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(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />

Riprendendo il <strong>di</strong>scorso precedente della ricerca del solo minimo, ve<strong>di</strong>amo che il<br />

problema si sposta alla verifica della semicontinuità inferiore.<br />

Se è ancora vero che le due richieste <strong>di</strong> semicontinuità inferiore rispetto alle due<br />

topologie forte e debole sono <strong>di</strong>verse in generale, nel caso in cui f sia una funzione<br />

convessa tali richieste coincidono. Strettamente connesso con questo fatto è la proprietà<br />

<strong>di</strong> chiusura degli insiemi convessi.<br />

Definizione 3.17. Siano V uno spazio vettoriale e f : V → R . Diciamo che f è<br />

convessa quando<br />

f(x + t(y − x)) ≤ f(x) + t f(y) − f(x) <br />

(3.9)<br />

per ogni x, y ∈ V e t ∈ (0, 1) .<br />

Proposizione 3.18. Siano V uno spazio normato e f : V → R una funzione convessa.<br />

Allora f è s.c.i. rispetto alla topologia debole se e solo se essa è s.c.i. rispetto<br />

alla topologia forte.<br />

Proposizione 3.19. Sia C un convesso <strong>di</strong> uno spazio normato V . Allora C è chiuso<br />

rispetto alla topologia debole se e solo se esso è chiuso rispetto alla topologia forte.<br />

Questi risultati, non banali, sono conseguenze dei teoremi <strong>di</strong> Hahn-Banach già<br />

menzionati. La Proposizione 3.19 si a<strong>pp</strong>lica, in particolare, ai sottospazi vettoriali.<br />

La Proposizione 3.18 ci consente <strong>di</strong> verificare la semicontinuità rispetto alla topologia<br />

forte anziché rispetto a quella debole, il che è più facile.<br />

Su<strong>pp</strong>oniamo ad esempio che la funzione f sia continua rispetto alla topologia<br />

forte e convessa: allora f è semicontinua rispetto alla stessa topologia forte, dunque<br />

semicontinua rispetto anche alla topologia debole grazie alla convessità. Ciò vale in<br />

particolare con f = · , per cui<br />

xn ⇀ x implica x ≤ lim inf<br />

n→∞ xn .<br />

Notiamo infine che le nozioni <strong>di</strong> semicontinuità inferiore e <strong>di</strong> convessità <strong>di</strong> una funzione si<br />

estendono in modo naturale al caso <strong>di</strong> funzioni a valori in (−∞, +∞] . Tale estensione è<br />

utile perché consente spesso <strong>di</strong> formulare certi problemi <strong>di</strong> minimo in modo più semplice.<br />

4. Spazi separabili<br />

Abbandoniamo per un attimo il <strong>di</strong>scorso sulle topologie deboli (lo ripren<strong>di</strong>amo successivamente)<br />

per parlare <strong>di</strong> spazi separabili.<br />

Definizione 4.1. Uno spazio topologico è separabile se contiene un sottoinsieme denso<br />

al più numerabile.<br />

Sono separabili tutti gli spazi topologici compatti per successioni, in particolare<br />

tutti gli spazi metrici compatti, e, più in generale, tutti gli spazi topologici che possono<br />

essere presentati come unioni <strong>di</strong> famiglie numerabili <strong>di</strong> sottoinsiemi compatti per<br />

successioni. Rientrano in questa categoria tutti gli spazi euclidei.<br />

Capitolo V: Compattezza 60

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