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Club ilRivista Ufficiale del Ferrari Club Italia 1° Quadrimestre 2003 Anno 3 - n° 1<br />
<strong>Doppia</strong> <strong>anima</strong><br />
Editoriale Un nuovo Club Profili Arrivederci, Avvocato Iniziative Clienti & Soci Ferrari 360<br />
Challenge Volti nuovi, sfide nuove/Le prime gare Cronache Cavallino olé! Storie Nella cava<br />
virtuale La Ferrari vista da... Jason Kay Artigiani Amici per la pelle Granturismo California<br />
dreamim’/La paternità ritrovata Formula 1 Monoposto con dedica/Evoluzione estrema Dealer<br />
Story Daytona/Motor Portfolio Rosso in corsa Clubeventi
Ferrari<br />
ha scelto Marsh<br />
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si compone di garanzie e servizi adeguati alle loro esigenze per ottenere<br />
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il<br />
Club<br />
ilClub<br />
Rivista ufficiale riservata<br />
ai soci del Ferrari Club Italia<br />
Pubblicazione Quadrimestrale<br />
1° Quadrimestre 2003<br />
Anno 3 - n° 1<br />
Presidente<br />
Luca Matteoni<br />
Direttore Responsabile<br />
Alessandro Giudice<br />
Art director<br />
Alessandro Migliorini<br />
Hanno collaborato<br />
Riccardo Andreoni, Adalberto<br />
Cattabriga, Paolo D’Alessio,<br />
Andreas Kerschbaumer, Ugo<br />
Longobardi, Giancarlo Marchesi,<br />
Alessandro Migliorini, Gianni Rogliatti,<br />
Paolo Tringali, Marco Vitali<br />
Fotografie<br />
Callo, Centro Documentazione Ferrari,<br />
Dino Eisele, Alessandro Giudice,<br />
laPresse, Flavio Mazzi, Roberto Viva<br />
Traduzioni Alessandro Galli<br />
Dialogue International<br />
Editore<br />
Golinelli Industrie Grafiche SpA<br />
Stampa e confezione<br />
Golinelli Industrie Grafiche SpA<br />
www.golinelli.it<br />
Stampata su UPM Finesse 500<br />
Prodotto da UPM Kymmene<br />
Copertina 200 gr.<br />
Interno115 gr.<br />
Testata di proprietà del Ferrari Club Italia<br />
Via Abetone Inferiore, 4 41053 Maranello<br />
(Modena).<br />
Tutti i diritti riservati. Il materiale<br />
contenuto in questa pubblicazione non<br />
può essere riprodotto, né integralmente,<br />
né parzialmente senza preventiva<br />
autorizzazione del Ferrari Club Italia.<br />
Le opinioni espresse non rispecchiano<br />
necessariamente quelle dell’editore<br />
e del proprietario della testata.<br />
Analogamente, nessuna responsabilità<br />
è assunta per le inserzioni pubblicitarie<br />
contenute nella rivista.<br />
Autorizzazione richiesta al Tribunale<br />
di Modena.<br />
In questo numero<br />
Nello scorso gennaio, Gianni<br />
Agnelli, l’Avvocato, se n’è andato.<br />
A questo personaggio così<br />
profondamente legato alla storia<br />
dell’Italia e dell’automobile,<br />
abbiamo voluto dedicare un<br />
breve ricordo nelle pagine di<br />
questo primo numero del 2003.<br />
L’anno che stiamo vivendo è<br />
denso di novità per la Ferrari.<br />
La presentazione di una nuova<br />
macchina è sempre un evento e<br />
la Challenge Stradale non si<br />
sottrae a questo destino: dei suoi<br />
contenuti tecnologici parliamo<br />
diffusamente nelle pagine che<br />
seguono senza dimenticare un<br />
cenno alla nuova serie del<br />
Challenge corso in pista, cui la<br />
berlinetta deve molte delle sue<br />
più efficaci soluzioni.<br />
Ad un’altra vettura, una vera<br />
diva, è poi dedicato un piccolo<br />
scoop, che dopo anni di<br />
fraintendimenti, ne sancisce<br />
definitivamente la paternità.<br />
Ci riferiamo alla 250 California,<br />
bella tra le belle, lo spider<br />
Ferrari per eccellenza, ora<br />
definitivamente attribuita alla<br />
creatività di Sergio Scaglietti, il<br />
re dei battilastra. Il resto del<br />
giornale è riservato ai maestri<br />
che lavorano il cuoio per gli<br />
amanti del Cavallino, ai lavori<br />
pittorici di Giovanni Cremonini e,<br />
naturalmente, alla nuova<br />
monoposto di F1, costretta a<br />
combattere più con regolamenti<br />
al limite del bizzarro che con gli<br />
avversari. Nelle pagine gialle in<br />
chiusura di questo numero,<br />
dedicate al Ferrari Club Italia, si<br />
trovano le informazioni sulla<br />
rinnovata struttura organizzativa<br />
del Club e la cronaca degli<br />
avvenimenti più interessanti che<br />
caratterizzano la vita del<br />
sodalizio del Cavallino e dei suoi<br />
soci.<br />
Sommario<br />
3 Editoriale<br />
4 Ferrarievents<br />
8 Profili<br />
Arrivederci, avvocato<br />
10 Auto<br />
<strong>Doppia</strong> <strong>anima</strong><br />
18 Iniziative<br />
Soci & Clienti<br />
20 Ferrari 360 Challenge<br />
Volti nuovi, sfide nuove<br />
23 Ferrari 360 Challenge<br />
Le prime gare<br />
26 Cronache<br />
Cavallino, olè!<br />
30 Storie<br />
Nella cava virtuale<br />
32 Storie<br />
La rivoluzione editoriale<br />
33 La Ferrari vista da...<br />
Jason Kay<br />
34 Artigiani<br />
Amici per la pelle<br />
40 Granturismo<br />
California dreamin’<br />
46 Granturismo<br />
La paternità ritovata<br />
48 Formula 1<br />
Monoposto con dedica<br />
50 Formula 1<br />
Evoluzione estrema<br />
54 Dealer story<br />
Daytona<br />
58 Portfolio<br />
Rosso in corsa<br />
62 Dealer story<br />
Motor<br />
67 Clubeventi<br />
La copertina<br />
Quando si parla di un’automobile,<br />
cosa significa il termine<br />
“stradale”? Significa che è la<br />
versione addomesticata di un<br />
modello destinato alla pista, con<br />
cavalli tenuti imbrigliati, assetti<br />
costretti a sopportare i sobbalzi<br />
delle rotaie del tram, scarichi<br />
soffocati, per dare soddisfazione<br />
alle regole della comune<br />
circolazione. Per chi si aspetta il<br />
surrogato di un’auto da corsa,<br />
però, la “Challenge Stradale”<br />
rappresenta una delusione.<br />
Perché la “Challenge Stradale” è<br />
un’auto da corsa, a tutti gli effetti.<br />
Provarla per credere.
Editoriale<br />
S<br />
e dal 1947 il gusto per la<br />
tecnica e la bellezza<br />
dell’automobile trova la<br />
sua migliore espressione nelle<br />
granturismo del Cavallino<br />
rampante, dal 1987 i clienti più<br />
appassionati hanno a<br />
disposizione una chiave di<br />
accesso ancora più privilegiata<br />
alla storia ed alla vita del<br />
marchio di Maranello: il Ferrari<br />
Club Italia.<br />
Sono infatti quindici anni che,<br />
con l’imprimatur personale di<br />
Enzo Ferrari, professionisti,<br />
industriali, imprenditori come<br />
anche collezionisti e piloti, si<br />
associano al sodalizio<br />
automobilistico più prestigioso<br />
del mondo, dando vita a<br />
manifestazioni esclusive e<br />
partecipando agli avvenimenti<br />
più importanti della Ferrari.<br />
Con il 2003 il Ferrari Club ha<br />
iniziato una nuova stagione<br />
della sua ormai lunga storia.<br />
Si è rinnovato nello statuto,<br />
nella struttura, nel numero e<br />
nella qualità degli eventi a<br />
calendario.<br />
Quello di oggi è un Ferrari Club<br />
ancora più vicino ai soci come<br />
a tutti i nuovi clienti del<br />
Cavallino rampante, per i quali<br />
sono state studiate particolari<br />
condizioni di accesso e<br />
associazione.<br />
Come spiegato in dettaglio<br />
nelle pagine che seguono,<br />
molti sono i fattori del<br />
cambiamento e numerose le<br />
occasioni di incontro.<br />
Dalla presentazione della<br />
monoposto di Formula 1 alle<br />
gare del Challenge moderno e a<br />
quelle dedicate alle auto<br />
storiche da competizione, i Soci<br />
del Club hanno a disposizione<br />
una quantità di situazioni nelle<br />
quali vivere da vicino le<br />
vicende della Scuderia, dei suoi<br />
piloti e di tutto il mondo<br />
Ferrari.<br />
Il calendario del Ferrari Club<br />
Italia è denso di avvenimenti,<br />
anche internazionali, molti dei<br />
quali offrono la possibilità, ai<br />
clienti più sportivi, di<br />
cimentarsi in prove di<br />
regolarità, partecipando al<br />
Gran Criterium, o di<br />
sperimentare l’emozione dei<br />
giri in pista sui più interessanti<br />
circuiti del Challenge, come<br />
Imola, Monza, il Mugello e<br />
Misano.<br />
Una sezione riservata ai<br />
possessori di Ferrari d’epoca,<br />
che grazie all’iscrizione al Club<br />
godono della registrazione<br />
gratuita all’ASI, consente loro<br />
di partecipare ad eventi<br />
riservati e a Concorsi<br />
d’Eleganza, oltre che di<br />
presenziare in qualità di ospiti<br />
alle manifestazioni storiche<br />
alle quali è invitata la Ferrari.<br />
Perché, è bene ricordarlo,<br />
essere Soci del Ferrari Club<br />
Italia comporta l’onore di<br />
rappresentare il Cavallino<br />
rampante con l’educazione, la<br />
sportività, il rispetto che un<br />
simbolo così conosciuto ed<br />
amato in tutto il mondo porta<br />
con sé.<br />
La comunicazione tra la sede di<br />
Maranello ed i Soci, oltre che<br />
ad un’organizzata ed efficiente<br />
segreteria, è demandata a<br />
questo giornale, che non<br />
dimenticando gli articoli e le<br />
testimonianze che raccontano<br />
la Ferrari di ieri e di oggi,<br />
documenta le attività svolte<br />
durante la stagione con ampi<br />
servizi fotografici ed una<br />
cronaca puntuale e dettagliata.<br />
Nel 2003, l’attività radunistica<br />
del Club partirà in primavera<br />
con il primo incontro di Napoli<br />
cui seguiranno quelli in<br />
Toscana, a giugno, in Liguria a<br />
settembre e in Sardegna, ad<br />
ottobre, senza dimenticare<br />
l’incontro di Mantova dedicato<br />
alla memoria di Nuvolari. Nelle<br />
settimane che intercorrono tra<br />
questi raduni, i Soci potranno<br />
aderire alle iniziative sportive<br />
in circuito, provare il brivido di<br />
percorrere la pista sopraelevata<br />
ricavata sul tetto del Lingotto<br />
o, ancora, partecipare in<br />
Germania al raduno che<br />
festeggia i 25 anni del Ferrari<br />
Club Deutschland, dal 10 al 13<br />
luglio.<br />
Un grande Club, quindi,<br />
<strong>anima</strong>to dalla passione per la<br />
Ferrari e le sue molteplici<br />
attività, dove al piacere di stare<br />
in compagnia di veri<br />
appassionati si unisce il<br />
privilegio di essere una parte<br />
attiva di quella grande famiglia<br />
che sta sotto il simbolo del<br />
Cavallino rampante.<br />
Luca Matteoni<br />
Editoriale 3
Ferrarievents Notizie, persone<br />
e fatti dal<br />
mondo Ferrari.<br />
Quello che è<br />
successo nei<br />
primi mesi del<br />
2003<br />
4 Ferrari events<br />
A cura di Alessandro Migliorini<br />
Fonte Ferrari Media Centre<br />
Gennaio<br />
06<br />
Salone dell'Auto di Detroit<br />
Al Salone dell'auto di Detroit,<br />
il Presidente, Luca di<br />
Montezemolo, ha incontrato la<br />
stampa internazionale:“Siamo<br />
particolarmente contenti di<br />
essere qui a Detroit perché il<br />
legame del nostro marchio con<br />
questo Paese è molto forte" -<br />
ha detto Montezemolo -<br />
"L’America è da oltre 20 anni il<br />
mercato più importante per<br />
Ferrari che in Nord America ha<br />
aumentato del 18% le vendite<br />
rispetto al 2001, con 1203<br />
consegne al cliente finale.<br />
14<br />
La Ferrari tra le 10 migliori<br />
aziende europee in cui<br />
lavorare secondo la rivista<br />
Fortune<br />
La rivista americana “Fortune”<br />
riporta la Ferrari tra le prime<br />
dieci aziende europee in<br />
termini di qualità della vita sul<br />
lavoro. “Fin dall’arrivo del<br />
Presidente di Ferrari e<br />
Maserati Luca di Montezemolo”,<br />
ha commentato il Direttore del<br />
Personale Ferrari, Franco<br />
Garello, “una delle priorità è<br />
stata quella di creare le<br />
condizioni perché la gente<br />
potesse lavorare in team e con<br />
la massima motivazione.<br />
Lavorare in un luogo eccellente<br />
è infatti la migliore premessa<br />
per l’eccellenza del prodotto,<br />
nonché un modo certo per dare<br />
piacere e motivazione al lavoro<br />
e raggiungere i risultati.<br />
Siamo quindi particolarmente<br />
lieti che organizzazioni<br />
specializzate e testate<br />
nazionali e internazionali<br />
abbiano attribuito valutazioni<br />
così alte al nostro Gruppo.<br />
È uno stimolo per proseguire<br />
su questa strada, che ha<br />
permesso di fare del 2002 un<br />
nuovo anno record”.<br />
21<br />
La Ferrari è la più “cercata”<br />
sul web<br />
La Ferrari è il top brand più<br />
gettonato su Internet. Il<br />
primato mondiale sul web è<br />
stato decretato dal famoso<br />
motore di ricerca Google che<br />
ha diffuso i dati dell’indagine<br />
"Year-End Zeitgeist" per il<br />
2002. Secondo Google, nel 2002<br />
la Ferrari ha infatti nettamente<br />
battuto tutti i più famosi marchi<br />
mondiali, posizionandosi anche<br />
davanti a colossi del calibro di<br />
Sony, Nokia, Disney e<br />
Microsoft. In base a quanto<br />
diffuso dalla società americana<br />
la ricerca, articolata e divisa<br />
per oltre 30 diverse sezioni, è<br />
stata condotta analizzando più<br />
di 55 miliardi di richieste che<br />
gli utenti di Google hanno<br />
rivolto al motore di ricerca nei<br />
12 mesi del 2002.<br />
24<br />
La scomparsa dell’Avvocato<br />
Gianni Agnelli<br />
Luca di Montezemolo, ha<br />
voluto cosi’ ricordare la figura<br />
del carismatico Avvocato: “La<br />
scomparsa di Giovanni Agnelli<br />
lascia un vuoto incolmabile<br />
nella mia vita. Da oltre 35 anni,<br />
la sua amicizia e il suo affetto<br />
sono stati per me un punto di<br />
riferimento insostituibile.<br />
Non dimenticando mai quanto<br />
mi sia stato vicino nei momenti<br />
più’ difficili, con grande<br />
riconoscenza dedico a lui i<br />
successi della Ferrari ben<br />
conoscendo la parte<br />
fondamentale che ha avuto'.<br />
29<br />
Il Re di Svezia in visita alla<br />
Ferrari<br />
Il re Carlo Gustavo XVI di<br />
Svezia, accompagnato<br />
dall’ambasciatore di Svezia in<br />
Italia, Staffan Wrigstad, e da<br />
una delegazione di personalità<br />
del mondo economico,<br />
scientifico e imprenditoriale<br />
svedesi, si è recato alla Ferrari<br />
per una visita privata.<br />
Accolto dal vicepresidente<br />
Piero Ferrari e dal direttore<br />
generale dell’area Granturismo<br />
Amedeo Felisa, ha visitato la<br />
Nuova Meccanica e la linea di<br />
produzione della Enzo Ferrari,<br />
intrattenendosi a lungo con<br />
tecnici e responsabili delle due<br />
aree. Il sovrano di Svezia ha poi<br />
incontrato il direttore generale<br />
della Gestione Sportiva Jean<br />
Todt che, insieme ad Amedeo<br />
Felisa, gli ha fatto omaggio di<br />
un albero di distribuzione del<br />
V10 di Formula 1 in ricordo<br />
della visita.<br />
Febbraio<br />
05<br />
Doppio premio alla Ferrari<br />
dalla rivista tedesca “Auto<br />
Motor und Sport”<br />
<strong>Doppia</strong> affermazione delle<br />
granturismo Ferrari, a<br />
Stoccarda, nella cerimonia di<br />
consegna dei premi alle<br />
“Migliori Auto del 2003” da<br />
parte di “Auto Motor und<br />
Sport”. Tra le vetture di<br />
importazione, la Enzo Ferrari<br />
ha vinto il primo premio nella<br />
categoria delle sportive,<br />
mentre la 360 Spider è stata<br />
giudicata la migliore in<br />
assoluto tra le cabriolet.<br />
I giudizi finali sono il risultato<br />
dei voti espressi da 110.000<br />
lettori della rivista, ma anche
dai 50.000 visitatori della sua<br />
edizione online, che già nelle<br />
passate edizioni del Premio<br />
avevano incoronato la 360<br />
Modena e la 550 Maranello.<br />
07<br />
A Maranello, la presentazione<br />
della nuova monoposto<br />
La nuova monoposto Ferrari, è<br />
stata presentata a Maranello<br />
alle 11:12:17. Il nome ufficiale<br />
della vettura “F2003-GA” da<br />
una parte prosegue una storica<br />
tradizione mentre le lettere<br />
“GA” rappresentano un<br />
omaggio allo scomparso<br />
Avvocato Giovanni Agnelli.<br />
14<br />
Conferito al Team Ferrari il<br />
“Pegaso” per lo Sport<br />
Il team Ferrari ha ricevuto a<br />
Firenze il Pegaso per lo Sport.<br />
Il premio, istituito dalla<br />
Regione Toscana nel 1996 e<br />
destinato agli atleti e alle<br />
società che si sono<br />
particolarmente distinti in<br />
ambito sportivo, è stato<br />
assegnato in via straordinaria<br />
alla Scuderia di Maranello, in<br />
virtù del forte legame che lega<br />
la Ferrari alla Regione Toscana.<br />
Proprio nel cuore di questa<br />
regione si trova, infatti, uno dei<br />
circuiti della Casa di<br />
Maranello, il Circuito del<br />
Mugello, che ospita i test di<br />
Formula 1 della Scuderia e le<br />
gare del Challenge Ferrari.<br />
Il premio è stato ritirato da una<br />
delegazione Ferrari guidata da<br />
Jean Todt, Direttore Generale<br />
della Gestione Sportiva.<br />
22<br />
Quattroruote premia la Enzo<br />
e la Scuderia Ferrari<br />
La rivista “Quattroruote” ha<br />
indicato i vincitori del premio<br />
“Le auto che preferisco 2003”,<br />
assegnato in base ai risultati<br />
del referendum al quale hanno<br />
partecipato circa 220.000<br />
lettori. Tra le vetture premiate<br />
nelle diverse categorie, la Enzo<br />
Ferrari ha subito raccolto<br />
l’entusiasmo degli appassionati<br />
delle auto sportive, mentre il<br />
premio speciale alle case<br />
automobilistiche che nel 2002<br />
si sono distinte per lo sport è<br />
andato alla Ferrari per i suoi<br />
successi dello scorso anno.<br />
Marzo<br />
04<br />
Al Salone di Ginevra la nuova<br />
“Challenge Stradale”<br />
In anteprima mondiale, alla 73 a<br />
edizione del Salone<br />
Internazionale dell’Auto di<br />
Ginevra, la Ferrari ha<br />
presentato la nuova Challenge<br />
Stradale, un modello a otto<br />
cilindri che affianca le 360<br />
Modena e 360 Spider e che<br />
deriva dall’esperienza delle<br />
corse nei campionati<br />
internazionali Ferrari<br />
Challenge Trofeo Pirelli e dalle<br />
gare Granturismo. Il forte<br />
legame con le corse si esprime<br />
con una considerevole<br />
riduzione del peso della<br />
vettura, realizzata con<br />
carrozzeria e telaio<br />
interamente in alluminio, con i<br />
dischi in carbonio e con il<br />
cambio tipo F1.<br />
L’alleggerimento della vettura<br />
è stato ottenuto anche grazie<br />
ad un allestimento racing e a<br />
significativi interventi su<br />
aerodinamica, assetto e<br />
frenata.<br />
07<br />
La 575M Maranello vettura più<br />
bella del mondo<br />
La 575M Maranello è stata<br />
premiata come l’automobile<br />
sportiva più bella del 2002.<br />
Amedeo Felisa, Direttore<br />
Generale Granturismo Ferrari,<br />
ha ritirato nel Salone d’Onore<br />
della Triennale di Milano il<br />
premio “L’ Automobile Più<br />
Bella del Mondo” assegnato da<br />
una giuria internazionale<br />
presieduta da Bruno Alfieri e<br />
composta dai più autorevoli<br />
designer ed esperti<br />
dell'automobile. Vincitrice nella<br />
categoria vetture sportive, la<br />
575 M Maranello ha ricevuto il<br />
premio con la seguente<br />
motivazione: “per l'ulteriore<br />
affermazione di una filosofia<br />
formale in cui classe e grinta<br />
sportiva si fondono in un<br />
insieme armonico”.<br />
11<br />
Il Presidente Ciampi in visita<br />
alla Ferrari<br />
"Il Presidente della Repubblica<br />
Ciampi è competente e<br />
appassionato, pienamente<br />
consapevole del ruolo che del<br />
nostro paese hanno la ricerca,<br />
l’innovazione, la modernità".<br />
Così il Presidente di Ferrari e<br />
Maserati, Luca di Montezemolo,<br />
ha commentato la visita di<br />
Carlo Azeglio Ciampi agli<br />
stabilimenti della Casa del<br />
Cavallino. Durante il tour della<br />
fabbrica Ciampi si è<br />
brevemente intrattenuto con le<br />
maestranze del Cavallino,<br />
ricevendo una calorosa<br />
accoglienza. "La Ferrari" - ha<br />
commentato il Capo dello Stato<br />
- "coniuga efficienza con<br />
modernità e comodità. È una<br />
fabbrica modello. Inoltre la<br />
Ferrari è un grosso elemento<br />
di unità per gli italiani ed è un<br />
simbolo dell'Italia. In qualsiasi<br />
parte del mondo si vada,<br />
persino in Patagonia, si sente<br />
parlare della Ferrari".<br />
19<br />
Per il Gruppo Ferrari Maserati<br />
un altro anno all'insegna della<br />
crescita<br />
Il Consiglio di Amministrazione<br />
di Ferrari SpA, presieduto da<br />
Luca Cordero di Montezemolo<br />
ha esaminato i dati di bilancio<br />
del 2002, che si conferma<br />
come un altro anno all’insegna<br />
della crescita economica e dei<br />
successi sportivi. Il fatturato<br />
globale del Gruppo ammonta a<br />
1.208 milioni di Euro, con un<br />
incremento del 14,1% rispetto<br />
al 2001.<br />
Aprile<br />
07<br />
La Ferrari è l’azienda Italiana<br />
più rispettata al mondo<br />
La Ferrari è l’azienda italiana<br />
più rispettata e reputata al<br />
mondo. Lo hanno affermato<br />
oltre 1000 top manager in 20<br />
diversi paesi del mondo,<br />
nell’indagine realizzata da<br />
Price Waterhouse Coopers,<br />
società di consulenza<br />
specializzata in ricerche di<br />
mercato, in collaborazione con<br />
il Financial Times, il più<br />
importante quotidiano<br />
economico finanziario inglese.<br />
18<br />
Conferito alla Scuderia Ferrari<br />
il premio speciale “Marisa<br />
Bellisario”<br />
“Il tema conduttore della XV<br />
edizione del Premio Bellisario<br />
è lo sport” - ha ricordato Lella<br />
Golfo, presidente della<br />
Fondazione Bellisario - “in<br />
quanto le donne sono state e<br />
sono protagoniste assolute nel<br />
sistema sportivo italiano e<br />
internazionale”. Il premio è<br />
stato consegnato a una<br />
rappresentanza delle donne del<br />
team che, impegnate in pista e<br />
nella progettazione,<br />
contribuiscono ai successi<br />
della Scuderia di Maranello.<br />
Ferrari events 5
COLLECTOR’S SERIES<br />
FOR MEN AND WOMEN
for
Profili I In ricordo di Gianni Agnelli<br />
8 Profili<br />
I<br />
l 24 gennaio 2003 si è spento<br />
a Torino l’avvocato Gianni<br />
Agnelli, presidente d’onore<br />
della Fiat. Vogliamo ricordarlo<br />
per quello che lui ha significato<br />
non solo per il mondo dell’auto<br />
e dello sport, ma soprattutto<br />
per l’immagine nazionale che<br />
ha veicolato nel mondo, ben<br />
lontana dagli stereotipi dei<br />
quali siamo vittime e, spesso,<br />
artefici.<br />
Anello importante di una<br />
grande famiglia di<br />
imprenditori, Agnelli ha<br />
rappresentato per l’Italia un<br />
autentico punto di riferimento,<br />
e non solo per la quantità di<br />
posti di lavoro che la sua<br />
azienda ha da sempre creato.<br />
Egli è stato l’emblema di uno<br />
stile al quale ognuno, a<br />
prescindere dalla sua<br />
estrazione sociale e culturale,<br />
ha sempre aspirato; uno stile<br />
che si esprimeva nel modo di<br />
porsi, di affrontare la vita nelle<br />
sue varie sfaccettature, di<br />
prendere posizioni e decisioni<br />
anche scomode, forte di un<br />
carisma che tutti, anche i suoi<br />
più estenuanti detrattori, gli<br />
riconoscevano.<br />
Tra le passioni di Gianni<br />
Agnelli, l’automobile<br />
rappresentava un cardine<br />
imprescindibile attorno al<br />
quale, nella gioia dei risultati e<br />
della bellezza del prodotto così<br />
come nel dramma della crisi<br />
economica e nel dolore degli<br />
incidenti, aveva costruito la sua<br />
intera esistenza.<br />
L’automobile era l’impresa di<br />
famiglia, gli aveva offerto un<br />
palcoscenico prestigioso,<br />
l’aveva segnato nel fisico,<br />
l’aveva portato in cima al<br />
mondo con un marchio<br />
leggendario, quello del<br />
Cavallino.<br />
Come cliente, prima (erano di<br />
straordinaria eleganza ed<br />
intuizione le auto “speciali”<br />
che si faceva confezionare da<br />
Pininfarina e Touring), e come<br />
socio di maggioranza, poi. Con<br />
Enzo Ferrari Agnelli aveva un<br />
rapporto di assoluto rispetto,<br />
come le tappe ed i modi di<br />
questa alleanza necessaria<br />
hanno più volte dimostrato:<br />
grande autonomia alla<br />
creatività e all’intuito del<br />
Commendatore e supporto<br />
all’attività industriale furono i<br />
punti fermi e riconosciuti<br />
dell’intesa, senza deroghe né<br />
ripensamenti.<br />
Come tutti gli italiani, il lungo<br />
periodo di attesa di risultati<br />
che tardavano a venire lo<br />
rattristava, solo che lui era<br />
coinvolto in prima persona.<br />
E prese la decisione giusta,<br />
mettendo un suo uomo, anzi il<br />
suo uomo di massima fiducia,<br />
al vertice Ferrari.<br />
Lo fece con stile, come sempre,<br />
lasciando passare qualche anno<br />
dalla scomparsa del<br />
Commendatore, e i risultati,<br />
faticosamente ma<br />
ineluttabilmente, gli diedero<br />
ragione. Gianni Agnelli se n’è<br />
andato. Ci mancheranno le sue<br />
Arrivederci, Avvocato<br />
argute e spiritose<br />
considerazioni, quelle che le<br />
agenzie rimandavano in tutto<br />
il mondo e con le quali i<br />
giornali facevano i titoli; la sua<br />
visione internazionale di un<br />
mondo sempre un pò troppo<br />
arroccato su posizioni<br />
provinciali; i suoi vezzi, che<br />
diventavano moda non appena<br />
rivelati; la sua voce suadente,<br />
dal tratto nobile e ironico.<br />
Ricordarlo è un atto doveroso<br />
ed anche un modo per<br />
esorcizzare la sua scomparsa<br />
che, in realtà, esiste solo come<br />
fatto fisico, perché lo stile<br />
dell’uomo rimane nella cultura<br />
e nel vissuto di tutti noi.<br />
Arrivederci, Avvocato.
