28.05.2013 Views

Doppia anima

Doppia anima

Doppia anima

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Club ilRivista Ufficiale del Ferrari Club Italia 1° Quadrimestre 2003 Anno 3 - n° 1<br />

<strong>Doppia</strong> <strong>anima</strong><br />

Editoriale Un nuovo Club Profili Arrivederci, Avvocato Iniziative Clienti & Soci Ferrari 360<br />

Challenge Volti nuovi, sfide nuove/Le prime gare Cronache Cavallino olé! Storie Nella cava<br />

virtuale La Ferrari vista da... Jason Kay Artigiani Amici per la pelle Granturismo California<br />

dreamim’/La paternità ritrovata Formula 1 Monoposto con dedica/Evoluzione estrema Dealer<br />

Story Daytona/Motor Portfolio Rosso in corsa Clubeventi


Ferrari<br />

ha scelto Marsh<br />

Marsh, il n° 1 al mondo nella gestione dei rischi, ha progettato,<br />

per Ferrari Personal Services, un sistema di soluzioni assicurative dedicate<br />

alle automobili più esclusive del mondo.<br />

Il programma offerto ai Ferrari Owners è assolutamente personalizzabile,<br />

si compone di garanzie e servizi adeguati alle loro esigenze per ottenere<br />

una copertura assicurativa unica, come uniche sono le loro automobili.<br />

Il n° 1 al mondo nella gestione dei rischi<br />

Marsh S.p.A., Palazzo Carducci - Via Olona, 2 - 20123 Milano<br />

02 485381 www.marsh.it


il<br />

Club<br />

ilClub<br />

Rivista ufficiale riservata<br />

ai soci del Ferrari Club Italia<br />

Pubblicazione Quadrimestrale<br />

1° Quadrimestre 2003<br />

Anno 3 - n° 1<br />

Presidente<br />

Luca Matteoni<br />

Direttore Responsabile<br />

Alessandro Giudice<br />

Art director<br />

Alessandro Migliorini<br />

Hanno collaborato<br />

Riccardo Andreoni, Adalberto<br />

Cattabriga, Paolo D’Alessio,<br />

Andreas Kerschbaumer, Ugo<br />

Longobardi, Giancarlo Marchesi,<br />

Alessandro Migliorini, Gianni Rogliatti,<br />

Paolo Tringali, Marco Vitali<br />

Fotografie<br />

Callo, Centro Documentazione Ferrari,<br />

Dino Eisele, Alessandro Giudice,<br />

laPresse, Flavio Mazzi, Roberto Viva<br />

Traduzioni Alessandro Galli<br />

Dialogue International<br />

Editore<br />

Golinelli Industrie Grafiche SpA<br />

Stampa e confezione<br />

Golinelli Industrie Grafiche SpA<br />

www.golinelli.it<br />

Stampata su UPM Finesse 500<br />

Prodotto da UPM Kymmene<br />

Copertina 200 gr.<br />

Interno115 gr.<br />

Testata di proprietà del Ferrari Club Italia<br />

Via Abetone Inferiore, 4 41053 Maranello<br />

(Modena).<br />

Tutti i diritti riservati. Il materiale<br />

contenuto in questa pubblicazione non<br />

può essere riprodotto, né integralmente,<br />

né parzialmente senza preventiva<br />

autorizzazione del Ferrari Club Italia.<br />

Le opinioni espresse non rispecchiano<br />

necessariamente quelle dell’editore<br />

e del proprietario della testata.<br />

Analogamente, nessuna responsabilità<br />

è assunta per le inserzioni pubblicitarie<br />

contenute nella rivista.<br />

Autorizzazione richiesta al Tribunale<br />

di Modena.<br />

In questo numero<br />

Nello scorso gennaio, Gianni<br />

Agnelli, l’Avvocato, se n’è andato.<br />

A questo personaggio così<br />

profondamente legato alla storia<br />

dell’Italia e dell’automobile,<br />

abbiamo voluto dedicare un<br />

breve ricordo nelle pagine di<br />

questo primo numero del 2003.<br />

L’anno che stiamo vivendo è<br />

denso di novità per la Ferrari.<br />

La presentazione di una nuova<br />

macchina è sempre un evento e<br />

la Challenge Stradale non si<br />

sottrae a questo destino: dei suoi<br />

contenuti tecnologici parliamo<br />

diffusamente nelle pagine che<br />

seguono senza dimenticare un<br />

cenno alla nuova serie del<br />

Challenge corso in pista, cui la<br />

berlinetta deve molte delle sue<br />

più efficaci soluzioni.<br />

Ad un’altra vettura, una vera<br />

diva, è poi dedicato un piccolo<br />

scoop, che dopo anni di<br />

fraintendimenti, ne sancisce<br />

definitivamente la paternità.<br />

Ci riferiamo alla 250 California,<br />

bella tra le belle, lo spider<br />

Ferrari per eccellenza, ora<br />

definitivamente attribuita alla<br />

creatività di Sergio Scaglietti, il<br />

re dei battilastra. Il resto del<br />

giornale è riservato ai maestri<br />

che lavorano il cuoio per gli<br />

amanti del Cavallino, ai lavori<br />

pittorici di Giovanni Cremonini e,<br />

naturalmente, alla nuova<br />

monoposto di F1, costretta a<br />

combattere più con regolamenti<br />

al limite del bizzarro che con gli<br />

avversari. Nelle pagine gialle in<br />

chiusura di questo numero,<br />

dedicate al Ferrari Club Italia, si<br />

trovano le informazioni sulla<br />

rinnovata struttura organizzativa<br />

del Club e la cronaca degli<br />

avvenimenti più interessanti che<br />

caratterizzano la vita del<br />

sodalizio del Cavallino e dei suoi<br />

soci.<br />

Sommario<br />

3 Editoriale<br />

4 Ferrarievents<br />

8 Profili<br />

Arrivederci, avvocato<br />

10 Auto<br />

<strong>Doppia</strong> <strong>anima</strong><br />

18 Iniziative<br />

Soci & Clienti<br />

20 Ferrari 360 Challenge<br />

Volti nuovi, sfide nuove<br />

23 Ferrari 360 Challenge<br />

Le prime gare<br />

26 Cronache<br />

Cavallino, olè!<br />

30 Storie<br />

Nella cava virtuale<br />

32 Storie<br />

La rivoluzione editoriale<br />

33 La Ferrari vista da...<br />

Jason Kay<br />

34 Artigiani<br />

Amici per la pelle<br />

40 Granturismo<br />

California dreamin’<br />

46 Granturismo<br />

La paternità ritovata<br />

48 Formula 1<br />

Monoposto con dedica<br />

50 Formula 1<br />

Evoluzione estrema<br />

54 Dealer story<br />

Daytona<br />

58 Portfolio<br />

Rosso in corsa<br />

62 Dealer story<br />

Motor<br />

67 Clubeventi<br />

La copertina<br />

Quando si parla di un’automobile,<br />

cosa significa il termine<br />

“stradale”? Significa che è la<br />

versione addomesticata di un<br />

modello destinato alla pista, con<br />

cavalli tenuti imbrigliati, assetti<br />

costretti a sopportare i sobbalzi<br />

delle rotaie del tram, scarichi<br />

soffocati, per dare soddisfazione<br />

alle regole della comune<br />

circolazione. Per chi si aspetta il<br />

surrogato di un’auto da corsa,<br />

però, la “Challenge Stradale”<br />

rappresenta una delusione.<br />

Perché la “Challenge Stradale” è<br />

un’auto da corsa, a tutti gli effetti.<br />

Provarla per credere.


