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(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />

Tali <strong>di</strong>suguaglianze, infatti, implicano inclusioni del tipo precedente.<br />

Questa con<strong>di</strong>zione, tuttavia, non è necessaria. Ad esempio, si può <strong>di</strong>mostrare che<br />

una metrica topologicamente equivalente a una metrica prefissata d ′ su un generico<br />

insieme X è data dalla formula d ′′ (x, y) = ϕ(d ′ (x, y)) , ove ϕ : [0, +∞) → R è una<br />

funzione continua, concava, strettamente crescente e tale che ϕ(0) = 0 . Ora, se ϕ è<br />

limitata e d ′ non lo è (si pensi alla metrica euclidea), non è possibile sod<strong>di</strong>sfare la prima<br />

delle (2.7) con nessuna scelta <strong>di</strong> c1 .<br />

Osservazione 2.4. Notiamo che due metriche topologicamente equivalenti ma <strong>di</strong>verse<br />

fra loro forniscono lo stesso spazio topologico ma due <strong>di</strong>versi spazi metrici. Dunque<br />

occorre <strong>di</strong>stinguere i termini metrico e metrizzabile, il secondo dei quali si riferisce alla<br />

topologia. Ciò nonostante si usa spesso <strong>di</strong>re “metrico” intendendo “metrizzabile”.<br />

Esempio 2.5: lo spazio euclideo (seguito). Sia X = R n . Con la prima delle notazioni<br />

(1.6), poniamo d(x, y) = |x − y| . Allora otteniamo una metrica, detta metrica<br />

euclidea. In questo caso le <strong>di</strong>suguaglianze triangolari assumono un chiaro significato<br />

geometrico ma non si <strong>di</strong>mostrano in modo banale per n generico. Osservato che la seconda<br />

delle (1.6) e la (2.5) assumono lo stesso significato, ve<strong>di</strong>amo che la metrica euclidea<br />

induce la topologia euclidea dell’Esempio 1.3. Metriche topologicamente equivalenti alla<br />

metrica euclidea sono date dalla formula d(x, y) = |x − y|p , con p ∈ [1, ∞] , ove si è<br />

posto per x = (x1, . . . , xn) ∈ R n<br />

n |x|p = |xi| p1/p i=1<br />

e |x|∞ = max {|xi − yi| : 1 ≤ i ≤ n} (2.8)<br />

a seconda che 1 ≤ p < ∞ o p = ∞ . La metrica euclidea corrisponde a p = 2 . La<br />

restrizione p ≥ 1 serve perché valga la <strong>di</strong>suguaglianza triangolare. La notazione |x|∞<br />

è dovuta alla formula |x|∞ = limp→+∞ |x|p per x ∈ R n . Il controllo dell’equivalenza<br />

topologica si basa sul fatto seguente: per ogni p, q ∈ [1, ∞] esiste una costante c<br />

tale che<br />

|x|p ≤ c|x|q per ogni x ∈ R n . (2.9)<br />

Ciò è conseguenza <strong>di</strong> un risultato generale che vedremo successivamente.<br />

Esempio 2.6: la metrica <strong>di</strong>screta. Sia X un insieme non vuoto. Per x, y ∈ X<br />

poniamo d(x, y) = 0 se x = y e d(x, y) = 1 se x = y . La topologia indotta è la<br />

topologia <strong>di</strong>screta dell’Esempio 1.5.<br />

3. Alcuni tipi <strong>di</strong> spazi vettoriali topologici<br />

Tutti gli spazi vettoriali che consideriamo sono per semplicità reali. Ciò vale anche per<br />

il seguito, senza alcun preavviso. Gli spazi che introduciamo sono, con l’eventuale aggiunta<br />

<strong>di</strong> una proprietà che vedremo successivamente, casi particolari <strong>di</strong> spazi vettoriali<br />

topologici. La definizione precisa <strong>di</strong> questo termine, tuttavia, viene rimandata dato che<br />

richiede la conoscenza <strong>di</strong> altre cose.<br />

Capitolo I: I concetti fondamentali 5

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