Profili 9
Auto I La nuova Challenge Stradale<br />
10 Auto<br />
Testo<br />
Alessandro Giudice<br />
Foto<br />
Centro Documentazione Ferrari<br />
Dino Eisele<br />
Alessandro Giudice<br />
ella storia delle<br />
competizioni Nautomobilistiche,<br />
peso<br />
e prestazioni sono concetti<br />
strettamente collegati tra<br />
loro. Alla domanda di<br />
maggiore potenza ha sempre<br />
dovuto corrispondere la<br />
ricerca del minor peso<br />
possibile, che non<br />
penalizzasse, cioè, i cavalli che<br />
si riuscivano a spremere dal<br />
motore.<br />
È stata, e lo è tuttora, una<br />
delle sfide determinanti per il<br />
raggiungimento di quei<br />
traguardi di eccellenza che si<br />
esprimevano in vittorie e<br />
successi mondiali.<br />
A partire dalla metà degli<br />
anni 50, da quando la<br />
Federazione Internazionale<br />
dell’Automobile istituì la<br />
categoria Gran Turismo, la<br />
Ferrari estese ai suoi<br />
gentleman-driver – i clienti<br />
che correvano con le<br />
macchine del Cavallino<br />
regolarmente acquistate a<br />
Maranello – la preziosa<br />
esperienza sviluppata in anni<br />
di corse ad alto livello.<br />
È infatti alla mitica serie 250<br />
GT, le cui vetture erano<br />
accomunate dall’utilizzo del<br />
medesimo motore V12 da 3<br />
litri, che la Ferrari deve<br />
grande parte della sua<br />
popolarità e la fama di marca<br />
vittoriosa. Le GT che<br />
trionfavano in pista – guidate,<br />
lo ribadiamo, da grandi<br />
campioni ma anche da piloti<br />
non professionisti – erano<br />
strettamente imparentate con<br />
i modelli stradali della stessa<br />
serie. Si trattava, per lo più, di<br />
un’abile strategia di<br />
marketing voluta e promossa<br />
da Enzo Ferrari stesso in<br />
quanto, anche se le comuni<br />
matrici del motore e del telaio<br />
erano sicuramente le<br />
componenti fondamentali del<br />
successo, nelle versioni<br />
“competizione” la ricerca del
<strong>Doppia</strong> <strong>anima</strong><br />
Auto da strada o da corsa? Sicuramente tutt’e due.<br />
Che importa se il prezzo da pagare alle prestazioni<br />
è un abitacolo più spartano? L’importante è stare<br />
davanti a tutti. Sempre.<br />
Tre “stradali” vittoriose del passato:<br />
da sinistra, la 250 GTO, la 195 S, la 250<br />
berlinetta competizione “passo corto”<br />
Auto 11
12 Auto<br />
La Challenge Stradale non sembra una macchina da corsa: lo è.<br />
La targa e le gomme da strada non autorizzano a pensarla diversamente
minor peso, affiancata a<br />
quella della maggior potenza,<br />
diventava determinante ai fini<br />
del risultato.<br />
Emblematica, in questo senso,<br />
fu la berlinetta 250 GT “passo<br />
corto”, “short weel base”<br />
secondo la traduzione inglese<br />
che la fa chiamare, in modo<br />
breve ed efficace, SWB.<br />
Costruita sia in versione<br />
“stradale” (denominata<br />
“Lusso”) che “competizione”,<br />
quella destinata alle gare –<br />
grazie al dimagrimento<br />
ottenuto dall’utilizzo della<br />
carrozzeria in alluminio al<br />
posto di quella in acciaio e<br />
dall’eliminazione di gran<br />
parte dei rivestimenti interni,<br />
dei paraurti e di una quantità<br />
di piccole ma significative<br />
sovrastrutture – rendeva alla<br />
stretta parente da strada ben<br />
110 kg (1.050 contro 1.160).<br />
A distanza di oltre 30 anni,<br />
sono sempre gli stessi 110 kg a<br />
fare la differenza. Solo che<br />
questa volta la macchina in<br />
questione, la 360 Modena,<br />
partiva già da scocca e<br />
carrozzeria in alluminio, uno<br />
degli elementi protagonisti<br />
dello “storico” alleggerimento<br />
della SWB.<br />
Ma i tempi della tecnologia<br />
hanno calendari più veloci di<br />
quelli degli uomini e, per<br />
scendere drasticamente di<br />
peso rispetto alla Modena, la<br />
nuova “Challenge Stradale” si<br />
appella a materiali che hanno<br />
più dimestichezza con lo<br />
spazio e la Formula 1 che con<br />
la strada: carbonio per diverse<br />
parti della carrozzeria, sedili,<br />
coperchi del filtro e<br />
specchietti; titanio per le<br />
molle ammortizzatori e<br />
colonnette ruote; ancora<br />
carbonio, ma annegato nella<br />
resina, per i fondi; addirittura<br />
carbo-ceramica per i dischi dei<br />
freni.<br />
Il risultato viene infine<br />
raggiunto da alcuni<br />
particolari tipicamente<br />
corsaioli, come la griglia<br />
posteriore “tipo Challenge”, il<br />
rivestimento dei sedili in<br />
tessuto ad alta tenuta, i vetri<br />
laterali in plexiglass con<br />
sportellino scorrevole, come<br />
non si vedeva dai tempi della<br />
F40.<br />
Insomma, una macchina da<br />
pista a tutti gli effetti, specie<br />
quelli prestazionali, cui i<br />
tecnici Ferrari sono arrivati<br />
dedicando le dovute<br />
attenzioni al motore, al<br />
cambio, al telaio,<br />
all’aerodinamica, che ha<br />
incrementato del 50% il carico<br />
Auto 13
-100<br />
0-100<br />
km/h 4.1 s<br />
4.1 s<br />
otore<br />
Motore<br />
8 cilindri<br />
8 cilindri a V di 90<br />
a V di 90<br />
14 Auto<br />
Potenza massima 425 CV a 8500 g/min.<br />
Velocità massima 300 km/h<br />
mas
sima 300 km/h<br />
Cilindrata totale 3586 cm 3<br />
0-200 km/h 13.9<br />
0-200 km/h 13.9 s<br />
0-400 m 12.1 s<br />
m<br />
0-1000<br />
12.1<br />
m 22.0<br />
s<br />
Potenza massima 425 CV a 85<br />
Auto 15
Simile ma non uguale. Diversi<br />
particolari della Challenge Stradale la<br />
distinguono dalla 360: sono dettagli<br />
che derivano dall’esperienza maturata<br />
in pista e che ne accrescono<br />
contenuti tecnologici e prestazioni<br />
16 Auto<br />
verticale della già ottima 360<br />
Modena.<br />
Il V8, ad esempio, ha portato<br />
la potenza a 425 cv a 8.500<br />
giri/minuto (118,5 cv per ogni<br />
1000 centimetri cubici di<br />
cilindrata!) grazie, tra l’altro,<br />
alla lucidatura manuale dei<br />
condotti, al raggiungimento<br />
di un miglior rapporto di<br />
compressione, all’adozione di<br />
un nuovo silenziatore.<br />
Il cambio (l’unico disponibile<br />
è quello F1, a comando<br />
elettroidraulico) gode di una<br />
nuova mappatura che<br />
aumenta la velocità di innesto<br />
dei rapporti fino ad arrivare<br />
al traguardo di 1,5 decimi di<br />
secondo. Esso funziona solo<br />
manualmente e, piccolo ma<br />
significativo vezzo, ha la leva<br />
“up”, quella alla destra del<br />
volante che serve per mettere<br />
il rapporto più alto, più lunga<br />
dell’altra, per facilitare la<br />
salita delle marce all’uscita di<br />
curva. A ben sopportare<br />
l’aumento delle prestazioni<br />
provvede anche il sistema di<br />
sospensioni, che adottano<br />
molle in titanio, e l’assetto,<br />
abbassato di 1 centimetro e<br />
mezzo. Non è quindi solo<br />
nell’aspetto che la Challenge<br />
Stradale dimostra una nuova e<br />
più intrigante personalità:<br />
non nel nuovo disegno dello<br />
spoiler anteriore, del nolder<br />
posteriore e dei sottoporta;<br />
non nell’adozione dello<br />
sportivissimo scudetto<br />
smaltato tra passaruota e<br />
portiera o della striscia<br />
(opzionale) di riminiscenze<br />
250 GTO che l’attraversano<br />
longitudinalmente nella<br />
versione presentata a Ginevra.<br />
Quello che fa della Challenge<br />
Stradale una macchina<br />
straordinaria sono, alla fin<br />
fine, le prestazioni. Mostruose,<br />
per un 8 cilindri aspirato da<br />
3.586 cc.<br />
Con partenza da fermo, la<br />
Challenge Stradale arriva a<br />
100 km/h in 4,1 secondi, a 200<br />
in 13; i 400 metri li fa in 12,1<br />
secondi e ne impiega solo 22<br />
per percorrere il chilometro.<br />
Con questi tempi di<br />
accelerazione la velocità<br />
massima di 300 km/h diventa<br />
quasi un dato marginale,<br />
scontato.<br />
E il rumore? Ah, il rumore…
Auto 17
Iniziative I La svolta del Club<br />
18 Iniziative<br />
Testo<br />
Marco Vitali<br />
Foto<br />
Roberto Viva<br />
Soci & Clienti<br />
dalberto Cattabriga, in<br />
Ferrari, è sales marketing Amanager<br />
worldwide, cioè<br />
il responsabile delle attività<br />
commerciali per ciò che<br />
compete il marketing<br />
aziendale. Lo abbiamo<br />
incontrato ad Imola, alla fine<br />
del mese di marzo, per il lancio<br />
della Challenge Stradale.<br />
Dottor Cattabriga, dall’inizio<br />
dell’anno il Ferrari Club Italia ha<br />
subito una profonda mutazione<br />
nello statuto e nell’organizzazione.<br />
Come si propone la Ferrari nei<br />
confronti dei soci del Club Italia?<br />
Il Socio del FCI è innanzitutto<br />
un Cliente Ferrari ed il Mercato<br />
Italia non poteva trascurare<br />
questa caratteristica, tanto che<br />
dall’inizio di quest’anno<br />
supportiamo il Club attraverso<br />
l’organizzazione in comune di<br />
eventi, instaurando una<br />
profonda relazione con il Socio,<br />
coinvolgendolo in tutte quelle<br />
attività che devono portare alla<br />
sua soddisfazione anche come<br />
Cliente. Un risultato<br />
raggiungibile grazie alla<br />
maturità ed alla crescita di un<br />
team di lavoro che ha<br />
permesso di travasare<br />
esperienze e competenze<br />
comuni sul FCI. Ad esempio,<br />
istituendo un calendario unico<br />
ed organico per FCI e Mercato<br />
Italia con il coinvolgimento<br />
delle Concessionarie per<br />
l’organizzazione degli eventi ed<br />
il contatto diretto con la<br />
Clientela. In questo modo il<br />
Cliente/Socio ha a disposizione<br />
Adalberto Cattabriga, sales marketing<br />
manager worldwide di Ferrari<br />
In entrambe le pagine, in alto: alcuni<br />
momenti dell’iniziativa “Clienti in pista”<br />
sui circuiti di Monza e Imola. In basso,<br />
la presentazione della Challenge<br />
Stradale a Imola; sul palco, con Antonio<br />
Ghini e Andrea Castronovo della Ferrari,<br />
il comico Alessandro Bergonzoni,<br />
ferrarista doc e pilota del Challenge
molteplici attività cui aderire,<br />
senza che vi siano spiacevoli<br />
sovrapposizioni di calendario.<br />
In questo panorama diventa<br />
importante il ruolo del Delegato<br />
del F.C.I. che sul territorio,<br />
tramite Mercato Italia e Club,<br />
dialoga costantemente con la<br />
rete commerciale.<br />
Quali sono le attività del Mercato<br />
Italia nelle iniziative del Ferrari<br />
Club Italia?<br />
In generale attività di tipo<br />
promozionale, cui il Socio ha la<br />
possibilità di accedere<br />
corrispondendo, a parità di<br />
trattamento, una quota<br />
d’iscrizione inferiore rispetto a<br />
quella del Cliente. È chiaro che<br />
risulta molto stimolante avere i<br />
Clienti in pista con le loro<br />
vetture durante i week-end<br />
concomitanti con le gare del<br />
Ferrari Challenge Trofeo Pirelli.<br />
Pensiamo che la nostra<br />
clientela ha a propria<br />
disposizione una pista vera per<br />
ben cinque ore diluite in due<br />
giornate, oltre alla nostra<br />
hospitality esclusiva, e con<br />
essa tutti i servizi compresi,<br />
come l’accoglienza delle<br />
hostess di Mercato Italia, l’open<br />
bar, un megaschermo sul quale<br />
scorrono sempre immagini del<br />
mondo Ferrari e, non ultimo, il<br />
pranzo a buffet che gli ospiti<br />
possono consumare<br />
comodamente seduti.<br />
Poi ci sono le altre attività,<br />
come la possibilità di entrare<br />
da protagonisti negli<br />
autodromi, cioè senza alcuna<br />
coincidenza con gare di<br />
Challenge, come già avvenuto a<br />
Monza all’inizio di aprile e<br />
come è in programma a<br />
Vallelunga per il 22 giugno.<br />
Credo, inoltre, che sia<br />
importante sottolineare la<br />
strettissima collaborazione con<br />
il FCI per la realizzazione<br />
sinergica degli eventi. Come è<br />
successo a febbraio, per la<br />
presentazione della nuova<br />
monoposto F1 a Fiorano, e<br />
ancora a Imola dove, in<br />
occasione dell’assemblea dei<br />
Soci, è stato utilizzato lo stesso<br />
spazio del Mercato Italia - una<br />
struttura di oltre 2000 mq - per<br />
il lancio commerciale della<br />
nuova Challenge Stradale.<br />
Vorrei sottolineare che stiamo<br />
riservando grande attenzione<br />
nei confronti<br />
dell’accompagnatore, il cui<br />
ruolo è fondamentale tanto<br />
quanto quello del Socio.<br />
Proprio sul circuito romagnolo,<br />
mentre il Socio era impegnato<br />
nell’Assemblea o nei giri in<br />
pista, per l’accompagnatore<br />
sono stati organizzati incontri<br />
culturali dedicati e, comunque,<br />
legati al luogo in cui si svolge<br />
la manifestazione. Tra le<br />
ultime iniziative adottate<br />
in ordine di tempo, la<br />
realizzazione di un apposito<br />
modulo di adesione al<br />
FCI, distribuito presso tutte le<br />
nostre Concessionarie. Un<br />
elemento questo che, nato nel<br />
2003, oltre a sottolineare<br />
ulteriormente la sinergia tra<br />
Mercato Italia e Club, si<br />
propone di incrementare<br />
notevolmente l’adesione di<br />
nuovi Clienti al sodalizio<br />
Ferrari.<br />
È possibile creare un canale di<br />
comunicazione dalla Clientela al<br />
mercato Italia stesso?<br />
Direi che non è soltanto<br />
possibile, ma è assolutamente<br />
fondamentale. Solamente<br />
attraverso il contatto ed il<br />
dialogo costante con il nostro<br />
Cliente possiamo individuare<br />
meglio le criticità e le aree ove<br />
intervenire per migliorare il<br />
nostro servizio. In questo modo<br />
siamo notevolmente più<br />
vicini all’analisi del prodotto da<br />
parte della Clientela che,<br />
giustamente, ha delle<br />
aspettative e formula, sempre e<br />
comunque, un giudizio critico<br />
molto importante per noi.<br />
Cosa si sente di dire ai vecchi e<br />
nuovo Soci del FCI ed ai clienti che<br />
ancora non hanno deciso per<br />
l’iscrizione?<br />
Vorrei dire che per tutti noi<br />
questa è, prima di tutto, una<br />
grossa opportunità. I Clienti e<br />
Soci sono la medesima,<br />
splendida realtà. Il nostro<br />
costante impegno quotidiano è<br />
per un Club fortemente<br />
rinnovato nei contenuti<br />
e per ottenere sempre risultati<br />
importanti, in termini di servizi<br />
ed eventi esclusivi che,<br />
comunque e sempre, vogliamo<br />
siano superiori ad ogni attesa.<br />
Iniziative 19
Ferrari 360 Challenge I<br />
Con una quindicina di nuovi piloti<br />
pronti a dare battaglia,<br />
il Challenge del Cavallino si<br />
infiamma già dalla prima gara<br />
Volti nuovi,sfide nuove<br />
20 Ferrari 360 Challenge
Testo<br />
Marco Vitali<br />
Foto<br />
Centro Documentazione Ferrari<br />
Roberto Viva<br />
l Ferrari Challenge apre la<br />
sua undicesima stagione Iall’insegna<br />
di grandi novità,<br />
dopo un 2002 vissuto<br />
all’insegna dell’incertezza e<br />
con tanti piloti in grado di<br />
conquistare la vittoria, con<br />
Gino Moccia Campione del<br />
Mondo del Trofeo Pirelli, Nicola<br />
Gianniberti, Campione Italiano<br />
sempre nel Trofeo Pirelli e<br />
Thomas Kemenater nei panni<br />
dell’asso pigliatutto Campione<br />
Italiano e Mondiale nella Coppa<br />
Shell. La nuova stagione parte<br />
dunque con la sfida a questi<br />
piloti, ma soprattutto si delinea<br />
con una profonda rivoluzione<br />
nell’ambito dei team. Se<br />
l’assenza del Team DR<br />
Sportequipe di Massimo Di<br />
Risio, vincitore della scorsa<br />
edizione con Gianniberti<br />
appare come la defezione più<br />
clamorosa, appaiono chiare le<br />
manovre di rafforzamento<br />
nell’ambito di alcune squadre,<br />
come ad esempio la Maranello<br />
Racing. La squadra pesarese<br />
giunta nel 2003 alla sua quarta<br />
stagione di gare, schiera<br />
quest’anno ben tre vetture in<br />
grado di vincere avendo<br />
acquisito oltre al confermato<br />
Caso, due piloti veloci ed<br />
affidabili come Santaniello e<br />
Sebasti Scalera. Altro team che<br />
si è rinforzato notevolmente<br />
rispetto alla scorsa stagione è<br />
Daytona che, oltre al<br />
fedelissimo Belluzzi, nel Trofeo<br />
Pirelli schiera Claudio Rossetto,<br />
mentre nella Coppa Shell<br />
propone Mantovani, Frosinini,<br />
l’inossidabile Marchi, Bianchi e<br />
Zoppini, in attesa che Masselli<br />
decida di tornare in pista. Altro<br />
rientro ventilato era quello di<br />
Emanuele Moncini che però,<br />
all’ultimo momento, ha scelto<br />
di gareggiare nel neonato<br />
Campionato Italiano Gt, pur<br />
Ferrari 360 Challenge 21
22 Ferrari 360 Challenge<br />
sempre con una 360 Modena.<br />
Il Team Rossocorsa di Gigi Gai<br />
cerca intanto la rivincita con<br />
Montani e Cadei, ai quali si è<br />
aggiunto, nel Trofeo Pirelli,<br />
Thomas Kemenater assistito<br />
tecnicamente da Pellin. La<br />
squadra lombarda è presente<br />
in forze anche nell’altra<br />
divisione con quattro vetture<br />
affidate a De Angelis, Schwarz,<br />
Stefana e Cappelletti,<br />
quest’ultimo sempre sotto<br />
l’egida di Pellin. Chi ha<br />
cambiato molto è Forza Service<br />
di Torino, che schiera per il<br />
quarto anno consecutivo<br />
Stefano Livio. La presenza di<br />
Livio nel Challenge non sarà<br />
pero full-time in questa<br />
stagione, vista la<br />
partecipazione del pilota di<br />
Parma al mondiale Gt-Fia con<br />
la 550 Maranello gestita dalla<br />
Scuderia Italia. A fianco di Livio<br />
c’è Luca Vacis, ex compagno di<br />
colori di Felipe Massa in F.3000,<br />
e Papini, in arrivo da CDP,<br />
mentre nell’altro<br />
raggruppamento, con i colori<br />
torinesi scendono in pista<br />
Francescon e il rientrante<br />
Salvatore Insigne. Altro<br />
squadrone nella Coppa Shell è<br />
rappresentato da Ineco, che già<br />
nella passata stagione<br />
presentava una formazione a<br />
più punte. Partito Kemenater<br />
per Rossocorsa, il team<br />
dominatore nella Classifica dei<br />
Concessionari 2003, schiera<br />
Bisconcin nel Trofeo Pirelli,<br />
mentre nella Coppa Shell vede<br />
in pista ben sei vetture con<br />
Sauto, Fattori, Reichegger,<br />
Lepore, Verlato e Mucelli.<br />
La Motor, tradizionalmente ai<br />
vertici del Ferrari Challenge,<br />
oltre al Campione del Mondo<br />
Gino Moccia, presenta una<br />
formazione rivoluzionata dalla<br />
partenza di Fabio Santaniello<br />
oltre che dei fratelli Menegatto.<br />
Nella Coppa Shell a difendere i<br />
colori della concessionaria<br />
modenese ecco Franco Groppi,<br />
mentre sempre con i colori<br />
della Motor, ma assistiti<br />
dall’equipe di Sauro Mingarelli,<br />
sono l’ex iridato con la 355<br />
Claudio Turrini e Sgarzi. Da<br />
Sandro Malucelli arriva invece<br />
una splendida scommessa con<br />
la partecipazione al Trofeo<br />
Pirelli del figlio, il diciottenne<br />
Matteo, che come compagni di<br />
squadra annovera Linossi,<br />
Bontempelli e Zani, con gli<br />
ultimi due che si alterneranno<br />
in campionato, mentre nella<br />
Coppa Shell completano il<br />
team Zonzini e l’Uomo Ragno,<br />
alias Marco Verzelli. Punta di<br />
diamante di CDP è sicuramente<br />
Massimiliano Mugelli giunto<br />
alla sua seconda stagione nel<br />
Challenge. Con il pilota toscano<br />
ecco il debuttante Michele<br />
Maceratesi, mentre Giovannino<br />
Tringali difende i colori della<br />
squadra umbra nella Coppa<br />
Shell. Chiude lo schieramento<br />
delle oltre quaranta vetture<br />
partecipanti al Challenge il<br />
Team austriaco Denzel<br />
capitanato dal fedelissimo Karl<br />
Baron nel Trofeo Pirelli, mentre<br />
completano la squadra Klaus<br />
Engelhorn ed Antonin Herbeck,<br />
impegnatissimi nella Coppa<br />
Shell.
