (Ω) le stesse proprietà<br />

che il Teorema 2.5 attribuisce a W 1,p (Ω) .<br />

Avvertiamo però che più spesso il sottospazio W 1,p<br />

0 (Ω) è definito come la chiusura<br />

in W 1,p (Ω) del sottospazio costituito dalle funzioni <strong>di</strong> classe C ∞ a su<strong>pp</strong>orto compatto.<br />

Questa definizione si presta al caso <strong>di</strong> un aperto Ω completamente generico e coincide<br />

con quella data sopra nel caso dell’aperto limitato lipschitziano.<br />

Segnaliamo infine che il duale dello spazio W 1,p<br />

0 (Ω) si denota con W −1,p′<br />

(Ω) , con<br />

la scrittura abbreviata H −1 (Ω) nel caso p = 2 . Tali spazi vengono pure annoverati<br />

fra gli spazi <strong>di</strong> Sobolev. In casi come questi si parla <strong>di</strong> spazi a esponente negativo.<br />

Ripren<strong>di</strong>amo il <strong>di</strong>scorso della minimizzazione del funzionale (1.2). Allora lo spazio<br />

che dobbiamo prendere come ambiente non è tanto H 1 (Ω) quanto piuttosto H 1 0 (Ω) ,<br />

e sorge un altro problema: la norma che H 1 (Ω) induce su H 1 0 (Ω) non è la stessa che<br />

Capitolo VI: Primi problemi ellittici variazionali 70

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!