(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica
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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />
2. Spazi <strong>di</strong> Banach, <strong>di</strong> Hilbert, <strong>di</strong> Fréchet<br />
Definizione 2.1. Uno spazio <strong>di</strong> Banach è uno spazio normato che è completo rispetto<br />
alla metrica indotta dalla norma e uno spazio <strong>di</strong> Hilbert è uno spazio prehilbertiano che<br />
è <strong>di</strong> Banach rispetto alla norma indotta dal prodotto scalare.<br />
Osservazione 2.2. Grazie al Teorema I.3.3, abbiamo che la con<strong>di</strong>zione (I.2.7) è automaticamente<br />
sod<strong>di</strong>sfatta se le <strong>di</strong>stanze sono quelle indotte da due norme topologicamente<br />
equivalenti, per cui la nozione <strong>di</strong> completezza <strong>di</strong>venta “più topologica”: essa<br />
riguarda infatti solo la topologia se ci si limita a considerare metriche indotte da norme<br />
che inducono la topologia data.<br />
Teorema 2.3. Uno spazio normato (V, · ) è uno spazio <strong>di</strong> Banach se e solo se vale<br />
la con<strong>di</strong>zione seguente: data comunque una successione {xn} <strong>di</strong> V tale che <br />
n vn<br />
converga, converge in V la serie <br />
n vn .<br />
Cenno della <strong>di</strong>mostrazione. Si osserva preliminarmente che la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Cauchy<br />
per la successione delle ridotte <strong>di</strong> una serie del tipo <br />
n xn si può esprimere nella forma<br />
seguente: per ogni ε > 0 esiste m tale che<br />
n+p<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
≤ ε per ogni n ≥ m e per ogni p > 0 .<br />
k=n<br />
xk<br />
Allora la necessità della con<strong>di</strong>zione data nell’enunciato si <strong>di</strong>mostra facilmente confrontando<br />
la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Cauchy per la serie considerata con la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Cauchy<br />
per la serie delle norme.<br />
Più complessa è la sufficienza. Si osserva che perché una successione <strong>di</strong> Cauchy<br />
converga è sufficiente che essa abbia una sottosuccessione convergente. Allora, data una<br />
successione {xn} <strong>di</strong> Cauchy, con un proce<strong>di</strong>mento ricorsivo si costruiscono gli in<strong>di</strong>ci<br />
crescenti nk in modo che xnk+1 − xnk ≤ 2−k per ogni k e si a<strong>pp</strong>lica la con<strong>di</strong>zione<br />
dell’enunciato alla serie <strong>di</strong> termine generale xnk+1 − xnk . Questo porta alla convergenza<br />
della sottosuccessione costruita.<br />
Il caso localmente convesso è più complicato e merita qualche considerazione aggiuntiva.<br />
Su<strong>pp</strong>oniamo che V sia uno spazio localmente convesso metrizzabile. Allora,<br />
per il Teorema II.6.2, esiste una famiglia numerabile <strong>di</strong> seminorme che induce la topologia<br />
e una metrica che induce la stessa topologia è data dalla (II.6.1). Ebbene, se si<br />
prendono due famiglie numerabili e topologicamente equivalenti <strong>di</strong> seminorme, le due<br />
metriche che si ottengono non verificano necessariamente la con<strong>di</strong>zione (I.2.7). Dunque<br />
occorre cautela e si può procedere come segue.<br />
Data una famiglia F <strong>di</strong> seminorme che induce la topologia, <strong>di</strong>ciamo che una<br />
successione {xn} è <strong>di</strong> Cauchy rispetto a F quando, per ogni seminorma | · | <strong>di</strong> F ,<br />
vale la con<strong>di</strong>zione<br />
per ogni ε > 0 esiste m tale che |xn ′ − xn ′′| ≤ ε per ogni n′ , n ′′ ≥ m. (2.1)<br />
Usando la con<strong>di</strong>zione (I.3.30) data dal Teorema I.3.23, non è <strong>di</strong>fficile controllare che<br />
due famiglie <strong>di</strong> seminorme che inducono la stessa topologia inducono anche la stessa<br />
Capitolo III: Completezza 29