Ferrari 360 Challenge I<br />
Ad Imola e al Mugello<br />
Testo<br />
Marco Vitali<br />
Foto<br />
Centro Documentazione Ferrari<br />
Roberto Viva<br />
Le prime gare<br />
Imola dice Rossocorsa con<br />
Montani e Cadei, ma al<br />
Mugello rispondono Fabio<br />
Santaniello e la Maranello con<br />
una doppietta da sogno nel<br />
Trofeo Pirelli, mentre nella<br />
Coppa Shell è lotta al vertice<br />
tra Sauto ed Andrea Lepore.<br />
Imola<br />
Il primo appuntamento della<br />
Stagione del Ferrari Challenge<br />
va in onda ad Imola sul<br />
tracciato dedicato ad Enzo e<br />
Dino Ferrari: un appuntamento<br />
sentito da piloti e squadre.<br />
A fronte delle tante new entry<br />
in pista, sono però ancora i<br />
“soliti noti” a fare la differenza,<br />
in particolare nel Trofeo Pirelli.<br />
Sandro Montani e Niki Cadei<br />
tenendo fede ai pronostici della<br />
vigilia, hanno infatti dominato<br />
le due frazioni iniziali<br />
lasciando ben poche speranze<br />
agli avversari. Neanche Gino<br />
Moccia, con la vettura della<br />
Motor, è riuscito ad esprimere<br />
compiutamente il proprio<br />
potenziale, rimanendo staccato<br />
quasi subito dal duo di<br />
Rossocorsa, mentre Livio ha<br />
conquistato in entrambe le<br />
frazioni due quarti posti<br />
onorevoli, ma privi di vere<br />
emozioni. A vivacizzare le gare<br />
ci ha provato Alessandro<br />
Sebasti Scalera, da quest’anno<br />
al volante della vettura della<br />
Maranello Racing, che è<br />
riuscito in una buona rimonta<br />
coronata da due piazzamenti<br />
utili in prospettiva campionato.<br />
C’è stato anche chi, come Fabio<br />
Santaniello e Roberto Bianchi,<br />
ha voluto regalare emozioni<br />
“calde” al pubblico accorso<br />
sulle rive del Santerno,<br />
concludendo in anticipo le loro<br />
prove a causa di due principi<br />
d’incendio tanto spettacolari,<br />
quanto innocui per i piloti.<br />
La sorpresa della “prima”<br />
imolese è senza dubbio Andrea<br />
Lepore, ultima scoperta del<br />
Team Ineco e dominatore<br />
Ferrari 360 Challenge 23
24 Ferrari 360 Challenge<br />
assoluto della Coppa Shell<br />
davanti al solito mastino<br />
Vincenzo Sauto. Per<br />
sottolineare il valore espresso<br />
da Lepore, è giusto ricordare<br />
che il pilota friulano vive<br />
quest’anno la sua seconda<br />
stagione vera di gare ad alto<br />
livello, dopo l’esperienza<br />
vissuta nel 2002 con la Ferrari<br />
F355 nelle gare Gt.<br />
Prestazioni convincenti anche<br />
da parte di Reichegger e di<br />
Engelhorn, del romano De<br />
Angelis, di Harald Schwarz (che<br />
ha un passato nella Formula<br />
Italia nel 1975), di Verlato,<br />
Verzelli e Mantovani, il quale<br />
ha forse sprecato il terzo posto<br />
in gara endurance per una<br />
digressione sulla terra alla<br />
Rivazza.<br />
Mugello<br />
Alla vigilia della seconda gara<br />
in programma al Mugello, la<br />
domanda d’obbligo visto i<br />
presupposti di Imola,<br />
riguardava chi nel Trofeo<br />
Pirelli, tra Montani e Cadei<br />
avrebbe preso il largo in<br />
classifica. Ma in terra toscana le<br />
cose sono andate molto<br />
diversamente, con Fabio<br />
Santaniello capace di<br />
conquistare una splendida<br />
“doppietta” con la vettura della<br />
Maranello. Proprio il team<br />
guidato da Giorgio Cipolli ha<br />
dato prova delle proprie<br />
potenzialità con Alessandro<br />
Sebasti Scalera, secondo alle<br />
spalle di Santaniello in gara 1 e<br />
quinto nella frazione<br />
endurance, e con Dario Caso<br />
frenato, in entrambe le<br />
frazioni, da due testacoda, ma<br />
in grado comunque di girare<br />
sempre con tempi record e di<br />
conquistare il nono posto finale<br />
nella gara lunga. A tradire le<br />
attese sono stati: i due favoriti<br />
della vigilia, Cadei e Montani,<br />
alle prese con problemi diversi;<br />
Mugelli, a cui l’aria di casa non<br />
ha certamente giovato; Moccia,<br />
coinvolto in più di una bagarre;<br />
Belluzzi, che nonostante il sesto<br />
posto di gara 1, fatica<br />
oltremodo a ritrovare lo smalto<br />
di un paio di stagioni or sono.<br />
Ottime invece le prove di<br />
Matteo Malucelli, per ben due<br />
volte sul podio, e dell’altro<br />
giovanissimo Michele<br />
Maceratesi. Di pura esperienza<br />
il secondo posto conquistato da<br />
Livio in gara due con il sorpasso<br />
finale su Malucelli, esatta<br />
fotocopia di quello con il quale<br />
il pilota di Forza conquistò la<br />
vittoria in gara 1 su Gianniberti<br />
nella scorsa stagione.<br />
In classifica generale, dopo le<br />
prime due gare, conduce Cadei,<br />
con Livio e Santaniello raccolti<br />
nell’arco di soli tre punti.<br />
Anche nella Coppa Shell, dopo<br />
l’esordio entusiasmante, si<br />
attendeva la conferma ad alto<br />
livello di Lepore che invece è<br />
stato contrastato efficacemente<br />
dal solito generosissimo Sauto,<br />
vincitore di gara 1 e nuovo<br />
leader della classifica, da<br />
Cristian Francescon, al solito<br />
efficace e finalmente giunto<br />
alla vittoria nella frazione<br />
lunga, da un Mantovani<br />
aggressivo come non mai, da<br />
Duilio Frosinini finalmente a<br />
podio. Peccato per Zonzini che,<br />
autore di una buona qualifica,<br />
ha sprecato le sue ottime<br />
possibilità con uno spettacolare<br />
testacoda nelle prime fasi di<br />
gara 1.
Ferrari 360 Challenge 25
Cronache I Il Tour de España 2002<br />
raccontato da chi c’era<br />
26 Cronache<br />
Testo<br />
Giancarlo Marchesi<br />
Foto<br />
Archivio Marchesi<br />
!<br />
I<br />
Cavallino, olè!<br />
n novembre, quando quasi<br />
tutta l’Europa è coperta di<br />
nubi e flagellata dalla<br />
pioggia, nel sud della Spagna,<br />
in Andalusia, lungo la Costa del<br />
Sol, splende ancora il sole: è<br />
l’ora di una affascinante corsa<br />
a tappe per auto storiche, il<br />
Tour d’Espana.<br />
La 4a edizione della corsa,<br />
organizzata come sempre dalla<br />
Peter Auto di Parigi, da quel<br />
grande sportivo che è Carlos de<br />
Miguel dell’Automobil Club de<br />
Andalusia col patrocinio del<br />
R.A.C.E. e sponsorizzata<br />
dall’Alfa Romeo spagnola, si è<br />
svolta dal 6 al 10 novembre<br />
2002.<br />
Vi hanno partecipato un<br />
centinaio di splendide auto<br />
accuratamente selezionate su<br />
circa 150 richieste provenienti<br />
da tutto il mondo. Ben 27 le<br />
Ferrari (tra cui una sport 500<br />
Monza 1955), 2 le Ford GT 40,<br />
16 Porsche, 26 Alfa Romeo di<br />
cui un paio di TZ1, 2 Jaguar<br />
una delle quali una splendida C<br />
del 1954, alcune Mercedes, una<br />
Maserati 300 Sport, e così via.<br />
Il Tour de Espana era articolato<br />
in 5 tappe, con 15 prove in<br />
circuito (Guadiz, Tabernas,<br />
Fuente Alamo, Cartagena,<br />
Valencia) e 8 in salita, secondo<br />
la formula del Tour Auto<br />
francese, con 49 vetture<br />
partenti nel settore<br />
Competizione, dove vince il più<br />
veloce, e con 45 nel settore<br />
Sport, dove vigono le regole<br />
della regolarità.<br />
Dopo le consuete verifiche,<br />
partenza da Granada nel<br />
pomeriggio per la prima<br />
speciale di Moclin di Km.5, in<br />
salita su strada chiusa e ritorno<br />
in serata a Granada dopo aver<br />
percorso km.67.<br />
Nella Competizione prevale la<br />
Ford GT 40, anno 1965, di<br />
Bellm-Lanzante sulla Daytona<br />
GR 4, anno 1971, di Bosch-<br />
Bosch, facendo prefigurare<br />
quale sarebbe stato il leitmotiv<br />
della gara.<br />
Nella Sport si hanno invece<br />
otto concorrenti “ex aequo”<br />
con punteggi netti,<br />
dimostrando come il livello<br />
qualitativo e l’impegno siano<br />
notevolmente migliorati<br />
rispetto alle precedenti<br />
edizioni.<br />
La seconda tappa di km 297,<br />
porta i concorrenti da Granada<br />
a Majocar sulla Costa del Sol.<br />
Sulla pista di Guadiz, nella<br />
categoria Competizione
prevalgono Connor-Sullivan<br />
(Porsche 911), mentre sulla<br />
pista di Tabernas Bosch-Bosch.<br />
Nella Sport, su entrambe le<br />
piste, ci sono ancora quattro<br />
punteggi netti.<br />
La prova in salita di Lucainena<br />
de Torres di km 6,3 si rivela<br />
molto veloce e selettiva nella<br />
categoria Sport, in quanto la<br />
media minima imposta si<br />
rivela troppo alta per quasi<br />
tutti i concorrenti,<br />
considerando inoltre che il<br />
percorso, stretto tortuoso e con<br />
brecciolino, viene affrontato<br />
ormai al buio.<br />
Solo due equipaggi di<br />
concorrenti ex rallysti, Bohrer-<br />
Ruiz Gimenez e Izquierdo-Del<br />
Rio, entrambi su Porsche 911 S<br />
preparate da rally, riescono a<br />
rispettare i tempi.<br />
La tappa termina in riva al<br />
Mediterraneo in ambiente<br />
balneare, nell’atmosfera ideale<br />
per fare tirare un po’ il fiato<br />
dopo tutti i chilometri della<br />
giornata.<br />
La terza tappa porta i<br />
concorrenti da Garrucha a<br />
Murcia, percorrendo km 283.<br />
Sul piccolo circuito di Fuente<br />
Alamo ancora una serie di “ex<br />
aequo” (mitiche le Ferrari 275<br />
GTB e 308 Michelotto), mentre<br />
nel 1° raggruppamento della<br />
Competizione, tutto procede<br />
regolarmente con i soliti<br />
protagonisti.<br />
Alla partenza del 2°<br />
raggruppamento, una serie di<br />
tamponamenti, causati dal<br />
fatto che non tutti i<br />
concorrenti si erano avveduti<br />
del segnale con i semafori e<br />
non con le bandiere, elimina<br />
Nella pagina accanto, dall’alto, la 365<br />
GT4 BB di Marchesi sulla Costa del Sol;<br />
l’equipaggio Marchesi-Stringhini, in<br />
tuta bianca, con Bosch, padre e figlio,<br />
vincitori della Velocità a bordo della<br />
Daytona Competizione. In questa<br />
pagina, la BB impegnata in pista e<br />
nei pressi di Valencia<br />
alcuni equipaggi.<br />
Invece sul circuito di Cartagena<br />
tutto si svolge regolarmente,<br />
con la vittoria di Bellm-<br />
Lanzante su Ford GT 40 nella<br />
Competizione e, finalmente, la<br />
nostra vittoria (Marchesi-<br />
Stringhini) su Ferrari 365 GT 4<br />
BB del 1971 nella Sport. Una<br />
vittoria ex-aequo con altri 3<br />
concorrenti, ma che nulla<br />
toglie alla soddisfazione del<br />
risultato.<br />
La successiva prova in salita<br />
Totana-Aledo di km 5,16 a<br />
causa del cattivo<br />
funzionamento del sistema di<br />
cronometraggio, viene<br />
annullata per la prova della<br />
categoria Sport, mentre nella<br />
Cronache 27
Competizione vincono Bosch-<br />
Bosch su Ferrari Daytona.<br />
In serata, l’arrivo nel centro<br />
storico di Murcia è veramente<br />
splendido. I concorrenti,<br />
scortati dalla polizia tra ali di<br />
folla entusiasta, parcheggiano<br />
le loro vetture nel cuore della<br />
città, nella piazza antistante la<br />
barocca facciata della<br />
Cattedrale.<br />
La 4 a tappa porta i concorrenti<br />
da Murcia a Valencia, per un<br />
totale di km 352.<br />
Vengono disputate tre prove in<br />
salita: Aigues de Busot di km<br />
4,6, Rilleu di km 13,7 e Bicorp<br />
di km 6. Nella Competizione, la<br />
coppia Bosch-Bosch si<br />
aggiudica due vittorie ed un<br />
secondo posto (da segnalare la<br />
coppia tricolore Masselli-Parodi<br />
su Alfa Romeo 1300), mentre<br />
nella Sport continuano gli “ex<br />
aequo” tra più concorrenti, con<br />
buone prove degli italiani<br />
Guarda-Lungo Vaschetto su<br />
Alfa Romeo 2000.<br />
L’arrivo per la prova sul<br />
circuito “Ricardo Tormo” di<br />
Valencia – dove,<br />
contrariamente alla<br />
maggioranza delle piste, si gira<br />
in senso antiorario – è dopo le<br />
ore 20. Con il buio, la prova si<br />
rivela particolarmente difficile<br />
per la mancanza di riferimenti<br />
su una pista non illuminata.<br />
La classifica generale risulta<br />
sconvolta. Una delle tre prove<br />
in circuito viene annullata,<br />
provocando il malcontento di<br />
alcuni concorrenti danneggiati,<br />
subito calmati dai chiarimenti<br />
degli organizzatori, ragionevoli<br />
e convincenti.<br />
Ancora sei vincitori “ex aequo”<br />
con punteggi netti, tra i quali,<br />
28 Cronache<br />
Qui sopra: le auto del Tour<br />
attendono la partenza della<br />
4^ tappa in una piazza di Murcia;<br />
a lato, la BB di Stringhini si<br />
appresta ad entrare in pista a<br />
Valencia, affiancata da un’Aston<br />
Martin DB5
Qui sotto, Marchesi-Stringhini in una<br />
prova notturna a Murcia e, a destra, su<br />
una strada andalusa. Al termine<br />
del Tour si classificheranno sesti nella<br />
categoria Regolarità. In basso, la<br />
potente Daytona Competizione di<br />
Bosch-Bosch, vincitori della Velocità<br />
oltre a noi, l’equipaggio<br />
italiano Muccione-Rodda su<br />
Alfa Romeo 1900S.<br />
La 5 a ed ultima tappa Valencia-<br />
Valencia di km 231, comprende<br />
due prove speciali in montagna<br />
tra villaggi pittoreschi e<br />
panorami selvaggi.<br />
Nella prima prova, la salita di<br />
Banos Chulilla di km 15,1,<br />
nella categoria Competizione<br />
prevalgono Connor-Sullivan, la<br />
prova di Chera di km 9,5 se la<br />
aggiudicano invece Bosch-<br />
Bosch, mentre nella Regolarità<br />
continuano i percorsi netti fra<br />
più concorrenti e, quindi, non<br />
vengono modificate di molto le<br />
classifiche generali.<br />
La conclusione del 4° Tour<br />
d’Espana è festeggiata nel<br />
pomeriggio con un buon<br />
pranzo e premiazioni in una<br />
suggestiva località alle porte di<br />
Valencia.<br />
Da segnalare che nella<br />
categoria Competizione solo 30<br />
delle 49 vetture partite sono<br />
regolarmente arrivate al<br />
traguardo, mentre nella Sport<br />
sono stati costretti al ritiro solo<br />
sei equipaggi.<br />
Nella Competizione, gli unici<br />
italiani presenti, Masselli-Paroli<br />
di Correggio su Giulia GTA<br />
1300 del 1969, assistiti da<br />
Gianni Sala di Bagno di Reggio<br />
Emilia, si sono brillantemente<br />
piazzati all’11° posto, vincendo<br />
lo speciale premio Alfa Romeo.<br />
Nella Sport, dei tre<br />
equipaggi italiani partecipanti,<br />
siamo stati quelli meglio<br />
piazzati: con la nostra Ferrari<br />
365 GT4 BB siamo risaliti dal<br />
20° al 6° posto assoluto.<br />
Muccione-Rodda<br />
dell’Autocentro Polizia di<br />
Torino, che a bordo della<br />
splendida Alfa Romeo 1900S si<br />
sono sempre distinti in tutte le<br />
prove speciali, riuscendo anche<br />
a vincerne una, si sono<br />
classificati 8° assoluti, mentre<br />
Guarda-Lungo Vaschetto, alla<br />
loro prima partecipazione,<br />
hanno ottenuto un onorevole<br />
17° posto assoluto con la loro<br />
Alfa Romeo 2000 GTV del 1974.<br />
Per noi, ormai abitué del Tour<br />
de Espana, è stata<br />
un’esperienza come sempre<br />
elettrizzante. Di tutti questi<br />
chilometri percorsi con il<br />
cronometro in mano, al caldo<br />
sole dell’Andalusia, ci rimane<br />
solo un rimpianto. Che la<br />
conclusione della gara con le<br />
premiazioni svolte in fretta nel<br />
primo pomeriggio, per<br />
consentire a molti partecipanti<br />
la rapida fuga verso<br />
l’aeroporto, ha purtroppo<br />
eliminato dal programma la<br />
splendida festa serale in un<br />
antico palazzo, con intermezzo<br />
delle splendide ballerine<br />
andaluse…<br />
Cronache 29
Storie I All’insegna dei 5 sensi,<br />
il nuovo affascinante show-room<br />
di Graniti Fiandre<br />
Nella cava virtuale<br />
30 Storie<br />
Foto<br />
Archivio Graniti Fiandre<br />
U<br />
n racconto quasi onirico,<br />
con quinte di vetro che<br />
custodiscono immagini<br />
di tecnologia e natura, avvolti<br />
da musiche tribali e dalle luci<br />
dello spazio.<br />
Visitare la nuova show-room di<br />
Graniti Fiandre, significa<br />
immergersi in un’esperienza<br />
multimediale, dove almeno tre<br />
dei cinque sensi – tatto, vista,<br />
udito – trasportano in un<br />
mondo dominato da filosofie<br />
produttive e di ricerca di<br />
altissima qualità, tecnologica e<br />
culturale.<br />
A Castellarano, in Emilia, al<br />
centro di una delle zone al<br />
mondo più prolifiche per<br />
l’industria ceramica, Graniti<br />
Fiandre ha il suo quartier<br />
generale: fabbrica, uffici,<br />
depositi, centro di ricerca e<br />
sperimentazione e, dal 2002,<br />
un’esposizione destinata a fare<br />
scuola, e non solo nel settore di<br />
riferimento.<br />
La presentazione dei marmi e<br />
dei graniti, realizzati<br />
dall’azienda utilizzando le<br />
migliori materie prime,<br />
conferisce ai prodotti uno<br />
status diverso, accresciuto. Essa<br />
dimostra infatti la conoscenza<br />
che sta alla base della<br />
ideazione e realizzazione di<br />
ogni singolo disegno, colore,<br />
tonalità, proponendolo come<br />
risultato di ricerche profonde<br />
nella realtà geologica e nella<br />
cultura dell’uomo.<br />
All’interno dei 1000 metri<br />
quadri della show-room, il<br />
percorso è segnato da un lungo<br />
corridoio di marmo bianco,<br />
sospeso sopra una distesa di<br />
granelli di marmo biancogrigio<br />
che, illuminata<br />
trasversalmente da luci fredde,<br />
produce un realistico “effetto<br />
cava”.<br />
Alla destra del corridoio,<br />
cinque diversi padiglioni di<br />
cristallo non solo “raccontano”<br />
i prodotti di Graniti Fiandre,<br />
ma lasciano spazio anche ad<br />
una biblioteca specializzata in<br />
architettura e design, con tre<br />
poltroncine per accomodarsi<br />
durante la consultazione, e ad<br />
alcune scrivanie dove clienti e<br />
consulenti possono scoprire le<br />
soluzioni più adatte alle varie<br />
esigenze. Passerelle in vetro<br />
collegano il corridoio<br />
principale e i padiglioni, come<br />
pure di vetro sono le porte<br />
scorrevoli che isolano ogni<br />
spazio da quelli circostanti.<br />
Una grande parete continua<br />
retroilluminata, riporta le<br />
principali fasi di lavorazione<br />
adottate dall’azienda per la<br />
realizzazione dei propri<br />
prodotti, che possono essere<br />
esaminati, in tutte le varianti<br />
di colore, in ognuno dei<br />
padiglioni dedicati.