Editoriale<br />

S<br />

e dal 1947 il gusto per la<br />

tecnica e la bellezza<br />

dell’automobile trova la<br />

sua migliore espressione nelle<br />

granturismo del Cavallino<br />

rampante, dal 1987 i clienti più<br />

appassionati hanno a<br />

disposizione una chiave di<br />

accesso ancora più privilegiata<br />

alla storia ed alla vita del<br />

marchio di Maranello: il Ferrari<br />

Club Italia.<br />

Sono infatti quindici anni che,<br />

con l’imprimatur personale di<br />

Enzo Ferrari, professionisti,<br />

industriali, imprenditori come<br />

anche collezionisti e piloti, si<br />

associano al sodalizio<br />

automobilistico più prestigioso<br />

del mondo, dando vita a<br />

manifestazioni esclusive e<br />

partecipando agli avvenimenti<br />

più importanti della Ferrari.<br />

Con il 2003 il Ferrari Club ha<br />

iniziato una nuova stagione<br />

della sua ormai lunga storia.<br />

Si è rinnovato nello statuto,<br />

nella struttura, nel numero e<br />

nella qualità degli eventi a<br />

calendario.<br />

Quello di oggi è un Ferrari Club<br />

ancora più vicino ai soci come<br />

a tutti i nuovi clienti del<br />

Cavallino rampante, per i quali<br />

sono state studiate particolari<br />

condizioni di accesso e<br />

associazione.<br />

Come spiegato in dettaglio<br />

nelle pagine che seguono,<br />

molti sono i fattori del<br />

cambiamento e numerose le<br />

occasioni di incontro.<br />

Dalla presentazione della<br />

monoposto di Formula 1 alle<br />

gare del Challenge moderno e a<br />

quelle dedicate alle auto<br />

storiche da competizione, i Soci<br />

del Club hanno a disposizione<br />

una quantità di situazioni nelle<br />

quali vivere da vicino le<br />

vicende della Scuderia, dei suoi<br />

piloti e di tutto il mondo<br />

Ferrari.<br />

Il calendario del Ferrari Club<br />

Italia è denso di avvenimenti,<br />

anche internazionali, molti dei<br />

quali offrono la possibilità, ai<br />

clienti più sportivi, di<br />

cimentarsi in prove di<br />

regolarità, partecipando al<br />

Gran Criterium, o di<br />

sperimentare l’emozione dei<br />

giri in pista sui più interessanti<br />

circuiti del Challenge, come<br />

Imola, Monza, il Mugello e<br />

Misano.<br />

Una sezione riservata ai<br />

possessori di Ferrari d’epoca,<br />

che grazie all’iscrizione al Club<br />

godono della registrazione<br />

gratuita all’ASI, consente loro<br />

di partecipare ad eventi<br />

riservati e a Concorsi<br />

d’Eleganza, oltre che di<br />

presenziare in qualità di ospiti<br />

alle manifestazioni storiche<br />

alle quali è invitata la Ferrari.<br />

Perché, è bene ricordarlo,<br />

essere Soci del Ferrari Club<br />

Italia comporta l’onore di<br />

rappresentare il Cavallino<br />

rampante con l’educazione, la<br />

sportività, il rispetto che un<br />

simbolo così conosciuto ed<br />

amato in tutto il mondo porta<br />

con sé.<br />

La comunicazione tra la sede di<br />

Maranello ed i Soci, oltre che<br />

ad un’organizzata ed efficiente<br />

segreteria, è demandata a<br />

questo giornale, che non<br />

dimenticando gli articoli e le<br />

testimonianze che raccontano<br />

la Ferrari di ieri e di oggi,<br />

documenta le attività svolte<br />

durante la stagione con ampi<br />

servizi fotografici ed una<br />

cronaca puntuale e dettagliata.<br />

Nel 2003, l’attività radunistica<br />

del Club partirà in primavera<br />

con il primo incontro di Napoli<br />

cui seguiranno quelli in<br />

Toscana, a giugno, in Liguria a<br />

settembre e in Sardegna, ad<br />

ottobre, senza dimenticare<br />

l’incontro di Mantova dedicato<br />

alla memoria di Nuvolari. Nelle<br />

settimane che intercorrono tra<br />

questi raduni, i Soci potranno<br />

aderire alle iniziative sportive<br />

in circuito, provare il brivido di<br />

percorrere la pista sopraelevata<br />

ricavata sul tetto del Lingotto<br />

o, ancora, partecipare in<br />

Germania al raduno che<br />

festeggia i 25 anni del Ferrari<br />

Club Deutschland, dal 10 al 13<br />

luglio.<br />

Un grande Club, quindi,<br />

<strong>anima</strong>to dalla passione per la<br />

Ferrari e le sue molteplici<br />

attività, dove al piacere di stare<br />

in compagnia di veri<br />

appassionati si unisce il<br />

privilegio di essere una parte<br />

attiva di quella grande famiglia<br />

che sta sotto il simbolo del<br />

Cavallino rampante.<br />

Luca Matteoni<br />

Editoriale 3


Ferrarievents Notizie, persone<br />

e fatti dal<br />

mondo Ferrari.<br />

Quello che è<br />

successo nei<br />

primi mesi del<br />

2003<br />

4 Ferrari events<br />

A cura di Alessandro Migliorini<br />

Fonte Ferrari Media Centre<br />

Gennaio<br />

06<br />

Salone dell'Auto di Detroit<br />

Al Salone dell'auto di Detroit,<br />

il Presidente, Luca di<br />

Montezemolo, ha incontrato la<br />

stampa internazionale:“Siamo<br />

particolarmente contenti di<br />

essere qui a Detroit perché il<br />

legame del nostro marchio con<br />

questo Paese è molto forte" -<br />

ha detto Montezemolo -<br />

"L’America è da oltre 20 anni il<br />

mercato più importante per<br />

Ferrari che in Nord America ha<br />

aumentato del 18% le vendite<br />

rispetto al 2001, con 1203<br />

consegne al cliente finale.<br />

14<br />

La Ferrari tra le 10 migliori<br />

aziende europee in cui<br />

lavorare secondo la rivista<br />

Fortune<br />

La rivista americana “Fortune”<br />

riporta la Ferrari tra le prime<br />

dieci aziende europee in<br />

termini di qualità della vita sul<br />

lavoro. “Fin dall’arrivo del<br />

Presidente di Ferrari e<br />

Maserati Luca di Montezemolo”,<br />

ha commentato il Direttore del<br />

Personale Ferrari, Franco<br />

Garello, “una delle priorità è<br />

stata quella di creare le<br />

condizioni perché la gente<br />

potesse lavorare in team e con<br />

la massima motivazione.<br />

Lavorare in un luogo eccellente<br />

è infatti la migliore premessa<br />

per l’eccellenza del prodotto,<br />

nonché un modo certo per dare<br />

piacere e motivazione al lavoro<br />

e raggiungere i risultati.<br />

Siamo quindi particolarmente<br />

lieti che organizzazioni<br />

specializzate e testate<br />

nazionali e internazionali<br />

abbiano attribuito valutazioni<br />

così alte al nostro Gruppo.<br />

È uno stimolo per proseguire<br />

su questa strada, che ha<br />

permesso di fare del 2002 un<br />

nuovo anno record”.<br />

21<br />

La Ferrari è la più “cercata”<br />

sul web<br />

La Ferrari è il top brand più<br />

gettonato su Internet. Il<br />

primato mondiale sul web è<br />

stato decretato dal famoso<br />

motore di ricerca Google che<br />

ha diffuso i dati dell’indagine<br />

"Year-End Zeitgeist" per il<br />

2002. Secondo Google, nel 2002<br />

la Ferrari ha infatti nettamente<br />

battuto tutti i più famosi marchi<br />

mondiali, posizionandosi anche<br />

davanti a colossi del calibro di<br />

Sony, Nokia, Disney e<br />

Microsoft. In base a quanto<br />

diffuso dalla società americana<br />

la ricerca, articolata e divisa<br />

per oltre 30 diverse sezioni, è<br />

stata condotta analizzando più<br />

di 55 miliardi di richieste che<br />

gli utenti di Google hanno<br />

rivolto al motore di ricerca nei<br />

12 mesi del 2002.<br />

24<br />

La scomparsa dell’Avvocato<br />

Gianni Agnelli<br />

Luca di Montezemolo, ha<br />

voluto cosi’ ricordare la figura<br />

del carismatico Avvocato: “La<br />

scomparsa di Giovanni Agnelli<br />

lascia un vuoto incolmabile<br />

nella mia vita. Da oltre 35 anni,<br />

la sua amicizia e il suo affetto<br />

sono stati per me un punto di<br />

riferimento insostituibile.<br />

Non dimenticando mai quanto<br />

mi sia stato vicino nei momenti<br />

più’ difficili, con grande<br />

riconoscenza dedico a lui i<br />

successi della Ferrari ben<br />

conoscendo la parte<br />

fondamentale che ha avuto'.<br />

29<br />

Il Re di Svezia in visita alla<br />

Ferrari<br />

Il re Carlo Gustavo XVI di<br />

Svezia, accompagnato<br />

dall’ambasciatore di Svezia in<br />

Italia, Staffan Wrigstad, e da<br />

una delegazione di personalità<br />

del mondo economico,<br />

scientifico e imprenditoriale<br />

svedesi, si è recato alla Ferrari<br />

per una visita privata.<br />

Accolto dal vicepresidente<br />

Piero Ferrari e dal direttore<br />

generale dell’area Granturismo<br />

Amedeo Felisa, ha visitato la<br />

Nuova Meccanica e la linea di<br />

produzione della Enzo Ferrari,<br />

intrattenendosi a lungo con<br />

tecnici e responsabili delle due<br />

aree. Il sovrano di Svezia ha poi<br />

incontrato il direttore generale<br />

della Gestione Sportiva Jean<br />

Todt che, insieme ad Amedeo<br />

Felisa, gli ha fatto omaggio di<br />

un albero di distribuzione del<br />

V10 di Formula 1 in ricordo<br />

della visita.<br />

Febbraio<br />

05<br />

Doppio premio alla Ferrari<br />

dalla rivista tedesca “Auto<br />

Motor und Sport”<br />

<strong>Doppia</strong> affermazione delle<br />

granturismo Ferrari, a<br />

Stoccarda, nella cerimonia di<br />

consegna dei premi alle<br />

“Migliori Auto del 2003” da<br />

parte di “Auto Motor und<br />

Sport”. Tra le vetture di<br />

importazione, la Enzo Ferrari<br />

ha vinto il primo premio nella<br />

categoria delle sportive,<br />

mentre la 360 Spider è stata<br />

giudicata la migliore in<br />

assoluto tra le cabriolet.<br />

I giudizi finali sono il risultato<br />

dei voti espressi da 110.000<br />

lettori della rivista, ma anche


dai 50.000 visitatori della sua<br />

edizione online, che già nelle<br />

passate edizioni del Premio<br />

avevano incoronato la 360<br />

Modena e la 550 Maranello.<br />

07<br />

A Maranello, la presentazione<br />

della nuova monoposto<br />

La nuova monoposto Ferrari, è<br />

stata presentata a Maranello<br />

alle 11:12:17. Il nome ufficiale<br />

della vettura “F2003-GA” da<br />

una parte prosegue una storica<br />

tradizione mentre le lettere<br />

“GA” rappresentano un<br />

omaggio allo scomparso<br />

Avvocato Giovanni Agnelli.<br />

14<br />

Conferito al Team Ferrari il<br />

“Pegaso” per lo Sport<br />

Il team Ferrari ha ricevuto a<br />

Firenze il Pegaso per lo Sport.<br />

Il premio, istituito dalla<br />

Regione Toscana nel 1996 e<br />

destinato agli atleti e alle<br />

società che si sono<br />

particolarmente distinti in<br />

ambito sportivo, è stato<br />

assegnato in via straordinaria<br />

alla Scuderia di Maranello, in<br />

virtù del forte legame che lega<br />

la Ferrari alla Regione Toscana.<br />

Proprio nel cuore di questa<br />

regione si trova, infatti, uno dei<br />

circuiti della Casa di<br />

Maranello, il Circuito del<br />

Mugello, che ospita i test di<br />

Formula 1 della Scuderia e le<br />

gare del Challenge Ferrari.<br />

Il premio è stato ritirato da una<br />

delegazione Ferrari guidata da<br />

Jean Todt, Direttore Generale<br />

della Gestione Sportiva.<br />

22<br />

Quattroruote premia la Enzo<br />

e la Scuderia Ferrari<br />

La rivista “Quattroruote” ha<br />

indicato i vincitori del premio<br />

“Le auto che preferisco 2003”,<br />

assegnato in base ai risultati<br />

del referendum al quale hanno<br />

partecipato circa 220.000<br />

lettori. Tra le vetture premiate<br />

nelle diverse categorie, la Enzo<br />

Ferrari ha subito raccolto<br />

l’entusiasmo degli appassionati<br />

delle auto sportive, mentre il<br />

premio speciale alle case<br />

automobilistiche che nel 2002<br />

si sono distinte per lo sport è<br />

andato alla Ferrari per i suoi<br />

successi dello scorso anno.<br />

Marzo<br />

04<br />

Al Salone di Ginevra la nuova<br />

“Challenge Stradale”<br />

In anteprima mondiale, alla 73 a<br />

edizione del Salone<br />

Internazionale dell’Auto di<br />

Ginevra, la Ferrari ha<br />

presentato la nuova Challenge<br />

Stradale, un modello a otto<br />

cilindri che affianca le 360<br />

Modena e 360 Spider e che<br />

deriva dall’esperienza delle<br />

corse nei campionati<br />

internazionali Ferrari<br />

Challenge Trofeo Pirelli e dalle<br />

gare Granturismo. Il forte<br />

legame con le corse si esprime<br />

con una considerevole<br />

riduzione del peso della<br />

vettura, realizzata con<br />

carrozzeria e telaio<br />

interamente in alluminio, con i<br />

dischi in carbonio e con il<br />

cambio tipo F1.<br />

L’alleggerimento della vettura<br />

è stato ottenuto anche grazie<br />

ad un allestimento racing e a<br />

significativi interventi su<br />

aerodinamica, assetto e<br />

frenata.<br />

07<br />

La 575M Maranello vettura più<br />

bella del mondo<br />

La 575M Maranello è stata<br />

premiata come l’automobile<br />

sportiva più bella del 2002.<br />

Amedeo Felisa, Direttore<br />

Generale Granturismo Ferrari,<br />

ha ritirato nel Salone d’Onore<br />

della Triennale di Milano il<br />

premio “L’ Automobile Più<br />

Bella del Mondo” assegnato da<br />

una giuria internazionale<br />

presieduta da Bruno Alfieri e<br />

composta dai più autorevoli<br />

designer ed esperti<br />

dell'automobile. Vincitrice nella<br />

categoria vetture sportive, la<br />

575 M Maranello ha ricevuto il<br />

premio con la seguente<br />

motivazione: “per l'ulteriore<br />

affermazione di una filosofia<br />

formale in cui classe e grinta<br />

sportiva si fondono in un<br />

insieme armonico”.<br />

11<br />

Il Presidente Ciampi in visita<br />

alla Ferrari<br />

"Il Presidente della Repubblica<br />

Ciampi è competente e<br />

appassionato, pienamente<br />

consapevole del ruolo che del<br />

nostro paese hanno la ricerca,<br />

l’innovazione, la modernità".<br />

Così il Presidente di Ferrari e<br />

Maserati, Luca di Montezemolo,<br />

ha commentato la visita di<br />

Carlo Azeglio Ciampi agli<br />

stabilimenti della Casa del<br />

Cavallino. Durante il tour della<br />

fabbrica Ciampi si è<br />

brevemente intrattenuto con le<br />

maestranze del Cavallino,<br />

ricevendo una calorosa<br />

accoglienza. "La Ferrari" - ha<br />

commentato il Capo dello Stato<br />

- "coniuga efficienza con<br />

modernità e comodità. È una<br />

fabbrica modello. Inoltre la<br />

Ferrari è un grosso elemento<br />

di unità per gli italiani ed è un<br />

simbolo dell'Italia. In qualsiasi<br />

parte del mondo si vada,<br />

persino in Patagonia, si sente<br />

parlare della Ferrari".<br />

19<br />

Per il Gruppo Ferrari Maserati<br />

un altro anno all'insegna della<br />

crescita<br />

Il Consiglio di Amministrazione<br />

di Ferrari SpA, presieduto da<br />

Luca Cordero di Montezemolo<br />

ha esaminato i dati di bilancio<br />

del 2002, che si conferma<br />

come un altro anno all’insegna<br />

della crescita economica e dei<br />

successi sportivi. Il fatturato<br />

globale del Gruppo ammonta a<br />

1.208 milioni di Euro, con un<br />

incremento del 14,1% rispetto<br />

al 2001.<br />

Aprile<br />

07<br />

La Ferrari è l’azienda Italiana<br />

più rispettata al mondo<br />

La Ferrari è l’azienda italiana<br />

più rispettata e reputata al<br />

mondo. Lo hanno affermato<br />

oltre 1000 top manager in 20<br />

diversi paesi del mondo,<br />

nell’indagine realizzata da<br />

Price Waterhouse Coopers,<br />

società di consulenza<br />

specializzata in ricerche di<br />

mercato, in collaborazione con<br />

il Financial Times, il più<br />

importante quotidiano<br />

economico finanziario inglese.<br />

18<br />

Conferito alla Scuderia Ferrari<br />

il premio speciale “Marisa<br />

Bellisario”<br />

“Il tema conduttore della XV<br />

edizione del Premio Bellisario<br />

è lo sport” - ha ricordato Lella<br />

Golfo, presidente della<br />

Fondazione Bellisario - “in<br />

quanto le donne sono state e<br />

sono protagoniste assolute nel<br />

sistema sportivo italiano e<br />

internazionale”. Il premio è<br />

stato consegnato a una<br />

rappresentanza delle donne del<br />

team che, impegnate in pista e<br />

nella progettazione,<br />

contribuiscono ai successi<br />

della Scuderia di Maranello.<br />

Ferrari events 5


COLLECTOR’S SERIES<br />

FOR MEN AND WOMEN


for


Profili I In ricordo di Gianni Agnelli<br />

8 Profili<br />

I<br />

l 24 gennaio 2003 si è spento<br />

a Torino l’avvocato Gianni<br />

Agnelli, presidente d’onore<br />

della Fiat. Vogliamo ricordarlo<br />

per quello che lui ha significato<br />

non solo per il mondo dell’auto<br />

e dello sport, ma soprattutto<br />

per l’immagine nazionale che<br />

ha veicolato nel mondo, ben<br />

lontana dagli stereotipi dei<br />

quali siamo vittime e, spesso,<br />

artefici.<br />

Anello importante di una<br />

grande famiglia di<br />

imprenditori, Agnelli ha<br />

rappresentato per l’Italia un<br />

autentico punto di riferimento,<br />

e non solo per la quantità di<br />

posti di lavoro che la sua<br />

azienda ha da sempre creato.<br />

Egli è stato l’emblema di uno<br />

stile al quale ognuno, a<br />

prescindere dalla sua<br />

estrazione sociale e culturale,<br />

ha sempre aspirato; uno stile<br />

che si esprimeva nel modo di<br />

porsi, di affrontare la vita nelle<br />

sue varie sfaccettature, di<br />

prendere posizioni e decisioni<br />

anche scomode, forte di un<br />

carisma che tutti, anche i suoi<br />

più estenuanti detrattori, gli<br />

riconoscevano.<br />

Tra le passioni di Gianni<br />

Agnelli, l’automobile<br />

rappresentava un cardine<br />

imprescindibile attorno al<br />

quale, nella gioia dei risultati e<br />

della bellezza del prodotto così<br />

come nel dramma della crisi<br />

economica e nel dolore degli<br />

incidenti, aveva costruito la sua<br />

intera esistenza.<br />

L’automobile era l’impresa di<br />

famiglia, gli aveva offerto un<br />

palcoscenico prestigioso,<br />

l’aveva segnato nel fisico,<br />

l’aveva portato in cima al<br />

mondo con un marchio<br />

leggendario, quello del<br />

Cavallino.<br />

Come cliente, prima (erano di<br />

straordinaria eleganza ed<br />

intuizione le auto “speciali”<br />

che si faceva confezionare da<br />

Pininfarina e Touring), e come<br />

socio di maggioranza, poi. Con<br />

Enzo Ferrari Agnelli aveva un<br />

rapporto di assoluto rispetto,<br />

come le tappe ed i modi di<br />

questa alleanza necessaria<br />

hanno più volte dimostrato:<br />

grande autonomia alla<br />

creatività e all’intuito del<br />

Commendatore e supporto<br />

all’attività industriale furono i<br />

punti fermi e riconosciuti<br />

dell’intesa, senza deroghe né<br />

ripensamenti.<br />

Come tutti gli italiani, il lungo<br />

periodo di attesa di risultati<br />

che tardavano a venire lo<br />

rattristava, solo che lui era<br />

coinvolto in prima persona.<br />

E prese la decisione giusta,<br />

mettendo un suo uomo, anzi il<br />

suo uomo di massima fiducia,<br />

al vertice Ferrari.<br />

Lo fece con stile, come sempre,<br />

lasciando passare qualche anno<br />

dalla scomparsa del<br />

Commendatore, e i risultati,<br />

faticosamente ma<br />

ineluttabilmente, gli diedero<br />

ragione. Gianni Agnelli se n’è<br />

andato. Ci mancheranno le sue<br />

Arrivederci, Avvocato<br />

argute e spiritose<br />

considerazioni, quelle che le<br />

agenzie rimandavano in tutto<br />

il mondo e con le quali i<br />

giornali facevano i titoli; la sua<br />

visione internazionale di un<br />

mondo sempre un pò troppo<br />

arroccato su posizioni<br />

provinciali; i suoi vezzi, che<br />

diventavano moda non appena<br />

rivelati; la sua voce suadente,<br />

dal tratto nobile e ironico.<br />

Ricordarlo è un atto doveroso<br />

ed anche un modo per<br />

esorcizzare la sua scomparsa<br />

che, in realtà, esiste solo come<br />

fatto fisico, perché lo stile<br />

dell’uomo rimane nella cultura<br />

e nel vissuto di tutti noi.<br />

Arrivederci, Avvocato.


