28.05.2013 Views

(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />

Il caso della <strong>di</strong>mensione infinita, invece, è completamente <strong>di</strong>verso. Sia infatti I<br />

un intorno debole dell’origine. Allora I contiene un intorno della base naturalmente<br />

associata alle seminorme. Esistono cioè un numero finito <strong>di</strong> elementi v ′ 1, . . . , v ′ m ∈ V ′ e<br />

un numero r > 0 tali che I includa l’insieme<br />

<br />

I0 =<br />

< r, i = 1, . . . , m .<br />

<br />

v ∈ V : |v|v ′ i<br />

Consideriamo ora l’operatore L : v ↦→ (〈v ′ 1, v〉 , . . . , 〈v ′ m, v〉) da V in R m . Esso è<br />

lineare (e continuo) e non è <strong>di</strong>fficile vedere che, essendo V <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita, anche<br />

il nucleo N <strong>di</strong> L ha <strong>di</strong>mensione infinita. Ebbene, risulta chiaramente N ⊆ I0 ⊆ I .<br />

Dunque ogni intorno debole dell’origine contiene un sottospazio <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita,<br />

per cui la topologia debole non coincide con quella forte.<br />

Abbiamo dunque <strong>di</strong>mostrato parte delle affermazioni contenute nel teorema dato<br />

<strong>di</strong> seguito. I punti restanti dell’enunciato sono invece più complessi in quanto la loro<br />

<strong>di</strong>mostrazione richiede la conoscenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi risultati <strong>di</strong> analisi funzionale.<br />

Teorema 3.6. Sia V uno spazio normato. Allora: (i) se V ha <strong>di</strong>mensione finita<br />

le topologie debole e forte coincidono; (ii) se V ha <strong>di</strong>mensione infinita la topologia<br />

debole è strettamente più debole della topologia forte e non è metrizzabile; (iii) ogni<br />

successione debolmente convergente è limitata.<br />

Si noti che le due nozioni <strong>di</strong> convergenza debole e forte possono coincidere non solo<br />

nel caso della <strong>di</strong>mensione finita e che un’ipotesi <strong>di</strong> completezza non aiuta. Ciò, infatti,<br />

avviene nel caso dello spazio ℓ 1 dell’Esempio III.3.7, anche se non è facile verificare<br />

questo fatto. Le due nozioni <strong>di</strong> convergenza sono invece <strong>di</strong>verse in ogni spazio <strong>di</strong> Hilbert<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita, come mostra l’esempio che segue.<br />

Esempio 3.7: il caso hilbertiano (seguito). Sia V uno spazio <strong>di</strong> Hilbert <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione<br />

infinita e sia {vn} una qualunque successione <strong>di</strong> vettori a due a due ortogonali<br />

e tutti <strong>di</strong> norma unitaria. Allora {vn} non converge fortemente e, anzi, non<br />

ha sottosuccessioni convergenti fortemente, come abbiamo osservato nell’Esempio 2.5.<br />

Ebbene la successione considerata converge debolmente a 0 , come si vede usando<br />

la caratterizzazione (3.6). Fissato infatti u ∈ V , a<strong>pp</strong>lichiamo quanto è contenuto<br />

nell’Osservazione IV.3.9 prendendo come Vn il sottospazio generato dal singolo vn .<br />

Allora la proiezione un <strong>di</strong> u su Vn è data da un = (u, vn)vn per l’Esempio IV.3.8 e<br />

la <strong>di</strong>suguaglianza (IV.3.9) <strong>di</strong> Bessel implica<br />

∞<br />

|(u, vn)| 2 =<br />

n=1<br />

∞<br />

n=1<br />

un 2 ≤ u 2 < +∞<br />

da cui anche limn→∞ |(u, vn)| 2 = 0 e dunque la (3.6).<br />

Osservazione 3.8. Con l’unica <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> una costante moltiplicativa, è nelle con<strong>di</strong>zioni<br />

dell’esempio precedente la successione {vn} costituita dalle funzioni vn(x) =<br />

sin nx , x ∈ (0, π) , nell’ambito dello spazio L 2 (0, π) , il che mostra che la convergenza<br />

Capitolo V: Compattezza 55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!