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(pp. 0-80).pdf - Dipartimento di Matematica

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Gianni Gilar<strong>di</strong> Elementi <strong>di</strong> Topologia e <strong>di</strong> Analisi Funzionale<br />

sua topologia “naturale” è quella indotta dalla famiglia delle seminorme definite dalle<br />

formule<br />

|v|∞,K = max |v(t)| (3.31)<br />

t∈K<br />

ottenuta facendo variare K nella classe degli intervalli chiusi e limitati inclusi in (a, b) .<br />

Notiamo che non esiste alcuna norma che induce tale topologia.<br />

Nel caso in cui a e b sono finiti, una famiglia equivalente e, si ba<strong>di</strong> bene, numerabile<br />

si ottiene considerando, fra le seminorme precedenti, solo quelle relative a intervalli<br />

del tipo K = [a + 1/k, b − 1/k] con k intero positivo tale che a + 1/k < b − 1/k .<br />

Famiglie numerabili equivalenti a quella standard si possono però scrivere facilmente<br />

nel caso <strong>di</strong> intervalli (a, b) non limitati. Ad esempio, nel caso (a, b) = R ,<br />

possiamo limitarci agli intervalli del tipo K = [−k, k] con k intero positivo.<br />

Esempio 3.26: lo spazio C 0 (Ω) . Come nel caso dell’Esempio 3.6, l’intervallo (a, b)<br />

può essere variamente sostituito. Possiamo così considerare lo spazio C 0 (Ω) costituito<br />

dalle funzioni v : Ω → R continue, ove Ω è un aperto non vuoto <strong>di</strong> R n . La sua<br />

topologia naturale è quella indotta dalla famiglia costituita dalle seminorme definite<br />

dalla formula (3.31), ove ora K varia fra i sottoinsiemi chiusi e limitati inclusi in Ω .<br />

Anche in questo caso è possibile costruire una famiglia numerabile <strong>di</strong> seminorme<br />

equivalente a quella considerata. Infatti, come si vede facilmente a<strong>pp</strong>licando il Teorema<br />

3.23, si ottiene una famiglia equivalente prendendo le seminorme considerate ma<br />

limitatamente agli insiemi K presi in una famiglia K <strong>di</strong> sottoinsiemi chiusi e limitati <strong>di</strong><br />

Ω che gode della proprietà seguente: per ogni K ⊆ Ω chiuso e limitato esiste K ′ ∈ K<br />

tale che K ′ ⊇ K . Ebbene, detta Br la palla chiusa <strong>di</strong> R n <strong>di</strong> centro 0 e raggio r > 0 ,<br />

una famiglia numerabile K nelle con<strong>di</strong>zioni dette si ottiene prendendo gli insiemi Ki ,<br />

i = 1, 2, . . . , definiti come segue. Se Ω = R n poniamo Ki = Bi ; se Ω = R n definiamo<br />

Ki come l’insieme dei punti x ∈ Ω ∩ Bi che <strong>di</strong>stano al massimo 1/i dal bordo <strong>di</strong> Ω .<br />

Esempio 3.27: lo spazio C 1 (a, b) . Esso è lo spazio vettoriale costituito dalle funzioni<br />

v : (a, b) → R <strong>di</strong> classe C 1 . Anche in questo caso a e b non sono necessariamente<br />

finiti. La sua topologia naturale è quella indotta dalla famiglia delle seminorme definite,<br />

con la notazione (3.31), dalle formule<br />

|v|K = |v|∞,K + |v ′ |∞,K<br />

(3.32)<br />

ottenuta facendo variare K nella classe degli intervalli chiusi e limitati inclusi in (a, b) .<br />

Anche in questo caso non esiste alcuna norma che induce tale topologia ed è possibile<br />

costruire famiglie numerabili equivalenti.<br />

Tutto ciò vale poi anche per lo spazio C 1 (Ω) , ottenuto, come abbiamo fatto nella<br />

costruzione dell’Esempio 3.25, sostituendo (a, b) con un generico aperto Ω ⊆ R n .<br />

In modo analogo si costruisce la topologia naturale dello spazio C k (Ω) costituito<br />

dalle funzioni <strong>di</strong> classe C k , ove k è un intero positivo fissato ad arbitrio.<br />

Esempio 3.28: lo spazio C ∞ [a, b] . Esso è lo spazio vettoriale costituito dalle<br />

funzioni v : [a, b] → R <strong>di</strong> classe C ∞ e la sua topologia naturale è definita dalla<br />

famiglia numerabile <strong>di</strong> seminorme (<strong>di</strong> fatto norme)<br />

|v|k = v (k) ∞ , k = 0, 1, . . . (3.33)<br />

Capitolo I: I concetti fondamentali 13

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