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(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />

nozione <strong>di</strong> successione <strong>di</strong> Cauchy. D’altra parte, fissata una famiglia numerabile F<br />

<strong>di</strong> seminorme e considerata la metrica d data dalla (II.6.1) in corrispondenza a una<br />

scelta ammissibile della funzione ϕ , si vede che la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Cauchy rispetto alla<br />

metrica d equivale alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Cauchy rispetto alla famiglia F <strong>di</strong> seminorme<br />

considerata. Allora la nozione <strong>di</strong> successione <strong>di</strong> Cauchy è la stessa per tutte le metriche<br />

ottenute me<strong>di</strong>ante la (II.6.1) a partire da famiglie numerabili <strong>di</strong> seminorme che inducono<br />

la topologia e da funzioni ϕ ammissibili e ha senso la definizione data <strong>di</strong> seguito.<br />

Definizione 2.4. Uno spazio <strong>di</strong> Fréchet è uno spazio localmente convesso, metrizzabile<br />

e completo rispetto alla metrica (II.6.1), ove {| · | k } è una famiglia numerabile<br />

<strong>di</strong> seminorme <strong>di</strong> che induce la topologia e ϕ : [0, +∞) → R è una funzione limitata,<br />

continua, concava, strettamente crescente e tale che ϕ(0) = 0 .<br />

Naturalmente, nei casi concreti, sono più maneggevoli le famiglie <strong>di</strong> seminorme<br />

rispetto alla metrica. Così, in riferimento all’Esempio I.3.25, una successione {vn} <strong>di</strong><br />

elementi <strong>di</strong> C 0 (a, b) è <strong>di</strong> Cauchy se e solo se, per ogni intervallo K chiuso e limitato<br />

incluso in (a, b) , vale la con<strong>di</strong>zione: per ogni ε > 0 esiste m tale che |vn ′ −vn ′′|∞,K ≤ ε<br />

per ogni n ′ , n ′′ ≥ m , ove si è utilizzata la notazione (I.3.31).<br />

Osservazione 2.5. I risultati del paragrafo precedente hanno corrispondenti per spazi<br />

<strong>di</strong> Banach e <strong>di</strong> Hilbert. Così il completamento <strong>di</strong> uno spazio normato è <strong>di</strong> Banach e il<br />

completamento <strong>di</strong> uno spazio prehilbertiano è <strong>di</strong> Hilbert.<br />

Un commento particolare merita invece il Teorema 1.6. Se V è uno spazio <strong>di</strong><br />

Banach o<strong>pp</strong>ure <strong>di</strong> Hilbert e se V0 è un suo sottospazio vettoriale che sia anche un<br />

sottoinsieme chiuso, allora V0 è esso stesso uno spazio <strong>di</strong> Banach o, rispettivamente, <strong>di</strong><br />

Hilbert, naturalmente rispetto alla restrizione della norma o del prodotto scalare.<br />

Se invece X0 è solo un sottoinsieme chiuso ma non un sottospazio vettoriale, allora<br />

viene persa la possibilità <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong> norme e <strong>di</strong> prodotti scalari in X0 , ma resta il<br />

fatto che X0 è uno spazio metrico completo rispetto alla metrica naturale.<br />

Teorema 2.6. Ogni spazio normato <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione finita è <strong>di</strong> Banach. Esso risulta<br />

uno spazio <strong>di</strong> Hilbert rispetto a una norma equivalente.<br />

Cenno della <strong>di</strong>mostrazione. Il risultato si <strong>di</strong>mostra facilmente combinando i risultati<br />

precedenti I.3.4, 1.3 e 1.8.<br />

Il risultato vale, in particolare, per lo spazio euclideo R n . Segue inoltre che, se V<br />

è uno spazio <strong>di</strong> Banach e V0 è un suo sottospazio vettoriale <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione finita, allora<br />

V0 è anche chiuso.<br />

Notiamo più in generale che la topologia <strong>di</strong> ogni spazio localmente convesso separato<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione finita è indotta da una norma, per cui, <strong>di</strong> fatto, ogni spazio <strong>di</strong> quel<br />

tipo è sostanzialmente uno spazio <strong>di</strong> Banach, anzi <strong>di</strong> Hilbert per una norma equivalente.<br />

3. Spazi funzionali importanti<br />

Il <strong>di</strong>scorso cambia ra<strong>di</strong>calmente per quanto riguarda gli spazi normati o localmente<br />

convessi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione infinita: non tutti sono completi e non tutti i loro sottospazi sono<br />

Capitolo III: Completezza 30

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