Storie 31
StorieI Professionalità,<br />
dinamismo e gestione manageriale<br />
alla base del successo di<br />
AutoSuperMarket, la rivista che<br />
ha rivoluzionato il mercato,<br />
diventando un caso editoriale<br />
La rivoluzione editoriale<br />
32 Storie<br />
utoSuperMarket è la<br />
rivista che sin dal suo A esordio, 13 anni fa ha<br />
rappresentato una vera e<br />
propria rivoluzione nel settore<br />
editoriale dei motori.<br />
Nata dall’intuizione di Carlo de<br />
Zandonati, Presidente di<br />
Edizeta ed editore della testata,<br />
AutoSuperMarket ha creato un<br />
nuovo genere di riviste di<br />
motori e si è subito imposta sul<br />
mercato grazie all’originale<br />
concept, ovvero mettere in<br />
contatto offerta e domanda del<br />
settore auto nuove e usate.<br />
E oggi fanno parte del gruppo<br />
anche le celebrate riviste<br />
MotoSuperMarket e<br />
CamionSuperMarket.<br />
Il successo della formula è tale<br />
per cui oggi AutoSuperMarket è<br />
la rivista numero 1 nel settore e<br />
può vantare schiere di<br />
ammiratori e innumerevoli<br />
imitatori. Qualche numero:<br />
350.000 lettori, 32.000 edicole<br />
(la rivista è regolarmente<br />
distribuita anche in Canton<br />
Ticino, Slovenia e Croazia),<br />
ogni numero contiene<br />
mediamente 12.000 annunci<br />
divisi per regione (ciò che<br />
rende più agevole la lettura e<br />
l’inserzione) per oltre 800<br />
pagine di rivista con fotografie a<br />
colori, oltre a fascicoli e allegati<br />
speciali.<br />
Il tutto impaginato secondo una<br />
originale accuratezza grafica.<br />
Accuratezza che si ritrova nei<br />
contenuti: ogni annuncio è<br />
corredato di fotografia e di ogni<br />
informazione tecnica e<br />
commerciale – prezzo compreso<br />
– secondo il desiderio<br />
dell’inserzionista.<br />
A garanzia della qualità<br />
fotografica, AutoSuperMarket<br />
offre il servizio<br />
AutoSuperScatto, una rete di 50<br />
fotografi professionisti che<br />
assicura l’intervento a domicilio<br />
su tutto il territorio nazionale.<br />
AutoSuperMarket è presente<br />
anche su Internet all’indirizzo<br />
www.autosupermarket.it, dove<br />
l’inserzionista può pianificare<br />
annunci e uscite, anche in<br />
aggiunta o separatamente dalla<br />
rivista, beneficiando di<br />
particolari condizioni di sconto.<br />
A ulteriore garanzia del servizio<br />
offerto agli inserzionisti, dal<br />
1995 la rivista è sottoposta alla<br />
certificazione della diffusione<br />
ADS (Accertamento Diffusione<br />
Stampa).<br />
Anche nel mondo Ferrari,<br />
AutoSuperMarket ha<br />
conquistato da tempo<br />
apprezzamento e stima. Molto<br />
conosciuta e seguita tra gli<br />
appassionati del mitico cavallino<br />
rampante, AutoSuperMarket è<br />
attualmente l’unica testata del<br />
settore ad avere uno speciale<br />
accordo con Ferrari e Maserati<br />
per presentare le vetture<br />
d’occasione proposte dalla rete<br />
dei Concessionari Ufficiali.
La Ferrari vista da...I Jason Kay<br />
avrebbe posseduta una.<br />
Promessa mantenuta, anche<br />
troppo. “Della Ferrari amo la<br />
tecnica, la guida, il rumore, la<br />
sensazione di sicurezza, Non<br />
mi interessa lo status symbol,<br />
perché io amo i motori e non<br />
quello che rappresentano di<br />
me”. Che la passione per le<br />
auto di Maranello sia un fatto<br />
emozionale, J.K. l’ha<br />
dimostrato nel 1996 quando,<br />
per lanciare il suo CD<br />
“Travelling without moving”<br />
scelse l’autodromo di Monza<br />
nel giorno del Gran Premio di<br />
Formula 1. Sulla copertina di<br />
quel disco spiccava un marchio<br />
del tutto simile a quello della<br />
Ferrari, con la sagoma del<br />
Cavallino sostituita da quella di<br />
un omino con un buffo<br />
cappello: la sua caricatura e<br />
mascotte. L’unico “tradimento”<br />
del Cavallino l’ha perpetrato<br />
proprio in quel disco dove il<br />
Funky&Jazz Ferrari<br />
Testo<br />
Alessandro Giudice<br />
Foto<br />
LaPresse<br />
ncora una volta nera,<br />
come le altre: “La Ferrari Anera<br />
è più aggressiva e<br />
meno vistosa” e con questa<br />
siamo a tre. Almeno a tre,<br />
perché Jason Kay, geniale<br />
leader del gruppo musicale<br />
inglese dei Jamiroquai, è<br />
imprevedibile e, dopo la prima<br />
330 d’epoca e la seconda F355,<br />
qualche altro sfizio a quattro<br />
ruote se l’è tolto, magari senza<br />
farlo sapere troppo in giro.<br />
D’altra parte J.K., come lo<br />
chiamano amici e fan, per la<br />
Rossa di Maranello, è<br />
capace di fare follie.<br />
Come quella di portare<br />
la sua nuovissima<br />
“Enzo”, nera e lucida,<br />
appena ritirata in<br />
fabbrica, nella caotica<br />
e affollatissima Rimini<br />
del lunghissimo ponte<br />
festivo a cavallo tra<br />
aprile e maggio. “Da<br />
queste parti è nata e<br />
ad usarla qui non c’è<br />
niente di male” pare abbia<br />
dichiarato a chi lo sconsigliava<br />
vivamente.<br />
L’amore per la Ferrari di J.K. è<br />
viscerale: un colpo di fulmine<br />
nato guardando in TV “Attenti<br />
a quei due”, la serie di telefilm<br />
interpretata da Tony Curtis e<br />
Roger Moore. Se nel serial<br />
Moore guidava un’Aston<br />
Martin V8, Curtis era al volante<br />
una Dino 246, abbastanza<br />
affascinante perché Jason<br />
promettesse a se stesso che un<br />
giorno<br />
ne<br />
pezzo che dà il titolo a tutto il<br />
CD si apre con un rombo di<br />
automobile sportiva. “Made in<br />
Italy”, certo, ma di marca<br />
Lamborghini, una Diablo della<br />
collezione dell’artista.<br />
Ma è un peccato veniale in una<br />
storia di passione dai contorni<br />
quasi epici: “Quando hai<br />
guidato una Ferrari una volta<br />
vorresti farlo tutti i giorni della<br />
tua vita. Io amo la Ferrari”.<br />
La Ferrari vista da... 33
Amici per la pelle<br />
34 Artigiani<br />
Testo<br />
Alessandro Giudice<br />
Foto<br />
Alessandro Giudice<br />
Archivio Luppi<br />
Archivio Schedoni<br />
L<br />
a pelle migliore per i<br />
sedili? La stessa usata<br />
per le più raffinate<br />
poltrone, quella della Frau,<br />
l’azienda di Tolentino che da<br />
molti anni fornisce in<br />
esclusiva la Ferrari.<br />
Se per tempo immemorabile è<br />
stata l’inglese Connolly a<br />
rappresentare il rivestimento<br />
in pelle per antonomasia,<br />
forte soprattutto<br />
dell’ammirazione che gli<br />
interni di Rolls-Royce, Bentley<br />
e Jaguar suscitavano in tutto il<br />
mondo, ora che il marchio<br />
britannico ha, dal giugno<br />
2002, dovuto capitolare alle<br />
dure leggi del mercato, Frau<br />
ha avuto il via libera per<br />
proporsi come unica, valida<br />
alternativa a chi vuole<br />
trasformare la propria auto<br />
nella lussuosa appendice del<br />
salotto di casa.<br />
Ma per la Ferrari, la pelle e la<br />
sua lavorazione non<br />
significano soltanto le sellerie<br />
più eleganti ed originali<br />
proposte dal ricco catalogo<br />
“Carrozzeria Scaglietti” che,<br />
tra infinite tonalità di colore<br />
del cuoio, tipi di impunture,<br />
lavorazioni particolari,<br />
rappresenta la summa dei<br />
desideri dei clienti più<br />
esigenti.<br />
Per la casa di Maranello la<br />
pelle è anche quella delle<br />
borse e degli accessori<br />
prodotti e progettati in<br />
esclusiva dal 1976 da Schedoni<br />
e quella che, lavorata con<br />
sapienza e mestiere da Luppi,<br />
permette alle auto storiche<br />
del Cavallino di mantenere<br />
inalterato il loro fascino d’un<br />
tempo.<br />
Cuoiai di tradizione secolare,<br />
da quando il capostipite Celso<br />
aveva avviato, a fine<br />
Ottocento, una piccola<br />
produzione calzaturiera a<br />
Formigine, sulla strada che da<br />
Modena porta a Maranello, gli<br />
Schedoni rappresentano la
Artigiani I Manualità d’alta classe<br />
Qui sopra, Simone (a sinistra) e Mauro<br />
Schedoni: due generazioni di artigiani<br />
del cuoio. In alto a destra, Fabio Luppi:<br />
dal padre e dallo zio ha ereditato un<br />
mestiere difficile e di grande prestigio.<br />
Sotto, un sedile lavorato in stile<br />
Daytona da Luppi e una cartella della<br />
produzione Schedoni<br />
tipica famiglia di artigiani<br />
imprenditori che, pur<br />
nell’evoluzione degli spazi di<br />
lavoro, del personale e dei<br />
volumi, non hanno perso<br />
quella caratteristica manualità<br />
del loro lavoro. Manualità e<br />
ingegno, sarebbe meglio<br />
sottolineare quando si vedono<br />
alcune realizzazioni particolari,<br />
come le maniglie delle valigie<br />
della 575 M Maranello, che<br />
uniscono tecnologia,<br />
inventiva e praticità.<br />
“Mentre del commerciale si<br />
occupa mio figlio Simone,<br />
il settore tecnologico è<br />
appannaggio di mio<br />
genero Pierluigi” dice il<br />
capo famiglia Mauro<br />
Schedoni. E aggiunge,<br />
sorridendo: “La sua<br />
passione e<br />
capacità per la<br />
tecnica la riversa<br />
a piene mani nelle<br />
soluzioni più efficaci<br />
e sorprendenti. Il mio<br />
compito è quello di fare in<br />
modo che le sue idee<br />
rimangano nell’ambito della<br />
valigeria e che non ci portino…<br />
a fabbricare astronavi”.<br />
Da Schedoni, l’ambiente di<br />
lavoro è così, rilassato e<br />
produttivo. Il piacere di<br />
fabbricare pezzi esclusivi<br />
coinvolge completamente il<br />
personale altamente<br />
qualificato, come le signore che<br />
cuciono la pelle con una<br />
maestria d’altri tempi.<br />
L’impegno con Ferrari<br />
rappresenta una delle voci più<br />
importanti della Schedoni,<br />
dove si progettano e realizzano<br />
i set di valigie che, come puzzle<br />
tridimensionali, si incastrano<br />
perfettamente nei portabagagli<br />
delle sportive del Cavallino: “In<br />
quasi trent’anni, abbiamo<br />
prodotto più di 52.000 borse di<br />
cuoio per la Casa di Maranello:<br />
una collaborazione iniziata con<br />
Enzo Ferrari e che prosegue<br />
con successo con il presidente<br />
Montezemolo”.<br />
La pelle non è usata solo per<br />
realizzare accessori da<br />
viaggio. Schedoni ha<br />
rivestito anche gli interni<br />
e i sedili dell’intera tiratura<br />
(349 esemplari) della F50 e<br />
un modello di sedie firmate<br />
dal design Philip Starck,<br />
produce set da<br />
backgammon,<br />
apprezzatissimi da Jean<br />
Todt, box per orologi da<br />
collezione, sacche e scarpe da<br />
golf, un’intera linea di borse,<br />
beauty case e accessori per<br />
Artigiani 35
La produzione della sacca da golf ha<br />
dato a Schedoni lo spunto per<br />
realizzare le scarpe (cucite a mano)<br />
per lo stesso sport: una tradizione<br />
calzaturiera che riprende quella<br />
iniziata dal nonno alla fine del 1800<br />
36 Artigiani<br />
signore, cartelle e 24 ore in<br />
carbonio e cuoio.<br />
L’eccellenza del lavoro<br />
artigiano ha premiato Schedoni<br />
anche nel settore ipertecnologico<br />
della Formula 1<br />
visto che, da Arnoux a<br />
Schumacher, non c’è pilota<br />
Ferrari che non abbia avuto il<br />
sedile della propria monoposto<br />
rivestito con le sue speciali<br />
pelli ad alto grip. Un lavoro<br />
molto apprezzato dal team, che<br />
ricambia con la presenza,<br />
nell’abitacolo della F1, di quel<br />
piccolo ovale, il marchio<br />
Schedoni, che occhieggia dai<br />
televisori di tutto il mondo<br />
quando la telecamera di<br />
bordo inquadra<br />
Schumacher e Barrichello<br />
durante la corsa.<br />
Meno clamore, invece, per<br />
Luppi, un nome<br />
conosciuto da<br />
relativamente poche<br />
persone, anche se queste<br />
rappresentano, sparse ai<br />
quattro angoli del mondo,<br />
i collezionisti delle più<br />
straordinarie auto di tutti i<br />
tempi.<br />
L’ultima generazione, che è<br />
in realtà “solo” la seconda, è<br />
oggi rappresentata da Fabio,<br />
figlio di Romano, scomparso<br />
nel 2001.<br />
Romano e suo fratello<br />
Ermanno lavoravano a Modena<br />
con Sergio Scaglietti, che per<br />
Ferrari costruiva le carrozzerie<br />
e ne allestiva gli interni,<br />
rivestimento dei sedili<br />
compreso.<br />
Nel 1978, quando la<br />
tappezzeria fu trasferita da<br />
Modena a Maranello, Ermanno<br />
lasciò la Scaglietti e si mise in<br />
proprio, seguito, l’anno<br />
successivo, dal fratello Romano<br />
che, in 12 mesi, soprassedette<br />
all’avvio del nuovo reparto in<br />
Ferrari.<br />
Dopo la morte del padre,<br />
preceduta, una decina di anni<br />
prima, da quella dello zio,<br />
Fabio Luppi si è assunto il<br />
compito di proseguire una<br />
forte e riconosciuta tradizione<br />
di eccellenza.<br />
Venticinque anni, alto e<br />
atletico, lo sguardo intelligente<br />
di chi sa affrontare le cose con<br />
umiltà e determinazione, Fabio<br />
è cosciente di essersi messo su
L’abilità artigiana non conosce mode e<br />
tecnologie: da Luppi, con il taglierino si<br />
sagoma la pelle e con l’ago ricurvo si<br />
cuciono le impunture.<br />
Tutto rigorosamente a mano. In basso,<br />
una preziosa scatola porta orologi di<br />
Schedoni<br />
una strada non facile: “A mio<br />
padre e mio zio, i clienti<br />
qualcosa perdonavano, a me<br />
no”. “Costretto” a diplomarsi<br />
geometra (“Altrimenti avrei<br />
iniziato a lavorare a tempo<br />
pieno in laboratorio subito<br />
dopo le scuole dell’obbligo”),<br />
Fabio Luppi conosce il lavoro<br />
fin da giovanissimo, quando<br />
faceva piccoli lavoretti sotto<br />
l’occhio vigile di padre e zio.<br />
La sua esperienza è oggi già ad<br />
alto livello, anche perché non<br />
lascia nulla al caso: “Se non<br />
sono sicuro di un dettaglio,<br />
piuttosto che farlo male chiedo<br />
consigli agli amici “anziani”,<br />
tutta gente che lavorava in<br />
Scaglietti, al fianco o sotto la<br />
direzione di mio padre e di mio<br />
zio, oppure a Sauro Mingarelli,<br />
il più grande esperto di auto<br />
Ferrari che conosca”.<br />
L’attività di Fabio Luppi, che<br />
si fa aiutare dal cugino<br />
Matteo e, per<br />
l’amministrazione, dalla<br />
mamma Franca, copre<br />
sia il settore dei ricambi<br />
(la Ferrari è obbligata a<br />
rendere disponibili i<br />
ricambi delle sue auto,<br />
e quindi anche gli<br />
interni, per almeno 10<br />
anni dopo la fine della<br />
produzione) sia quello<br />
del restauro, grazie al<br />
quale Luppi è conosciuto in<br />
tutto il mondo. Anche se il<br />
nome è strettamente legato<br />
alla Ferrari, non sono solo le<br />
auto di Maranello a godere<br />
delle cure di Fabio, come è<br />
recentemente successo ad una<br />
stupenda Jaguar E spider:<br />
“Riproduciamo gli interni di<br />
qualsiasi auto esattamente<br />
come all’origine, con i<br />
medesimi processi e le stesse<br />
lavorazioni di un tempo. Il<br />
nostro pezzo forte sono i sedili<br />
della 250 “Tour de France”:<br />
siamo gli unici al mondo a farli<br />
a regola d’arte”.<br />
La lavorazione, tutta<br />
completamente manuale,<br />
inizia con la riparazione del<br />
telaio del sedile da parte di un<br />
carrozzaio; si passa quindi alla<br />
ricostruzione della gomma<br />
Artigiani 37
38 Artigiani
Qui sotto: i set di valigie realizzati su<br />
misura per le auto Ferrari sono un<br />
classico della produzione Schedoni (nella<br />
pagina accanto, i punzoni per marchiare i<br />
prodotti del Cavallino). In basso a destra,<br />
il back-gammon realizzato per Todt.<br />
A destra, Luppi è riconosciuto come il n°1<br />
al mondo nel restauro dei sedili della 250<br />
“Tour de France”<br />
interna e alla sostituzione delle<br />
cinture di rinforzo, quelle che<br />
sostengono il peso di pilota e<br />
passeggeri. La realizzazione del<br />
rivestimento è l’ultima fase,<br />
quella più delicata e visibile.<br />
Il piccolo laboratorio trabocca<br />
di pelli; dopo anni di Connolly,<br />
ora Luppi usa la Frau, di ottima<br />
lavorabilità e gamma di colori<br />
infinita. I tempi di lavorazione<br />
per l’interno completo di una<br />
due posti sono nell’ordine dei<br />
venti giorni anche se, nel<br />
periodo primaverile, il lavoro si<br />
accumula.<br />
“Il problema – dice Fabio – è<br />
che, se qualcosa non mi piace,<br />
lo rifaccio all’infinito”.<br />
Buon sangue non mente, visto<br />
che la ricerca della perfezione è<br />
sempre stata una mania di<br />
famiglia. Se papà Romano e zio<br />
Ermanno desideravano che<br />
qualcuno continuasse nel loro<br />
lavoro, eccoli serviti: con Fabio<br />
la qualità continua ad essere la<br />
migliore garanzia del nome<br />
Luppi.<br />
Schedoni s.r.l.<br />
Via Gandhi, 44<br />
41100 Modena<br />
Tel. +39.059.250020<br />
Fax +39.059.250085<br />
www.schedoni.com<br />
Luppi s.a.s<br />
Via Giovanni da Palestrina, 151<br />
41100 Modena<br />
tel. +39.059.372395<br />
Artigiani 39
Granturismo I La spider Ferrari, è stata la<br />
materializzazione a quattro ruote di ciò che, agli<br />
inizi degli anni ‘60, la dolce vita tutta europea<br />
voleva aspettarsi da un sogno: eleganza,<br />
divertimento, bellezza, potenza e immagine<br />
40 Granturismo
California dreamin’<br />
Granturismo 41
Dall’alto in basso: la classica calandra<br />
quadrettata della California ospitava il<br />
cavallino in alluminio spazzolato; la<br />
presa d’aria sul cofano incassata<br />
caratterizza la versione “passo corto”<br />
della spider Ferrari; solo il contagiri ed<br />
il tachimetro trovavano posto di fronte<br />
al pilota, con tutti gli altri strumenti<br />
allineati sopra la consolle centrale; i<br />
caratteristici sfiati d’aria cromati che<br />
alleggerivano il parafango anteriore.<br />
42 Granturismo
L<br />
a California, intesa come<br />
Stato americano, ha<br />
rappresentato a lungo il<br />
simbolo di una spensieratezza<br />
senza limiti. Il trittico magico<br />
sole-mare-donne ha creato<br />
aspettative esotiche esagerate,<br />
al limite del sogno, come<br />
avrebbe definitivamente<br />
stabilito, negli anni ’70,<br />
“California dreamin”” la famosa<br />
canzone dei Mamas and Papas.<br />
La California, intesa come<br />
spider Ferrari, è stata invece la<br />
materializzazione a quattro<br />
ruote di ciò che, agli inizi degli<br />
anni ‘60, la dolce vita tutta<br />
europea voleva aspettarsi da un<br />
sogno: eleganza, divertimento,<br />
bellezza, potenza e immagine.<br />
Tutte caratteristiche che si<br />
potevano trovare in qualsiasi<br />
modello uscito dalla fabbrica di<br />
Maranello, ma che la 250<br />
California interpretava in<br />
maniera totale, assoluta.<br />
A sancire la sua fama di<br />
seduttrice, provvide una folta e<br />
significativa schiera di<br />
personaggi del jet-set<br />
internazionale, che la elessero<br />
auto ideale con la quale farsi<br />
vedere e fotografare o,<br />
semplicemente, raggiungere gli<br />
amici a Gstaad e St. Tropez.<br />
La coppia glamour Brigitte<br />
Bardot-Roger Vadim ne<br />
possedeva due, una passo corto<br />
e l’altra passo lungo; teste<br />
coronate, come il re Leopoldo<br />
del Belgio e Vittorio Emanuele<br />
di Savoia, la ritenevano ideale<br />
perfino per gli spostamenti di<br />
rappresentanza; i fan di James<br />
Coburn e Gregory Peck, a caccia<br />
dei loro idoli cinematografici,<br />
assediavano i locali di<br />
Hollywood davanti ai quali<br />
vedevano parcheggiate le loro<br />
inconfondibili California; la<br />
scrittrice Francois Sagan, sottile<br />
come un giunco, si divertiva a<br />
dominare i 280 cv sprigionati<br />
dal 12 cilindri come pure il<br />
tenore Mario Del Monaco, la cui<br />
“passo lungo” sfrecciava dai<br />
lungomare delle native Marche<br />
alle coste del Principato.<br />
Anche se non era stata costruita<br />
per le corse, la 250 California si<br />
diede da fare in diversi circuiti,<br />
su tutti Sebring e Le Mans, con i<br />
piloti che, una volta dismessi i<br />
panni del corridore, la usavano<br />
su strada con lo stesso piacere e<br />
le medesime sensazioni provate<br />
in gara. Uno di loro, il barone<br />
tedesco Wolfgang von Trips, si<br />
era a tal punto identificato con<br />
Motore<br />
anteriore longitudinale 12 cilindri<br />
a V di 60° tipo 128 F,<br />
raffreddamento ad acqua<br />
blocco e teste in lega leggera<br />
Alesaggio e corsa<br />
mm 73 x 58,8<br />
Cilindrata unitaria<br />
246,10 cm3 Cilindrata totale<br />
2953,21 cm3 Rapporto di compressione<br />
9,2 a 1<br />
Potenza<br />
280 CV a 7000 giri/min<br />
Distribuzione<br />
1 valvola di aspirazione e 1<br />