Profili 9


Auto I La nuova Challenge Stradale<br />

10 Auto<br />

Testo<br />

Alessandro Giudice<br />

Foto<br />

Centro Documentazione Ferrari<br />

Dino Eisele<br />

Alessandro Giudice<br />

ella storia delle<br />

competizioni Nautomobilistiche,<br />

peso<br />

e prestazioni sono concetti<br />

strettamente collegati tra<br />

loro. Alla domanda di<br />

maggiore potenza ha sempre<br />

dovuto corrispondere la<br />

ricerca del minor peso<br />

possibile, che non<br />

penalizzasse, cioè, i cavalli che<br />

si riuscivano a spremere dal<br />

motore.<br />

È stata, e lo è tuttora, una<br />

delle sfide determinanti per il<br />

raggiungimento di quei<br />

traguardi di eccellenza che si<br />

esprimevano in vittorie e<br />

successi mondiali.<br />

A partire dalla metà degli<br />

anni 50, da quando la<br />

Federazione Internazionale<br />

dell’Automobile istituì la<br />

categoria Gran Turismo, la<br />

Ferrari estese ai suoi<br />

gentleman-driver – i clienti<br />

che correvano con le<br />

macchine del Cavallino<br />

regolarmente acquistate a<br />

Maranello – la preziosa<br />

esperienza sviluppata in anni<br />

di corse ad alto livello.<br />

È infatti alla mitica serie 250<br />

GT, le cui vetture erano<br />

accomunate dall’utilizzo del<br />

medesimo motore V12 da 3<br />

litri, che la Ferrari deve<br />

grande parte della sua<br />

popolarità e la fama di marca<br />

vittoriosa. Le GT che<br />

trionfavano in pista – guidate,<br />

lo ribadiamo, da grandi<br />

campioni ma anche da piloti<br />

non professionisti – erano<br />

strettamente imparentate con<br />

i modelli stradali della stessa<br />

serie. Si trattava, per lo più, di<br />

un’abile strategia di<br />

marketing voluta e promossa<br />

da Enzo Ferrari stesso in<br />

quanto, anche se le comuni<br />

matrici del motore e del telaio<br />

erano sicuramente le<br />

componenti fondamentali del<br />

successo, nelle versioni<br />

“competizione” la ricerca del


<strong>Doppia</strong> <strong>anima</strong><br />

Auto da strada o da corsa? Sicuramente tutt’e due.<br />

Che importa se il prezzo da pagare alle prestazioni<br />

è un abitacolo più spartano? L’importante è stare<br />

davanti a tutti. Sempre.<br />

Tre “stradali” vittoriose del passato:<br />

da sinistra, la 250 GTO, la 195 S, la 250<br />

berlinetta competizione “passo corto”<br />

Auto 11


12 Auto<br />

La Challenge Stradale non sembra una macchina da corsa: lo è.<br />

La targa e le gomme da strada non autorizzano a pensarla diversamente


minor peso, affiancata a<br />

quella della maggior potenza,<br />

diventava determinante ai fini<br />

del risultato.<br />

Emblematica, in questo senso,<br />

fu la berlinetta 250 GT “passo<br />

corto”, “short weel base”<br />

secondo la traduzione inglese<br />

che la fa chiamare, in modo<br />

breve ed efficace, SWB.<br />

Costruita sia in versione<br />

“stradale” (denominata<br />

“Lusso”) che “competizione”,<br />

quella destinata alle gare –<br />

grazie al dimagrimento<br />

ottenuto dall’utilizzo della<br />

carrozzeria in alluminio al<br />

posto di quella in acciaio e<br />

dall’eliminazione di gran<br />

parte dei rivestimenti interni,<br />

dei paraurti e di una quantità<br />

di piccole ma significative<br />

sovrastrutture – rendeva alla<br />

stretta parente da strada ben<br />

110 kg (1.050 contro 1.160).<br />

A distanza di oltre 30 anni,<br />

sono sempre gli stessi 110 kg a<br />

fare la differenza. Solo che<br />

questa volta la macchina in<br />

questione, la 360 Modena,<br />

partiva già da scocca e<br />

carrozzeria in alluminio, uno<br />

degli elementi protagonisti<br />

dello “storico” alleggerimento<br />

della SWB.<br />

Ma i tempi della tecnologia<br />

hanno calendari più veloci di<br />

quelli degli uomini e, per<br />

scendere drasticamente di<br />

peso rispetto alla Modena, la<br />

nuova “Challenge Stradale” si<br />

appella a materiali che hanno<br />

più dimestichezza con lo<br />

spazio e la Formula 1 che con<br />

la strada: carbonio per diverse<br />

parti della carrozzeria, sedili,<br />

coperchi del filtro e<br />

specchietti; titanio per le<br />

molle ammortizzatori e<br />

colonnette ruote; ancora<br />

carbonio, ma annegato nella<br />

resina, per i fondi; addirittura<br />

carbo-ceramica per i dischi dei<br />

freni.<br />

Il risultato viene infine<br />

raggiunto da alcuni<br />

particolari tipicamente<br />

corsaioli, come la griglia<br />

posteriore “tipo Challenge”, il<br />

rivestimento dei sedili in<br />

tessuto ad alta tenuta, i vetri<br />

laterali in plexiglass con<br />

sportellino scorrevole, come<br />

non si vedeva dai tempi della<br />

F40.<br />

Insomma, una macchina da<br />

pista a tutti gli effetti, specie<br />

quelli prestazionali, cui i<br />

tecnici Ferrari sono arrivati<br />

dedicando le dovute<br />

attenzioni al motore, al<br />

cambio, al telaio,<br />

all’aerodinamica, che ha<br />

incrementato del 50% il carico<br />

Auto 13


-100<br />

0-100<br />

km/h 4.1 s<br />

4.1 s<br />

otore<br />

Motore<br />

8 cilindri<br />

8 cilindri a V di 90<br />

a V di 90<br />

14 Auto<br />

Potenza massima 425 CV a 8500 g/min.<br />

Velocità massima 300 km/h<br />

mas


sima 300 km/h<br />

Cilindrata totale 3586 cm 3<br />

0-200 km/h 13.9<br />

0-200 km/h 13.9 s<br />

0-400 m 12.1 s<br />

m<br />

0-1000<br />

12.1<br />

m 22.0<br />

s<br />

Potenza massima 425 CV a 85<br />

Auto 15


Simile ma non uguale. Diversi<br />

particolari della Challenge Stradale la<br />

distinguono dalla 360: sono dettagli<br />

che derivano dall’esperienza maturata<br />

in pista e che ne accrescono<br />

contenuti tecnologici e prestazioni<br />

16 Auto<br />

verticale della già ottima 360<br />

Modena.<br />

Il V8, ad esempio, ha portato<br />

la potenza a 425 cv a 8.500<br />

giri/minuto (118,5 cv per ogni<br />

1000 centimetri cubici di<br />

cilindrata!) grazie, tra l’altro,<br />

alla lucidatura manuale dei<br />

condotti, al raggiungimento<br />

di un miglior rapporto di<br />

compressione, all’adozione di<br />

un nuovo silenziatore.<br />

Il cambio (l’unico disponibile<br />

è quello F1, a comando<br />

elettroidraulico) gode di una<br />

nuova mappatura che<br />

aumenta la velocità di innesto<br />

dei rapporti fino ad arrivare<br />

al traguardo di 1,5 decimi di<br />

secondo. Esso funziona solo<br />

manualmente e, piccolo ma<br />

significativo vezzo, ha la leva<br />

“up”, quella alla destra del<br />

volante che serve per mettere<br />

il rapporto più alto, più lunga<br />

dell’altra, per facilitare la<br />

salita delle marce all’uscita di<br />

curva. A ben sopportare<br />

l’aumento delle prestazioni<br />

provvede anche il sistema di<br />

sospensioni, che adottano<br />

molle in titanio, e l’assetto,<br />

abbassato di 1 centimetro e<br />

mezzo. Non è quindi solo<br />

nell’aspetto che la Challenge<br />

Stradale dimostra una nuova e<br />

più intrigante personalità:<br />

non nel nuovo disegno dello<br />

spoiler anteriore, del nolder<br />

posteriore e dei sottoporta;<br />

non nell’adozione dello<br />

sportivissimo scudetto<br />

smaltato tra passaruota e<br />

portiera o della striscia<br />

(opzionale) di riminiscenze<br />

250 GTO che l’attraversano<br />

longitudinalmente nella<br />

versione presentata a Ginevra.<br />

Quello che fa della Challenge<br />

Stradale una macchina<br />

straordinaria sono, alla fin<br />

fine, le prestazioni. Mostruose,<br />

per un 8 cilindri aspirato da<br />

3.586 cc.<br />

Con partenza da fermo, la<br />

Challenge Stradale arriva a<br />

100 km/h in 4,1 secondi, a 200<br />

in 13; i 400 metri li fa in 12,1<br />

secondi e ne impiega solo 22<br />

per percorrere il chilometro.<br />

Con questi tempi di<br />

accelerazione la velocità<br />

massima di 300 km/h diventa<br />

quasi un dato marginale,<br />

scontato.<br />

E il rumore? Ah, il rumore…


Auto 17


Iniziative I La svolta del Club<br />

18 Iniziative<br />

Testo<br />

Marco Vitali<br />

Foto<br />

Roberto Viva<br />

Soci & Clienti<br />

dalberto Cattabriga, in<br />

Ferrari, è sales marketing Amanager<br />

worldwide, cioè<br />

il responsabile delle attività<br />

commerciali per ciò che<br />

compete il marketing<br />

aziendale. Lo abbiamo<br />

incontrato ad Imola, alla fine<br />

del mese di marzo, per il lancio<br />

della Challenge Stradale.<br />

Dottor Cattabriga, dall’inizio<br />

dell’anno il Ferrari Club Italia ha<br />

subito una profonda mutazione<br />

nello statuto e nell’organizzazione.<br />

Come si propone la Ferrari nei<br />

confronti dei soci del Club Italia?<br />

Il Socio del FCI è innanzitutto<br />

un Cliente Ferrari ed il Mercato<br />

Italia non poteva trascurare<br />

questa caratteristica, tanto che<br />

dall’inizio di quest’anno<br />

supportiamo il Club attraverso<br />

l’organizzazione in comune di<br />

eventi, instaurando una<br />

profonda relazione con il Socio,<br />

coinvolgendolo in tutte quelle<br />

attività che devono portare alla<br />

sua soddisfazione anche come<br />

Cliente. Un risultato<br />

raggiungibile grazie alla<br />

maturità ed alla crescita di un<br />

team di lavoro che ha<br />

permesso di travasare<br />

esperienze e competenze<br />

comuni sul FCI. Ad esempio,<br />

istituendo un calendario unico<br />

ed organico per FCI e Mercato<br />

Italia con il coinvolgimento<br />

delle Concessionarie per<br />

l’organizzazione degli eventi ed<br />

il contatto diretto con la<br />

Clientela. In questo modo il<br />

Cliente/Socio ha a disposizione<br />

Adalberto Cattabriga, sales marketing<br />

manager worldwide di Ferrari<br />

In entrambe le pagine, in alto: alcuni<br />

momenti dell’iniziativa “Clienti in pista”<br />

sui circuiti di Monza e Imola. In basso,<br />

la presentazione della Challenge<br />

Stradale a Imola; sul palco, con Antonio<br />

Ghini e Andrea Castronovo della Ferrari,<br />

il comico Alessandro Bergonzoni,<br />

ferrarista doc e pilota del Challenge


molteplici attività cui aderire,<br />

senza che vi siano spiacevoli<br />

sovrapposizioni di calendario.<br />

In questo panorama diventa<br />

importante il ruolo del Delegato<br />

del F.C.I. che sul territorio,<br />

tramite Mercato Italia e Club,<br />

dialoga costantemente con la<br />

rete commerciale.<br />

Quali sono le attività del Mercato<br />

Italia nelle iniziative del Ferrari<br />

Club Italia?<br />

In generale attività di tipo<br />

promozionale, cui il Socio ha la<br />

possibilità di accedere<br />

corrispondendo, a parità di<br />

trattamento, una quota<br />

d’iscrizione inferiore rispetto a<br />

quella del Cliente. È chiaro che<br />

risulta molto stimolante avere i<br />

Clienti in pista con le loro<br />

vetture durante i week-end<br />

concomitanti con le gare del<br />

Ferrari Challenge Trofeo Pirelli.<br />

Pensiamo che la nostra<br />

clientela ha a propria<br />

disposizione una pista vera per<br />

ben cinque ore diluite in due<br />

giornate, oltre alla nostra<br />

hospitality esclusiva, e con<br />

essa tutti i servizi compresi,<br />

come l’accoglienza delle<br />

hostess di Mercato Italia, l’open<br />

bar, un megaschermo sul quale<br />

scorrono sempre immagini del<br />

mondo Ferrari e, non ultimo, il<br />

pranzo a buffet che gli ospiti<br />

possono consumare<br />

comodamente seduti.<br />

Poi ci sono le altre attività,<br />

come la possibilità di entrare<br />

da protagonisti negli<br />

autodromi, cioè senza alcuna<br />

coincidenza con gare di<br />

Challenge, come già avvenuto a<br />

Monza all’inizio di aprile e<br />

come è in programma a<br />

Vallelunga per il 22 giugno.<br />

Credo, inoltre, che sia<br />

importante sottolineare la<br />

strettissima collaborazione con<br />

il FCI per la realizzazione<br />

sinergica degli eventi. Come è<br />

successo a febbraio, per la<br />

presentazione della nuova<br />

monoposto F1 a Fiorano, e<br />

ancora a Imola dove, in<br />

occasione dell’assemblea dei<br />

Soci, è stato utilizzato lo stesso<br />

spazio del Mercato Italia - una<br />

struttura di oltre 2000 mq - per<br />

il lancio commerciale della<br />

nuova Challenge Stradale.<br />

Vorrei sottolineare che stiamo<br />

riservando grande attenzione<br />

nei confronti<br />

dell’accompagnatore, il cui<br />

ruolo è fondamentale tanto<br />

quanto quello del Socio.<br />

Proprio sul circuito romagnolo,<br />

mentre il Socio era impegnato<br />

nell’Assemblea o nei giri in<br />

pista, per l’accompagnatore<br />

sono stati organizzati incontri<br />

culturali dedicati e, comunque,<br />

legati al luogo in cui si svolge<br />

la manifestazione. Tra le<br />

ultime iniziative adottate<br />

in ordine di tempo, la<br />

realizzazione di un apposito<br />

modulo di adesione al<br />

FCI, distribuito presso tutte le<br />

nostre Concessionarie. Un<br />

elemento questo che, nato nel<br />

2003, oltre a sottolineare<br />

ulteriormente la sinergia tra<br />

Mercato Italia e Club, si<br />

propone di incrementare<br />

notevolmente l’adesione di<br />

nuovi Clienti al sodalizio<br />

Ferrari.<br />

È possibile creare un canale di<br />

comunicazione dalla Clientela al<br />

mercato Italia stesso?<br />

Direi che non è soltanto<br />

possibile, ma è assolutamente<br />

fondamentale. Solamente<br />

attraverso il contatto ed il<br />

dialogo costante con il nostro<br />

Cliente possiamo individuare<br />

meglio le criticità e le aree ove<br />

intervenire per migliorare il<br />

nostro servizio. In questo modo<br />

siamo notevolmente più<br />

vicini all’analisi del prodotto da<br />

parte della Clientela che,<br />

giustamente, ha delle<br />

aspettative e formula, sempre e<br />

comunque, un giudizio critico<br />

molto importante per noi.<br />

Cosa si sente di dire ai vecchi e<br />

nuovo Soci del FCI ed ai clienti che<br />

ancora non hanno deciso per<br />

l’iscrizione?<br />

Vorrei dire che per tutti noi<br />

questa è, prima di tutto, una<br />

grossa opportunità. I Clienti e<br />

Soci sono la medesima,<br />

splendida realtà. Il nostro<br />

costante impegno quotidiano è<br />

per un Club fortemente<br />

rinnovato nei contenuti<br />

e per ottenere sempre risultati<br />

importanti, in termini di servizi<br />

ed eventi esclusivi che,<br />

comunque e sempre, vogliamo<br />

siano superiori ad ogni attesa.<br />

Iniziative 19


Ferrari 360 Challenge I<br />

Con una quindicina di nuovi piloti<br />

pronti a dare battaglia,<br />

il Challenge del Cavallino si<br />

infiamma già dalla prima gara<br />

Volti nuovi,sfide nuove<br />

20 Ferrari 360 Challenge


Testo<br />

Marco Vitali<br />

Foto<br />

Centro Documentazione Ferrari<br />

Roberto Viva<br />

l Ferrari Challenge apre la<br />

sua undicesima stagione Iall’insegna<br />

di grandi novità,<br />

dopo un 2002 vissuto<br />

all’insegna dell’incertezza e<br />

con tanti piloti in grado di<br />

conquistare la vittoria, con<br />

Gino Moccia Campione del<br />

Mondo del Trofeo Pirelli, Nicola<br />

Gianniberti, Campione Italiano<br />

sempre nel Trofeo Pirelli e<br />

Thomas Kemenater nei panni<br />

dell’asso pigliatutto Campione<br />

Italiano e Mondiale nella Coppa<br />

Shell. La nuova stagione parte<br />

dunque con la sfida a questi<br />

piloti, ma soprattutto si delinea<br />

con una profonda rivoluzione<br />

nell’ambito dei team. Se<br />

l’assenza del Team DR<br />

Sportequipe di Massimo Di<br />

Risio, vincitore della scorsa<br />

edizione con Gianniberti<br />

appare come la defezione più<br />

clamorosa, appaiono chiare le<br />

manovre di rafforzamento<br />

nell’ambito di alcune squadre,<br />

come ad esempio la Maranello<br />

Racing. La squadra pesarese<br />

giunta nel 2003 alla sua quarta<br />

stagione di gare, schiera<br />

quest’anno ben tre vetture in<br />

grado di vincere avendo<br />

acquisito oltre al confermato<br />

Caso, due piloti veloci ed<br />

affidabili come Santaniello e<br />

Sebasti Scalera. Altro team che<br />

si è rinforzato notevolmente<br />

rispetto alla scorsa stagione è<br />

Daytona che, oltre al<br />

fedelissimo Belluzzi, nel Trofeo<br />

Pirelli schiera Claudio Rossetto,<br />

mentre nella Coppa Shell<br />

propone Mantovani, Frosinini,<br />

l’inossidabile Marchi, Bianchi e<br />

Zoppini, in attesa che Masselli<br />

decida di tornare in pista. Altro<br />

rientro ventilato era quello di<br />

Emanuele Moncini che però,<br />

all’ultimo momento, ha scelto<br />

di gareggiare nel neonato<br />

Campionato Italiano Gt, pur<br />

Ferrari 360 Challenge 21


22 Ferrari 360 Challenge<br />

sempre con una 360 Modena.<br />

Il Team Rossocorsa di Gigi Gai<br />

cerca intanto la rivincita con<br />

Montani e Cadei, ai quali si è<br />

aggiunto, nel Trofeo Pirelli,<br />

Thomas Kemenater assistito<br />

tecnicamente da Pellin. La<br />

squadra lombarda è presente<br />

in forze anche nell’altra<br />

divisione con quattro vetture<br />

affidate a De Angelis, Schwarz,<br />

Stefana e Cappelletti,<br />

quest’ultimo sempre sotto<br />

l’egida di Pellin. Chi ha<br />

cambiato molto è Forza Service<br />

di Torino, che schiera per il<br />

quarto anno consecutivo<br />

Stefano Livio. La presenza di<br />

Livio nel Challenge non sarà<br />

pero full-time in questa<br />

stagione, vista la<br />

partecipazione del pilota di<br />

Parma al mondiale Gt-Fia con<br />

la 550 Maranello gestita dalla<br />

Scuderia Italia. A fianco di Livio<br />

c’è Luca Vacis, ex compagno di<br />

colori di Felipe Massa in F.3000,<br />

e Papini, in arrivo da CDP,<br />

mentre nell’altro<br />

raggruppamento, con i colori<br />

torinesi scendono in pista<br />

Francescon e il rientrante<br />

Salvatore Insigne. Altro<br />

squadrone nella Coppa Shell è<br />

rappresentato da Ineco, che già<br />

nella passata stagione<br />

presentava una formazione a<br />

più punte. Partito Kemenater<br />

per Rossocorsa, il team<br />

dominatore nella Classifica dei<br />

Concessionari 2003, schiera<br />

Bisconcin nel Trofeo Pirelli,<br />

mentre nella Coppa Shell vede<br />

in pista ben sei vetture con<br />

Sauto, Fattori, Reichegger,<br />

Lepore, Verlato e Mucelli.<br />

La Motor, tradizionalmente ai<br />

vertici del Ferrari Challenge,<br />

oltre al Campione del Mondo<br />

Gino Moccia, presenta una<br />

formazione rivoluzionata dalla<br />

partenza di Fabio Santaniello<br />

oltre che dei fratelli Menegatto.<br />

Nella Coppa Shell a difendere i<br />

colori della concessionaria<br />

modenese ecco Franco Groppi,<br />

mentre sempre con i colori<br />

della Motor, ma assistiti<br />

dall’equipe di Sauro Mingarelli,<br />

sono l’ex iridato con la 355<br />

Claudio Turrini e Sgarzi. Da<br />

Sandro Malucelli arriva invece<br />

una splendida scommessa con<br />

la partecipazione al Trofeo<br />

Pirelli del figlio, il diciottenne<br />

Matteo, che come compagni di<br />

squadra annovera Linossi,<br />

Bontempelli e Zani, con gli<br />

ultimi due che si alterneranno<br />

in campionato, mentre nella<br />

Coppa Shell completano il<br />

team Zonzini e l’Uomo Ragno,<br />

alias Marco Verzelli. Punta di<br />

diamante di CDP è sicuramente<br />

Massimiliano Mugelli giunto<br />

alla sua seconda stagione nel<br />

Challenge. Con il pilota toscano<br />

ecco il debuttante Michele<br />

Maceratesi, mentre Giovannino<br />

Tringali difende i colori della<br />

squadra umbra nella Coppa<br />

Shell. Chiude lo schieramento<br />

delle oltre quaranta vetture<br />

partecipanti al Challenge il<br />

Team austriaco Denzel<br />

capitanato dal fedelissimo Karl<br />

Baron nel Trofeo Pirelli, mentre<br />

completano la squadra Klaus<br />

Engelhorn ed Antonin Herbeck,<br />

impegnatissimi nella Coppa<br />

Shell.


Ferrari 360 Challenge I<br />

Ad Imola e al Mugello<br />

Testo<br />

Marco Vitali<br />

Foto<br />

Centro Documentazione Ferrari<br />

Roberto Viva<br />

Le prime gare<br />

Imola dice Rossocorsa con<br />

Montani e Cadei, ma al<br />

Mugello rispondono Fabio<br />

Santaniello e la Maranello con<br />

una doppietta da sogno nel<br />

Trofeo Pirelli, mentre nella<br />

Coppa Shell è lotta al vertice<br />

tra Sauto ed Andrea Lepore.<br />

Imola<br />

Il primo appuntamento della<br />

Stagione del Ferrari Challenge<br />

va in onda ad Imola sul<br />

tracciato dedicato ad Enzo e<br />

Dino Ferrari: un appuntamento<br />

sentito da piloti e squadre.<br />

A fronte delle tante new entry<br />

in pista, sono però ancora i<br />

“soliti noti” a fare la differenza,<br />

in particolare nel Trofeo Pirelli.<br />

Sandro Montani e Niki Cadei<br />

tenendo fede ai pronostici della<br />

vigilia, hanno infatti dominato<br />

le due frazioni iniziali<br />

lasciando ben poche speranze<br />

agli avversari. Neanche Gino<br />

Moccia, con la vettura della<br />

Motor, è riuscito ad esprimere<br />

compiutamente il proprio<br />

potenziale, rimanendo staccato<br />

quasi subito dal duo di<br />

Rossocorsa, mentre Livio ha<br />

conquistato in entrambe le<br />

frazioni due quarti posti<br />

onorevoli, ma privi di vere<br />

emozioni. A vivacizzare le gare<br />

ci ha provato Alessandro<br />

Sebasti Scalera, da quest’anno<br />

al volante della vettura della<br />

Maranello Racing, che è<br />

riuscito in una buona rimonta<br />

coronata da due piazzamenti<br />

utili in prospettiva campionato.<br />

C’è stato anche chi, come Fabio<br />

Santaniello e Roberto Bianchi,<br />

ha voluto regalare emozioni<br />

“calde” al pubblico accorso<br />

sulle rive del Santerno,<br />

concludendo in anticipo le loro<br />

prove a causa di due principi<br />

d’incendio tanto spettacolari,<br />

quanto innocui per i piloti.<br />

La sorpresa della “prima”<br />

imolese è senza dubbio Andrea<br />

Lepore, ultima scoperta del<br />

Team Ineco e dominatore<br />

Ferrari 360 Challenge 23


24 Ferrari 360 Challenge<br />

assoluto della Coppa Shell<br />

davanti al solito mastino<br />

Vincenzo Sauto. Per<br />

sottolineare il valore espresso<br />

da Lepore, è giusto ricordare<br />

che il pilota friulano vive<br />

quest’anno la sua seconda<br />

stagione vera di gare ad alto<br />

livello, dopo l’esperienza<br />

vissuta nel 2002 con la Ferrari<br />

F355 nelle gare Gt.<br />

Prestazioni convincenti anche<br />

da parte di Reichegger e di<br />

Engelhorn, del romano De<br />

Angelis, di Harald Schwarz (che<br />

ha un passato nella Formula<br />

Italia nel 1975), di Verlato,<br />

Verzelli e Mantovani, il quale<br />

ha forse sprecato il terzo posto<br />

in gara endurance per una<br />

digressione sulla terra alla<br />

Rivazza.<br />

Mugello<br />

Alla vigilia della seconda gara<br />

in programma al Mugello, la<br />

domanda d’obbligo visto i<br />

presupposti di Imola,<br />

riguardava chi nel Trofeo<br />

Pirelli, tra Montani e Cadei<br />

avrebbe preso il largo in<br />

classifica. Ma in terra toscana le<br />

cose sono andate molto<br />

diversamente, con Fabio<br />

Santaniello capace di<br />

conquistare una splendida<br />

“doppietta” con la vettura della<br />

Maranello. Proprio il team<br />

guidato da Giorgio Cipolli ha<br />

dato prova delle proprie<br />

potenzialità con Alessandro<br />

Sebasti Scalera, secondo alle<br />

spalle di Santaniello in gara 1 e<br />

quinto nella frazione<br />

endurance, e con Dario Caso<br />

frenato, in entrambe le<br />

frazioni, da due testacoda, ma<br />

in grado comunque di girare<br />

sempre con tempi record e di<br />

conquistare il nono posto finale<br />

nella gara lunga. A tradire le<br />

attese sono stati: i due favoriti<br />

della vigilia, Cadei e Montani,<br />

alle prese con problemi diversi;<br />

Mugelli, a cui l’aria di casa non<br />

ha certamente giovato; Moccia,<br />

coinvolto in più di una bagarre;<br />

Belluzzi, che nonostante il sesto<br />

posto di gara 1, fatica<br />

oltremodo a ritrovare lo smalto<br />

di un paio di stagioni or sono.<br />

Ottime invece le prove di<br />

Matteo Malucelli, per ben due<br />

volte sul podio, e dell’altro<br />

giovanissimo Michele<br />

Maceratesi. Di pura esperienza<br />

il secondo posto conquistato da<br />

Livio in gara due con il sorpasso<br />

finale su Malucelli, esatta<br />

fotocopia di quello con il quale<br />

il pilota di Forza conquistò la<br />

vittoria in gara 1 su Gianniberti<br />

nella scorsa stagione.<br />

In classifica generale, dopo le<br />

prime due gare, conduce Cadei,<br />

con Livio e Santaniello raccolti<br />

nell’arco di soli tre punti.<br />

Anche nella Coppa Shell, dopo<br />

l’esordio entusiasmante, si<br />

attendeva la conferma ad alto<br />

livello di Lepore che invece è<br />

stato contrastato efficacemente<br />

dal solito generosissimo Sauto,<br />

vincitore di gara 1 e nuovo<br />

leader della classifica, da<br />

Cristian Francescon, al solito<br />

efficace e finalmente giunto<br />

alla vittoria nella frazione<br />

lunga, da un Mantovani<br />

aggressivo come non mai, da<br />

Duilio Frosinini finalmente a<br />

podio. Peccato per Zonzini che,<br />

autore di una buona qualifica,<br />

ha sprecato le sue ottime<br />

possibilità con uno spettacolare<br />

testacoda nelle prime fasi di<br />

gara 1.


