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(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />

Conviene allora introdurre una nozione, vicina alla compattezza, che non richiede agli<br />

insiemi <strong>di</strong> essere chiusi.<br />

Definizione 2.8. Sia X uno spazio topologico. Un sottoinsieme E ⊆ X è detto<br />

precompatto quando la sua chiusura è compatta ed è detto precompatto per successioni<br />

quando da ogni successione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> E si può estrarre una sottosuccessione<br />

convergente in X .<br />

Osservazione 2.9. Allora nel caso <strong>di</strong> un sottosinsieme <strong>di</strong> uno spazio metrico completo<br />

la precompattezza, la precompattezza per successioni e la totale limitatezza sono<br />

equivalenti.<br />

Il Teorema 2.7 ripropone in modo brutale il problema della verifica della compattezza<br />

nel caso degli spazi <strong>di</strong> Banach <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita. Osserviamo che, espresso in<br />

termini <strong>di</strong> precompattezza, il risultato è analogo: la palla unitaria B1(0) <strong>di</strong> uno spazio<br />

<strong>di</strong> Banach V è precompatta se e solo se V ha <strong>di</strong>mensione finita. Segue che, se la <strong>di</strong>mensione<br />

è infinita, nessuna palla Br(x) può essere precompatta, per cui i sottoinsiemi<br />

precompatti hanno interno vuoto. Dunque essi sono insiemi “piccoli”.<br />

Il risultato successivo fornisce una caratterizzazione dei sottoinsiemi precompatti<br />

<strong>di</strong> C 0 [a, b] e va sotto il nome <strong>di</strong> Teorema <strong>di</strong> Ascoli-Arzelà. La con<strong>di</strong>zione data<br />

nell’enunciato <strong>di</strong>ce sostanzialmente che, fissato comunque ε > 0 , possiamo fare in<br />

modo che il δ della definizione <strong>di</strong> continuità (uniforme) <strong>di</strong> v sia lo stesso per tutte le<br />

funzioni v della famiglia F considerata. Tale con<strong>di</strong>zione si esprime <strong>di</strong>cendo che F è<br />

equicontinua o<strong>pp</strong>ure <strong>di</strong>cendo che sono equicontinue le funzioni v ∈ F .<br />

Teorema 2.10. Un sottoinsieme limitato F <strong>di</strong> C 0 [a, b] è precompatto se e solo se<br />

verifica la con<strong>di</strong>zione seguente: per ogni ε > 0 esiste δ > 0 tale che |v(x) − v(y)| ≤ ε<br />

per ogni co<strong>pp</strong>ia <strong>di</strong> punti x, y ∈ [a, b] tali che |x − y| ≤ δ e ogni v ∈ F .<br />

Cenno della <strong>di</strong>mostrazione. La precompattezza equivale alla precompattezza sequenziale<br />

e noi ve<strong>di</strong>amo solo la parte della sufficienza. Tutto si riduce a <strong>di</strong>mostrare che,<br />

data una successione {vn} limitata in C0 [a, b] che sia anche equicontinua, è possibile<br />

estrarne una sottosuccessione uniformemente convergente.<br />

Sia dunque {vn} una tale successione e sia D un sottoinsieme numerabile e<br />

denso <strong>di</strong> [a, b] , sottoinsieme che presentiamo come immagine <strong>di</strong> una successione iniettiva<br />

{xi} . Per ogni i fissato consideriamo la successione numerica {vn(xi)} : essa è<br />

limitata e dunque ha una sottosuccessione convergente. Ma, siccome la scelta degli in<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> tale sottosuccessione può <strong>di</strong>pendere da i , occorre maggiore cautela. Con un proce<strong>di</strong>mento<br />

<strong>di</strong>agonale si riesce a costruire una successione strettamente crescente {nk} <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>ci tale che, per ogni i , la sottosuccessione {vnk (xi)} converga. Usando la densità<br />

<strong>di</strong> D e l’ipotesi <strong>di</strong> equicontinuità, si vede che, per ogni x , è <strong>di</strong> Cauchy la successione<br />

{vnk (x)} , per cui è ben definita la funzione v : [a, b] → R limite puntuale. Usando la<br />

totale limitatezza <strong>di</strong> [a, b] si vede che la convergenza è uniforme e si conclude.<br />

Il teorema <strong>di</strong> Ascoli-Arzelà vale in con<strong>di</strong>zioni molto più generali: l’intervallo [a, b]<br />

può essere sostituito da uno spazio metrico compatto (con la necessaria generalizzazione<br />

del corrispondente spazio C 0 ), in particolare da un compatto <strong>di</strong> R n .<br />

Capitolo V: Compattezza 50

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