di scarico per ciascun cilindro, 2<br />
assi a camme in testa comando a<br />
catena<br />
Alimentazione<br />
3 carburatori Weber 36 DCL 3<br />
Accensione<br />
con 2 spinterogeni<br />
Lubrificazione<br />
a carter umido<br />
Autotelaio<br />
tubolare in acciaio, con<br />
longheroni e traverse<br />
tipo 539, carrozzeria in acciaio,<br />
alcuni esemplari in alluminio<br />
Trazione<br />
posteriore<br />
Frizione<br />
a secco e mozzo elastico<br />
Cambio<br />
a 4 marce sincronizzate e RM in<br />
blocco col motore<br />
Differenziale<br />
normale<br />
Sospensioni anteriori<br />
indipendenti, bracci trasversali,<br />
molle elicoidali<br />
Sospensioni posteriori<br />
ponte rigido con balestre semi<br />
elittiche, ammortizzatori<br />
idraulici, puntoni laterali<br />
Sterzo<br />
vite e settore<br />
Freni<br />
4 dischi<br />
Pneumatici<br />
anteriori 6,00 x 16<br />
posteriori 6,00 x 16<br />
Passo<br />
m 2,40<br />
Carreggiate<br />
anteriore m 1,378/<br />
posteriore m 1,374<br />
Peso a vuoto<br />
kg 1050<br />
Serbatoio<br />
90 litri<br />
Velocità massima<br />
249,5 km/h<br />
Granturismo 43
44 Granturismo
la California, che i genitori,<br />
quando morì a Monza al Gran<br />
Premio del 1961, disposero che<br />
il corpo fosse accompagnato alla<br />
sepoltura sulla sua spider<br />
preferita, targata Modena.<br />
La linea della California era<br />
perfetta, immacolata, senza una<br />
sbavatura o qualcosa che<br />
potesse, anche solo<br />
lontanamente, fare arricciare il<br />
naso. Sergio Scaglietti l’aveva<br />
realizzata di getto e l’alternarsi<br />
di linee tonde, rese appena<br />
aggressive dalle affusolate pinne<br />
che sottolineavano i parafanghi<br />
posteriori, erano destinate a<br />
diventare un emblema di stile<br />
automobilistico.<br />
Innamoramenti perduti.<br />
Possederla è l’appagamento<br />
della passione per l’automobile<br />
e per il bello: per lei c’è chi ha<br />
fatto carte false (nel vero senso<br />
della parola, al tavolo da gioco),<br />
scritto libri, ricavato garage<br />
all’interno di salotti, ricostruito<br />
le parti in acciaio con quello<br />
inox, per prevenire la ruggine.<br />
I 103 esemplari costruiti dal<br />
1958 al 1963 sono oggetto del<br />
desiderio dei collezionisti più<br />
incalliti e danarosi: chi ancora<br />
non ha la California nel suo<br />
garage la vuole e chi ce l’ha<br />
difficilmente se ne libera.<br />
Oggi come allora la caccia è<br />
aperta perché quello di<br />
mantenere viva la passione è il<br />
destino dei capolavori e la<br />
California è una vera opera<br />
d’arte.<br />
26 marzo 1960, “12 Ore” di Sebring: due Ferrari 250 California “passo<br />
lungo” corrono sul circuito americano tracciato sulla pista di un<br />
aeroporto. A fine gara, con il numero 17, la spider argentea di George<br />
Reed e Alan Connell si classifica 5^ assoluta. Tre posti più indietro, la<br />
n° 16, la California rossa della Scuderia Serenissima, pilotata da<br />
Giogio Scarlatti, Fabrizio Serena e Carlo Mario Abate<br />
Granturismo 45
Granturismo I Un mistero<br />
lungo mezzo secolo<br />
La paternità ritrovata<br />
Testo<br />
Gianni Rogliatti<br />
Foto<br />
Centro Documentazione Ferrari<br />
46 Granturismo<br />
l modello 250 spider<br />
“California” della Ferrari è Inato<br />
nel 1957 su ispirazione<br />
o suggerimento di Luigi<br />
Chinetti, l’indimenticabile<br />
vincitore della 24 ore di Le<br />
Mans del 1949 ma soprattutto<br />
l’uomo che ha portato le<br />
automobili Ferrari sul mercato<br />
nordamericano. Sui rapporti<br />
tra Ferrari e Chinetti che si<br />
erano conosciuti quando<br />
entrambi erano all’Alfa Romeo<br />
a “tirar di lima” ossia come<br />
operai, secondo una colorita<br />
frase dello stesso Chinetti<br />
dovremo tornare ma c’è una<br />
storia interessante che<br />
riguarda la California .<br />
Di questa vettura è stato scritto<br />
(anche da autori importanti)<br />
che il disegno fosse della<br />
Pininfarina. Il che è quanto<br />
meno sospetto dal momento<br />
che nello stesso periodo (1957)<br />
il carrozziere torinese, ormai<br />
affermatosi come costruttore<br />
delle granturismo di<br />
Maranello, aveva messo a<br />
punto la forma definitiva del<br />
suo cabriolet e non si<br />
capirebbe perché dovesse farne<br />
uno diverso ed in concorrenza.<br />
Infatti lo spider 250 California<br />
o semplicemente California<br />
non è stato disegnato dalla<br />
Pininfarina. In nessuno<br />
stampato della Ferrari<br />
riguardante questa vettura vi è<br />
infatti citata questa marca che<br />
invece figura nelle<br />
pubblicazioni coeve di modelli<br />
di cui è sicura la paternità<br />
anche del solo disegno.<br />
Il primo esemplare del nuovo<br />
modello è quello recante il<br />
numero 0769 GT che dalla<br />
scheda di montaggio risulta<br />
avere il motore tipo 128 C sul<br />
telaio 508 C col passo di 2,60<br />
m, carrozzeria Scaglietti guida<br />
a sinistra, tachimetro in miglia.<br />
La vettura è stata terminata il<br />
16 dicembre del 1957. Esiste<br />
una stretta parentela stilistica<br />
tra lo spider California e la<br />
berlinetta competizione<br />
carrozzata dallo stesso<br />
Scaglietti , così come esiste una<br />
linea comune tra il coupè ed il<br />
cabriolet della Pininfarina.<br />
La denominazione spider nella<br />
accezione generalmente<br />
accettata si riferisce a vetture<br />
decappottabili con un tetto in<br />
tela e finiture più spartane<br />
rispetto al cabriolet, e questo<br />
era il caso del California,<br />
derivato dalla berlinetta<br />
competizione a passo lungo.<br />
Quella, per intenderci che gli<br />
inglesi chiamano LWB ossia<br />
Long Wheel Base per<br />
distinguerla dalla SWB ossia<br />
Short Wheel Base a passo corto<br />
(2,40 m) che le è seguita due<br />
anni dopo.<br />
Nell’anno di grazia 2000,<br />
dovendo aggiornare il catalogo<br />
dei modelli Ferrari carrozzati<br />
dalla Pininfarina, mi sono<br />
trovato a dover affrontare il<br />
problema della paternità dello<br />
spider California. E sono
Sergio Scaglietti e Sergio Pininfarina a<br />
Maranello, di fronte alla Galleria<br />
del Vento della Ferrari: è in questa<br />
occasione che hanno firmato il<br />
documento (in basso) che riconosce<br />
all’artigiano modenese la completa<br />
paternità della 250 GT California<br />
andato alla fonte ossia<br />
dall’ingegner Sergio<br />
Pininfarina. Cortese e preciso<br />
come sempre l’ingegnere ha<br />
chiesto tutta la<br />
documentazione possibile, ha<br />
fatto ricorso alla propria ed alla<br />
memoria dei suoi collaboratori,<br />
concludendo che lo spider<br />
California è opera di Scaglietti<br />
con qualche possibile<br />
intervento di suo padre Battista<br />
Pininfarina come dichiarato<br />
nel documento allegato.<br />
Questo documento è nato<br />
come semplice promemoria ma<br />
per una fortunata coincidenza<br />
ne avevo una copia con me<br />
quando il 19 luglio del 2000 mi<br />
trovavo a Maranello ed ho<br />
incontrato i due Maestri<br />
carrozzieri, Scaglietti e<br />
Pininfarina. La presenza del<br />
fotografo che stava realizzando<br />
un servizio per l’annuario<br />
Ferrari di quell’anno ha<br />
consentito di immortalare la<br />
firma del documento che<br />
certifica la paternità del<br />
disegno dello spider California.<br />
Come è noto esiste un altro<br />
spider California, questo sì di<br />
Pininfarina: si tratta del<br />
modello 365 California del<br />
1966 con motore di 4390 cm 3 .<br />
Modello ancora più raro del<br />
precedente che però è quello<br />
molto meglio conosciuto.<br />
A causa della produzione<br />
limitata e della<br />
personalizzazione richiesta dai<br />
clienti, gli esemplari dello<br />
spider California sono tutti<br />
praticamente dei pezzi unici o<br />
quasi. Infatti si deve<br />
cominciare a fare una grande<br />
divisione tra la prima serie sul<br />
telaio a passo lungo e la<br />
seconda a passo corto. Questo<br />
mutamento della lunghezza ha<br />
comportato una variazione<br />
delle linee della carrozzeria,<br />
che tuttavia è molto elegante<br />
nelle due versioni grazie ad<br />
una giudiziosa ripartizione<br />
degli spazi tra passo ruota<br />
anteriore, portiera e passo<br />
ruota posteriore. Esistono<br />
esemplari con i fari carenati ed<br />
altri con i fari esterni, ed<br />
esemplari con carrozzeria di<br />
alluminio alleggerita per<br />
vetture destinate alla<br />
competizione. La versione a<br />
passo corto si identifica anche<br />
per la leggera incassatura della<br />
presa d’aria sul cofano<br />
anteriore.<br />
Quanto alla motorizzazione ci<br />
sono state variazioni nel corso<br />
della vita del modello: il tipo<br />
128 C del primo esemplare<br />
aveva una potenza rilevata in<br />
prova dopo il rodaggio di 225<br />
CV con alimentazione per<br />
mezzo di 3 carburatori Weber<br />
36 DCL 3. Ma già<br />
nell’esemplare numero 1077<br />
GT con il motore 128 D la<br />
potenza rilevata al banco era di<br />
235 CV e nella successiva<br />
versione a passo corto con il<br />
telaio tipo 539 ed il motore<br />
tipo 168 i carburatori erano tre<br />
Weber 40 DCL6 grazie ai quali<br />
(ed alla diversa fasatura) la<br />
potenza saliva a circa 260 CV.<br />
Granturismo 47
Formula 1 I Con una dedica a sorpresa,<br />
a Maranello viene tenuta a battesimo<br />
la F2003-GA che raccoglie la gloriosa<br />
eredità della pluripremiata F2002<br />
48 Formula 1<br />
Testo<br />
Alessandro Migliorini<br />
Foto<br />
Ferrari Media Centre<br />
La Presse<br />
Monoposto<br />
M<br />
aranello, 7 febbraio –<br />
“Ci sentiamo molto<br />
emozionati, come se<br />
quella che ci aspetta sia la<br />
stagione più importante, per<br />
certi aspetti quella decisiva” –<br />
quando il presidente Luca di<br />
Montezemolo ha pronunciato<br />
queste parole, intervenendo a<br />
conclusione della cerimonia<br />
di presentazione della nuova<br />
monoposto, la sua voce<br />
tradiva un’emozione<br />
inaspettata, soprattutto per<br />
chi lo conosce come perfetto<br />
padrone di casa e seducente e<br />
persuasivo comunicatore.<br />
“Quello appena conclusosi è<br />
stato un anno che può essere<br />
considerato irripetibile per i<br />
record sportivi conquistati<br />
dalla Scuderia Ferrari e per i<br />
risultati economici raggiunti
con dedica<br />
dal Gruppo Ferrari Maserati” –<br />
ha continuato il Presidente –<br />
“Noi sappiamo, però, che<br />
bisogna restare con i piedi per<br />
terra: quello dei costruttori di<br />
automobili è un mestiere<br />
difficile e in Formula 1 la<br />
competizione è sempre<br />
fortissima”.<br />
Una pausa un pò più lunga e<br />
quindi le parole che hanno<br />
svelato l’origine di tanta<br />
partecipata commozione.<br />
Mentre scorrevano le<br />
immagini che ne ricordavano<br />
la costante e sempre<br />
partecipe presenza, il<br />
Presidente ha rivolto<br />
un’affettuosa dedica a Gianni<br />
Agnelli, battezzando la nuova,<br />
avveniristica monoposto<br />
“F2003-GA” in segno di<br />
riconoscenza a colui che non<br />
ha mai fatto mancare alla<br />
Ferrari il suo sostegno e la sua<br />
fiducia, specie nei momenti<br />
più critici. “L’Avvocato è stato<br />
un punto di riferimento<br />
fondamentale in oltre 35 anni<br />
della mia vita - ha proseguito<br />
Montezemolo - e in<br />
particolare è stato<br />
determinante anche negli<br />
anni difficili, prima per Enzo<br />
Ferrari e poi per me.<br />
Dal 1992 al 1999 abbiamo<br />
lavorato molto duramente per<br />
tornare ai vertici e il suo<br />
apporto è stato fondamentale.<br />
Per questo motivo siamo tutti<br />
contenti che questa macchina<br />
possa portare il suo nome”.<br />
Grazie, Presidente, ha<br />
interpretato il desiderio di<br />
tutti coloro che amano la<br />
Ferrari e l’automobile.<br />
Maranello 7 febbraio 2003, la nuova<br />
monoposto viene presentata<br />
ufficialmente e, a sorpresa, viene<br />
rivelata la dedica a Gianni Agnelli.<br />
La “F2003-GA” si sottopone al consueto<br />
assedio dei flash per poi presentarsi, in<br />
ottima forma, al suo primo shake-down<br />
sulla Pista di Fiorano<br />
Formula 1 49
Formula 1 I Con la F2003-GA<br />
la Ferrari ha realizzato la monoposto<br />
forse più sofisticata delle sua storia<br />
50 Formula 1<br />
Testo e disegni<br />
Paolo d’Alessio<br />
Foto<br />
LaPresse<br />
Una evoluzione<br />
opo i successi a<br />
ripetizione del 2002 e la Dschiacciante<br />
superiorità<br />
tecnica manifestata dalla<br />
F2002, tutti si attendevano una<br />
monoposto “conservativa” per<br />
la stagione 2003. Lo sviluppo di<br />
quel progetto che lo scorso<br />
anno si era aggiudicato la<br />
bellezza di quattordici successi,<br />
su quindici partecipazioni, ma<br />
nulla più. Invece, ancora una<br />
volta, i tecnici del Cavallino<br />
hanno stupito il mondo intero<br />
presentando una vettura<br />
estrema. Ecco, in dettaglio,<br />
tutti i suoi segreti.<br />
Cardine del progetto 2003<br />
l’esasperazione aerodinamica e<br />
l’affinamento di tutti quei<br />
concetti che sulla F2002 erano<br />
stati appena imbastiti, ma non<br />
del tutto perfezionati.<br />
Tutta la parte anteriore, ad<br />
esempio, è rimasta<br />
praticamente invariata rispetto<br />
allo scorso anno. Stesso<br />
musetto (1) spiovente ed<br />
alettone anteriore (2) a<br />
cucchiaio simile al profilo<br />
utilizzato lo scorso anno. Le<br />
differenze, e di grande portata,<br />
cominciano invece a partire<br />
dalla mezzeria della vettura,<br />
per l’esattezza all’altezza dalle<br />
sofisticatissime fiancate (3).<br />
Per migliorare ulteriormente lo<br />
scorrimento del flusso d’aria<br />
che lambisce i pontoni laterali,<br />
la parte inferiore di questi<br />
ultimi è stata profondamente<br />
scavata. Gli aerodinamici del<br />
Cavallino hanno insomma<br />
creato un vero e proprio<br />
“canale” esterno (4) che<br />
velocizza il flusso d’aria diretto<br />
al retrotreno, incrementando<br />
sensibilmente la deportanza in<br />
corrispondenza delle ruote<br />
motrice. La parte superiore dei<br />
pontoni laterali (5) è invece<br />
caratterizzata da una maggiore<br />
bombatura nella parte<br />
anteriore e della più<br />
accentuata rastremazione<br />
posteriore (6) che si sia mai
estrema<br />
1<br />
All’indomani della sua presentazione,<br />
la nuova monoposto del Cavallino è<br />
stata sottoposta ad un intenso<br />
programma di test tra la pista di<br />
Fiorano, il Mugello ed il circuito di<br />
Barcellona, in vista del suo vittorioso<br />
debutto stagionale nel Gran Premio di<br />
Spagna<br />
2<br />
vista in Formula 1. Per<br />
massimizzare gli effetti del<br />
profilo a Coca-Cola, la parte<br />
terminale della carrozzeria<br />
della F2033 GA subisce un<br />
brusco abbassamento in<br />
corrispondenza del retrotreno.<br />
Caratteristiche che, abbinata al<br />
restringimento dei pontoni, si<br />
traduce in un migliore Cx del<br />
mezzo meccanico e consente di<br />
velocizzare ulteriormente il<br />
flusso d’aria rivolto all’ala<br />
posteriore (7).<br />
Per ottimizzare l’aerodinamica<br />
posteriore, i tecnici del<br />
Cavallino hanno inoltre dotato<br />
la F2003 GA di nuove e più<br />
grandi carenature a periscopio<br />
dei condotti di scarico (8) e di<br />
inedite pinne laterali (9), simili<br />
a quelle utilizzate nel corso<br />
delle ultime stagioni dalla<br />
Williams. Simili alla F2002<br />
sono invece i piccoli profili<br />
alari (10) montati in mezzeria<br />
delle fiancate e l’ala posteriore<br />
(11) con relative paratie<br />
laterali. Questo per quel che<br />
riguarda l’aerodinamica che si<br />
vede. Ma in una Formula 1<br />
5<br />
moderna, come noto, hanno<br />
altrettanta importanza la<br />
conformazione interna delle<br />
fiancate ed il disegno<br />
dell’estrattore posteriore. Nel<br />
primo caso, in mancanza di<br />
dati certi, si può ipotizzare un<br />
ulteriore affinamento della<br />
fluidodinamica interna. In<br />
particolare il flusso che si<br />
insinua nelle fiancate laterali<br />
sarebbe stato diviso in due<br />
“vene”. Quella bassa verrebbe<br />
utilizzata per raffreddare le<br />
masse radianti (12), sempre<br />
montate a “V” ed inclinate in<br />
avanti, mentre la vena<br />
superiore andrebbe ad<br />
alimentare il vano motore,<br />
abbassando le temperature di<br />
esercizio presenti in loco.<br />
A proposito di motore, la F2003<br />
GA monta un inedito V 10,<br />
siglato “052” (13) che, e qui il<br />
condizionale è d’obbligo, vista<br />
la mancanza di dati ufficiali,<br />
dovrebbe rappresentare un<br />
significativo passo in avanti,<br />
rispetto al propulsore dello<br />
scorso anno. I motoristi del<br />
Cavallino hanno mantenuto la<br />
7<br />
10<br />
3<br />
13<br />
V di 90°, sono comunque<br />
riusciti ad abbassare<br />
ulteriormente il baricentro,<br />
lavorando sull’architettura e<br />
soprattutto sulla testa del<br />
plurifrazionato. Il dato più<br />
sorprendente riguarda<br />
comunque il peso: meno di 90<br />
chili, un valore impensabile<br />
fino a pochi anni fa.<br />
Strabilianti anche i dati che<br />
riguardano la trasmissione (14).<br />
Il cambio della Ferrari F2003<br />
GA pesa meno di 40 chili, un<br />
record assoluto per la Formula<br />
1. Rispetto allo scorso anno è<br />
stata ridisegnata la scatola<br />
esterna in titanio, rivista la<br />
disposizione degli organi<br />
interni e miniaturizzata la<br />
struttura.<br />
6<br />
4 12<br />
11<br />
8<br />
14<br />
Formula 1 51<br />
9
Un anno<br />
di sviluppo<br />
Nella parte destra del disegno<br />
appare evidente il grande<br />
lavoro di affinamento<br />
compiuto dagli aerodinamici<br />
del Cavallino. La parte inferiore<br />
della fiancata presenta una<br />
vistosa rastremazione ed uno<br />
scasso che favorisce lo<br />
52 Formula 1<br />
La nuova Formula 1 del<br />
Cavallino è un riuscito mix di<br />
soluzioni tecniche inedite e di<br />
particolari vincenti ereditati<br />
dalla F2002. Nella vista laterale<br />
si può notare come l’anteriore<br />
sia simile allo scorso anno,<br />
mentre del tutto inedito è il<br />
disegno delle fiancate, più<br />
scorrimento dell’aria verso il<br />
retrotreno. Sempre nella vista<br />
frontale della nuova Ferrari si<br />
può notare la sensibile<br />
riduzione della sezione<br />
frontale, rispetto sia alla<br />
concorrenza, che al modello<br />
del 2002.<br />
bombate ed affusolate verso il<br />
retrotreno. La vista laterale<br />
della nuova monoposto<br />
evidenzia invece l’accentuato<br />
smusso delle fiancate nella<br />
parte inferiore e l’andamento<br />
decrescente della carrozzeria<br />
verso il retrotrerno.<br />
Un muso<br />
aggressivo e<br />
prestazionale
I flussi segreti<br />
dell’aerodinamica<br />
Tra camini e ali<br />
l’aria calda<br />
se ne va via<br />
Ecco come si presenta, visto di<br />
dietro, il complesso retrotreno<br />
della F2003 GA. L’andamento<br />
delle frecce evidenzia lo<br />
scorrimento dei flussi d’aria<br />
che investono l’ala posteriore.<br />
Sulla nuova Ferrari i rinnovati<br />
camini laterali (di dimensioni<br />
maggiorate, rispetto allo scorso<br />
anno) rivestono un ruolo<br />
determinante nei delicati<br />
equilibri aerodinamici del<br />
retrotreno. Non solo. Il taglio<br />
assimmetrico della carenatura<br />
(particolare) favorisce<br />
l’estrazione e lo smaltimento<br />
dell’aria calda che ristagna<br />
all’interno del vano motore.<br />
Tutta la parte centrale della<br />
F2003 GA è concepita in<br />
funzione dell’ottimizzazione<br />
aerodinamica. Lo scasso delle<br />
fiancate nella parte inferiore è<br />
accompagnato ad una<br />
maggiore bombatura dei<br />
pontoni nella parte alta.<br />
L’accentuata rastremazione<br />
posteriore, abbinata ai camini,<br />
che carenano i condotti di<br />
scarico, nonchè l’abbassamento<br />
della carrozzeria in<br />
corrispondenza del retrortreno<br />
e le ampie pinne laterali,<br />
concorrono a velocizzare il<br />
flusso diretto all’ala posteriore<br />
e ad accentuare la deportanza<br />
sul retrotreno.<br />
F 2003-GA<br />
Dati tecnici<br />
Autotelaio<br />
_In materiale composito: a nido d’ape<br />
con fibra di carbonio<br />
_Cambio longitudinale Ferrari<br />
_Differenziale autobloccante<br />