Ferrari 360 Challenge 25


Cronache I Il Tour de España 2002<br />

raccontato da chi c’era<br />

26 Cronache<br />

Testo<br />

Giancarlo Marchesi<br />

Foto<br />

Archivio Marchesi<br />

!<br />

I<br />

Cavallino, olè!<br />

n novembre, quando quasi<br />

tutta l’Europa è coperta di<br />

nubi e flagellata dalla<br />

pioggia, nel sud della Spagna,<br />

in Andalusia, lungo la Costa del<br />

Sol, splende ancora il sole: è<br />

l’ora di una affascinante corsa<br />

a tappe per auto storiche, il<br />

Tour d’Espana.<br />

La 4a edizione della corsa,<br />

organizzata come sempre dalla<br />

Peter Auto di Parigi, da quel<br />

grande sportivo che è Carlos de<br />

Miguel dell’Automobil Club de<br />

Andalusia col patrocinio del<br />

R.A.C.E. e sponsorizzata<br />

dall’Alfa Romeo spagnola, si è<br />

svolta dal 6 al 10 novembre<br />

2002.<br />

Vi hanno partecipato un<br />

centinaio di splendide auto<br />

accuratamente selezionate su<br />

circa 150 richieste provenienti<br />

da tutto il mondo. Ben 27 le<br />

Ferrari (tra cui una sport 500<br />

Monza 1955), 2 le Ford GT 40,<br />

16 Porsche, 26 Alfa Romeo di<br />

cui un paio di TZ1, 2 Jaguar<br />

una delle quali una splendida C<br />

del 1954, alcune Mercedes, una<br />

Maserati 300 Sport, e così via.<br />

Il Tour de Espana era articolato<br />

in 5 tappe, con 15 prove in<br />

circuito (Guadiz, Tabernas,<br />

Fuente Alamo, Cartagena,<br />

Valencia) e 8 in salita, secondo<br />

la formula del Tour Auto<br />

francese, con 49 vetture<br />

partenti nel settore<br />

Competizione, dove vince il più<br />

veloce, e con 45 nel settore<br />

Sport, dove vigono le regole<br />

della regolarità.<br />

Dopo le consuete verifiche,<br />

partenza da Granada nel<br />

pomeriggio per la prima<br />

speciale di Moclin di Km.5, in<br />

salita su strada chiusa e ritorno<br />

in serata a Granada dopo aver<br />

percorso km.67.<br />

Nella Competizione prevale la<br />

Ford GT 40, anno 1965, di<br />

Bellm-Lanzante sulla Daytona<br />

GR 4, anno 1971, di Bosch-<br />

Bosch, facendo prefigurare<br />

quale sarebbe stato il leitmotiv<br />

della gara.<br />

Nella Sport si hanno invece<br />

otto concorrenti “ex aequo”<br />

con punteggi netti,<br />

dimostrando come il livello<br />

qualitativo e l’impegno siano<br />

notevolmente migliorati<br />

rispetto alle precedenti<br />

edizioni.<br />

La seconda tappa di km 297,<br />

porta i concorrenti da Granada<br />

a Majocar sulla Costa del Sol.<br />

Sulla pista di Guadiz, nella<br />

categoria Competizione


prevalgono Connor-Sullivan<br />

(Porsche 911), mentre sulla<br />

pista di Tabernas Bosch-Bosch.<br />

Nella Sport, su entrambe le<br />

piste, ci sono ancora quattro<br />

punteggi netti.<br />

La prova in salita di Lucainena<br />

de Torres di km 6,3 si rivela<br />

molto veloce e selettiva nella<br />

categoria Sport, in quanto la<br />

media minima imposta si<br />

rivela troppo alta per quasi<br />

tutti i concorrenti,<br />

considerando inoltre che il<br />

percorso, stretto tortuoso e con<br />

brecciolino, viene affrontato<br />

ormai al buio.<br />

Solo due equipaggi di<br />

concorrenti ex rallysti, Bohrer-<br />

Ruiz Gimenez e Izquierdo-Del<br />

Rio, entrambi su Porsche 911 S<br />

preparate da rally, riescono a<br />

rispettare i tempi.<br />

La tappa termina in riva al<br />

Mediterraneo in ambiente<br />

balneare, nell’atmosfera ideale<br />

per fare tirare un po’ il fiato<br />

dopo tutti i chilometri della<br />

giornata.<br />

La terza tappa porta i<br />

concorrenti da Garrucha a<br />

Murcia, percorrendo km 283.<br />

Sul piccolo circuito di Fuente<br />

Alamo ancora una serie di “ex<br />

aequo” (mitiche le Ferrari 275<br />

GTB e 308 Michelotto), mentre<br />

nel 1° raggruppamento della<br />

Competizione, tutto procede<br />

regolarmente con i soliti<br />

protagonisti.<br />

Alla partenza del 2°<br />

raggruppamento, una serie di<br />

tamponamenti, causati dal<br />

fatto che non tutti i<br />

concorrenti si erano avveduti<br />

del segnale con i semafori e<br />

non con le bandiere, elimina<br />

Nella pagina accanto, dall’alto, la 365<br />

GT4 BB di Marchesi sulla Costa del Sol;<br />

l’equipaggio Marchesi-Stringhini, in<br />

tuta bianca, con Bosch, padre e figlio,<br />

vincitori della Velocità a bordo della<br />

Daytona Competizione. In questa<br />

pagina, la BB impegnata in pista e<br />

nei pressi di Valencia<br />

alcuni equipaggi.<br />

Invece sul circuito di Cartagena<br />

tutto si svolge regolarmente,<br />

con la vittoria di Bellm-<br />

Lanzante su Ford GT 40 nella<br />

Competizione e, finalmente, la<br />

nostra vittoria (Marchesi-<br />

Stringhini) su Ferrari 365 GT 4<br />

BB del 1971 nella Sport. Una<br />

vittoria ex-aequo con altri 3<br />

concorrenti, ma che nulla<br />

toglie alla soddisfazione del<br />

risultato.<br />

La successiva prova in salita<br />

Totana-Aledo di km 5,16 a<br />

causa del cattivo<br />

funzionamento del sistema di<br />

cronometraggio, viene<br />

annullata per la prova della<br />

categoria Sport, mentre nella<br />

Cronache 27


Competizione vincono Bosch-<br />

Bosch su Ferrari Daytona.<br />

In serata, l’arrivo nel centro<br />

storico di Murcia è veramente<br />

splendido. I concorrenti,<br />

scortati dalla polizia tra ali di<br />

folla entusiasta, parcheggiano<br />

le loro vetture nel cuore della<br />

città, nella piazza antistante la<br />

barocca facciata della<br />

Cattedrale.<br />

La 4 a tappa porta i concorrenti<br />

da Murcia a Valencia, per un<br />

totale di km 352.<br />

Vengono disputate tre prove in<br />

salita: Aigues de Busot di km<br />

4,6, Rilleu di km 13,7 e Bicorp<br />

di km 6. Nella Competizione, la<br />

coppia Bosch-Bosch si<br />

aggiudica due vittorie ed un<br />

secondo posto (da segnalare la<br />

coppia tricolore Masselli-Parodi<br />

su Alfa Romeo 1300), mentre<br />

nella Sport continuano gli “ex<br />

aequo” tra più concorrenti, con<br />

buone prove degli italiani<br />

Guarda-Lungo Vaschetto su<br />

Alfa Romeo 2000.<br />

L’arrivo per la prova sul<br />

circuito “Ricardo Tormo” di<br />

Valencia – dove,<br />

contrariamente alla<br />

maggioranza delle piste, si gira<br />

in senso antiorario – è dopo le<br />

ore 20. Con il buio, la prova si<br />

rivela particolarmente difficile<br />

per la mancanza di riferimenti<br />

su una pista non illuminata.<br />

La classifica generale risulta<br />

sconvolta. Una delle tre prove<br />

in circuito viene annullata,<br />

provocando il malcontento di<br />

alcuni concorrenti danneggiati,<br />

subito calmati dai chiarimenti<br />

degli organizzatori, ragionevoli<br />

e convincenti.<br />

Ancora sei vincitori “ex aequo”<br />

con punteggi netti, tra i quali,<br />

28 Cronache<br />

Qui sopra: le auto del Tour<br />

attendono la partenza della<br />

4^ tappa in una piazza di Murcia;<br />

a lato, la BB di Stringhini si<br />

appresta ad entrare in pista a<br />

Valencia, affiancata da un’Aston<br />

Martin DB5


Qui sotto, Marchesi-Stringhini in una<br />

prova notturna a Murcia e, a destra, su<br />

una strada andalusa. Al termine<br />

del Tour si classificheranno sesti nella<br />

categoria Regolarità. In basso, la<br />

potente Daytona Competizione di<br />

Bosch-Bosch, vincitori della Velocità<br />

oltre a noi, l’equipaggio<br />

italiano Muccione-Rodda su<br />

Alfa Romeo 1900S.<br />

La 5 a ed ultima tappa Valencia-<br />

Valencia di km 231, comprende<br />

due prove speciali in montagna<br />

tra villaggi pittoreschi e<br />

panorami selvaggi.<br />

Nella prima prova, la salita di<br />

Banos Chulilla di km 15,1,<br />

nella categoria Competizione<br />

prevalgono Connor-Sullivan, la<br />

prova di Chera di km 9,5 se la<br />

aggiudicano invece Bosch-<br />

Bosch, mentre nella Regolarità<br />

continuano i percorsi netti fra<br />

più concorrenti e, quindi, non<br />

vengono modificate di molto le<br />

classifiche generali.<br />

La conclusione del 4° Tour<br />

d’Espana è festeggiata nel<br />

pomeriggio con un buon<br />

pranzo e premiazioni in una<br />

suggestiva località alle porte di<br />

Valencia.<br />

Da segnalare che nella<br />

categoria Competizione solo 30<br />

delle 49 vetture partite sono<br />

regolarmente arrivate al<br />

traguardo, mentre nella Sport<br />

sono stati costretti al ritiro solo<br />

sei equipaggi.<br />

Nella Competizione, gli unici<br />

italiani presenti, Masselli-Paroli<br />

di Correggio su Giulia GTA<br />

1300 del 1969, assistiti da<br />

Gianni Sala di Bagno di Reggio<br />

Emilia, si sono brillantemente<br />

piazzati all’11° posto, vincendo<br />

lo speciale premio Alfa Romeo.<br />

Nella Sport, dei tre<br />

equipaggi italiani partecipanti,<br />

siamo stati quelli meglio<br />

piazzati: con la nostra Ferrari<br />

365 GT4 BB siamo risaliti dal<br />

20° al 6° posto assoluto.<br />

Muccione-Rodda<br />

dell’Autocentro Polizia di<br />

Torino, che a bordo della<br />

splendida Alfa Romeo 1900S si<br />

sono sempre distinti in tutte le<br />

prove speciali, riuscendo anche<br />

a vincerne una, si sono<br />

classificati 8° assoluti, mentre<br />

Guarda-Lungo Vaschetto, alla<br />

loro prima partecipazione,<br />

hanno ottenuto un onorevole<br />

17° posto assoluto con la loro<br />

Alfa Romeo 2000 GTV del 1974.<br />

Per noi, ormai abitué del Tour<br />

de Espana, è stata<br />

un’esperienza come sempre<br />

elettrizzante. Di tutti questi<br />

chilometri percorsi con il<br />

cronometro in mano, al caldo<br />

sole dell’Andalusia, ci rimane<br />

solo un rimpianto. Che la<br />

conclusione della gara con le<br />

premiazioni svolte in fretta nel<br />

primo pomeriggio, per<br />

consentire a molti partecipanti<br />

la rapida fuga verso<br />

l’aeroporto, ha purtroppo<br />

eliminato dal programma la<br />

splendida festa serale in un<br />

antico palazzo, con intermezzo<br />

delle splendide ballerine<br />

andaluse…<br />

Cronache 29


Storie I All’insegna dei 5 sensi,<br />

il nuovo affascinante show-room<br />

di Graniti Fiandre<br />

Nella cava virtuale<br />

30 Storie<br />

Foto<br />

Archivio Graniti Fiandre<br />

U<br />

n racconto quasi onirico,<br />

con quinte di vetro che<br />

custodiscono immagini<br />

di tecnologia e natura, avvolti<br />

da musiche tribali e dalle luci<br />

dello spazio.<br />

Visitare la nuova show-room di<br />

Graniti Fiandre, significa<br />

immergersi in un’esperienza<br />

multimediale, dove almeno tre<br />

dei cinque sensi – tatto, vista,<br />

udito – trasportano in un<br />

mondo dominato da filosofie<br />

produttive e di ricerca di<br />

altissima qualità, tecnologica e<br />

culturale.<br />

A Castellarano, in Emilia, al<br />

centro di una delle zone al<br />

mondo più prolifiche per<br />

l’industria ceramica, Graniti<br />

Fiandre ha il suo quartier<br />

generale: fabbrica, uffici,<br />

depositi, centro di ricerca e<br />

sperimentazione e, dal 2002,<br />

un’esposizione destinata a fare<br />

scuola, e non solo nel settore di<br />

riferimento.<br />

La presentazione dei marmi e<br />

dei graniti, realizzati<br />

dall’azienda utilizzando le<br />

migliori materie prime,<br />

conferisce ai prodotti uno<br />

status diverso, accresciuto. Essa<br />

dimostra infatti la conoscenza<br />

che sta alla base della<br />

ideazione e realizzazione di<br />

ogni singolo disegno, colore,<br />

tonalità, proponendolo come<br />

risultato di ricerche profonde<br />

nella realtà geologica e nella<br />

cultura dell’uomo.<br />

All’interno dei 1000 metri<br />

quadri della show-room, il<br />

percorso è segnato da un lungo<br />

corridoio di marmo bianco,<br />

sospeso sopra una distesa di<br />

granelli di marmo biancogrigio<br />

che, illuminata<br />

trasversalmente da luci fredde,<br />

produce un realistico “effetto<br />

cava”.<br />

Alla destra del corridoio,<br />

cinque diversi padiglioni di<br />

cristallo non solo “raccontano”<br />

i prodotti di Graniti Fiandre,<br />

ma lasciano spazio anche ad<br />

una biblioteca specializzata in<br />

architettura e design, con tre<br />

poltroncine per accomodarsi<br />

durante la consultazione, e ad<br />

alcune scrivanie dove clienti e<br />

consulenti possono scoprire le<br />

soluzioni più adatte alle varie<br />

esigenze. Passerelle in vetro<br />

collegano il corridoio<br />

principale e i padiglioni, come<br />

pure di vetro sono le porte<br />

scorrevoli che isolano ogni<br />

spazio da quelli circostanti.<br />

Una grande parete continua<br />

retroilluminata, riporta le<br />

principali fasi di lavorazione<br />

adottate dall’azienda per la<br />

realizzazione dei propri<br />

prodotti, che possono essere<br />

esaminati, in tutte le varianti<br />

di colore, in ognuno dei<br />

padiglioni dedicati.


Storie 31


StorieI Professionalità,<br />

dinamismo e gestione manageriale<br />

alla base del successo di<br />

AutoSuperMarket, la rivista che<br />

ha rivoluzionato il mercato,<br />

diventando un caso editoriale<br />

La rivoluzione editoriale<br />

32 Storie<br />

utoSuperMarket è la<br />

rivista che sin dal suo A esordio, 13 anni fa ha<br />

rappresentato una vera e<br />

propria rivoluzione nel settore<br />

editoriale dei motori.<br />

Nata dall’intuizione di Carlo de<br />

Zandonati, Presidente di<br />

Edizeta ed editore della testata,<br />

AutoSuperMarket ha creato un<br />

nuovo genere di riviste di<br />

motori e si è subito imposta sul<br />

mercato grazie all’originale<br />

concept, ovvero mettere in<br />

contatto offerta e domanda del<br />

settore auto nuove e usate.<br />

E oggi fanno parte del gruppo<br />

anche le celebrate riviste<br />

MotoSuperMarket e<br />

CamionSuperMarket.<br />

Il successo della formula è tale<br />

per cui oggi AutoSuperMarket è<br />

la rivista numero 1 nel settore e<br />

può vantare schiere di<br />

ammiratori e innumerevoli<br />

imitatori. Qualche numero:<br />

350.000 lettori, 32.000 edicole<br />

(la rivista è regolarmente<br />

distribuita anche in Canton<br />

Ticino, Slovenia e Croazia),<br />

ogni numero contiene<br />

mediamente 12.000 annunci<br />

divisi per regione (ciò che<br />

rende più agevole la lettura e<br />

l’inserzione) per oltre 800<br />

pagine di rivista con fotografie a<br />

colori, oltre a fascicoli e allegati<br />

speciali.<br />

Il tutto impaginato secondo una<br />

originale accuratezza grafica.<br />

Accuratezza che si ritrova nei<br />

contenuti: ogni annuncio è<br />

corredato di fotografia e di ogni<br />

informazione tecnica e<br />

commerciale – prezzo compreso<br />

– secondo il desiderio<br />

dell’inserzionista.<br />

A garanzia della qualità<br />

fotografica, AutoSuperMarket<br />

offre il servizio<br />

AutoSuperScatto, una rete di 50<br />

fotografi professionisti che<br />

assicura l’intervento a domicilio<br />

su tutto il territorio nazionale.<br />

AutoSuperMarket è presente<br />

anche su Internet all’indirizzo<br />

www.autosupermarket.it, dove<br />

l’inserzionista può pianificare<br />

annunci e uscite, anche in<br />

aggiunta o separatamente dalla<br />

rivista, beneficiando di<br />

particolari condizioni di sconto.<br />

A ulteriore garanzia del servizio<br />

offerto agli inserzionisti, dal<br />

1995 la rivista è sottoposta alla<br />

certificazione della diffusione<br />

ADS (Accertamento Diffusione<br />

Stampa).<br />

Anche nel mondo Ferrari,<br />

AutoSuperMarket ha<br />

conquistato da tempo<br />

apprezzamento e stima. Molto<br />

conosciuta e seguita tra gli<br />

appassionati del mitico cavallino<br />

rampante, AutoSuperMarket è<br />

attualmente l’unica testata del<br />

settore ad avere uno speciale<br />

accordo con Ferrari e Maserati<br />

per presentare le vetture<br />

d’occasione proposte dalla rete<br />

dei Concessionari Ufficiali.


