(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica
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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />
Ritornando al caso dell’intervallo [a, b] , <strong>di</strong>amo una con<strong>di</strong>zione sufficiente per<br />
l’equicontinuità della famiglia. Se tutte le funzioni v ∈ F verificano le <strong>di</strong>suguaglianze<br />
|v(x) − v(y)| ≤ L|x − y| α per ogni x, y ∈ [a, b] (2.1)<br />
con una stessa costante L ≥ 0 e uno stesso esponente α > 0 , allora F è equicontinua.<br />
Fissato ε > 0 , la con<strong>di</strong>zione su δ che serve è infatti Lδ α ≤ ε , per cui possiamo<br />
prendere ad esempio δ = (ε/L) 1/α .<br />
Cogliamo l’occasione per <strong>di</strong>re che, fissati la funzione v e i numeri reali L e α ,<br />
la <strong>di</strong>suguaglianza (2.1) è detta con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Hölder e che viene detta hölderiana <strong>di</strong><br />
esponente α e <strong>di</strong> costante <strong>di</strong> Hölder L una funzione v che la verifica.<br />
Notiamo incidentalmente che la (2.1) implica |(v(x)−v(y))/(x−y)| ≤ L|x−y| α−1 ,<br />
per cui, se α > 1 , la funzione v ha derivata nulla in ogni punto ed è <strong>di</strong> conseguenza<br />
costante. Per questo motivo si impone la restrizione α ≤ 1 nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> Hölder.<br />
Tornando alla (2.1), riba<strong>di</strong>amo che stiamo richiedendo che essa valga per tutte le<br />
v ∈ F con una stessa scelta <strong>di</strong> L e <strong>di</strong> α . Di usa esprimere tale con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>cendo che<br />
F è una famiglia <strong>di</strong> funzioni equihölderiane.<br />
Nel caso α = 1 si parla più spesso <strong>di</strong> funzioni equilipschitziane e si chiama <strong>di</strong><br />
Lipschitz la costante L . Grazie al Teorema del valor me<strong>di</strong>o, una con<strong>di</strong>zione sufficiente<br />
per l’equilipschitzianità è che tutte le v ∈ F siano <strong>di</strong>fferenziabili e che le loro derivate<br />
verifichino tutte la <strong>di</strong>suguaglianza |v ′ (t)| ≤ L per ogni t ∈ [0, 1] con una stessa<br />
costante L . Abbiamo allora <strong>di</strong>mostrato il seguente<br />
Corollario 2.11. Ogni sottoinsieme limitato dello spazio C 1 [a, b] è precompatto<br />
nello spazio C 0 [a, b] .<br />
Più in generale, per quanto abbiamo detto sopra circa l’equihölderianità, è precompatto<br />
in C 0 [a, b] ogni limitato dello spazio C 0,α [a, b] che introduciamo <strong>di</strong> seguito<br />
in un caso più generale. Si può <strong>di</strong>mostrare che esso è uno spazio <strong>di</strong> Banach.<br />
Definizione 2.12. Siano Ω un aperto limitato <strong>di</strong> R n e α ∈ (0, 1] . Denotiamo con<br />
C 0,α (Ω) lo spazio delle funzioni v : Ω → R verificanti la con<strong>di</strong>zione<br />
sup<br />
x=y<br />
e muniamo C 0,α (Ω) della norma definita da<br />
|v(x) − v(y)|<br />
< +∞ (2.2)<br />
|x − y| α<br />
|v(x) − v(y)|<br />
v = v∞ + sup<br />
x=y |x − y| α .<br />
Il Teorema <strong>di</strong> Ascoli ha una variante per gli spazi L p con p < ∞ , noto come<br />
Teorema <strong>di</strong> Riesz-Fréchet-Kolmogorov. La corrispondente variante del corollario è la<br />
seguente: se tutte le v ∈ F sono <strong>di</strong> classe C 1 e se l’insieme delle corrispondenti derivate<br />
è limitato in L p (a, b) , allora F è precompatta in L p (a, b) . Tale enunciato, tuttavia, si<br />
generalizza o<strong>pp</strong>ortunamente in modo da non richiedere che le v ∈ F siano <strong>di</strong> classe C 1 .<br />
Questa estensione rientra nella teoria degli spazi <strong>di</strong> Sobolev.<br />
Capitolo V: Compattezza 51