_Comando semiautomatico<br />
sequenziale a controllo elettronico<br />
_Numero di marce 7 + Rm<br />
_Freni a disco autoventilanti<br />
in carbonio<br />
_Sospensioni indipendenti con<br />
puntone e molla di torsione<br />
anteriore/posteriore<br />
_Lunghezza 4545 mm<br />
_Larghezza 1796 mm<br />
_Altezza 959 mm<br />
_Passo 3100 mm<br />
_Carreggiata anteriore 1470 mm<br />
_Carreggiata posteriore 1405 mm<br />
_Peso con acqua, olio e pilota 600 kg<br />
_Ruote (anteriori e posteriori) 13”<br />
Motore<br />
Tipo/Type 052<br />
Numero cilindri V 10<br />
Blocco cilindri in alluminio microfuso<br />
Numero di valvole 40<br />
Distribuzione pneumatica<br />
Cilindrata totale 2997 cm 3<br />
Iniezione elettronica digitale<br />
Magneti Marelli<br />
Accensione elettronica Magneti<br />
Marelli statica<br />
Formula 1 53
Dealer Story I Daytona<br />
54 Dealer story<br />
aytona, concessionaria<br />
Ferrari e Maserati per DToscana<br />
e Sardegna con<br />
sede a Pistoia, è giovane –<br />
nasce infatti nel 1999 – ma ha<br />
radici solide e profonde nella<br />
cultura automobilistica e nello<br />
stile.<br />
Lo stile è oggi rappresentato<br />
dal dottor Guglielmo<br />
Salvestrini, manager giovane e<br />
lungimirante, presidente della<br />
Salfin, la holding cui Daytona<br />
fa riferimento.<br />
La cultura automobilistica,<br />
invece, viene dal nonno, che<br />
nel 1919, quando le macchine<br />
avevano ancora le ruote di<br />
legno, divenne concessionario<br />
Fiat. Di quella avventura<br />
pionieristica rimangono il<br />
“Lingottino”, prima sede della<br />
concessionaria, che il nonno<br />
volle far costruire da Giacomo<br />
Mattè Trucco, lo stesso<br />
architetto del famoso palazzo<br />
torinese della Fiat, ora adibito<br />
a garage per 2000 auto nel<br />
centro storico di Pistoia, ed un<br />
Gruppo che, nella sola Toscana,<br />
comprende concessionarie di<br />
diverse Case di automobili e di<br />
un paio di moto, oltre ad<br />
attività che spaziano dalla<br />
moda ai servizi immobiliari.<br />
Il Salvestrini di ultima<br />
generazione è un uomo<br />
determinato ed elegante, che<br />
ha abbondantemente riversato<br />
nella propria attività quei<br />
concetti di gusto ed immagine<br />
nei quali declina il suo modo di<br />
affrontare la vita. La sede della<br />
holding, che è la stessa di<br />
Daytona, riflette perfettamente<br />
la sua filosofia. In tutti i sensi,<br />
visto che ad interni che<br />
miscelano elementi classici ed<br />
Stile e tradizione<br />
Testo e Foto<br />
Alessandro Giudice<br />
Guglielmo Salvestrini, presidente<br />
della Salfin, la holding di riferimento di<br />
Daytona. Sopra, lo staff della<br />
concessionaria: da sinistra, Paolo<br />
Tringali, amministratore unico e<br />
responsabile commerciale; Loriano<br />
Belli, vendite; Cristina Mariotti, cassa;<br />
Antonio Parodi, vendite e relazioni<br />
esterne; Alessio Dami, responsabile<br />
post-vendita<br />
hi-tech, corrisponde una<br />
grande struttura esterna<br />
ricoperta di specchi, dal design<br />
affascinante ed avveniristico.<br />
“Credo che l’immagine, motivo<br />
dominante degli ultimi due<br />
decenni, offra l’opportunità di<br />
comunicare sensazioni e<br />
pensieri. È per questo che, con<br />
l’aiuto dei miei collaboratori,<br />
sto cercando di far diventare<br />
Daytona una sorta di ‘oasi di<br />
decompressione’, dove<br />
l’appassionato possa ritrovare<br />
l’atmosfera dei club più<br />
esclusivi”.<br />
Girando per gli spazi della<br />
concessionaria, sembra che<br />
l’obiettivo sia stato raggiunto.<br />
Salottini di comode e vissute
L’avveniristica sede di Daytona, a<br />
Pistoia. Tra pareti in curtain-wall e<br />
interni in legno e alluminio, si respira<br />
un’atmosfera calda e seducente.<br />
A lato, l’insegna che identifica lo spazio<br />
dedicato al ritiro della vettura.<br />
poltrone in cuoio sparsi qua e<br />
là; uno shop dove ai prodotti di<br />
Ferrari Idea si uniscono i<br />
modelli artigianali realizzati in<br />
pezzo unico, le giacche “biker<br />
style” dell’ultima collezione<br />
Belstaff, gli orologi Gerard-<br />
Perregaux, i mocassini Tod’s; il<br />
giardino interno nitido ed<br />
essenziale, con tanto di prato<br />
all’inglese, uno specchio<br />
d’acqua, un ponticello. Un altro<br />
mondo, insomma, di cui le<br />
Ferrari rappresentano una<br />
componente essenziale, come<br />
se fossero opere d’arte<br />
parcheggiate all’interno di<br />
un’abitazione.<br />
Tra le iniziative più<br />
interessanti della<br />
concessionaria di Pistoia, c’è<br />
DVL, acronimo di Daytona Vip<br />
Lounge, un programma<br />
esclusivo riservato ai clienti<br />
che offre loro servizi e<br />
facilitazioni di vario genere,<br />
dagli sconti sugli acquisti dei<br />
marchi rappresentati dal<br />
Gruppo e su gioielli ed<br />
accessori Bulgari agli inviti alle<br />
manifestazioni più esclusive,<br />
che Daytona organizza sempre<br />
con grande cura, sia che si<br />
svolgano nei palazzi nobiliari<br />
fiorentini che in pista.<br />
A proposito di pista, anche se<br />
la giovane Daytona ha un<br />
altrettanto giovane rapporto<br />
con la parte più sportiva della<br />
Ferrari, il Challenge, l’impegno<br />
è da grande team, con sette<br />
auto a disputare l’edizione<br />
Dealer story 55
Presso lo shop di Daytona si trovano<br />
anche prodotti artigianali di ottima<br />
fattura. Insieme ai salottini di<br />
conversazione, il negozio costituisce un<br />
luogo di ritrovo per i clienti più<br />
appassionati<br />
56 Dealer story<br />
2003 e un palmarés che già<br />
vanta un titolo mondiale,<br />
quello di Belluzzi del 2001.<br />
“Incominciammo letteralmente<br />
da zero – ricorda oggi Paolo<br />
Tringali, amministratore unico<br />
e responsabile commerciale di<br />
Daytona – con i ragazzi<br />
dell’officina che cercavano di<br />
imparare i ’segreti’ del<br />
mestiere direttamente in<br />
circuito. Per assurdo, ero<br />
l’unico a poter vantare un po’<br />
di esperienza nelle<br />
competizioni, anche se in un<br />
altro ambito, visto che, almeno<br />
fino alla nascita del secondo<br />
figlio, con mia moglie come<br />
navigatrice ho corso una<br />
quantità di rally”.<br />
Tringali approdò in Daytona<br />
proveniente da un’altra<br />
concessionaria del Gruppo.<br />
Anche al suo carattere aperto<br />
DAYTONA srl<br />
Concessionaria per Toscana<br />
e Sardegna<br />
Pistoia<br />
via Cappellini, 82<br />
Zona Sant’Agostino<br />
Tel. 0573.534202<br />
Fax 0573.934777<br />
e-mail: daytona@salfin.it<br />
www.daytonasrl.com<br />
I consigli della Daytona<br />
Cosa vedere<br />
A LUCCA<br />
– Orrido di Botri a Bagni di<br />
Lucca, una gola tra due rocce<br />
altissime. Ricorda molto i<br />
paesaggi alpini per la sua<br />
straordinaria e inusuale<br />
vegetazione.
A lato, lo staff tecnico di Daytona,<br />
guidato da Vittorio Ferri (foto in basso).<br />
Oltre che delle auto dei clienti, in<br />
officina ci si occupa anche della<br />
preparazione delle auto del Challenge.<br />
A destra, il motore con cui Daytona è<br />
stata premiata come “Dealer in poleposition”<br />
nel 2000<br />
IL CASENTINO<br />
– Zona che si estende tra le<br />
provincie di Firenze e Arezzo<br />
confinando con Romagna e<br />
Umbria. Da visitare i paesi di<br />
Bibbiena, Poppi, Stia,<br />
Pratovecchio.<br />
COSTA DEGLI ETRUSCHI<br />
– Conosciuta per il successo di<br />
vini come il Sassicaia e<br />
l’Ornellaia, è una zona di rara<br />
bellezza tra storia antica e<br />
recente. Da visitare la Strada<br />
del vino e in particolar modo i<br />
paesi di Castagneto Carducci e<br />
Bolgheri.<br />
Dove mangiare<br />
PISTOIA<br />
– MEGLIO PALAIA<br />
Via S.Agostino,38<br />
Tel. 0573.532544<br />
BOLGHERI<br />
– OSTERIA L’ACQUOLINA<br />
IN BOCCA<br />
Via Giulia,14<br />
Tel. 0565.762065<br />
FIRENZE<br />
– OMERO<br />
Via Pian dei Giullari,11r<br />
Tel. 055.220053<br />
– CENTANNI<br />
Via Centenni,7<br />
Bagno a Ripoli (FI)<br />
Tel. 055.630122<br />
ALTOPASCIO (LU)<br />
– IL MELOGRANO<br />
Piazza degli Ospitalieri ,9<br />
Tel. 0583.25016<br />
ed alla sua disponibilità è da<br />
ascrivere il successo<br />
commerciale della<br />
concessionaria, nominata nel<br />
2000, l’anno successivo<br />
all’apertura, “Dealer in poleposition”.<br />
“All’inizio è stato faticoso far<br />
capire che Daytona non era<br />
stata duplicata sulle ceneri<br />
della precedente<br />
concessionaria: i clienti<br />
potenziali credo abbiano colto<br />
al volo il messaggio tanto che<br />
mi sono trovato a concludere<br />
delle vendite letteralmente in<br />
cantiere, durante l’ultimazione<br />
della sede”. E aggiunge: “Senza<br />
l’aiuto fondamentale di Marco<br />
Rossetto, amministratore<br />
delegato di Forza, il dealer<br />
Ferrari piemontese, per me<br />
capire il mondo dei ferraristi<br />
sarebbe stata ben più lungo e<br />
faticoso”. Un mondo dove la<br />
passione si esprime nei modi<br />
più disparati: dalla domanda<br />
tecnologica, come sottolinea<br />
Vittorio Ferri, responsabile<br />
tecnico di Daytona, al quale la<br />
richiesta più frequente è quella<br />
dell’incremento di potenza<br />
(“Trovami 100 cv”, gli ha<br />
intimato di recente il<br />
proprietario di una 360<br />
spyder…) seguita a ruota dal<br />
desiderio di maggior rumore;<br />
ai comportamenti originali ed<br />
emozionali, come dice Tringali<br />
ricordando il professore che,<br />
per non farsi vedere, gli porta<br />
la macchina in concessionaria<br />
all’alba, e il paio di clienti colti<br />
da irrefrenabile crisi di pianto<br />
al momento della consegna<br />
dell’auto nuova, a Maranello.<br />
Approcci personali, reazioni<br />
non codificate, richieste<br />
azzardate sono sintomi di una<br />
stessa passione, che Daytona<br />
alimenta con generosità e stile.<br />
A partire da Guglielmo<br />
Salvestrini, appassionato di<br />
orologi e di bassotti nani a pelo<br />
ruvido: se nel suo desiderio di<br />
contribuire alla valorizzazione<br />
del brand Ferrari, si leggono gli<br />
estremi di una missione,<br />
quando sostiene di aspettare la<br />
nuova 2+2 per la sua<br />
straordinaria bellezza ed<br />
eleganza, torna alla mente ciò<br />
che rispondeva il<br />
Commendatore quando gli<br />
chiedevano qual era, secondo<br />
lui, la Ferrari più bella: “La<br />
prossima!”.<br />
Dealer story 57
Portfolio I Trasformare la passione<br />
in lavoro? È un’arte.<br />
58 Portfolio<br />
Testo<br />
Alessandro Giudice<br />
Foto<br />
Archivio Cremonini<br />
Rosso in corsa<br />
cquerelli ed acrilici per<br />
lui non hanno segreti, Aspecie<br />
in tutte le tonalità<br />
del rosso, colore che, da buon<br />
emiliano, predilige più d’ogni<br />
altro.<br />
Quando la Ferrari compiva i<br />
primi passi, Giovanni<br />
Cremonini aveva appena sei<br />
anni, sufficienti ad instillare<br />
una passione che, senza poterla<br />
domare, ha segnato la sua<br />
intera esistenza. Cremonini di<br />
lavoro fa il grafico, ma questa è<br />
un’attività tutto sommato<br />
fittizia visto che, fresco di<br />
diploma, iniziò da subito il suo<br />
apprendistato nello studio di<br />
Antonio de’ Giusti, uno dei<br />
signori dell’illustrazione<br />
automobilistica.<br />
Dal Professore, Cremonini<br />
imparò quanto più poteva sulle<br />
tecniche più raffinate e l’uso<br />
dei vari tipi di materiali,<br />
costruendosi un’esperienza<br />
invidiabile che mise quasi da<br />
subito al servizio del suo<br />
grande amore, la Formula 1.<br />
La conoscenza stretta e la<br />
frequentazione che de’ Giusti<br />
poteva vantare con Enzo<br />
Ferrari, portarono il giovane<br />
Cremonini ad essere testimone<br />
diretto e privilegiato di una<br />
storia che gli cresceva accanto,<br />
con le sue vittorie e le sue<br />
sconfitte, le gioie e le tragedie.<br />
L’ambiente della F1, vicino e<br />
palpabile, gli permise di<br />
sviluppare una sensibilità<br />
pittorica di straordinario<br />
impatto, capace di trasmettere<br />
il dinamismo delle vetture in<br />
corsa, il dettaglio tecnico<br />
stressato dall’uso, il volto del<br />
pilota teso nello sforzo della<br />
competizione.<br />
Forse senza che se ne rendesse<br />
pienamente conto, l’arte aveva<br />
avuto il sopravvento sul<br />
mestiere e Giovanni Cremonini<br />
ha iniziato a fare dei ritratti di<br />
macchine e piloti il principale<br />
soggetto del suo lavoro, con un<br />
quasi esclusivo leit-motiv, la<br />
Le Ferrari nel loro ambiente naturale, la<br />
pista, durante una corsa. Ma anche, più<br />
raramente, statiche, nella descrizione<br />
grafica del modello. E poi tanti ritratti,<br />
dei più grandi campioni di tutti i tempi.<br />
È varia e colorata l’opera di Giovanni<br />
Cremonini, nella foto in alto al lavoro nel<br />
suo studio
Portfolio 59
60 Portfolio<br />
Ferrari. Oggi Cremonini è un<br />
artista affermato. I suoi lavori<br />
hanno conosciuto la copertina<br />
dei giornali specializzati, sono<br />
diventati i manifesti ufficiali di<br />
numerose edizioni del Gran<br />
Premio di San Marino, fanno<br />
parte di collezioni private.<br />
Nel 1991 e nel 1992 sono stati<br />
protagonisti di due “personali”<br />
alla Galleria Ferrari di<br />
Maranello, sui temi dei grandi<br />
campioni del Cavallino e<br />
dell’indimenticabile Gilles<br />
Villeneuve.<br />
Curiosamente, fra i lavori che<br />
predilige, ci sono i ritratti di<br />
Jim Clark e Jackie Stewart, due<br />
piloti che non solo non hanno<br />
corso per Ferrari, ma sono stati<br />
tra gli avversari più combattivi<br />
e pericolosi della Scuderia di<br />
Maranello.
Nel 1995, Cremonini inizia uno<br />
dei suoi lavori più importanti,<br />
la raccolta “I miti Ferrari nella<br />
Formula 1”. Si tratta di 16<br />
tavole sviluppate, quasi per<br />
caso, nell’arco di sette anni.<br />
Le prime, realizzate<br />
inizialmente in bianco e nero<br />
e successivamente colorate,<br />
riguardavano i gloriosi<br />
campioni del mondo del<br />
passato: Ascari, Fangio,<br />
Hawthorn. Negli anni, di pari<br />
passo con i ritrovati successi<br />
del Cavallino, Cremonini ha<br />
completato la parata dei piloti<br />
iridati, aggiungendone altri<br />
che, pur non avendo raggiunto<br />
il massimo titolo della F1, si<br />
sono ritagliati uno spazio<br />
importante nel cuore dei tifosi,<br />
come Regazzoni, Villeneuve,<br />
von Trips, Pironi, Arnoux e<br />
Tambay, oltre ad Irvine e Salo.<br />
Della cartella ne esistono 100<br />
esemplari numerati con cifra<br />
araba e 20, fuori commercio,<br />
numerati con cifra romana.<br />
Ogni cartella contiene la<br />
litografia tirata al torchio dei<br />
dipinti originali: al termine<br />
della tiratura, le lastre e gli<br />
impianti adoperati per<br />
realizzare l’opera sono stati<br />
distrutti.<br />
Per informazioni:<br />
Tel. 051.524860<br />
e-mail: grgrafic@tin.it<br />
Portfolio 61
Dealer Story I Motor<br />
62 Dealer story<br />
Testo e Foto<br />
Alessandro Giudice<br />
Sulla via Emilia<br />
tutto un piacevole<br />
schioccare di titoli, Ènobiliari<br />
ed accademici,<br />
alla Motor, la concessionaria<br />
Ferrari di Emilia Romagna e<br />
San Marino.<br />
Primo su tutti, il Conte, al<br />
secolo Tommaso Antolini Ossi,<br />
nobiluomo bolognese con una<br />
radicata passione per le auto e<br />
uno spiccato senso<br />
imprenditoriale, virtù,<br />
quest’ultima, raramente<br />
associata alle grandi casate.<br />
Signore vero nell’aspetto e nel<br />
modo di porsi, nel mondo del<br />
Cavallino rampante è lui il<br />
“Conte” per eccellenza così<br />
come Ferrari era il<br />
“Commendatore”.<br />
Il Conte è concessionario dal<br />
1964. Allora la licenza<br />
comprendeva anche le Marche<br />
e l’Abruzzo: “Ma erano altri<br />
tempi: in un’area così ampia,<br />
la Ferrari prevedeva di vendere<br />
27 auto all’anno e una 330<br />
costava poco più di sei milioni<br />
di lire, quasi quanto un<br />
appartamento”.<br />
Il primo contatto con il<br />
Cavallino, il Conte lo ebbe<br />
però undici anni prima, nel<br />
1953, quando andò a comprare<br />
una 166 da Cornacchia, a<br />
Milano: “Allora avevo 21 anni<br />
e da tre avevo perso mio<br />
padre. Mandavo avanti la<br />
concessionaria Lancia di<br />
famiglia e quello che più mi<br />
colpì della mia prima Ferrari<br />
fu che a Milano acquistai solo<br />
il telaio con motore,<br />
sospensioni e accessori vari e,<br />
dopo avere pagato, trasferii il<br />
tutto a Torino, da Ghia, per far<br />
montare la carrozzeria e gli<br />
interni. Fu la prima ed unica<br />
volta che comprai una<br />
macchina in due pezzi!”.<br />
Nel 1962 la Ferrari decise di<br />
gestire direttamente una<br />
concessionaria ed acquistò i<br />
locali di via S. Chiara, a<br />
Bologna, al tempo una piazza<br />
sicuramente più ricca e<br />
Ugo Longobardi, direttore vendite di<br />
Motor. A sinistra, due foto del conte<br />
Tommaso Antolini Ossi: con il figlio Luca<br />
(sopra) e due collaboratori della sede di<br />
Bologna: Mauro Bongiovanni, vendite e<br />
Lorena Gabrielli, amministrazione
Nella pagina accanto, una suggestiva<br />
immagine notturna della sede modenese<br />
della Motor, sulla via Emilia. Qui sopra<br />
l’officina accoglie un’ospite importante,<br />
la “Enzo”. Altre vedute dello spazio<br />
espositivo di Modena e, sotto, di Bologna<br />
promettente di Modena.<br />
L’esperimento durò poco<br />
meno di due anni passati i<br />
quali Ferrari chiese al conte<br />
Antolini se fosse interessato a<br />
subentrare. “Allora ero molto<br />
legato alla Lancia: con le loro<br />
macchine ho fatto anche<br />
parecchie corse, comprese un<br />
paio di Mille Miglia. Ma la<br />
proposta del Commendatore<br />
era allettante: le Ferrari<br />
avevano un motore<br />
straordinario, che non aveva<br />
eguali. Tutto il resto, come<br />
accadeva sulle auto della<br />
concorrenza, lasciava un po’ a<br />
desiderare (i freni erano<br />
palesemente insufficienti, il<br />
telaio pesava come quello di<br />
un camion) ma il fascino del<br />
marchio era enorme. Lasciai<br />
così la Casa di Chivasso per<br />
quella di Maranello ed iniziò<br />
la mia splendida avventura:<br />
ancora oggi ringrazio la<br />
fortuna per l’occasione che mi<br />
diede”.<br />
L’autentica passione per le<br />
auto, il Conte la riversa<br />
abbondantemente nella<br />
gestione della Motor: “Oltre al<br />
Challenge, riservato ai clienti<br />
naturalmente portati alle<br />
gare, organizziamo un paio di<br />
sedute all’anno in pista. Sono<br />
giornate di immersione totale<br />
nella guida sportiva, con 140-<br />
150 macchine a inanellare giri<br />
su giri, fino a esaurimento<br />
delle gomme e dei freni. Il<br />
prossimo appuntamento è per<br />
il 4 maggio, al Mugello”. Ma<br />
lei, personalmente, cosa ama<br />
guidare? “Di cuore la 360,<br />
divertente e maneggevole, con<br />
grande tiro ai bassi e<br />
bell’inserimento in curva: di<br />
fisico e d’età, la 575<br />
Maranello: elegante, comoda,<br />
silenziosa, con uno<br />
straordinario 12 cilindri”.<br />
Altro titolo, altro personaggio.<br />
Ugo Longobardi, direttore<br />
vendite, è il Dottore, laureato<br />
in scienze politiche con<br />
orientamento sociologico<br />
anche se, sentendolo parlare,<br />
Dealer story 63
Tra le vetture esposte nel salone di<br />
Modena, spiccano due monoposto di<br />
Formula 1: la F300 del 1998 e la F1-89<br />
che corse la stagione 1989 con Mansell.<br />
Sotto, il personale tecnico della Motor<br />
al completo e, a destra, lo staff<br />
commerciale: da sinistra, Luca Antolini<br />
Ossi, Ugo Longobardi e Massimo<br />
Zanasi. Nella pagina accanto: l’officina<br />
e il team del Challenge nel paddock<br />
64 Dealer story<br />
meriterebbe un master ad<br />
honorem in psicologia del<br />
cliente. Dal 1975, anno nel<br />
quale è approdato alla Motor,<br />
ha venduto suppergiù 2000<br />
macchine, una ogni 4-5 giorni,<br />
comprese le domeniche, le<br />
festività, le vacanze estive e<br />
natalizie… e gli anni bui.<br />
Nessuno, al mondo, è riuscito<br />
a fare meglio, e in Ferrari lo<br />
hanno festeggiato lo scorso<br />
luglio con una cerimonia che<br />
l’ha sorpreso e commosso.<br />
Disponibile ad ascoltare i<br />
desideri, i dubbi, i problemi<br />
della clientela, dotato di<br />
pazienza infinita e di grande<br />