La Ferrari vista da...I Jason Kay<br />

avrebbe posseduta una.<br />

Promessa mantenuta, anche<br />

troppo. “Della Ferrari amo la<br />

tecnica, la guida, il rumore, la<br />

sensazione di sicurezza, Non<br />

mi interessa lo status symbol,<br />

perché io amo i motori e non<br />

quello che rappresentano di<br />

me”. Che la passione per le<br />

auto di Maranello sia un fatto<br />

emozionale, J.K. l’ha<br />

dimostrato nel 1996 quando,<br />

per lanciare il suo CD<br />

“Travelling without moving”<br />

scelse l’autodromo di Monza<br />

nel giorno del Gran Premio di<br />

Formula 1. Sulla copertina di<br />

quel disco spiccava un marchio<br />

del tutto simile a quello della<br />

Ferrari, con la sagoma del<br />

Cavallino sostituita da quella di<br />

un omino con un buffo<br />

cappello: la sua caricatura e<br />

mascotte. L’unico “tradimento”<br />

del Cavallino l’ha perpetrato<br />

proprio in quel disco dove il<br />

Funky&Jazz Ferrari<br />

Testo<br />

Alessandro Giudice<br />

Foto<br />

LaPresse<br />

ncora una volta nera,<br />

come le altre: “La Ferrari Anera<br />

è più aggressiva e<br />

meno vistosa” e con questa<br />

siamo a tre. Almeno a tre,<br />

perché Jason Kay, geniale<br />

leader del gruppo musicale<br />

inglese dei Jamiroquai, è<br />

imprevedibile e, dopo la prima<br />

330 d’epoca e la seconda F355,<br />

qualche altro sfizio a quattro<br />

ruote se l’è tolto, magari senza<br />

farlo sapere troppo in giro.<br />

D’altra parte J.K., come lo<br />

chiamano amici e fan, per la<br />

Rossa di Maranello, è<br />

capace di fare follie.<br />

Come quella di portare<br />

la sua nuovissima<br />

“Enzo”, nera e lucida,<br />

appena ritirata in<br />

fabbrica, nella caotica<br />

e affollatissima Rimini<br />

del lunghissimo ponte<br />

festivo a cavallo tra<br />

aprile e maggio. “Da<br />

queste parti è nata e<br />

ad usarla qui non c’è<br />

niente di male” pare abbia<br />

dichiarato a chi lo sconsigliava<br />

vivamente.<br />

L’amore per la Ferrari di J.K. è<br />

viscerale: un colpo di fulmine<br />

nato guardando in TV “Attenti<br />

a quei due”, la serie di telefilm<br />

interpretata da Tony Curtis e<br />

Roger Moore. Se nel serial<br />

Moore guidava un’Aston<br />

Martin V8, Curtis era al volante<br />

una Dino 246, abbastanza<br />

affascinante perché Jason<br />

promettesse a se stesso che un<br />

giorno<br />

ne<br />

pezzo che dà il titolo a tutto il<br />

CD si apre con un rombo di<br />

automobile sportiva. “Made in<br />

Italy”, certo, ma di marca<br />

Lamborghini, una Diablo della<br />

collezione dell’artista.<br />

Ma è un peccato veniale in una<br />

storia di passione dai contorni<br />

quasi epici: “Quando hai<br />

guidato una Ferrari una volta<br />

vorresti farlo tutti i giorni della<br />

tua vita. Io amo la Ferrari”.<br />

La Ferrari vista da... 33


Amici per la pelle<br />

34 Artigiani<br />

Testo<br />

Alessandro Giudice<br />

Foto<br />

Alessandro Giudice<br />

Archivio Luppi<br />

Archivio Schedoni<br />

L<br />

a pelle migliore per i<br />

sedili? La stessa usata<br />

per le più raffinate<br />

poltrone, quella della Frau,<br />

l’azienda di Tolentino che da<br />

molti anni fornisce in<br />

esclusiva la Ferrari.<br />

Se per tempo immemorabile è<br />

stata l’inglese Connolly a<br />

rappresentare il rivestimento<br />

in pelle per antonomasia,<br />

forte soprattutto<br />

dell’ammirazione che gli<br />

interni di Rolls-Royce, Bentley<br />

e Jaguar suscitavano in tutto il<br />

mondo, ora che il marchio<br />

britannico ha, dal giugno<br />

2002, dovuto capitolare alle<br />

dure leggi del mercato, Frau<br />

ha avuto il via libera per<br />

proporsi come unica, valida<br />

alternativa a chi vuole<br />

trasformare la propria auto<br />

nella lussuosa appendice del<br />

salotto di casa.<br />

Ma per la Ferrari, la pelle e la<br />

sua lavorazione non<br />

significano soltanto le sellerie<br />

più eleganti ed originali<br />

proposte dal ricco catalogo<br />

“Carrozzeria Scaglietti” che,<br />

tra infinite tonalità di colore<br />

del cuoio, tipi di impunture,<br />

lavorazioni particolari,<br />

rappresenta la summa dei<br />

desideri dei clienti più<br />

esigenti.<br />

Per la casa di Maranello la<br />

pelle è anche quella delle<br />

borse e degli accessori<br />

prodotti e progettati in<br />

esclusiva dal 1976 da Schedoni<br />

e quella che, lavorata con<br />

sapienza e mestiere da Luppi,<br />

permette alle auto storiche<br />

del Cavallino di mantenere<br />

inalterato il loro fascino d’un<br />

tempo.<br />

Cuoiai di tradizione secolare,<br />

da quando il capostipite Celso<br />

aveva avviato, a fine<br />

Ottocento, una piccola<br />

produzione calzaturiera a<br />

Formigine, sulla strada che da<br />

Modena porta a Maranello, gli<br />

Schedoni rappresentano la


Artigiani I Manualità d’alta classe<br />

Qui sopra, Simone (a sinistra) e Mauro<br />

Schedoni: due generazioni di artigiani<br />

del cuoio. In alto a destra, Fabio Luppi:<br />

dal padre e dallo zio ha ereditato un<br />

mestiere difficile e di grande prestigio.<br />

Sotto, un sedile lavorato in stile<br />

Daytona da Luppi e una cartella della<br />

produzione Schedoni<br />

tipica famiglia di artigiani<br />

imprenditori che, pur<br />

nell’evoluzione degli spazi di<br />

lavoro, del personale e dei<br />

volumi, non hanno perso<br />

quella caratteristica manualità<br />

del loro lavoro. Manualità e<br />

ingegno, sarebbe meglio<br />

sottolineare quando si vedono<br />

alcune realizzazioni particolari,<br />

come le maniglie delle valigie<br />

della 575 M Maranello, che<br />

uniscono tecnologia,<br />

inventiva e praticità.<br />

“Mentre del commerciale si<br />

occupa mio figlio Simone,<br />

il settore tecnologico è<br />

appannaggio di mio<br />

genero Pierluigi” dice il<br />

capo famiglia Mauro<br />

Schedoni. E aggiunge,<br />

sorridendo: “La sua<br />

passione e<br />

capacità per la<br />

tecnica la riversa<br />

a piene mani nelle<br />

soluzioni più efficaci<br />

e sorprendenti. Il mio<br />

compito è quello di fare in<br />

modo che le sue idee<br />

rimangano nell’ambito della<br />

valigeria e che non ci portino…<br />

a fabbricare astronavi”.<br />

Da Schedoni, l’ambiente di<br />

lavoro è così, rilassato e<br />

produttivo. Il piacere di<br />

fabbricare pezzi esclusivi<br />

coinvolge completamente il<br />

personale altamente<br />

qualificato, come le signore che<br />

cuciono la pelle con una<br />

maestria d’altri tempi.<br />

L’impegno con Ferrari<br />

rappresenta una delle voci più<br />

importanti della Schedoni,<br />

dove si progettano e realizzano<br />

i set di valigie che, come puzzle<br />

tridimensionali, si incastrano<br />

perfettamente nei portabagagli<br />

delle sportive del Cavallino: “In<br />

quasi trent’anni, abbiamo<br />

prodotto più di 52.000 borse di<br />

cuoio per la Casa di Maranello:<br />

una collaborazione iniziata con<br />

Enzo Ferrari e che prosegue<br />

con successo con il presidente<br />

Montezemolo”.<br />

La pelle non è usata solo per<br />

realizzare accessori da<br />

viaggio. Schedoni ha<br />

rivestito anche gli interni<br />

e i sedili dell’intera tiratura<br />

(349 esemplari) della F50 e<br />

un modello di sedie firmate<br />

dal design Philip Starck,<br />

produce set da<br />

backgammon,<br />

apprezzatissimi da Jean<br />

Todt, box per orologi da<br />

collezione, sacche e scarpe da<br />

golf, un’intera linea di borse,<br />

beauty case e accessori per<br />

Artigiani 35


La produzione della sacca da golf ha<br />

dato a Schedoni lo spunto per<br />

realizzare le scarpe (cucite a mano)<br />

per lo stesso sport: una tradizione<br />

calzaturiera che riprende quella<br />

iniziata dal nonno alla fine del 1800<br />

36 Artigiani<br />

signore, cartelle e 24 ore in<br />

carbonio e cuoio.<br />

L’eccellenza del lavoro<br />

artigiano ha premiato Schedoni<br />

anche nel settore ipertecnologico<br />

della Formula 1<br />

visto che, da Arnoux a<br />

Schumacher, non c’è pilota<br />

Ferrari che non abbia avuto il<br />

sedile della propria monoposto<br />

rivestito con le sue speciali<br />

pelli ad alto grip. Un lavoro<br />

molto apprezzato dal team, che<br />

ricambia con la presenza,<br />

nell’abitacolo della F1, di quel<br />

piccolo ovale, il marchio<br />

Schedoni, che occhieggia dai<br />

televisori di tutto il mondo<br />

quando la telecamera di<br />

bordo inquadra<br />

Schumacher e Barrichello<br />

durante la corsa.<br />

Meno clamore, invece, per<br />

Luppi, un nome<br />

conosciuto da<br />

relativamente poche<br />

persone, anche se queste<br />

rappresentano, sparse ai<br />

quattro angoli del mondo,<br />

i collezionisti delle più<br />

straordinarie auto di tutti i<br />

tempi.<br />

L’ultima generazione, che è<br />

in realtà “solo” la seconda, è<br />

oggi rappresentata da Fabio,<br />

figlio di Romano, scomparso<br />

nel 2001.<br />

Romano e suo fratello<br />

Ermanno lavoravano a Modena<br />

con Sergio Scaglietti, che per<br />

Ferrari costruiva le carrozzerie<br />

e ne allestiva gli interni,<br />

rivestimento dei sedili<br />

compreso.<br />

Nel 1978, quando la<br />

tappezzeria fu trasferita da<br />

Modena a Maranello, Ermanno<br />

lasciò la Scaglietti e si mise in<br />

proprio, seguito, l’anno<br />

successivo, dal fratello Romano<br />

che, in 12 mesi, soprassedette<br />

all’avvio del nuovo reparto in<br />

Ferrari.<br />

Dopo la morte del padre,<br />

preceduta, una decina di anni<br />

prima, da quella dello zio,<br />

Fabio Luppi si è assunto il<br />

compito di proseguire una<br />

forte e riconosciuta tradizione<br />

di eccellenza.<br />

Venticinque anni, alto e<br />

atletico, lo sguardo intelligente<br />

di chi sa affrontare le cose con<br />

umiltà e determinazione, Fabio<br />

è cosciente di essersi messo su


L’abilità artigiana non conosce mode e<br />

tecnologie: da Luppi, con il taglierino si<br />

sagoma la pelle e con l’ago ricurvo si<br />

cuciono le impunture.<br />

Tutto rigorosamente a mano. In basso,<br />

una preziosa scatola porta orologi di<br />

Schedoni<br />

una strada non facile: “A mio<br />

padre e mio zio, i clienti<br />

qualcosa perdonavano, a me<br />

no”. “Costretto” a diplomarsi<br />

geometra (“Altrimenti avrei<br />

iniziato a lavorare a tempo<br />

pieno in laboratorio subito<br />

dopo le scuole dell’obbligo”),<br />

Fabio Luppi conosce il lavoro<br />

fin da giovanissimo, quando<br />

faceva piccoli lavoretti sotto<br />

l’occhio vigile di padre e zio.<br />

La sua esperienza è oggi già ad<br />

alto livello, anche perché non<br />

lascia nulla al caso: “Se non<br />

sono sicuro di un dettaglio,<br />

piuttosto che farlo male chiedo<br />

consigli agli amici “anziani”,<br />

tutta gente che lavorava in<br />

Scaglietti, al fianco o sotto la<br />

direzione di mio padre e di mio<br />

zio, oppure a Sauro Mingarelli,<br />

il più grande esperto di auto<br />

Ferrari che conosca”.<br />

L’attività di Fabio Luppi, che<br />

si fa aiutare dal cugino<br />

Matteo e, per<br />

l’amministrazione, dalla<br />

mamma Franca, copre<br />

sia il settore dei ricambi<br />

(la Ferrari è obbligata a<br />

rendere disponibili i<br />

ricambi delle sue auto,<br />

e quindi anche gli<br />

interni, per almeno 10<br />

anni dopo la fine della<br />

produzione) sia quello<br />

del restauro, grazie al<br />

quale Luppi è conosciuto in<br />

tutto il mondo. Anche se il<br />

nome è strettamente legato<br />

alla Ferrari, non sono solo le<br />

auto di Maranello a godere<br />

delle cure di Fabio, come è<br />

recentemente successo ad una<br />

stupenda Jaguar E spider:<br />

“Riproduciamo gli interni di<br />

qualsiasi auto esattamente<br />

come all’origine, con i<br />

medesimi processi e le stesse<br />

lavorazioni di un tempo. Il<br />

nostro pezzo forte sono i sedili<br />

della 250 “Tour de France”:<br />

siamo gli unici al mondo a farli<br />

a regola d’arte”.<br />

La lavorazione, tutta<br />

completamente manuale,<br />

inizia con la riparazione del<br />

telaio del sedile da parte di un<br />

carrozzaio; si passa quindi alla<br />

ricostruzione della gomma<br />

Artigiani 37


38 Artigiani


Qui sotto: i set di valigie realizzati su<br />

misura per le auto Ferrari sono un<br />

classico della produzione Schedoni (nella<br />

pagina accanto, i punzoni per marchiare i<br />

prodotti del Cavallino). In basso a destra,<br />

il back-gammon realizzato per Todt.<br />

A destra, Luppi è riconosciuto come il n°1<br />

al mondo nel restauro dei sedili della 250<br />

“Tour de France”<br />

interna e alla sostituzione delle<br />

cinture di rinforzo, quelle che<br />

sostengono il peso di pilota e<br />

passeggeri. La realizzazione del<br />

rivestimento è l’ultima fase,<br />

quella più delicata e visibile.<br />

Il piccolo laboratorio trabocca<br />

di pelli; dopo anni di Connolly,<br />

ora Luppi usa la Frau, di ottima<br />

lavorabilità e gamma di colori<br />

infinita. I tempi di lavorazione<br />

per l’interno completo di una<br />

due posti sono nell’ordine dei<br />

venti giorni anche se, nel<br />

periodo primaverile, il lavoro si<br />

accumula.<br />

“Il problema – dice Fabio – è<br />

che, se qualcosa non mi piace,<br />

lo rifaccio all’infinito”.<br />

Buon sangue non mente, visto<br />

che la ricerca della perfezione è<br />

sempre stata una mania di<br />

famiglia. Se papà Romano e zio<br />

Ermanno desideravano che<br />

qualcuno continuasse nel loro<br />

lavoro, eccoli serviti: con Fabio<br />

la qualità continua ad essere la<br />

migliore garanzia del nome<br />

Luppi.<br />

Schedoni s.r.l.<br />

Via Gandhi, 44<br />

41100 Modena<br />

Tel. +39.059.250020<br />

Fax +39.059.250085<br />

www.schedoni.com<br />

Luppi s.a.s<br />

Via Giovanni da Palestrina, 151<br />

41100 Modena<br />

tel. +39.059.372395<br />

Artigiani 39


Granturismo I La spider Ferrari, è stata la<br />

materializzazione a quattro ruote di ciò che, agli<br />

inizi degli anni ‘60, la dolce vita tutta europea<br />

voleva aspettarsi da un sogno: eleganza,<br />

divertimento, bellezza, potenza e immagine<br />

40 Granturismo


California dreamin’<br />

Granturismo 41


Dall’alto in basso: la classica calandra<br />

quadrettata della California ospitava il<br />

cavallino in alluminio spazzolato; la<br />

presa d’aria sul cofano incassata<br />

caratterizza la versione “passo corto”<br />

della spider Ferrari; solo il contagiri ed<br />

il tachimetro trovavano posto di fronte<br />

al pilota, con tutti gli altri strumenti<br />

allineati sopra la consolle centrale; i<br />

caratteristici sfiati d’aria cromati che<br />

alleggerivano il parafango anteriore.<br />

42 Granturismo


L<br />

a California, intesa come<br />

Stato americano, ha<br />

rappresentato a lungo il<br />

simbolo di una spensieratezza<br />

senza limiti. Il trittico magico<br />

sole-mare-donne ha creato<br />

aspettative esotiche esagerate,<br />

al limite del sogno, come<br />

avrebbe definitivamente<br />

