(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica
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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />
Come abbiamo detto all’inizio del paragrafo, la categoria <strong>di</strong> spazi topologici che<br />
stiamo esaminando è importante perché i concetti topologici si possono esprimere per<br />
mezzo delle successioni. Ci limitiamo a qualche risultato <strong>di</strong> facile <strong>di</strong>mostrazione.<br />
Proposizione 6.3. Sia X uno spazio a basi numerabili <strong>di</strong> intorni. Allora un punto<br />
x ∈ X è <strong>di</strong> accumulazione per X se e solo se esiste una successione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong><br />
X \ {x} che converge a x .<br />
Proposizione 6.4. Sia X uno spazio a basi numerabili <strong>di</strong> intorni. Allora un sottoinsieme<br />
C <strong>di</strong> X è chiuso se solo se vale la con<strong>di</strong>zione seguente: se {xn} è una successione<br />
<strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> C convergente a un punto x ∈ X , allora x a<strong>pp</strong>artiene a C .<br />
Proposizione 6.5. Sia X uno spazio a basi numerabili <strong>di</strong> intorni. Allora un sottoinsieme<br />
E <strong>di</strong> X è denso se solo se vale la con<strong>di</strong>zione seguente: per ogni x ∈ X esiste<br />
una successione {xn} <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> E convergente a x .<br />
Definizione 6.6. Siano X e Y due spazi topologici e f : X → Y . Diciamo che<br />
f è continua per successioni, o sequenzialmente continua, quando vale la con<strong>di</strong>zione<br />
seguente: dalla convergenza <strong>di</strong> {xn} a x nella topologia <strong>di</strong> X segue la convergenza <strong>di</strong><br />
{f(xn)} a f(x) nella topologia <strong>di</strong> Y .<br />
Si vede facilmente che la continuità implica la continuità sequenziale. Il viceversa,<br />
invece, è falso in generale, anche se non è banale costruire un controesempio. Abbiamo<br />
però i risultati enunciati <strong>di</strong> seguito. Il primo si <strong>di</strong>mostra facilmente e il secondo<br />
(che sarebbe falso senza l’ipotesi imposta sulle topologie) si ottiene semplicemente a<strong>pp</strong>licando<br />
il primo alla funzione identità e poi scambiando il ruolo delle due topologie.<br />
Proposizione 6.7. Siano X e Y due spazi topologici e f : X → Y . Se X è a basi<br />
numerabili <strong>di</strong> intorni allora f è continua se e solo se è continua per successioni.<br />
Corollario 6.8. Sia X un insieme non vuoto e si considerino in X due topologie.<br />
Se ciascuna <strong>di</strong> queste è a basi numerabili <strong>di</strong> intorni, allora esse coincidono se e solo se<br />
inducono lo stesso concetto <strong>di</strong> convergenza delle successioni.<br />
Riba<strong>di</strong>amo che l’ipotesi che entrambe le topologie siano a basi numerabili <strong>di</strong> intorni<br />
fatta nel corollario è essenziale e che il caso metrizzabile rientra. Il corollario implica<br />
allora il fatto seguente: se due topologie inducono la stessa nozione <strong>di</strong> convergenza delle<br />
successioni e sono <strong>di</strong>verse fra loro, allora almeno una <strong>di</strong> esse non può essere metrizzabile.<br />
Capitolo II: Alcuni punti della teoria 25