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(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />

Osservazione 1.2. Occorre riba<strong>di</strong>re che, fissato l’insieme X , la topologia, che possiamo<br />

formalmente definire come l’a<strong>pp</strong>licazione I che determina la nozione <strong>di</strong> intorno, è<br />

frutto <strong>di</strong> una scelta. Anche se in alcuni casi vi è una scelta “più naturale” <strong>di</strong> altre, ogni<br />

a<strong>pp</strong>licazione I nelle con<strong>di</strong>zioni dette è ugualmente legittima. Dunque, in generale, su<br />

uno stesso insieme X si possono assegnare più topologie, ciascuna delle quali attribuisce<br />

un significato <strong>di</strong>verso alla parola intorno.<br />

Ciò nonostante, si usa spesso la notazione semplice X anziché (X, I) per denotare<br />

uno spazio topologico. In tali casi si intende che X è l’insieme su cui lo spazio è costruito<br />

e che effettivamente è stata scelta la nozione <strong>di</strong> intorno, senza tuttavia introdurre una<br />

notazione al riguardo.<br />

Esempio 1.3: lo spazio euclideo. Quanto detto sopra si a<strong>pp</strong>lica allo spazio R n ,<br />

nel quale vi è una topologia privilegiata, detta topologia euclidea e definita come segue.<br />

Per x = (x1, . . . , xn) ∈ R n e r > 0 poniamo<br />

n |x| =<br />

i=1<br />

x 2 i<br />

1/2<br />

e Br(x) = {y ∈ R n : |x − y| < r} (1.6)<br />

e chiamiamo Br(x) palla <strong>di</strong> centro x e raggio r . Allora un sottoinsieme I ⊆ R n è un<br />

intorno del punto x ∈ R n se e solo se esiste r > 0 tale che I ⊇ Br(x) . Effettivamente<br />

si ottiene una topologia, come si controlla senza <strong>di</strong>fficoltà (per quanto riguarda la (1.5)<br />

si prenda come I0 la palla Br(x) della definizione stessa <strong>di</strong> intorno). Se non si <strong>di</strong>ce<br />

nulla, resta inteso che la topologia <strong>di</strong> R n è quella a<strong>pp</strong>ena definita. Tuttavia altre<br />

topologie sono possibili, come mostrano gli esempi “estremi” che seguono, nei quali si<br />

può prendere, in particolare, X = R n .<br />

Esempio 1.4: la topologia banale. Essa si può definire su un qualunque insieme<br />

X non vuoto ponendo I(x) = {X} per ogni x ∈ X .<br />

Esempio 1.5: la topologia <strong>di</strong>screta. Anche questa si può definire su un qualunque<br />

insieme X non vuoto denotando, per ogni x ∈ X , con I(x) l’insieme <strong>di</strong> tutti i<br />

sottoinsiemi <strong>di</strong> X che contengono x .<br />

Per assegnare una topologia, come abbiamo detto, occorre <strong>di</strong>re quali sono gli<br />

intorni dei vari punti. Siccome ciò può risultare gravoso, è o<strong>pp</strong>ortuno avere la possibilità<br />

<strong>di</strong> assegnare solo famiglie più ridotte e maneggevoli, detta basi <strong>di</strong> intorni.<br />

Definizione 1.6. Siano X uno spazio topologico e x un punto <strong>di</strong> X . Una famiglia<br />

B(x) <strong>di</strong> sottoinsiemi <strong>di</strong> X è una base <strong>di</strong> intorni <strong>di</strong> x quando:<br />

(i) ogni elemento B ∈ B(x) è un intorno <strong>di</strong> x<br />

(ii) per ogni intorno I <strong>di</strong> x esiste B ∈ B(x) tale che B ⊆ I.<br />

Proposizione 1.7. Sia X uno spazio topologico e, per ogni x ∈ X , sia assegnata<br />

una base B(x) <strong>di</strong> intorni <strong>di</strong> x . Allora, per ogni x ∈ X , valgono le con<strong>di</strong>zioni<br />

B(x) = ∅ (1.7)<br />

Capitolo I: I concetti fondamentali 2

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