stabilito, negli anni ’70,<br />

“California dreamin”” la famosa<br />

canzone dei Mamas and Papas.<br />

La California, intesa come<br />

spider Ferrari, è stata invece la<br />

materializzazione a quattro<br />

ruote di ciò che, agli inizi degli<br />

anni ‘60, la dolce vita tutta<br />

europea voleva aspettarsi da un<br />

sogno: eleganza, divertimento,<br />

bellezza, potenza e immagine.<br />

Tutte caratteristiche che si<br />

potevano trovare in qualsiasi<br />

modello uscito dalla fabbrica di<br />

Maranello, ma che la 250<br />

California interpretava in<br />

maniera totale, assoluta.<br />

A sancire la sua fama di<br />

seduttrice, provvide una folta e<br />

significativa schiera di<br />

personaggi del jet-set<br />

internazionale, che la elessero<br />

auto ideale con la quale farsi<br />

vedere e fotografare o,<br />

semplicemente, raggiungere gli<br />

amici a Gstaad e St. Tropez.<br />

La coppia glamour Brigitte<br />

Bardot-Roger Vadim ne<br />

possedeva due, una passo corto<br />

e l’altra passo lungo; teste<br />

coronate, come il re Leopoldo<br />

del Belgio e Vittorio Emanuele<br />

di Savoia, la ritenevano ideale<br />

perfino per gli spostamenti di<br />

rappresentanza; i fan di James<br />

Coburn e Gregory Peck, a caccia<br />

dei loro idoli cinematografici,<br />

assediavano i locali di<br />

Hollywood davanti ai quali<br />

vedevano parcheggiate le loro<br />

inconfondibili California; la<br />

scrittrice Francois Sagan, sottile<br />

come un giunco, si divertiva a<br />

dominare i 280 cv sprigionati<br />

dal 12 cilindri come pure il<br />

tenore Mario Del Monaco, la cui<br />

“passo lungo” sfrecciava dai<br />

lungomare delle native Marche<br />

alle coste del Principato.<br />

Anche se non era stata costruita<br />

per le corse, la 250 California si<br />

diede da fare in diversi circuiti,<br />

su tutti Sebring e Le Mans, con i<br />

piloti che, una volta dismessi i<br />

panni del corridore, la usavano<br />

su strada con lo stesso piacere e<br />

le medesime sensazioni provate<br />

in gara. Uno di loro, il barone<br />

tedesco Wolfgang von Trips, si<br />

era a tal punto identificato con<br />

Motore<br />

anteriore longitudinale 12 cilindri<br />

a V di 60° tipo 128 F,<br />

raffreddamento ad acqua<br />

blocco e teste in lega leggera<br />

Alesaggio e corsa<br />

mm 73 x 58,8<br />

Cilindrata unitaria<br />

246,10 cm3 Cilindrata totale<br />

2953,21 cm3 Rapporto di compressione<br />

9,2 a 1<br />

Potenza<br />

280 CV a 7000 giri/min<br />

Distribuzione<br />

1 valvola di aspirazione e 1<br />

di scarico per ciascun cilindro, 2<br />

assi a camme in testa comando a<br />

catena<br />

Alimentazione<br />

3 carburatori Weber 36 DCL 3<br />

Accensione<br />

con 2 spinterogeni<br />

Lubrificazione<br />

a carter umido<br />

Autotelaio<br />

tubolare in acciaio, con<br />

longheroni e traverse<br />

tipo 539, carrozzeria in acciaio,<br />

alcuni esemplari in alluminio<br />

Trazione<br />

posteriore<br />

Frizione<br />

a secco e mozzo elastico<br />

Cambio<br />

a 4 marce sincronizzate e RM in<br />

blocco col motore<br />

Differenziale<br />

normale<br />

Sospensioni anteriori<br />

indipendenti, bracci trasversali,<br />

molle elicoidali<br />

Sospensioni posteriori<br />

ponte rigido con balestre semi<br />

elittiche, ammortizzatori<br />

idraulici, puntoni laterali<br />

Sterzo<br />

vite e settore<br />

Freni<br />

4 dischi<br />

Pneumatici<br />

anteriori 6,00 x 16<br />

posteriori 6,00 x 16<br />

Passo<br />

m 2,40<br />

Carreggiate<br />

anteriore m 1,378/<br />

posteriore m 1,374<br />

Peso a vuoto<br />

kg 1050<br />

Serbatoio<br />

90 litri<br />

Velocità massima<br />

249,5 km/h<br />

Granturismo 43


44 Granturismo


la California, che i genitori,<br />

quando morì a Monza al Gran<br />

Premio del 1961, disposero che<br />

il corpo fosse accompagnato alla<br />

sepoltura sulla sua spider<br />

preferita, targata Modena.<br />

La linea della California era<br />

perfetta, immacolata, senza una<br />

sbavatura o qualcosa che<br />

potesse, anche solo<br />

lontanamente, fare arricciare il<br />

naso. Sergio Scaglietti l’aveva<br />

realizzata di getto e l’alternarsi<br />

di linee tonde, rese appena<br />

aggressive dalle affusolate pinne<br />

che sottolineavano i parafanghi<br />

posteriori, erano destinate a<br />

diventare un emblema di stile<br />

automobilistico.<br />

Innamoramenti perduti.<br />

Possederla è l’appagamento<br />

della passione per l’automobile<br />

e per il bello: per lei c’è chi ha<br />

fatto carte false (nel vero senso<br />

della parola, al tavolo da gioco),<br />

scritto libri, ricavato garage<br />

all’interno di salotti, ricostruito<br />

le parti in acciaio con quello<br />

inox, per prevenire la ruggine.<br />

I 103 esemplari costruiti dal<br />

1958 al 1963 sono oggetto del<br />

desiderio dei collezionisti più<br />

incalliti e danarosi: chi ancora<br />

non ha la California nel suo<br />

garage la vuole e chi ce l’ha<br />

difficilmente se ne libera.<br />

Oggi come allora la caccia è<br />

aperta perché quello di<br />

mantenere viva la passione è il<br />

destino dei capolavori e la<br />

California è una vera opera<br />

d’arte.<br />

26 marzo 1960, “12 Ore” di Sebring: due Ferrari 250 California “passo<br />

lungo” corrono sul circuito americano tracciato sulla pista di un<br />

aeroporto. A fine gara, con il numero 17, la spider argentea di George<br />

Reed e Alan Connell si classifica 5^ assoluta. Tre posti più indietro, la<br />

n° 16, la California rossa della Scuderia Serenissima, pilotata da<br />

Giogio Scarlatti, Fabrizio Serena e Carlo Mario Abate<br />

Granturismo 45


Granturismo I Un mistero<br />

lungo mezzo secolo<br />

La paternità ritrovata<br />

Testo<br />

Gianni Rogliatti<br />

Foto<br />

Centro Documentazione Ferrari<br />

46 Granturismo<br />

l modello 250 spider<br />

“California” della Ferrari è Inato<br />

nel 1957 su ispirazione<br />

o suggerimento di Luigi<br />

Chinetti, l’indimenticabile<br />

vincitore della 24 ore di Le<br />

Mans del 1949 ma soprattutto<br />

l’uomo che ha portato le<br />

automobili Ferrari sul mercato<br />

nordamericano. Sui rapporti<br />

tra Ferrari e Chinetti che si<br />

erano conosciuti quando<br />

entrambi erano all’Alfa Romeo<br />

a “tirar di lima” ossia come<br />

operai, secondo una colorita<br />

frase dello stesso Chinetti<br />

dovremo tornare ma c’è una<br />

storia interessante che<br />

riguarda la California .<br />

Di questa vettura è stato scritto<br />

(anche da autori importanti)<br />

che il disegno fosse della<br />

Pininfarina. Il che è quanto<br />

meno sospetto dal momento<br />

che nello stesso periodo (1957)<br />

il carrozziere torinese, ormai<br />

affermatosi come costruttore<br />

delle granturismo di<br />

Maranello, aveva messo a<br />

punto la forma definitiva del<br />

suo cabriolet e non si<br />

capirebbe perché dovesse farne<br />

uno diverso ed in concorrenza.<br />

Infatti lo spider 250 California<br />

o semplicemente California<br />

non è stato disegnato dalla<br />

Pininfarina. In nessuno<br />

stampato della Ferrari<br />

riguardante questa vettura vi è<br />

infatti citata questa marca che<br />

invece figura nelle<br />

pubblicazioni coeve di modelli<br />

di cui è sicura la paternità<br />

anche del solo disegno.<br />

Il primo esemplare del nuovo<br />

modello è quello recante il<br />

numero 0769 GT che dalla<br />

scheda di montaggio risulta<br />

avere il motore tipo 128 C sul<br />

telaio 508 C col passo di 2,60<br />

m, carrozzeria Scaglietti guida<br />

a sinistra, tachimetro in miglia.<br />

La vettura è stata terminata il<br />

16 dicembre del 1957. Esiste<br />

una stretta parentela stilistica<br />

tra lo spider California e la<br />

berlinetta competizione<br />

carrozzata dallo stesso<br />

Scaglietti , così come esiste una<br />

linea comune tra il coupè ed il<br />

cabriolet della Pininfarina.<br />

La denominazione spider nella<br />

accezione generalmente<br />

accettata si riferisce a vetture<br />

decappottabili con un tetto in<br />

tela e finiture più spartane<br />

rispetto al cabriolet, e questo<br />

era il caso del California,<br />

derivato dalla berlinetta<br />

competizione a passo lungo.<br />

Quella, per intenderci che gli<br />

inglesi chiamano LWB ossia<br />

Long Wheel Base per<br />

distinguerla dalla SWB ossia<br />

Short Wheel Base a passo corto<br />

(2,40 m) che le è seguita due<br />

anni dopo.<br />

Nell’anno di grazia 2000,<br />

dovendo aggiornare il catalogo<br />

dei modelli Ferrari carrozzati<br />

dalla Pininfarina, mi sono<br />

trovato a dover affrontare il<br />

problema della paternità dello<br />

spider California. E sono


Sergio Scaglietti e Sergio Pininfarina a<br />

Maranello, di fronte alla Galleria<br />

del Vento della Ferrari: è in questa<br />

occasione che hanno firmato il<br />

documento (in basso) che riconosce<br />

all’artigiano modenese la completa<br />

paternità della 250 GT California<br />

andato alla fonte ossia<br />

dall’ingegner Sergio<br />

Pininfarina. Cortese e preciso<br />

come sempre l’ingegnere ha<br />

chiesto tutta la<br />

documentazione possibile, ha<br />

fatto ricorso alla propria ed alla<br />

memoria dei suoi collaboratori,<br />

concludendo che lo spider<br />

California è opera di Scaglietti<br />

con qualche possibile<br />

intervento di suo padre Battista<br />

Pininfarina come dichiarato<br />

nel documento allegato.<br />

Questo documento è nato<br />

come semplice promemoria ma<br />

per una fortunata coincidenza<br />

ne avevo una copia con me<br />

quando il 19 luglio del 2000 mi<br />

trovavo a Maranello ed ho<br />

incontrato i due Maestri<br />

carrozzieri, Scaglietti e<br />

Pininfarina. La presenza del<br />

fotografo che stava realizzando<br />

un servizio per l’annuario<br />

Ferrari di quell’anno ha<br />

consentito di immortalare la<br />

firma del documento che<br />

certifica la paternità del<br />

disegno dello spider California.<br />

Come è noto esiste un altro<br />

spider California, questo sì di<br />

Pininfarina: si tratta del<br />

modello 365 California del<br />

1966 con motore di 4390 cm 3 .<br />

Modello ancora più raro del<br />

precedente che però è quello<br />

molto meglio conosciuto.<br />

A causa della produzione<br />

limitata e della<br />

personalizzazione richiesta dai<br />

clienti, gli esemplari dello<br />

spider California sono tutti<br />

praticamente dei pezzi unici o<br />

quasi. Infatti si deve<br />

cominciare a fare una grande<br />

divisione tra la prima serie sul<br />

telaio a passo lungo e la<br />

seconda a passo corto. Questo<br />

mutamento della lunghezza ha<br />

comportato una variazione<br />

delle linee della carrozzeria,<br />

che tuttavia è molto elegante<br />

nelle due versioni grazie ad<br />

una giudiziosa ripartizione<br />

degli spazi tra passo ruota<br />

anteriore, portiera e passo<br />

ruota posteriore. Esistono<br />

esemplari con i fari carenati ed<br />

altri con i fari esterni, ed<br />

esemplari con carrozzeria di<br />

alluminio alleggerita per<br />

vetture destinate alla<br />

competizione. La versione a<br />

passo corto si identifica anche<br />

per la leggera incassatura della<br />

presa d’aria sul cofano<br />

anteriore.<br />

Quanto alla motorizzazione ci<br />

sono state variazioni nel corso<br />

della vita del modello: il tipo<br />

128 C del primo esemplare<br />

aveva una potenza rilevata in<br />

prova dopo il rodaggio di 225<br />

CV con alimentazione per<br />

mezzo di 3 carburatori Weber<br />

36 DCL 3. Ma già<br />

nell’esemplare numero 1077<br />

GT con il motore 128 D la<br />

potenza rilevata al banco era di<br />

235 CV e nella successiva<br />

versione a passo corto con il<br />

telaio tipo 539 ed il motore<br />

tipo 168 i carburatori erano tre<br />

Weber 40 DCL6 grazie ai quali<br />

(ed alla diversa fasatura) la<br />

potenza saliva a circa 260 CV.<br />

Granturismo 47


Formula 1 I Con una dedica a sorpresa,<br />

a Maranello viene tenuta a battesimo<br />

la F2003-GA che raccoglie la gloriosa<br />

eredità della pluripremiata F2002<br />

48 Formula 1<br />

Testo<br />

Alessandro Migliorini<br />

Foto<br />

Ferrari Media Centre<br />

La Presse<br />

Monoposto<br />

M<br />

aranello, 7 febbraio –<br />

“Ci sentiamo molto<br />

emozionati, come se<br />

quella che ci aspetta sia la<br />

stagione più importante, per<br />

certi aspetti quella decisiva” –<br />

quando il presidente Luca di<br />

Montezemolo ha pronunciato<br />

queste parole, intervenendo a<br />

conclusione della cerimonia<br />

di presentazione della nuova<br />

monoposto, la sua voce<br />

tradiva un’emozione<br />

inaspettata, soprattutto per<br />

chi lo conosce come perfetto<br />

padrone di casa e seducente e<br />

persuasivo comunicatore.<br />

“Quello appena conclusosi è<br />

stato un anno che può essere<br />

considerato irripetibile per i<br />

record sportivi conquistati<br />

dalla Scuderia Ferrari e per i<br />

risultati economici raggiunti


con dedica<br />

dal Gruppo Ferrari Maserati” –<br />

ha continuato il Presidente –<br />

“Noi sappiamo, però, che<br />

bisogna restare con i piedi per<br />

terra: quello dei costruttori di<br />

automobili è un mestiere<br />

difficile e in Formula 1 la<br />

competizione è sempre<br />

fortissima”.<br />

Una pausa un pò più lunga e<br />

quindi le parole che hanno<br />

svelato l’origine di tanta<br />

partecipata commozione.<br />

Mentre scorrevano le<br />

immagini che ne ricordavano<br />

la costante e sempre<br />

partecipe presenza, il<br />

Presidente ha rivolto<br />

un’affettuosa dedica a Gianni<br />

Agnelli, battezzando la nuova,<br />

avveniristica monoposto<br />

“F2003-GA” in segno di<br />

riconoscenza a colui che non<br />

ha mai fatto mancare alla<br />

Ferrari il suo sostegno e la sua<br />

fiducia, specie nei momenti<br />

più critici. “L’Avvocato è stato<br />

un punto di riferimento<br />

fondamentale in oltre 35 anni<br />

della mia vita - ha proseguito<br />

Montezemolo - e in<br />

particolare è stato<br />

determinante anche negli<br />

anni difficili, prima per Enzo<br />

Ferrari e poi per me.<br />

Dal 1992 al 1999 abbiamo<br />

lavorato molto duramente per<br />

tornare ai vertici e il suo<br />

apporto è stato fondamentale.<br />

Per questo motivo siamo tutti<br />

contenti che questa macchina<br />

possa portare il suo nome”.<br />

Grazie, Presidente, ha<br />

interpretato il desiderio di<br />

tutti coloro che amano la<br />

Ferrari e l’automobile.<br />

Maranello 7 febbraio 2003, la nuova<br />

monoposto viene presentata<br />

ufficialmente e, a sorpresa, viene<br />

rivelata la dedica a Gianni Agnelli.<br />

La “F2003-GA” si sottopone al consueto<br />

assedio dei flash per poi presentarsi, in<br />

ottima forma, al suo primo shake-down<br />

sulla Pista di Fiorano<br />

Formula 1 49


Formula 1 I Con la F2003-GA<br />

la Ferrari ha realizzato la monoposto<br />

forse più sofisticata delle sua storia<br />

50 Formula 1<br />