garbo e spirito (il Conte lo<br />
definisce, alternativamente,<br />
“lima sorda” e “suonatore di<br />
flauto”), Longobardi ha vissuto<br />
in prima persona la<br />
metamorfosi del prodotto<br />
Ferrari e del gradimento dei<br />
clienti. “Per esempio, prima<br />
degli anni 80 le auto non<br />
erano quasi mai rosse: ricordo<br />
che per non ritirare una 308<br />
GTB rossa dalla Ferrari, fui<br />
costretto a prenderne in carico<br />
tre: una argento, una canna di<br />
fucile e, addirittura, una color<br />
bronzo, strana ma più<br />
vendibile della rossa!”.<br />
L’entusiasmo che il Dottore<br />
trasmette ai clienti proviene<br />
da una convinzione ben<br />
precisa: la Ferrari è giovane e<br />
mantiene giovani. Di riprove,<br />
in questi trent’anni di<br />
carriera, ne ha avute<br />
un’infinità. “Ottorino Guatoli<br />
– racconta – nel 1997 diede<br />
dentro la sua 208 GT4 per<br />
ritirare, nel giorno del suo<br />
compleanno, una 355 nuova di<br />
zecca: compiva 87 anni e la<br />
consegna la volle fare<br />
direttamente il presidente<br />
Montezemolo”. E continua:<br />
“Mi ricordo anche l’ingegner<br />
Marco Turolla. Era uno degli<br />
uomini più eleganti di<br />
Bologna: quando, nel negozio<br />
da cui si forniva, arrivavano i<br />
pullover Ballantyne dalla<br />
Scozia o le cravatte Hermes da<br />
Parigi, prima che la merce<br />
fosse messa in vendita al<br />
pubblico, lui sceglieva i capi<br />
per il suo guardaroba. Un<br />
giorno mi chiese di provare la<br />
Testarossa. L’appuntamento
era al casello di S. Lazzaro<br />
così, pensai, la proviamo in<br />
autostrada, verso Ancona.<br />
L’ingegnere era già avanti con<br />
gli anni e, tra l’altro, ormai<br />
abituato a guidare auto con<br />
cambio automatico. Al<br />
termine della prova, mi disse:<br />
‘Dottore, so che ho guidato<br />
come un maiale, ma a me<br />
questa macchina piace troppo<br />
e me la compro’. Dopo due<br />
anni, quando la ritirai, aveva<br />
percorso solo 294 km, poco<br />
più di quelli fatti nella prova<br />
autostradale”. Il terzo titolo,<br />
anche questo accademico,<br />
spetta al direttore tecnico,<br />
all’artefice dei successi della<br />
Motor non solo nell’assistenza<br />
ai clienti, ma anche in pista,<br />
nel Challenge: l’Ingegnere è<br />
Mario Vincenzi, da non<br />
interpellare per nessun motivo<br />
quando sta per partire per una<br />
gara del Challenge perché,<br />
anche se ti ascolta<br />
educatamente, la testa ce l’ha<br />
già in pista, tra i suoi ragazzi e<br />
i suoi piloti.<br />
Tra i clienti, Vincenzi, che<br />
prima di approdare alla Motor<br />
lavorava in Ferrari, è quasi un<br />
mito, capace com’è di usare,<br />
con la stessa disinvoltura, il<br />
computer o l’orecchio per<br />
individuare un problema.<br />
Il Conte, il Dottore,<br />
l’Ingegnere non sono,<br />
ovviamente, i soli a lavorare<br />
alla Motor. Ma delle 23<br />
persone (17 dedicate<br />
all’assistenza e 6 al<br />
commerciale) dell’azienda, essi<br />
esprimono le anime della<br />
concessionaria: la classe, la<br />
simpatia, la tecnica. E<br />
diversamente non potrebbe<br />
essere per chi, proprio nella<br />
terra dei motori, rappresenta<br />
la Ferrari, la figlia più famosa<br />
ed amata.<br />
MOTOR spa<br />
Concessionaria per Emilia<br />
Romagna e San Marino<br />
Modena<br />
via Emilia Est, 1040<br />
Vendita, esposizione,<br />
assistenza<br />
Tel: 059.280064-059.280304<br />
Fax: 059.280304<br />
e-mail: motormof1@nettuno.it<br />
Bologna<br />
Via S. Chiara, 2<br />
Tel. 051.347965-051.305883<br />
Fax: 051.305883<br />
e-mail: motorferrari@tiscalinet.it<br />
I consigli della Motor<br />
Cosa vedere<br />
A BOLOGNA:<br />
– la piazza delle 7 Chiese,<br />
a 200 metri dalle due torri<br />
– il Museo Morandi<br />
– la Galleria Civica<br />
A MODENA:<br />
– l’Accademia Militare<br />
A NONANTOLA:<br />
– l’Abazia<br />
Dove mangiare<br />
BOLOGNA:<br />
– Cesarina<br />
via S. Stefano, 19<br />
Tel. 051.232037<br />
– Cesoia<br />
via Massarenti, 90<br />
Tel. 051.342854<br />
MODENA:<br />
– Alla Francescana<br />
Via Stella, 22<br />
Tel. 059 210118<br />
– Da Vinicio<br />
v. Emilia Est, 1526<br />
Tel: 059 280313<br />
– Salumeria Osteria Giusti<br />
(v. Farini, 75)<br />
Tel. 059 222533<br />
SAVIGNO:<br />
– da Amerigo<br />
Via Marconi, 14<br />
Tel. 051 6708326<br />
Dealer story 65
Ferrari presenta il primo negozio ufficiale<br />
L'emozione del mondo Ferrari, in esclusiva per voi.<br />
Maranello (Mo), Via Abetone Inf. 19 - tel. 0536/949888.<br />
Orari: 10.30 - 19.30 - Aperto la domenica.<br />
ferraristore@ferrari.it
Clubeventi<br />
Raduni,<br />
manifestazioni,<br />
iniziative del<br />
Ferrari Club<br />
Italia con un<br />
occhio<br />
particolare<br />
rivolto al grande<br />
mondo degli<br />
appassionati<br />
del Cavallino<br />
Sommario<br />
68 Vita di Club<br />
Tutto sul nuovo Club: dalla<br />
struttura di Maranello al nuovo<br />
sito internet; dai calendari dei<br />
raduni, del Gran Criterium e degli<br />
appuntamenti in pista per i clienti<br />
all’elenco delle Commissioni e dei<br />
Delegati.<br />
72 ClubNews<br />
Tutto quanto è accaduto tra la<br />
fine dello scorso anno e questa<br />
primavera del 2003. Il pranzo<br />
natalizio del Ferrari Club a<br />
Fiorano con la visita a sorpresa<br />
del presidente Montezemolo, la<br />
presentazione della nuova F1 in<br />
esclusiva per soci e clienti, lo<br />
stand Ineco alla “Fiera del<br />
Lusso” a Verona, la prima<br />
assemblea di Imola.<br />
76 ClubraduniSanMarino<br />
Il primo raduno dell’anno, valido<br />
per il Gran Criterium 2003, ha<br />
avuto come cornice la<br />
Repubblica di San Marino.<br />
L’inclemenza del tempo non ha<br />
tolto fascino al tortuoso percorso<br />
che si è snodato per centinaia<br />
di chilometri all’interno del<br />
minuscolo Stato.<br />
80 In libreria<br />
Le corse in primo piano con un<br />
libro fotografico dedicato a<br />
Michele Alboreto, una biografia<br />
di Willy Mairesse e la<br />
presentazione di un nuovo<br />
mensile sulla Formula 1, dalla<br />
struttura grafica ed editoriale<br />
particolare.<br />
Club eventi 67
Vita diClub<br />
68 Vita di Club<br />
Il nuovo Club<br />
Il Ferrari Club Italia torna alle<br />
origini, a quella struttura che<br />
nel 1987 faceva capo a<br />
Maranello, unica sede<br />
riconosciuta ed ufficiale del<br />
sodalizio più conosciuto ed<br />
esclusivo delle quattro ruote.<br />
Riassorbite le organizzazioni<br />
regionali dei F.O.C., i Ferrari<br />
Owners’ Club, la<br />
rappresentanza locale del<br />
Ferrari Club Italia è ora<br />
demandata ad un delegato,<br />
preventivamente segnalato<br />
dalla concessionaria di<br />
competenza, che, come<br />
spieghiamo più avanti, ha, tra<br />
l’altro, compiti di<br />
coordinamento delle<br />
manifestazioni che si tengono<br />
nella sua zona e di supporto<br />
alla comunicazione del Club<br />
verso i soci.<br />
Il “chi è chi” del Ferrari Club Italia<br />
Luca Matteoni<br />
Presidente<br />
Il nuovo sito Internet<br />
È stato inaugurato lo scorso<br />
mese di gennaio il nuovo sito<br />
istituzionale del Ferrari Club<br />
Italia. www.ferrariclubitalia.it<br />
permetterà, una volta<br />
completato nella sua struttura e<br />
nei suoi contenuti, di accedere<br />
ad un’area riservata del sito<br />
degli Owners, al quale sarà<br />
strettamente collegato, dando<br />
possibilità ai propri iscritti di<br />
usufruire di servizi e di news<br />
specificatamente dedicati al<br />
socio, in un ambito<br />
esclusivamente riservato e non<br />
accessibile al pubblico.<br />
Coming soon… (AM)<br />
Per il resto è un fiorire di<br />
Commissioni superspecializzate<br />
che hanno il<br />
compito di sopraintendere le<br />
numerose iniziative del Club e<br />
il loro corretto svolgimento.<br />
Andreas Kerschbaumer<br />
Responsabile attività<br />
Tel. 0536 949.263<br />
Fax 0536 949.953<br />
akerschbaumer@ferrari.it<br />
Silvia Corradetti<br />
Relazioni media<br />
Tel. 0536 241040<br />
Fax 0536 949.953<br />
clubitalia@ferrari.it<br />
Immediate le ricadute positive<br />
sui soci che possono da subito<br />
avere un accesso privilegiato<br />
a tutta una serie di iniziative<br />
esclusive e di manifestazioni e<br />
raduni di qualità. (AG)<br />
Beatrice Mattei<br />
Segreteria organizzativa<br />
Tel. 0536 241040<br />
Fax 0536 949.953<br />
fci@ferrari.it
I raduni nazionali<br />
del Ferrari Club Italia<br />
del 2003<br />
■ Raduno a Napoli<br />
15/18 maggio<br />
■ Raduno a Mantova<br />
31 maggio/1 giugno<br />
■ Raduno in Toscana<br />
13/15 giugno<br />
■ Raduno in Liguria<br />
5/7 settembre<br />
■ Raduno in Sardegna<br />
3/5 ottobre<br />
■ Raduno a Montecarlo<br />
7/9 novembre<br />
Grand Criterium 2003<br />
■ San Marino (strada)<br />
12/13 aprile<br />
■ Napoli(strada)<br />
16/17 maggio<br />
■ Toscana (strada)<br />
13/15 giugno<br />
■ Sestriere storico<br />
21/22 giugno<br />
■ Targa Abruzzo<br />
5/6 luglio<br />
■ Liguria (strada)<br />
6/7 settembre<br />
■ Vallelunga (pista)<br />
20/21 settembre<br />
■ Fiorano (pista)<br />
25 ottobre<br />
Clienti in Pista<br />
■ Challenge al Mugello<br />
12/13 aprile<br />
■ Challenge a Misano<br />
10/11 maggio<br />
■ Challenge a Monza<br />
7/8 giugno<br />
■ Challenge a Vallelunga<br />
20/21 settembre<br />
Vita di Club 69
Vita diClub<br />
70 Vita di Club<br />
Le Commissioni<br />
Le commissioni sono convocate<br />
dal Responsabile di ciascuna di<br />
esse, in relazione alle esigenze<br />
del FCI e alle attività che la<br />
Commissione stessa deve<br />
portare a termine, secondo i<br />
compiti istituzionali assegnati.<br />
Quanto deliberato in ciascuna<br />
riunione della Commissione<br />
deve essere verbalizzato ed<br />
inviato al FCI. Le decisioni delle<br />
Commissioni sono vincolanti<br />
per tutti i soci del FCI. Le<br />
Commissioni hanno durata fino<br />
ad un massimo di due anni ed i<br />
membri possono essere<br />
riconfermati. Fanno eccezione<br />
tutte le Commissioni del 2003<br />
che, come da statuto, in via<br />
transitoria, rimarranno in<br />
carica un solo anno.<br />
COMMISSIONE SOCI:<br />
■ Francesco Majocco<br />
(Responsabile Commissione)<br />
■ Patrizio Podini<br />
■ Paolo Scortichini<br />
Le funzioni della<br />
Commissione Soci<br />
La Commissione Soci provvede<br />
ad esaminare e deliberare,<br />
insindacabilmente, le domande<br />
di iscrizione, come soci<br />
ordinari, presentate dai<br />
possessori di una Ferrari,<br />
siano essi residenti o meno in<br />
Italia. L’accettazione delle<br />
domande deve essere<br />
deliberata all’unanimità.<br />
Le richieste, pervenute al FCI,<br />
saranno inviate periodicamente<br />
al Presidente della<br />
Commissione che provvederà a<br />
riunire la medesima.<br />
La Commissione Soci decide,<br />
inoltre, sul rinnovo annuale<br />
dell’iscrizione dei soci ordinari<br />
del FCI ed ha il potere di<br />
esautorarli.<br />
COMMISSIONE RADUNI:<br />
■ Adalberto Cattabriga<br />
(Responsabile Commissione)<br />
■ Francesco Amante<br />
■ Mario Pietrella<br />
■ Paolo Tringali<br />
■ Giovanni Zonzini<br />
Le funzioni della<br />
Commissione Raduni<br />
La Commissione Raduni
supervisiona tutti gli eventi,<br />
nazionali e locali. Stila il<br />
calendario dei raduni nazionali,<br />
con annesso preventivo di<br />
spese. Verifica la possibilità di<br />
utilizzare sponsor a supporto di<br />
eventi nazionali. Autorizza gli<br />
eventi locali, proposti dai<br />
delegati di zona; ne approva il<br />
preventivo di spese e<br />
l’eventuale quota di iscrizione<br />
dei partecipanti. Sempre per<br />
quanto concerne gli eventi<br />
locali, la decisione<br />
insindacabile della<br />
Commissione si basa sui<br />
seguenti principi:<br />
– coerenza dell’evento con lo<br />
scopo sociale del FCI;<br />
– coerenza con il calendario<br />
degli eventi nazionali e locali<br />
precedentemente definiti;<br />
– controllo della<br />
“compatibilità” degli sponsor.<br />
La Commissione Raduni<br />
fornisce, inoltre, opportuni<br />
consigli per la migliore<br />
organizzazione dei raduni.<br />
Dedica, infine, risorse umane e<br />
di know-how del Ferrari Club<br />
Italia e del Mercato Italia per la<br />
migliore riuscita degli eventi.<br />
COMMISSIONE<br />
AUTO STORICHE:<br />
■ Ruggero Poggi<br />
(Responsabile Commissione)<br />
■ Giuseppe Adamo<br />
■ Angelo Amadesi<br />
■ Lorenzo Beltrami<br />
■ Dino Cognolato<br />
■ Eros Crivellari<br />
■ Marco De Marco<br />
■ Giancarlo Marchesi<br />
Le funzioni della<br />
Commissione Auto Storiche<br />
La Commissione Auto Storiche<br />
si propone di dare nuovo<br />
impulso al settore.<br />
Predispone un calendario di<br />
partecipazione ad eventi<br />
(rievocazioni di gare storiche,<br />
raduni, concorsi d’eleganza,<br />
etc.) Tramite un apposito<br />
delegato, cura i rapporti con<br />
l’ASI (iscrizioni ed<br />
assicurazioni). In modo<br />
autonomo o su segnalazione<br />
delle altre Commissioni,<br />
accerta l’originalità delle<br />
vetture. Promuove la<br />
partecipazione delle vetture<br />
storiche agli eventi nazionali.<br />
COMMISSIONE SPORTIVA:<br />
■ Luca Bongiovanni<br />
(Responsabile Commissione)<br />
■ Antonello Coletta<br />
■ Giovanni Galeno<br />
■ Ugo Norbedo<br />
■ Pier Giuseppe Perazzini<br />
Le funzioni della<br />
Commissione Sportiva<br />
La Commissione Sportiva stila<br />
il calendario delle gare “Gran<br />
Criterium”. Formula proposte<br />
innovative per dare nuovo<br />
impulso al settore. Adegua i<br />
regolamenti alle esigenze delle<br />
gare su pista e su strada. Nei<br />
casi previsti, definisce la quota<br />
di partecipazione all’evento.<br />
Cura i rapporti con i direttori di<br />
gara, il giudice unico, i<br />
cronometristi ed i commissari.<br />
Si prende cura della parte<br />
assicurativa.<br />
COMMISSIONE SOCIALE E<br />
SICUREZZA:<br />
■ Andrea De Adamich<br />
(Responsabile Commissione)<br />
■ Stefano Colonna<br />
■ Giuseppe Giaconia di Migaido<br />
Le funzioni della<br />
Commissione Sociale e<br />
Sicurezza<br />
Promuove incontri ed attività<br />
volte ad aumentare la<br />
sicurezza su strada.<br />
Si prende cura delle iniziative<br />
sociali del Club.<br />
I delegati<br />
Il delegato è il rappresentante<br />
diretto del FCI, per il quale ed in<br />
nome del quale opera sul<br />
territorio di propria<br />
competenza. Garantisce il<br />
contatto attivo con i soci del<br />
territorio di propria<br />
competenza, in collaborazione<br />
con la Concessionaria di zona.<br />
Promuove le iscrizioni di<br />
potenziali nuovi soci ed,<br />
eventualmente, su richiesta<br />
della Commissione Soci,<br />
assume informazioni su di essi.<br />
Con la collaborazione della<br />
Concessionaria di zona,<br />
promuove eventi locali e li<br />
organizza dopo aver ottenuto<br />
l’imprimatur della<br />
Commissione Raduni. Il<br />
materiale necessario alla<br />
valutazione di tali raduni dovrà<br />
essere inviato al FCI almeno 60<br />
gg prima del suo svolgimento.<br />
Formula proposte alla<br />
Commissione Raduni per la<br />
realizzazione di eventi nazionali.<br />
Supporta, con la collaborazione<br />
della Concessionaria, il team<br />
del FCI nella realizzazione degli<br />
eventi nazionali organizzati<br />
nella propria zona o nelle zone<br />
limitrofe. Promuove, con la<br />
collaborazione della<br />
Concessionaria, la<br />
partecipazione dei soci del<br />
proprio territorio di competenza<br />
agli eventi nazionali,<br />
garantendo l’iscrizione di un<br />
numero di essi, proporzionale<br />
agli iscritti complessivi della<br />
propria zona e alla distanza<br />
degli eventi stessi. Costituisce il<br />
punto di riferimento locale<br />
dell’ufficio stampa del FCI,<br />
affinché gli eventi abbiano la<br />
maggiore visibilità possibile.<br />
Contatta le Amministrazioni<br />
locali e le Forze dell’Ordine, per<br />
garantire la migliore<br />
organizzazione dell’evento.<br />
Segnala usi impropri del<br />
marchio Ferrari. Collabora con i<br />
delegati delle zone limitrofe per<br />
assicurare la migliore riuscita<br />
degli eventi.<br />
Propone alla Commissione<br />
Raduni eventuali sponsor a<br />
supporto degli eventi nazionali e<br />
locali. Fornisce al FCI materiale<br />
utile all’aggiornamento del sito<br />
internet (fotografie, filmati,<br />
recensioni stampa etc…)<br />
I delegati<br />
del Ferrari Club Italia<br />
■ Giuseppe Adamo<br />
Sardegna<br />
■ Claudio Alfonsi<br />
Abruzzo<br />
■ Attilio Bersanelli<br />
Umbria<br />
■ Luca Bongiovanni<br />
Emilia Romagna<br />
■ Attilio Chiesa<br />
Lombardia<br />
■ Stefano Colonna<br />
Lazio<br />
■ Daniele Di Cagno Abbrescia<br />
Puglia, Basilicata<br />
■ William Di Ferdinando<br />
Marche<br />
■ Giovanni Galeno<br />
Campania<br />
■ Giuseppe Giaconia Di Migaido<br />
Sicilia<br />
■ Simonetta Montefiori<br />
Toscana<br />
■ Ugo Norbedo<br />
Friuli Venezia Giulia<br />
■ Giuseppe Valter Peretti<br />
Veneto<br />
■ Patrizio Podini<br />
Trentino Alto Adige<br />
■ Maurizio Tempo<br />
Piemonte, Liguria<br />
■ Gennaro Mortati<br />
Calabria<br />
Vita di Club 71
Clubnews 72<br />
Clubnews<br />
Natale con il Club<br />
L’appuntamento tradizionale<br />
del pranzo sociale di dicembre,<br />
che riunisce a Maranello soci e<br />
amici del FCI, assomiglia<br />
sempre di più, anno dopo anno,<br />
ad una vera e propria festa di<br />
famiglia, dove ci si scambiano<br />
gli auguri per le imminenti<br />
festività e si ripercorrono gli<br />
episodi più interessanti e<br />
divertenti dell’anno.<br />
La festa del 12 dicembre del<br />
2002 ha assunto particolare<br />
valore e risalto anche e<br />
soprattutto per due inaspettate<br />
sorprese. La prima ha<br />
riguardato la sede della festa.<br />
A pochi mesi dalla sua<br />
inaugurazione, infatti, i soci<br />
hanno avuto il privilegio di<br />
vedersi ospitati, all’interno<br />
della Pista di Fiorano,<br />
nell’avveniristica struttura, in<br />
alluminio e a forma di<br />
dirigibile, della nuova logistica<br />
Ges che, per l’occasione, si è<br />
vestita a festa, con un posto<br />
d’onore riservato alla<br />
monoposto F2002 Campione<br />
del Mondo, circondata dai trofei<br />
conquistati in Formula 1.<br />
La seconda l’”irruzione”un<br />
ospite tanto inatteso, quanto<br />
gradito, Luca di Montezemolo,<br />
che non ha voluto mancare<br />
l’occasione di poter porgere i<br />
suoi personali auguri ai soci<br />
riuniti. Ma procediamo con<br />
ordine. Luca Matteoni,<br />
presidente del Club e sempre<br />
amabile cerimoniere, ha via via<br />
introdotto, nel corso della<br />
presentazione che ha<br />
anticipato le premiazioni,<br />
Antonio Ghini, direttore della<br />
comunicazione e brand<br />
management Ferrari, Valerio<br />
Castronovo, Giulio Zauner ed<br />
Adalberto Cattabriga del<br />
Commerciale oltre a Manlio<br />
Accardo, responsabile<br />
dell’Owners Site; gli interventi<br />
hanno particolarmente ribadito<br />
l’importanza dei cambiamenti<br />
dell’ordinamento del Club e<br />
spiegato le più interessanti<br />
novità del 2003. Le premiazioni<br />
hanno poi tributato il giusto<br />
merito e riconoscimento ai<br />
protagonisti del Gran<br />
Criterium, non dimenticando<br />
però anche chi, in modo e<br />
misura diversi, si è distinto per<br />
il suo contributo alle attività<br />
sociali del Club. Molti gli amici<br />
della Ferrari e del Club<br />
intervenuti: fra gli altri,<br />
graditissima la presenza di<br />
Franco Gozzi, con cui Luca di<br />
Montezemolo si è intrattenuto<br />
in una piacevole chiacchierata.<br />
E, a proposito di Montezemolo,<br />
l’ingresso del Presidente,<br />
impegnato a presenziare le<br />
attività del “Natale bimbi” in<br />
compagnia della figlia Guia nel<br />
tendone da circo allestito in<br />
pista, ha sortito un vero effetto<br />
a sorpresa per tutti i presenti.<br />
In tenuta informale, Luca di<br />
Montezemolo ha voluto<br />
salutare l’assemblea,<br />
auspicando che il nuovo,<br />
impegnativo corso del FCI dia<br />
modo al sodalizio di essere<br />
ancora più vicino alle esigenze<br />
e desideri dei soci, mantendosi<br />
in linea con la tradizione di<br />
classe, eleganza e stile che<br />
contraddistingue il marchio del<br />
Cavallino in tutto il mondo.
