(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica
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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />
considerata e la cosa si generalizza: tutte le successioni reali <strong>di</strong>vergenti a +∞ o a −∞<br />
nel senso elementare comune ora convergono.<br />
Anche per quanto riguarda la definizione <strong>di</strong> convergenza <strong>di</strong> una successione possiamo<br />
limitarci a considerare solo basi <strong>di</strong> intorni anziché le intere famiglie degli intorni.<br />
Ciò è particolarmente utile quando la topologia è indotta da altre strutture, nel qual<br />
caso vi sono basi <strong>di</strong> intorni privilegiate legate alla struttura preesistente. Queste considerazioni<br />
conducono a <strong>di</strong>mostrazioni semplici dei risultati dati <strong>di</strong> seguito, nei quali la<br />
convergenza <strong>di</strong> una successione è espressa in termini <strong>di</strong> convergenza a 0 <strong>di</strong> successioni<br />
<strong>di</strong> numeri reali.<br />
Proposizione 3.4. Siano (X, d) uno spazio metrico, {xn} una successione <strong>di</strong> elementi<br />
<strong>di</strong> X e x ∈ X . Allora {xn} converge a x se e solo se limn→∞ d(xn, x) = 0 .<br />
Proposizione 3.5. Siano V uno spazio vettoriale, F una famiglia <strong>di</strong> seminorme<br />
in V , {xn} una successione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> V e x ∈ V . Allora {xn} converge a x<br />
nella topologia indotta da F se e solo se limn→∞ |xn − x| = 0 per ogni seminorma | · |<br />
della famiglia F .<br />
Il caso degli spazi normati rientra in entrambi i risultati enunciati. In tal caso la<br />
con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> convergenza <strong>di</strong>venta limn→∞ xn − x = 0 .<br />
Esempio 3.6: lo spazio C 0 [a, b] (seguito). Consideriamo, in particolare, lo spazio<br />
V = C 0 [a, b] , restando inteso che la topologia è quella indotta dalla norma (I.3.8) del<br />
massimo. Allora una successione {vn} <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> V converge all’elemento v ∈ V<br />
se e solo se<br />
lim<br />
n→∞ max {|vn(t) − v(t)| : 0 ≤ t ≤ 1} = 0. (3.1)<br />
Siccome la con<strong>di</strong>zione (3.1) coincide con la convergenza uniforme, si usa <strong>di</strong>re che la<br />
topologia naturale <strong>di</strong> C 0 [a, b] è quella della convergenza uniforme.<br />
Esempio 3.7: lo spazio C 0 (a, b) (seguito). Consideriamo invece lo spazio V =<br />
C 0 (a, b) con la sua topologia naturale introdotta nell’Esempio I.3.25. In questo caso<br />
la Proposizione 3.5 <strong>di</strong>ce che la convergenza coincide con la convergenza uniforme su<br />
ogni intervallo chiuso e limitato incluso in (a, b) . Per questo motivo si usa <strong>di</strong>re che la<br />
topologia naturale <strong>di</strong> C 0 (a, b) è quella della convergenza uniforme sugli intervalli chiusi<br />
e limitati.<br />
Esempio 3.8: lo spazio C ∞ (a, b) (seguito). Ripren<strong>di</strong>amo l’Esempio I.3.29. La<br />
convergenza in questo spazio localmente convesso significa allora convergenza uniforme<br />
della successione <strong>di</strong> funzioni e <strong>di</strong> quelle delle derivate <strong>di</strong> ogni or<strong>di</strong>ne in tutti gli intervalli<br />
chiusi e limitati inclusi in (a, b) . Notiamo che, nel caso particolare (a, b) = (−r, r) con<br />
r > 0 finito o meno, proprio in questo senso convergono tutte le serie <strong>di</strong> potenze aventi<br />
r come raggio <strong>di</strong> convergenza.<br />
Capitolo II: Alcuni punti della teoria 19