Testo e disegni<br />

Paolo d’Alessio<br />

Foto<br />

LaPresse<br />

Una evoluzione<br />

opo i successi a<br />

ripetizione del 2002 e la Dschiacciante<br />

superiorità<br />

tecnica manifestata dalla<br />

F2002, tutti si attendevano una<br />

monoposto “conservativa” per<br />

la stagione 2003. Lo sviluppo di<br />

quel progetto che lo scorso<br />

anno si era aggiudicato la<br />

bellezza di quattordici successi,<br />

su quindici partecipazioni, ma<br />

nulla più. Invece, ancora una<br />

volta, i tecnici del Cavallino<br />

hanno stupito il mondo intero<br />

presentando una vettura<br />

estrema. Ecco, in dettaglio,<br />

tutti i suoi segreti.<br />

Cardine del progetto 2003<br />

l’esasperazione aerodinamica e<br />

l’affinamento di tutti quei<br />

concetti che sulla F2002 erano<br />

stati appena imbastiti, ma non<br />

del tutto perfezionati.<br />

Tutta la parte anteriore, ad<br />

esempio, è rimasta<br />

praticamente invariata rispetto<br />

allo scorso anno. Stesso<br />

musetto (1) spiovente ed<br />

alettone anteriore (2) a<br />

cucchiaio simile al profilo<br />

utilizzato lo scorso anno. Le<br />

differenze, e di grande portata,<br />

cominciano invece a partire<br />

dalla mezzeria della vettura,<br />

per l’esattezza all’altezza dalle<br />

sofisticatissime fiancate (3).<br />

Per migliorare ulteriormente lo<br />

scorrimento del flusso d’aria<br />

che lambisce i pontoni laterali,<br />

la parte inferiore di questi<br />

ultimi è stata profondamente<br />

scavata. Gli aerodinamici del<br />

Cavallino hanno insomma<br />

creato un vero e proprio<br />

“canale” esterno (4) che<br />

velocizza il flusso d’aria diretto<br />

al retrotreno, incrementando<br />

sensibilmente la deportanza in<br />

corrispondenza delle ruote<br />

motrice. La parte superiore dei<br />

pontoni laterali (5) è invece<br />

caratterizzata da una maggiore<br />

bombatura nella parte<br />

anteriore e della più<br />

accentuata rastremazione<br />

posteriore (6) che si sia mai


estrema<br />

1<br />

All’indomani della sua presentazione,<br />

la nuova monoposto del Cavallino è<br />

stata sottoposta ad un intenso<br />

programma di test tra la pista di<br />

Fiorano, il Mugello ed il circuito di<br />

Barcellona, in vista del suo vittorioso<br />

debutto stagionale nel Gran Premio di<br />

Spagna<br />

2<br />

vista in Formula 1. Per<br />

massimizzare gli effetti del<br />

profilo a Coca-Cola, la parte<br />

terminale della carrozzeria<br />

della F2033 GA subisce un<br />

brusco abbassamento in<br />

corrispondenza del retrotreno.<br />

Caratteristiche che, abbinata al<br />

restringimento dei pontoni, si<br />

traduce in un migliore Cx del<br />

mezzo meccanico e consente di<br />

velocizzare ulteriormente il<br />

flusso d’aria rivolto all’ala<br />

posteriore (7).<br />

Per ottimizzare l’aerodinamica<br />

posteriore, i tecnici del<br />

Cavallino hanno inoltre dotato<br />

la F2003 GA di nuove e più<br />

grandi carenature a periscopio<br />

dei condotti di scarico (8) e di<br />

inedite pinne laterali (9), simili<br />

a quelle utilizzate nel corso<br />

delle ultime stagioni dalla<br />

Williams. Simili alla F2002<br />

sono invece i piccoli profili<br />

alari (10) montati in mezzeria<br />

delle fiancate e l’ala posteriore<br />

(11) con relative paratie<br />

laterali. Questo per quel che<br />

riguarda l’aerodinamica che si<br />

vede. Ma in una Formula 1<br />

5<br />

moderna, come noto, hanno<br />

altrettanta importanza la<br />

conformazione interna delle<br />

fiancate ed il disegno<br />

dell’estrattore posteriore. Nel<br />

primo caso, in mancanza di<br />

dati certi, si può ipotizzare un<br />

ulteriore affinamento della<br />

fluidodinamica interna. In<br />

particolare il flusso che si<br />

insinua nelle fiancate laterali<br />

sarebbe stato diviso in due<br />

“vene”. Quella bassa verrebbe<br />

utilizzata per raffreddare le<br />

masse radianti (12), sempre<br />

montate a “V” ed inclinate in<br />

avanti, mentre la vena<br />

superiore andrebbe ad<br />

alimentare il vano motore,<br />

abbassando le temperature di<br />

esercizio presenti in loco.<br />

A proposito di motore, la F2003<br />

GA monta un inedito V 10,<br />

siglato “052” (13) che, e qui il<br />

condizionale è d’obbligo, vista<br />

la mancanza di dati ufficiali,<br />

dovrebbe rappresentare un<br />

significativo passo in avanti,<br />

rispetto al propulsore dello<br />

scorso anno. I motoristi del<br />

Cavallino hanno mantenuto la<br />

7<br />

10<br />

3<br />

13<br />

V di 90°, sono comunque<br />

riusciti ad abbassare<br />

ulteriormente il baricentro,<br />

lavorando sull’architettura e<br />

soprattutto sulla testa del<br />

plurifrazionato. Il dato più<br />

sorprendente riguarda<br />

comunque il peso: meno di 90<br />

chili, un valore impensabile<br />

fino a pochi anni fa.<br />

Strabilianti anche i dati che<br />

riguardano la trasmissione (14).<br />

Il cambio della Ferrari F2003<br />

GA pesa meno di 40 chili, un<br />

record assoluto per la Formula<br />

1. Rispetto allo scorso anno è<br />

stata ridisegnata la scatola<br />

esterna in titanio, rivista la<br />

disposizione degli organi<br />

interni e miniaturizzata la<br />

struttura.<br />

6<br />

4 12<br />

11<br />

8<br />

14<br />

Formula 1 51<br />

9


Un anno<br />

di sviluppo<br />

Nella parte destra del disegno<br />

appare evidente il grande<br />

lavoro di affinamento<br />

compiuto dagli aerodinamici<br />

del Cavallino. La parte inferiore<br />

della fiancata presenta una<br />

vistosa rastremazione ed uno<br />

scasso che favorisce lo<br />

52 Formula 1<br />

La nuova Formula 1 del<br />

Cavallino è un riuscito mix di<br />

soluzioni tecniche inedite e di<br />

particolari vincenti ereditati<br />

dalla F2002. Nella vista laterale<br />

si può notare come l’anteriore<br />

sia simile allo scorso anno,<br />

mentre del tutto inedito è il<br />

disegno delle fiancate, più<br />

scorrimento dell’aria verso il<br />

retrotreno. Sempre nella vista<br />

frontale della nuova Ferrari si<br />

può notare la sensibile<br />

riduzione della sezione<br />

frontale, rispetto sia alla<br />

concorrenza, che al modello<br />

del 2002.<br />

bombate ed affusolate verso il<br />

retrotreno. La vista laterale<br />

della nuova monoposto<br />

evidenzia invece l’accentuato<br />

smusso delle fiancate nella<br />

parte inferiore e l’andamento<br />

decrescente della carrozzeria<br />

verso il retrotrerno.<br />

Un muso<br />

aggressivo e<br />

prestazionale


I flussi segreti<br />

dell’aerodinamica<br />

Tra camini e ali<br />

l’aria calda<br />

se ne va via<br />

Ecco come si presenta, visto di<br />

dietro, il complesso retrotreno<br />

della F2003 GA. L’andamento<br />

delle frecce evidenzia lo<br />

scorrimento dei flussi d’aria<br />

che investono l’ala posteriore.<br />

Sulla nuova Ferrari i rinnovati<br />

camini laterali (di dimensioni<br />

maggiorate, rispetto allo scorso<br />

anno) rivestono un ruolo<br />

determinante nei delicati<br />

equilibri aerodinamici del<br />

retrotreno. Non solo. Il taglio<br />

assimmetrico della carenatura<br />

(particolare) favorisce<br />

l’estrazione e lo smaltimento<br />

dell’aria calda che ristagna<br />

all’interno del vano motore.<br />

Tutta la parte centrale della<br />

F2003 GA è concepita in<br />

funzione dell’ottimizzazione<br />

aerodinamica. Lo scasso delle<br />

fiancate nella parte inferiore è<br />

accompagnato ad una<br />

maggiore bombatura dei<br />

pontoni nella parte alta.<br />

L’accentuata rastremazione<br />

posteriore, abbinata ai camini,<br />

che carenano i condotti di<br />

scarico, nonchè l’abbassamento<br />

della carrozzeria in<br />

corrispondenza del retrortreno<br />

e le ampie pinne laterali,<br />

concorrono a velocizzare il<br />

flusso diretto all’ala posteriore<br />

e ad accentuare la deportanza<br />

sul retrotreno.<br />

F 2003-GA<br />

Dati tecnici<br />

Autotelaio<br />

_In materiale composito: a nido d’ape<br />

con fibra di carbonio<br />

_Cambio longitudinale Ferrari<br />

_Differenziale autobloccante<br />

_Comando semiautomatico<br />

sequenziale a controllo elettronico<br />

_Numero di marce 7 + Rm<br />

_Freni a disco autoventilanti<br />

in carbonio<br />

_Sospensioni indipendenti con<br />

puntone e molla di torsione<br />

anteriore/posteriore<br />

_Lunghezza 4545 mm<br />

_Larghezza 1796 mm<br />

_Altezza 959 mm<br />

_Passo 3100 mm<br />

_Carreggiata anteriore 1470 mm<br />

_Carreggiata posteriore 1405 mm<br />

_Peso con acqua, olio e pilota 600 kg<br />

_Ruote (anteriori e posteriori) 13”<br />

Motore<br />

Tipo/Type 052<br />

Numero cilindri V 10<br />

Blocco cilindri in alluminio microfuso<br />

Numero di valvole 40<br />

Distribuzione pneumatica<br />

Cilindrata totale 2997 cm 3<br />

Iniezione elettronica digitale<br />

Magneti Marelli<br />

Accensione elettronica Magneti<br />

Marelli statica<br />

Formula 1 53


Dealer Story I Daytona<br />

54 Dealer story<br />

aytona, concessionaria<br />

Ferrari e Maserati per DToscana<br />

e Sardegna con<br />

sede a Pistoia, è giovane –<br />

nasce infatti nel 1999 – ma ha<br />

radici solide e profonde nella<br />

cultura automobilistica e nello<br />

stile.<br />

Lo stile è oggi rappresentato<br />

dal dottor Guglielmo<br />

Salvestrini, manager giovane e<br />

lungimirante, presidente della<br />

Salfin, la holding cui Daytona<br />

fa riferimento.<br />

La cultura automobilistica,<br />

invece, viene dal nonno, che<br />

nel 1919, quando le macchine<br />

avevano ancora le ruote di<br />

legno, divenne concessionario<br />

Fiat. Di quella avventura<br />

pionieristica rimangono il<br />

“Lingottino”, prima sede della<br />

concessionaria, che il nonno<br />

volle far costruire da Giacomo<br />

Mattè Trucco, lo stesso<br />

architetto del famoso palazzo<br />

torinese della Fiat, ora adibito<br />

a garage per 2000 auto nel<br />

centro storico di Pistoia, ed un<br />

Gruppo che, nella sola Toscana,<br />

comprende concessionarie di<br />

diverse Case di automobili e di<br />

un paio di moto, oltre ad<br />

attività che spaziano dalla<br />

moda ai servizi immobiliari.<br />

Il Salvestrini di ultima<br />

generazione è un uomo<br />

determinato ed elegante, che<br />

ha abbondantemente riversato<br />

nella propria attività quei<br />

concetti di gusto ed immagine<br />

nei quali declina il suo modo di<br />

affrontare la vita. La sede della<br />

holding, che è la stessa di<br />

Daytona, riflette perfettamente<br />

la sua filosofia. In tutti i sensi,<br />

visto che ad interni che<br />

miscelano elementi classici ed<br />

Stile e tradizione<br />

Testo e Foto<br />

Alessandro Giudice<br />

Guglielmo Salvestrini, presidente<br />

della Salfin, la holding di riferimento di<br />

Daytona. Sopra, lo staff della<br />

concessionaria: da sinistra, Paolo<br />

Tringali, amministratore unico e<br />

responsabile commerciale; Loriano<br />

Belli, vendite; Cristina Mariotti, cassa;<br />

Antonio Parodi, vendite e relazioni<br />

esterne; Alessio Dami, responsabile<br />

post-vendita<br />

hi-tech, corrisponde una<br />

grande struttura esterna<br />

ricoperta di specchi, dal design<br />

affascinante ed avveniristico.<br />

“Credo che l’immagine, motivo<br />

dominante degli ultimi due<br />

decenni, offra l’opportunità di<br />

comunicare sensazioni e<br />

pensieri. È per questo che, con<br />

l’aiuto dei miei collaboratori,<br />

sto cercando di far diventare<br />

Daytona una sorta di ‘oasi di<br />

decompressione’, dove<br />

l’appassionato possa ritrovare<br />

l’atmosfera dei club più<br />

esclusivi”.<br />

Girando per gli spazi della<br />

concessionaria, sembra che<br />

l’obiettivo sia stato raggiunto.<br />

Salottini di comode e vissute


L’avveniristica sede di Daytona, a<br />

Pistoia. Tra pareti in curtain-wall e<br />

interni in legno e alluminio, si respira<br />

un’atmosfera calda e seducente.<br />

A lato, l’insegna che identifica lo spazio<br />

dedicato al ritiro della vettura.<br />

poltrone in cuoio sparsi qua e<br />

là; uno shop dove ai prodotti di<br />

Ferrari Idea si uniscono i<br />

modelli artigianali realizzati in<br />

pezzo unico, le giacche “biker<br />

style” dell’ultima collezione<br />

Belstaff, gli orologi Gerard-<br />

Perregaux, i mocassini Tod’s; il<br />

giardino interno nitido ed<br />

essenziale, con tanto di prato<br />

all’inglese, uno specchio<br />

d’acqua, un ponticello. Un altro<br />

mondo, insomma, di cui le<br />

Ferrari rappresentano una<br />

componente essenziale, come<br />

se fossero opere d’arte<br />

parcheggiate all’interno di<br />

un’abitazione.<br />

Tra le iniziative più<br />

interessanti della<br />

concessionaria di Pistoia, c’è<br />

DVL, acronimo di Daytona Vip<br />

Lounge, un programma<br />

esclusivo riservato ai clienti<br />

che offre loro servizi e<br />

facilitazioni di vario genere,<br />

dagli sconti sugli acquisti dei<br />

marchi rappresentati dal<br />

Gruppo e su gioielli ed<br />

accessori Bulgari agli inviti alle<br />

manifestazioni più esclusive,<br />

che Daytona organizza sempre<br />

con grande cura, sia che si<br />

svolgano nei palazzi nobiliari<br />

fiorentini che in pista.<br />

A proposito di pista, anche se<br />

la giovane Daytona ha un<br />

altrettanto giovane rapporto<br />

con la parte più sportiva della<br />

Ferrari, il Challenge, l’impegno<br />

è da grande team, con sette<br />

auto a disputare l’edizione<br />

Dealer story 55


Presso lo shop di Daytona si trovano<br />

anche prodotti artigianali di ottima<br />

fattura. Insieme ai salottini di<br />

conversazione, il negozio costituisce un<br />

luogo di ritrovo per i clienti più<br />

appassionati<br />

56 Dealer story<br />

2003 e un palmarés che già<br />

vanta un titolo mondiale,<br />

quello di Belluzzi del 2001.<br />

“Incominciammo letteralmente<br />

da zero – ricorda oggi Paolo<br />

Tringali, amministratore unico<br />

e responsabile commerciale di<br />

Daytona – con i ragazzi<br />

dell’officina che cercavano di<br />

imparare i ’segreti’ del<br />

mestiere direttamente in<br />

circuito. Per assurdo, ero<br />

l’unico a poter vantare un po’<br />

di esperienza nelle<br />

competizioni, anche se in un<br />

altro ambito, visto che, almeno<br />

fino alla nascita del secondo<br />

figlio, con mia moglie come<br />

navigatrice ho corso una<br />

quantità di rally”.<br />

Tringali approdò in Daytona<br />

proveniente da un’altra<br />

concessionaria del Gruppo.<br />

Anche al suo carattere aperto<br />

DAYTONA srl<br />

Concessionaria per Toscana<br />

e Sardegna<br />

Pistoia<br />

via Cappellini, 82<br />

Zona Sant’Agostino<br />

Tel. 0573.534202<br />

Fax 0573.934777<br />

e-mail: daytona@salfin.it<br />

www.daytonasrl.com<br />

I consigli della Daytona<br />

Cosa vedere<br />

A LUCCA<br />

– Orrido di Botri a Bagni di<br />

Lucca, una gola tra due rocce<br />

altissime. Ricorda molto i<br />

paesaggi alpini per la sua<br />

straordinaria e inusuale<br />

vegetazione.