Alla grande festa di fine anno del Ferrari<br />
Club Italia non sono certo mancate le<br />
gradite sorprese.<br />
Dalla visita del presidente Montezemolo,<br />
particolarmente informale e affabile, a<br />
quella degli amici di sempre della<br />
Ferrari e del Club, come Franco Gozzi,<br />
Giorgio Nada, Sergio Cassano. Con Luca<br />
Matteoni nella veste di padrone di casa,<br />
Antonio Ghini ha spiegato le novità che<br />
caratterizzano la nuova formula del Club.<br />
Premi, regali e riconoscimenti per i piloti<br />
del Gran Criterium e del Challenge<br />
Clubnews 73
Clubnews 74<br />
Baglioni Hotels per il<br />
Ferrari Club Italia<br />
Due marchi vincenti insieme: il<br />
Ferrari Club Italia ed il Gruppo<br />
Baglioni Hotels, la compagnia<br />
italiana leader nell’ hotellerie<br />
di lusso con i suoi 8 alberghi<br />
cinque stelle in Italia e 4 in<br />
Francia, annunciano la nascita<br />
di una nuova collaborazione.<br />
Da oggi a tutti i soci dei<br />
Ferrari Club, in Italia e nel<br />
mondo, è offerta l’occasione di<br />
essere ospite nei Baglioni<br />
Hotels a condizioni esclusive di<br />
particolare interesse.<br />
Baglioni Hotels offrirà ai soci<br />
dei Club Ferrari una personale<br />
ed accurata attenzione:<br />
Clubnews<br />
Una presentazione<br />
da sogno<br />
Tutto il mondo Ferrari ha<br />
vissuto un giorno eccezionale<br />
ed appassionante lo scorso 4<br />
febbraio, data ufficiale della<br />
presentazione al pubblico<br />
della nuova monoposto F1.<br />
Grazie alla mediazione del<br />
FCI, coinvolto in questo<br />
prestigioso evento, circa 100<br />
soci del Club hanno potuto<br />
assistere direttamente<br />
all'affascinante cerimonia.<br />
Dal ristorante EXE di Fiorano,<br />
dove i fedelissimi del Cavallino<br />
hanno consumato un buffet di<br />
benvenuto, alcuni autobus<br />
hanno accompagnato gli ospiti<br />
alla Pista di Fiorano, la<br />
migliore ambientazione per la<br />
presentazione di una F1.<br />
Teatro dell’evento, gli edifici<br />
della Nuova Logistica GES<br />
dove, in un'atmosfera<br />
elettrizzante e spettacolare,<br />
era stato allestito un palco<br />
circondato da una tribuna<br />
semicircolare ad arena<br />
riservata agli ospiti.<br />
I fortunati spettatori cui è<br />
stato concesso il privilegio di<br />
assistere “in diretta”<br />
all'evento, sono stati poco<br />
meno di 600: tra questi, i soci<br />
del Club, una ristretta élite di<br />
clienti vip di varie nazionalità<br />
giunti per l'occasione da tutto<br />
il mondo, alcuni incaricati di<br />
"Ferrari Owners' Site" nonché<br />
numerose celebrità e<br />
personalità di prestigio.<br />
L'evento è iniziato con la<br />
proiezione del film "600 Gran<br />
Premi", documento che<br />
illustra i principali successi<br />
della Ferrari nella storia della<br />
Formula 1 ed è quindi<br />
culminato, quasi senza<br />
soluzione di continuità, nel<br />
momento più importante: la<br />
"scoperta" della nuova,<br />
straordinaria monoposto della<br />
F1, alla presenza di Luca di<br />
Montezemolo, dei piloti e del<br />
direttore sportivo Jean Todt.<br />
Grande l'impressione<br />
suscitata dal nome della<br />
vettura, F2003 GA, in ricordo,<br />
come lo stesso Luca di<br />
Montezemolo ha spiegato,<br />
dell'avvocato Giovanni Agnelli,<br />
recentemente scomparso, che<br />
la Ferrari ha voluto<br />
commemorare come uomo di<br />
grande rilievo ed<br />
autorevolezza nel mondo della<br />
finanza e dello sport.<br />
Dopo la presentazione, cui ha<br />
fatto da cornice un lungo ed<br />
accurato shooting fotografico,<br />
i soci del Club - ciascuno dei<br />
quali ha ricevuto il press kit<br />
ufficiale - sono stati<br />
riaccompagnati al Hotel<br />
Executive dal quale hanno<br />
potuto fare ritorno a casa.<br />
all'evento sia di ottimo<br />
auspicio a tutta la Scuderia<br />
Ferrari e confidiamo in una<br />
rinnovata vittoria della Rossa<br />
nella competizione, già in atto,<br />
per la conquista del titolo<br />
mondiale di F1. (AK)<br />
un call center dedicato, tariffe<br />
preferenziali, l’assegnazione<br />
delle migliori camere<br />
disponibili, saranno alcuni dei<br />
vantaggi dell’accoglienza<br />
dedicata ai più affezionati<br />
clienti del Cavallino.<br />
Baglioni Hotels spa<br />
Corso Matteotti, 22<br />
Tel. +39 .02.773331<br />
Fax. +39.02.76008333<br />
Centro Prenotazioni<br />
Tel. +39.02.77333702/703 Fax<br />
+30.02.76008333<br />
Numero Verde 800-821057<br />
e-mail:<br />
reservation@baglionihotels.com<br />
Web Site:<br />
www.baglionihotels.com
La prima assemblea<br />
del 2003<br />
Per l'Assemblea annuale dei<br />
soci, il FCI ha scelto un luogo<br />
speciale e spettacolare,<br />
l’autodromo di Imola, in<br />
contemporanea alle gare del<br />
Ferrari Challenge, durante il<br />
week-end dal 28 al 30 aprile.<br />
La scelta di fissare lo<br />
svolgimento dell'Assemblea in<br />
concomitanza al Challenge si<br />
è rivelata particolarmente<br />
indovinata, sia perché il<br />
Challenge ha creato<br />
un'atmosfera affascinante e<br />
nello stesso tempo<br />
coinvolgente, sia perché, in tal<br />
modo, i soci hanno potuto<br />
trascorrere una giornata in<br />
pista, a diretto contatto con il<br />
mondo delle corse. Per i soci<br />
iscritti come concorrenti al<br />
Gran Criterium del FCI c'è<br />
stata inoltre la possibilità di<br />
partecipare ad un corso sulle<br />
prove e gare di Regolarità<br />
organizzato da Luca<br />
Bongiovanni, presidente della<br />
Commissione Sportiva del<br />
Club.<br />
L'Assemblea ha avuto luogo<br />
alle ore 11.00 nell'ampia<br />
tensostruttura appositamente<br />
predisposta per l'occasione<br />
dagli incaricati del Team<br />
Mercato Italia della Ferrari;<br />
qui il presidente del Club,<br />
Luca Matteoni, ha salutato<br />
ufficialmente ed intrattenuto i<br />
soci e gli ospiti che, con oltre<br />
120 presenze, hanno dato vita<br />
ad una partecipazione senza<br />
precedenti, un vero e proprio<br />
record!<br />
Dopo la presentazione del<br />
nuovo Consiglio Direttivo ed<br />
un riepilogo degli<br />
appuntamenti radunistici in<br />
programma per il 2003,<br />
l'Assemblea ha proseguito i<br />
lavori con l'approvazione del<br />
bilancio preventivo per l'anno<br />
in corso da parte dei soci che,<br />
al termine, hanno potuto<br />
anche prendere visione della<br />
nuova collezione di articoli<br />
d'abbigliamento del Club che<br />
possono acquistare in<br />
esclusiva.<br />
A sorpresa, una speciale<br />
attrazione per tutti i presenti é<br />
stata l'esposizione del nuovo<br />
La Ferrari è una<br />
passione.<br />
Ma anche un lusso<br />
Non è di certo passata<br />
inosservata la presenza del<br />
Concessionario Ineco<br />
all’interno della prima edizione<br />
della “Fiera del Lusso”<br />
organizzata nel quartiere<br />
fieristico di Verona, anche<br />
modello del Cavallino, la<br />
"Challenge Stradale", alla<br />
quale sono intervenuti Andrea<br />
Castronovo, Direttore<br />
Commerciale Ferrari, e<br />
Salvatore Papotto,<br />
Responsabile Mercato Italia.<br />
Il “Challenge Stradale”,<br />
ufficialmente presentato al<br />
pubblico qualche settimana<br />
prima al Salone di Ginevra,<br />
rappresenta un felice e<br />
riuscito compromesso tra i<br />
modelli 360 Modena e 360<br />
Challenge, specificatamente<br />
dedicato alle competizioni.<br />
Come più nel dettaglio<br />
spiegato in altra parte di<br />
questo giornale, la vettura si<br />
contraddistingue sia per la<br />
notevole riduzione del peso<br />
complessivo sia per l'ulteriore<br />
incremento delle prestazioni,<br />
che la pongono, in termini di<br />
grinta e fruibilità, ai vertici<br />
della sua categoria.<br />
Grazie all’iniziativa del FCI, la<br />
maggior parte degli ospiti ha<br />
quindi approfittato del bel<br />
tempo per assistere a tutte le<br />
prove del Campionato GT e del<br />
Ferrari Challenge, che in<br />
questa occasione si sono<br />
svolte per la prima volta in<br />
contemporanea. (AK)<br />
perché a fungere da sicuro<br />
richiamo concorreva anche<br />
l’esposizione di una “Enzo”,<br />
che ha calamitato l’attenzione<br />
del pubblico. Ma come se non<br />
bastasse, il marchio Ferrari era<br />
ulteriormente ben rappresentato<br />
da una vera parata di star,<br />
difatti, a far bella mostra di sé<br />
all’esterno del padiglione<br />
dedicato alla manifestazione,<br />
Il 25esimo del Ferrari<br />
Club Deutschland<br />
Questi tedeschi... Fanno della<br />
perfezione un punto d’onore.<br />
Per la celebrazione del quarto<br />
di secolo dalla Fondazione del<br />
Club hanno scelto lo stesso<br />
locale alle porte di Francoforte,<br />
lo “Glutsschänke Neuhof”,<br />
dove appunto 25 anni fa si era<br />
tenuta la prima assemblea il 18<br />
febbraio.<br />
Una buona occasione per<br />
ritrovarsi tutti, soci fondatori,<br />
membri storici e nuovi adepti<br />
una invidiabile “collezione” di<br />
vetture del Cavallino sotto un<br />
sole a tratti quasi primaverile,<br />
chiamate a raccolta dal titolare<br />
della Ineco, l’Ingegner<br />
Baraldini, che ha accolto i loro<br />
proprietari con un ricco buffet,<br />
consumato tra un buon<br />
bicchiere e amabili chiacchere<br />
sulle “ultime” da Maranello e<br />
dintorni. (AM)<br />
per rinnovare fedeltà e lunga vita<br />
allo storico sodalizio.<br />
Noi italiani, per non essere da<br />
meno, abbiamo inviato gli auguri<br />
del Ferrari Club Italia per mezzo<br />
di Andreas Kerschbaumer... un<br />
austriaco. (AM)<br />
Clubnews 75
ClubraduniSanMarino<br />
76 Clubraduni<br />
Il Gran Criterium<br />
parte a San Marino<br />
Le settimane immediatamente<br />
precedenti il Gran Premio di<br />
San Marino, che si svolge sul<br />
circuito di Imola, sono dense di<br />
avvenimenti molto significativi<br />
per il mondo Ferrari.<br />
Quest'anno, in particolare, la<br />
Repubblica più antica del<br />
mondo ha ospitato iniziative<br />
avvincenti quali l'esposizione<br />
della F2002 e la partita di<br />
calcio giocata tra Piloti e<br />
Parlamentari della Repubblica<br />
di San Marino. In seno a tante<br />
iniziative non poteva<br />
certamente mancare un evento<br />
del tutto particolare come il<br />
Gran Criterium organizzato dal<br />
FCI. Essendo, per ragioni<br />
organizzative, necessariamente<br />
limitato il numero di
partecipanti alla corsa, ed<br />
essendo il percorso stesso<br />
della gara piuttosto lungo ed<br />
estremamente impegnativo, il<br />
FCI si è quest'anno riservato di<br />
indirizzare l'invito al Gran<br />
Criterium solo ed<br />
esclusivamente ai soci che,<br />
avendo già precedentemente<br />
corso nel campionato FCI del<br />
2002, vantavano una certa<br />
esperienza nelle prove di<br />
Regolarità.<br />
I partecipanti si sono dati<br />
appuntamento il sabato nella<br />
storica Piazza Giangi situata<br />
nel cuore della piccola<br />
Repubblica, dove era fissata la<br />
partenza della gara. Dopo le<br />
consuete verifiche tecniche,<br />
Luca Bongiovanni, in qualità di<br />
vincitore del campionato FCI<br />
2002 ed in corsa sulla sua 550<br />
Maranello WSR, ha dato inizio<br />
alla prova partendo per primo<br />
alle 14:01. La corsa si è svolta<br />
su un percorso<br />
particolarmente lungo - oltre<br />
120 km - situato interamente<br />
sul territorio della Repubblica<br />
di S.Marino.<br />
Purtroppo l’inclemenza del<br />
Clubraduni 77
SanMarino<br />
78 Clubraduni<br />
tempo non ha permesso ai<br />
concorrenti di ammirare il<br />
paesaggio: un vero peccato, se<br />
si considera che le zone<br />
attraversate sono<br />
particolarmente suggestive e<br />
che, in condizioni atmosferiche<br />
favorevoli, il panorama è<br />
meraviglioso.<br />
Malgrado le numerose<br />
difficoltà, la quasi totalità dei<br />
concorrenti ha potuto<br />
raggiungere il rettilineo<br />
d'arrivo nella storica P.zza<br />
Grande con le vetture che, una<br />
dopo l'altra, sfilavano accanto<br />
alla F2002 posizionata, per<br />
l'occasione, nelle vicinanze del<br />
traguardo.<br />
Dopo una breve pausa al Grand<br />
Hotel San Marino, dove erano<br />
alloggiati, i partecipanti<br />
alla manifestazione<br />
sono ripartiti alla volta del<br />
Ristorante “La Fratta” dove<br />
hanno trascorso una piacevole<br />
serata in compagnia dei<br />
rappresentanti dell’ufficio di<br />
Stato per il turismo: dottoressa<br />
Edith Tamagnini e il direttore<br />
Antonio Macina. Il mattino<br />
seguente, si è svolta la<br />
seconda tappa, consistente in<br />
una prova d'abilità su una<br />
piazza cittadina che tutte le<br />
vetture concorrenti hanno ben<br />
superato dimostrando la<br />
notevole perizia dei loro<br />
equipaggi nelle differenti<br />
situazioni.<br />
Dopo il pranzo si è svolta la<br />
premiazione, il cui responso ha<br />
più o meno ricalcato il risultato<br />
finale dell'anno precedente,<br />
con l’equipaggio Bongiovanni-<br />
Zocca vincitore seguito da<br />
Aquilani-Aquilani e da<br />
Norbedo-Madriz.
Malgrado il tempo<br />
decisamente sfavorevole, la<br />
maggior parte dei concorrenti<br />
si è detta ampiamente<br />
soddisfatta dell'esperienza e<br />
dell'esito della manifestazione,<br />
sicuri che la prossima edizione<br />
avrà un ospite a tutti gradito: il<br />
caldo sole della Romagna. (AK)
in libreria<br />
I libri possono essere acquistati<br />
alla Libreria del’Automobile<br />
(Corso Venezia, 43 - Milano,<br />
telefono 02.760.066.24)<br />
usufruendo dello sconto del 15%<br />
riservato esclusivamente ai soci<br />
del Ferrari Club Italia.<br />
Gli acquisti possono essere<br />
anche fatti per corrispondenza<br />
contattando lo 02.2730.1462.8<br />
o collegandosi al sito internet<br />
www.libreriadellautomobile.it<br />
80 In libreria<br />
Michele Alboreto<br />
un campione per amico<br />
Ermanno Barchiesi<br />
Roberto Gurian<br />
Giorgio Nada Editore<br />
Testo: italiano e inglese<br />
Prezzo: euro 19,80<br />
Il 25 aprile 2001, in Germania,<br />
durante le prove che stava<br />
conducendo con l’Audi R8, Michele<br />
Alboreto rimase vittima di un<br />
incidente mortale.<br />
Uomo di grandi passioni, su tutte<br />
quella, divorante, per<br />
l’automobilismo, Alboreto aveva un<br />
posto speciale nel cuore dei tifosi,<br />
e non solo per aver portato, nel<br />
1985, la Ferrari alla piazza d’onore<br />
del Mondiale di F1 subito dietro<br />
Prost. Con il suo esempio di pilota<br />
che si era dovuto sudare l’accesso<br />
alle corse facendo mille lavori e<br />
risparmiando su tutto, Michele<br />
rappresentava l’incarnazione del<br />
sogno di tanti giovani di belle<br />
speranze e pochi soldi.<br />
Il suo talento istintivo, poi, ne<br />
facevano un corridore puro, che<br />
avrebbe corso anche su una<br />
macchina non particolarmente<br />
competitiva pur di scendere in<br />
pista. Ermanno Barchiesi, fotografo<br />
e suo amico d’infanzia, ha avuto<br />
l’iniziativa di proporre<br />
all’amministrazione di Rozzano,<br />
Comune nelle vicinanze di Milano<br />
dove entrambi sono nati, una<br />
mostra fotografica sulla vita di<br />
Michele.<br />
Da quella mostra nasce un libro<br />
che il giornalista sportivo Roberto<br />
Gurian ha curato nei testi e che,<br />
oltre a Barchiesi, vede l’apporto<br />
fotografico di Photo 4 e dello Studio<br />
Falletti. Su iniziativa della moglie<br />
Nadia e dell’Editore, una parte del<br />
ricavato dalle vendite sarà<br />
destinato alla Lega Italiana per la<br />
Lotta contro i Tumori.<br />
“Un campione per amico” è quindi<br />
una raccolta di immagini che<br />
ritraggono Alboreto nelle più<br />
disparate situazioni; dalle prime<br />
gare del 1976 con le piccole<br />
Formula Monza ai successi in<br />
Formula 1, dagli incontri con i<br />
personaggi più in vista alle foto con<br />
gli amici di gioventù, con la<br />
famiglia.<br />
Ne esce un libro fresco e semplice,<br />
come era Michele.<br />
Alla presentazione del volume, che<br />
si è svolta lo scorso aprile presso la<br />
Libreria dell’Automobile alla<br />
presenza della moglie, degli amici,<br />
dei giornalisti sportivi, c’era una<br />
curiosa sensazione di serenità:<br />
come era Alboreto, sereno e felice<br />
di correre. Sempre.<br />
Formula 1 engine<br />
Rivista mensile<br />
Edizioni New Energy<br />
Testo: italiano<br />
Prezzo: euro 2,00<br />
Chi ha detto che per i giornali<br />
dedicati allo sport automobilistico<br />
non c’è più posto? Se le iniziative<br />
editoriali sono come questo<br />
“Formula 1 engine”, ben vengano.<br />
Divertente, pratico, di facile lettura<br />
e con diversi spunti interessanti,<br />
“Formula 1 engine” stupisce già dal<br />
formato che, chiuso, ha le<br />
dimensioni e la copertina di un<br />
normale foglio A4, per poi aprirsi<br />
ed essere letto come un quotidiano<br />
in formato tabloid. Diretto da<br />
Eugenio Cova, “Formula 1 engine”<br />
vanta un comitato di direzione forte<br />
di Mauro Forghieri, Gianpaolo<br />
Dallara e Mauro Coppini, e, tra i<br />
collaboratori, spiccano i nomi di<br />
Cesare Fiorio e Gianpiero Moretti.<br />
Non solo dedicato alla F1, il<br />
giornale tratta anche del<br />
campionato Indy, compie alcune<br />
prove di auto in produzione, dedica<br />
spazio alle notizie più intriganti del<br />
mondo dell’automobile, sia dal<br />
punto di vista sportivo che della<br />
produzione. Un esperimento<br />
interessante e ben fatto che, ci<br />
auguriamo, possa avere il seguito<br />
che merita. In bocca al lupo!<br />
Willy Mairesse<br />
le chevalier meurtri<br />
Christophe A. Gaascht<br />
Nostalgia editions<br />
Testo: francese e inglese<br />
Prezzo: euro 38,00<br />
Parlare di Willy Mairesse, pilota<br />
belga nato a Momignies nel 1928, è<br />
un po’ come ripercorrere la genesi<br />
della GTO, la vettura che sviluppò in<br />
prima persona quando, sotto<br />
contratto con la Ferrari, bazzicava<br />
Maranello e dintorni.<br />
La carriera di pilota di Mairesse<br />
iniziò nel 1953, quando debuttò<br />
nelle corse alla “Liegi-Roma-<br />
Liegi”, una cavalcata<br />
automobilistica per tutta Europa.<br />
Tre anni dopo, nel 1956, Mairesse<br />
quella gara la vinse e fu contattato<br />
dalla Ecurie Nationale Belge per<br />
correre con le sue macchine nelle<br />
due stagioni successive. Al “Tour de<br />
France” Mairesse, dopo una lunga<br />
ed estenuante lotta durata tutta la<br />
gara, ebbe la meglio sul suo<br />
connazionale Olivier Gendebien,<br />
impresa che gli valse l’interesse<br />
personale di Enzo Ferrari, che lo<br />
ingaggiò.<br />
il periodo con la scuderia di<br />
Maranello fu denso di vittorie (su<br />
tutte i “Tour de France” del ’60 e<br />
’61, la “Targa Florio” del ’62, la<br />
“1000 km” del Nürburgring del ’63)<br />
e di incidenti, l’ultimo dei quali, al<br />
GP di FI del Nürburgring del ’63,<br />
decretò la fine del rapporto con la<br />
Ferrari e il suo temporaneo ritiro<br />
dalle corse.<br />
Rientrato come gentleman driver,<br />
nel 1968 fu vittima di un altro grave<br />
incidente alla “24 Ore” di Le Mans<br />
che lo minò definitivamente nel<br />
fisico. Mairesse si suicidò nel 1969,<br />
all’età di 42 anni.<br />
A raccontare la sua storia, quella di<br />
un pilota tanto appassionato quanto<br />
sfortunato, provvede un giovane<br />
belga, Cristophe A. Gaascht, che ha<br />
iniziato a frequentare l’ambiente di<br />
Spa-Francorchamps già da piccolo,<br />
fino a diventare lo speaker ufficiale<br />
del circuito in occasione delle gare<br />
storiche. Forte di una pazienza<br />
infinita, Gaascht ha preparato il suo<br />
primo libro in anni di ricerche,<br />
arricchendolo con un ampio<br />
contributo fotografico formato da<br />
molte immagini inedite.<br />
Per informazioni:<br />
Editions Nostalgia<br />
Rue Coronmeuse, 37<br />
B-4800 Verviers<br />
Belgium<br />
Tel/fax: +32 87 33 43 73
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Formula 1? Che sospensioni montava la 330 America? Come<br />
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