(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica
(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica
(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />
t = 0 è un punto <strong>di</strong> minimo, ma ora la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> minimalità <strong>di</strong>venta ϕ ′ (0) ≥ 0 ,<br />
che fornisce la (3.4). Si noti che questa, almeno nel caso non banale in cui u = w , si<br />
può esprimere <strong>di</strong>cendo che, per ogni v ∈ C \ {u} , l’angolo ω dei due vettori w − u<br />
e v−u (si veda la (I.3.22)) verifica la <strong>di</strong>suguaglianza ω ≥ π/2 , il che è geometricamente<br />
evidente nel caso V = R 2 .<br />
Il punto (iii) , infine, è meno imme<strong>di</strong>ato e ora può essere dedotto dall’ultima<br />
affermazione dell’enunciato, che si <strong>di</strong>mostra come segue: si scrive la (3.4) con w =<br />
wi , u = ui e v = vj per (i, j) = (1, 2) e per (i, j) = (2, 1) , si sommano le due<br />
<strong>di</strong>suguaglianze ottenute e si usa la <strong>di</strong>suguaglianza <strong>di</strong> Schwarz.<br />
Combinando o<strong>pp</strong>ortunamente il Teorema delle proiezioni con la Proposizione 3.2,<br />
si deduce il risultato successivo, che è detto Teorema <strong>di</strong> decomposizione e che assicura<br />
la decomposizione V = V0 ⊕ V ⊥<br />
0 <strong>di</strong> V in somma <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> due sottospazi ortogonali.<br />
Teorema 3.5. Siano V uno spazio <strong>di</strong> Hilbert e V0 un suo sottospazio chiuso. Allora<br />
ogni elemento w ∈ V si decompone in uno e in un solo modo nella somma w = u + v<br />
con u ∈ V0 e v ∈ V ⊥<br />
0 . Inoltre tali u e v coincidono con le proiezioni ortogonali <strong>di</strong> w<br />
su V0 e su V ⊥<br />
0 rispettivamente.<br />
Con le notazioni del teorema precedente calcoliamo w 2 . Tenendo conto della<br />
formula (I.3.20) del binomio e ricordando che u e v sono ortogonali fra loro, deduciamo<br />
la relazione pitagorica<br />
w 2 = u 2 + v 2<br />
(3.6)<br />
che lega la norma <strong>di</strong> un elemento qualunque a quelle delle sue proiezioni su due sottospazi<br />
chiusi che siano l’uno l’ortogonale dell’altro.<br />
Esempio 3.6. Fissiamo un sottoinsieme misurabile A ⊆ Ω e, per non cadere nel<br />
banale, su<strong>pp</strong>oniamo che sia A sia il suo complementare abbiano misura positiva. Consideriamo<br />
il sottoinsieme V0 <strong>di</strong> L 2 (Ω) costituito dalle funzioni v che si annullano q.o.<br />
in A . Come si vede facilmente, esso è un sottospazio chiuso. Ora, se w ∈ L 2 (Ω) e<br />
v ∈ V0 , risulta<br />
w − v 2<br />
2 =<br />
<br />
|w − v|<br />
Ω\A<br />
2 <br />
+ |w|<br />
A<br />
2<br />
per cui è chiaro che si ottiene la minima <strong>di</strong>stanza prendendo l’unica v ∈ V0 che verifica<br />
v = w in Ω \ A . Tale funzione è dunque la proiezione ortogonale <strong>di</strong> w su V0 .<br />
Osserviamo ora che l’ortogonale <strong>di</strong> V0 è l’analogo sottospazio chiuso <strong>di</strong> L 2 (Ω)<br />
costituito dalle funzioni v che si annullano q.o. in Ω\A , per cui, per quanto riguarda la<br />
proiezione su V ⊥<br />
0 , vale lo stesso <strong>di</strong>scorso, con lo scambio fra A e il suo complementare.<br />
Risulta poi evidente che la somma delle due proiezioni è proprio w , in accordo con il<br />
Teorema <strong>di</strong> decomposizione.<br />
Esempio 3.7. Pren<strong>di</strong>amo V = L 2 (R) e come V0 il sottospazio Vp delle funzioni<br />
pari, cioè degli elementi u ∈ V che verificano u(−x) = u(x) q.o. Si verifica che V0<br />
è un sottospazio chiuso. Il suo ortogonale coincide con il sottospazio chiuso Vd delle<br />
Capitolo IV: Qualche elemento <strong>di</strong> analisi funzionale 42