A lato, lo staff tecnico di Daytona,<br />

guidato da Vittorio Ferri (foto in basso).<br />

Oltre che delle auto dei clienti, in<br />

officina ci si occupa anche della<br />

preparazione delle auto del Challenge.<br />

A destra, il motore con cui Daytona è<br />

stata premiata come “Dealer in poleposition”<br />

nel 2000<br />

IL CASENTINO<br />

– Zona che si estende tra le<br />

provincie di Firenze e Arezzo<br />

confinando con Romagna e<br />

Umbria. Da visitare i paesi di<br />

Bibbiena, Poppi, Stia,<br />

Pratovecchio.<br />

COSTA DEGLI ETRUSCHI<br />

– Conosciuta per il successo di<br />

vini come il Sassicaia e<br />

l’Ornellaia, è una zona di rara<br />

bellezza tra storia antica e<br />

recente. Da visitare la Strada<br />

del vino e in particolar modo i<br />

paesi di Castagneto Carducci e<br />

Bolgheri.<br />

Dove mangiare<br />

PISTOIA<br />

– MEGLIO PALAIA<br />

Via S.Agostino,38<br />

Tel. 0573.532544<br />

BOLGHERI<br />

– OSTERIA L’ACQUOLINA<br />

IN BOCCA<br />

Via Giulia,14<br />

Tel. 0565.762065<br />

FIRENZE<br />

– OMERO<br />

Via Pian dei Giullari,11r<br />

Tel. 055.220053<br />

– CENTANNI<br />

Via Centenni,7<br />

Bagno a Ripoli (FI)<br />

Tel. 055.630122<br />

ALTOPASCIO (LU)<br />

– IL MELOGRANO<br />

Piazza degli Ospitalieri ,9<br />

Tel. 0583.25016<br />

ed alla sua disponibilità è da<br />

ascrivere il successo<br />

commerciale della<br />

concessionaria, nominata nel<br />

2000, l’anno successivo<br />

all’apertura, “Dealer in poleposition”.<br />

“All’inizio è stato faticoso far<br />

capire che Daytona non era<br />

stata duplicata sulle ceneri<br />

della precedente<br />

concessionaria: i clienti<br />

potenziali credo abbiano colto<br />

al volo il messaggio tanto che<br />

mi sono trovato a concludere<br />

delle vendite letteralmente in<br />

cantiere, durante l’ultimazione<br />

della sede”. E aggiunge: “Senza<br />

l’aiuto fondamentale di Marco<br />

Rossetto, amministratore<br />

delegato di Forza, il dealer<br />

Ferrari piemontese, per me<br />

capire il mondo dei ferraristi<br />

sarebbe stata ben più lungo e<br />

faticoso”. Un mondo dove la<br />

passione si esprime nei modi<br />

più disparati: dalla domanda<br />

tecnologica, come sottolinea<br />

Vittorio Ferri, responsabile<br />

tecnico di Daytona, al quale la<br />

richiesta più frequente è quella<br />

dell’incremento di potenza<br />

(“Trovami 100 cv”, gli ha<br />

intimato di recente il<br />

proprietario di una 360<br />

spyder…) seguita a ruota dal<br />

desiderio di maggior rumore;<br />

ai comportamenti originali ed<br />

emozionali, come dice Tringali<br />

ricordando il professore che,<br />

per non farsi vedere, gli porta<br />

la macchina in concessionaria<br />

all’alba, e il paio di clienti colti<br />

da irrefrenabile crisi di pianto<br />

al momento della consegna<br />

dell’auto nuova, a Maranello.<br />

Approcci personali, reazioni<br />

non codificate, richieste<br />

azzardate sono sintomi di una<br />

stessa passione, che Daytona<br />

alimenta con generosità e stile.<br />

A partire da Guglielmo<br />

Salvestrini, appassionato di<br />

orologi e di bassotti nani a pelo<br />

ruvido: se nel suo desiderio di<br />

contribuire alla valorizzazione<br />

del brand Ferrari, si leggono gli<br />

estremi di una missione,<br />

quando sostiene di aspettare la<br />

nuova 2+2 per la sua<br />

straordinaria bellezza ed<br />

eleganza, torna alla mente ciò<br />

che rispondeva il<br />

Commendatore quando gli<br />

chiedevano qual era, secondo<br />

lui, la Ferrari più bella: “La<br />

prossima!”.<br />

Dealer story 57


Portfolio I Trasformare la passione<br />

in lavoro? È un’arte.<br />

58 Portfolio<br />

Testo<br />

Alessandro Giudice<br />

Foto<br />

Archivio Cremonini<br />

Rosso in corsa<br />

cquerelli ed acrilici per<br />

lui non hanno segreti, Aspecie<br />

in tutte le tonalità<br />

del rosso, colore che, da buon<br />

emiliano, predilige più d’ogni<br />

altro.<br />

Quando la Ferrari compiva i<br />

primi passi, Giovanni<br />

Cremonini aveva appena sei<br />

anni, sufficienti ad instillare<br />

una passione che, senza poterla<br />

domare, ha segnato la sua<br />

intera esistenza. Cremonini di<br />

lavoro fa il grafico, ma questa è<br />

un’attività tutto sommato<br />

fittizia visto che, fresco di<br />

diploma, iniziò da subito il suo<br />

apprendistato nello studio di<br />

Antonio de’ Giusti, uno dei<br />

signori dell’illustrazione<br />

automobilistica.<br />

Dal Professore, Cremonini<br />

imparò quanto più poteva sulle<br />

tecniche più raffinate e l’uso<br />

dei vari tipi di materiali,<br />

costruendosi un’esperienza<br />

invidiabile che mise quasi da<br />

subito al servizio del suo<br />

grande amore, la Formula 1.<br />

La conoscenza stretta e la<br />

frequentazione che de’ Giusti<br />

poteva vantare con Enzo<br />

Ferrari, portarono il giovane<br />

Cremonini ad essere testimone<br />

diretto e privilegiato di una<br />

storia che gli cresceva accanto,<br />

con le sue vittorie e le sue<br />

sconfitte, le gioie e le tragedie.<br />

L’ambiente della F1, vicino e<br />

palpabile, gli permise di<br />

sviluppare una sensibilità<br />

pittorica di straordinario<br />

impatto, capace di trasmettere<br />

il dinamismo delle vetture in<br />

corsa, il dettaglio tecnico<br />

stressato dall’uso, il volto del<br />

pilota teso nello sforzo della<br />

competizione.<br />

Forse senza che se ne rendesse<br />

pienamente conto, l’arte aveva<br />

avuto il sopravvento sul<br />

mestiere e Giovanni Cremonini<br />

ha iniziato a fare dei ritratti di<br />

macchine e piloti il principale<br />

soggetto del suo lavoro, con un<br />

quasi esclusivo leit-motiv, la<br />

Le Ferrari nel loro ambiente naturale, la<br />

pista, durante una corsa. Ma anche, più<br />

raramente, statiche, nella descrizione<br />

grafica del modello. E poi tanti ritratti,<br />

dei più grandi campioni di tutti i tempi.<br />

È varia e colorata l’opera di Giovanni<br />

Cremonini, nella foto in alto al lavoro nel<br />

suo studio


Portfolio 59


60 Portfolio<br />

Ferrari. Oggi Cremonini è un<br />

artista affermato. I suoi lavori<br />

hanno conosciuto la copertina<br />

dei giornali specializzati, sono<br />

diventati i manifesti ufficiali di<br />

numerose edizioni del Gran<br />

Premio di San Marino, fanno<br />

parte di collezioni private.<br />

Nel 1991 e nel 1992 sono stati<br />

protagonisti di due “personali”<br />

alla Galleria Ferrari di<br />

Maranello, sui temi dei grandi<br />

campioni del Cavallino e<br />

dell’indimenticabile Gilles<br />

Villeneuve.<br />

Curiosamente, fra i lavori che<br />

predilige, ci sono i ritratti di<br />

Jim Clark e Jackie Stewart, due<br />

piloti che non solo non hanno<br />

corso per Ferrari, ma sono stati<br />

tra gli avversari più combattivi<br />

e pericolosi della Scuderia di<br />

Maranello.


Nel 1995, Cremonini inizia uno<br />

dei suoi lavori più importanti,<br />

la raccolta “I miti Ferrari nella<br />

Formula 1”. Si tratta di 16<br />

tavole sviluppate, quasi per<br />

caso, nell’arco di sette anni.<br />

Le prime, realizzate<br />

inizialmente in bianco e nero<br />

e successivamente colorate,<br />

riguardavano i gloriosi<br />

campioni del mondo del<br />

passato: Ascari, Fangio,<br />

Hawthorn. Negli anni, di pari<br />

passo con i ritrovati successi<br />

del Cavallino, Cremonini ha<br />

completato la parata dei piloti<br />

iridati, aggiungendone altri<br />

che, pur non avendo raggiunto<br />

il massimo titolo della F1, si<br />

sono ritagliati uno spazio<br />

importante nel cuore dei tifosi,<br />

come Regazzoni, Villeneuve,<br />

von Trips, Pironi, Arnoux e<br />

Tambay, oltre ad Irvine e Salo.<br />

Della cartella ne esistono 100<br />

esemplari numerati con cifra<br />

araba e 20, fuori commercio,<br />

numerati con cifra romana.<br />

Ogni cartella contiene la<br />

litografia tirata al torchio dei<br />

dipinti originali: al termine<br />

della tiratura, le lastre e gli<br />

impianti adoperati per<br />

realizzare l’opera sono stati<br />

distrutti.<br />

Per informazioni:<br />

Tel. 051.524860<br />

e-mail: grgrafic@tin.it<br />

Portfolio 61


Dealer Story I Motor<br />

62 Dealer story<br />

Testo e Foto<br />

Alessandro Giudice<br />

Sulla via Emilia<br />

tutto un piacevole<br />

schioccare di titoli, Ènobiliari<br />

ed accademici,<br />

alla Motor, la concessionaria<br />

Ferrari di Emilia Romagna e<br />

San Marino.<br />

Primo su tutti, il Conte, al<br />

secolo Tommaso Antolini Ossi,<br />

nobiluomo bolognese con una<br />

radicata passione per le auto e<br />

uno spiccato senso<br />

imprenditoriale, virtù,<br />

quest’ultima, raramente<br />

associata alle grandi casate.<br />

Signore vero nell’aspetto e nel<br />

modo di porsi, nel mondo del<br />

Cavallino rampante è lui il<br />

“Conte” per eccellenza così<br />

come Ferrari era il<br />

“Commendatore”.<br />

Il Conte è concessionario dal<br />

1964. Allora la licenza<br />

comprendeva anche le Marche<br />

e l’Abruzzo: “Ma erano altri<br />

tempi: in un’area così ampia,<br />

la Ferrari prevedeva di vendere<br />

27 auto all’anno e una 330<br />

costava poco più di sei milioni<br />

di lire, quasi quanto un<br />

appartamento”.<br />

Il primo contatto con il<br />

Cavallino, il Conte lo ebbe<br />

però undici anni prima, nel<br />

1953, quando andò a comprare<br />

una 166 da Cornacchia, a<br />

Milano: “Allora avevo 21 anni<br />

e da tre avevo perso mio<br />

padre. Mandavo avanti la<br />

concessionaria Lancia di<br />

famiglia e quello che più mi<br />

colpì della mia prima Ferrari<br />

fu che a Milano acquistai solo<br />

il telaio con motore,<br />

sospensioni e accessori vari e,<br />

dopo avere pagato, trasferii il<br />

tutto a Torino, da Ghia, per far<br />

montare la carrozzeria e gli<br />

interni. Fu la prima ed unica<br />

volta che comprai una<br />

macchina in due pezzi!”.<br />

Nel 1962 la Ferrari decise di<br />

gestire direttamente una<br />

concessionaria ed acquistò i<br />

locali di via S. Chiara, a<br />

Bologna, al tempo una piazza<br />

sicuramente più ricca e<br />

Ugo Longobardi, direttore vendite di<br />

Motor. A sinistra, due foto del conte<br />

Tommaso Antolini Ossi: con il figlio Luca<br />

(sopra) e due collaboratori della sede di<br />

Bologna: Mauro Bongiovanni, vendite e<br />

Lorena Gabrielli, amministrazione


Nella pagina accanto, una suggestiva<br />

immagine notturna della sede modenese<br />

della Motor, sulla via Emilia. Qui sopra<br />

l’officina accoglie un’ospite importante,<br />

la “Enzo”. Altre vedute dello spazio<br />

espositivo di Modena e, sotto, di Bologna<br />

promettente di Modena.<br />

L’esperimento durò poco<br />

meno di due anni passati i<br />

quali Ferrari chiese al conte<br />

Antolini se fosse interessato a<br />

subentrare. “Allora ero molto<br />

legato alla Lancia: con le loro<br />

macchine ho fatto anche<br />

parecchie corse, comprese un<br />

paio di Mille Miglia. Ma la<br />

proposta del Commendatore<br />

era allettante: le Ferrari<br />

avevano un motore<br />

straordinario, che non aveva<br />

eguali. Tutto il resto, come<br />

accadeva sulle auto della<br />

concorrenza, lasciava un po’ a<br />

desiderare (i freni erano<br />

palesemente insufficienti, il<br />

telaio pesava come quello di<br />

un camion) ma il fascino del<br />

marchio era enorme. Lasciai<br />

così la Casa di Chivasso per<br />

quella di Maranello ed iniziò<br />

la mia splendida avventura:<br />

ancora oggi ringrazio la<br />

fortuna per l’occasione che mi<br />

diede”.<br />

L’autentica passione per le<br />

auto, il Conte la riversa<br />

abbondantemente nella<br />

gestione della Motor: “Oltre al<br />

Challenge, riservato ai clienti<br />

naturalmente portati alle<br />

gare, organizziamo un paio di<br />

sedute all’anno in pista. Sono<br />

giornate di immersione totale<br />

nella guida sportiva, con 140-<br />

150 macchine a inanellare giri<br />

su giri, fino a esaurimento<br />

delle gomme e dei freni. Il<br />

prossimo appuntamento è per<br />

il 4 maggio, al Mugello”. Ma<br />

lei, personalmente, cosa ama<br />

guidare? “Di cuore la 360,<br />

divertente e maneggevole, con<br />

grande tiro ai bassi e<br />

bell’inserimento in curva: di<br />

fisico e d’età, la 575<br />

Maranello: elegante, comoda,<br />

silenziosa, con uno<br />

straordinario 12 cilindri”.<br />

Altro titolo, altro personaggio.<br />

Ugo Longobardi, direttore<br />

vendite, è il Dottore, laureato<br />

in scienze politiche con<br />

orientamento sociologico<br />

anche se, sentendolo parlare,<br />

Dealer story 63


Tra le vetture esposte nel salone di<br />

Modena, spiccano due monoposto di<br />

Formula 1: la F300 del 1998 e la F1-89<br />

che corse la stagione 1989 con Mansell.<br />

Sotto, il personale tecnico della Motor<br />

al completo e, a destra, lo staff<br />

commerciale: da sinistra, Luca Antolini<br />

Ossi, Ugo Longobardi e Massimo<br />

Zanasi. Nella pagina accanto: l’officina<br />

e il team del Challenge nel paddock<br />

64 Dealer story<br />

meriterebbe un master ad<br />

honorem in psicologia del<br />

cliente. Dal 1975, anno nel<br />

quale è approdato alla Motor,<br />

ha venduto suppergiù 2000<br />

macchine, una ogni 4-5 giorni,<br />

comprese le domeniche, le<br />

festività, le vacanze estive e<br />

natalizie… e gli anni bui.<br />

Nessuno, al mondo, è riuscito<br />

a fare meglio, e in Ferrari lo<br />

hanno festeggiato lo scorso<br />

luglio con una cerimonia che<br />

l’ha sorpreso e commosso.<br />

Disponibile ad ascoltare i<br />

desideri, i dubbi, i problemi<br />

della clientela, dotato di<br />

pazienza infinita e di grande<br />

garbo e spirito (il Conte lo<br />

definisce, alternativamente,<br />

“lima sorda” e “suonatore di<br />

flauto”), Longobardi ha vissuto<br />

in prima persona la<br />

metamorfosi del prodotto<br />

Ferrari e del gradimento dei<br />

clienti. “Per esempio, prima<br />

degli anni 80 le auto non<br />

erano quasi mai rosse: ricordo<br />

che per non ritirare una 308<br />

GTB rossa dalla Ferrari, fui<br />

costretto a prenderne in carico<br />

tre: una argento, una canna di<br />

fucile e, addirittura, una color<br />

bronzo, strana ma più<br />

vendibile della rossa!”.<br />

L’entusiasmo che il Dottore<br />

trasmette ai clienti proviene<br />

da una convinzione ben<br />

precisa: la Ferrari è giovane e<br />

mantiene giovani. Di riprove,<br />

in questi trent’anni di<br />

carriera, ne ha avute<br />

un’infinità. “Ottorino Guatoli<br />

– racconta – nel 1997 diede<br />

dentro la sua 208 GT4 per<br />

ritirare, nel giorno del suo<br />

compleanno, una 355 nuova di<br />

zecca: compiva 87 anni e la<br />

consegna la volle fare<br />

direttamente il presidente<br />

Montezemolo”. E continua:<br />

“Mi ricordo anche l’ingegner<br />

Marco Turolla. Era uno degli<br />

uomini più eleganti di<br />

Bologna: quando, nel negozio<br />

da cui si forniva, arrivavano i<br />

pullover Ballantyne dalla<br />

Scozia o le cravatte Hermes da<br />

Parigi, prima che la merce<br />

fosse messa in vendita al<br />

pubblico, lui sceglieva i capi<br />

per il suo guardaroba. Un<br />

giorno mi chiese di provare la<br />

Testarossa. L’appuntamento


era al casello di S. Lazzaro<br />

così, pensai, la proviamo in<br />

autostrada, verso Ancona.<br />

L’ingegnere era già avanti con<br />

gli anni e, tra l’altro, ormai<br />

abituato a guidare auto con<br />

cambio automatico. Al<br />

termine della prova, mi disse:<br />

‘Dottore, so che ho guidato<br />

come un maiale, ma a me<br />

questa macchina piace troppo<br />

e me la compro’. Dopo due<br />

anni, quando la ritirai, aveva<br />

percorso solo 294 km, poco<br />

più di quelli fatti nella prova<br />

autostradale”. Il terzo titolo,<br />

anche questo accademico,<br />

spetta al direttore tecnico,<br />

all’artefice dei successi della<br />

Motor non solo nell’assistenza<br />

ai clienti, ma anche in pista,<br />

nel Challenge: l’Ingegnere è<br />

Mario Vincenzi, da non<br />

interpellare per nessun motivo<br />

quando sta per partire per una<br />

gara del Challenge perché,<br />

anche se ti ascolta<br />

educatamente, la testa ce l’ha<br />

già in pista, tra i suoi ragazzi e<br />

i suoi piloti.<br />

Tra i clienti, Vincenzi, che<br />

prima di approdare alla Motor<br />

lavorava in Ferrari, è quasi un<br />

mito, capace com’è di usare,<br />

con la stessa disinvoltura, il<br />

computer o l’orecchio per<br />

individuare un problema.<br />

Il Conte, il Dottore,<br />

l’Ingegnere non sono,<br />

ovviamente, i soli a lavorare<br />

alla Motor. Ma delle 23<br />

persone (17 dedicate<br />

all’assistenza e 6 al<br />

commerciale) dell’azienda, essi<br />

esprimono le anime della<br />

concessionaria: la classe, la<br />

simpatia, la tecnica. E<br />

diversamente non potrebbe<br />

essere per chi, proprio nella<br />

terra dei motori, rappresenta<br />

la Ferrari, la figlia più famosa<br />

ed amata.<br />

MOTOR spa<br />

Concessionaria per Emilia<br />

Romagna e San Marino<br />

Modena<br />

via Emilia Est, 1040<br />

Vendita, esposizione,<br />

assistenza<br />

Tel: 059.280064-059.280304<br />

Fax: 059.280304<br />

e-mail: motormof1@nettuno.it<br />

Bologna<br />

Via S. Chiara, 2<br />

Tel. 051.347965-051.305883<br />

Fax: 051.305883<br />

e-mail: motorferrari@tiscalinet.it<br />

I consigli della Motor<br />

Cosa vedere<br />

A BOLOGNA:<br />

– la piazza delle 7 Chiese,<br />

a 200 metri dalle due torri<br />

– il Museo Morandi<br />

– la Galleria Civica<br />

A MODENA:<br />

– l’Accademia Militare<br />

A NONANTOLA:<br />

– l’Abazia<br />

Dove mangiare<br />

BOLOGNA:<br />

– Cesarina<br />

via S. Stefano, 19<br />

Tel. 051.232037<br />

– Cesoia<br />

via Massarenti, 90<br />

Tel. 051.342854<br />

MODENA:<br />

– Alla Francescana<br />

Via Stella, 22<br />

Tel. 059 210118<br />

– Da Vinicio<br />

v. Emilia Est, 1526<br />

Tel: 059 280313<br />

– Salumeria Osteria Giusti<br />

(v. Farini, 75)<br />

Tel. 059 222533<br />

SAVIGNO:<br />

– da Amerigo<br />

Via Marconi, 14<br />

Tel. 051 6708326<br />

Dealer story 65


Ferrari presenta il primo negozio ufficiale<br />

L'emozione del mondo Ferrari, in esclusiva per voi.<br />

Maranello (Mo), Via Abetone Inf. 19 - tel. 0536/949888.<br />

Orari: 10.30 - 19.30 - Aperto la domenica.<br />

ferraristore@ferrari.it


Clubeventi<br />

Raduni,<br />

manifestazioni,<br />

iniziative del<br />

Ferrari Club<br />

Italia con un<br />

occhio<br />

particolare<br />

rivolto al grande<br />

mondo degli<br />

appassionati<br />

del Cavallino<br />

Sommario<br />

68 Vita di Club<br />

Tutto sul nuovo Club: dalla<br />

struttura di Maranello al nuovo<br />

sito internet; dai calendari dei<br />

raduni, del Gran Criterium e degli<br />

appuntamenti in pista per i clienti<br />

all’elenco delle Commissioni e dei<br />

Delegati.<br />

72 ClubNews<br />

Tutto quanto è accaduto tra la<br />

fine dello scorso anno e questa<br />

primavera del 2003. Il pranzo<br />

natalizio del Ferrari Club a<br />

Fiorano con la visita a sorpresa<br />

del presidente Montezemolo, la<br />

presentazione della nuova F1 in<br />

esclusiva per soci e clienti, lo<br />

stand Ineco alla “Fiera del<br />

Lusso” a Verona, la prima<br />

assemblea di Imola.<br />

76 ClubraduniSanMarino<br />

Il primo raduno dell’anno, valido<br />

per il Gran Criterium 2003, ha<br />

avuto come cornice la<br />

Repubblica di San Marino.<br />

L’inclemenza del tempo non ha<br />

tolto fascino al tortuoso percorso<br />

che si è snodato per centinaia<br />

di chilometri all’interno del<br />

minuscolo Stato.<br />

80 In libreria<br />

Le corse in primo piano con un<br />

libro fotografico dedicato a<br />

Michele Alboreto, una biografia<br />

di Willy Mairesse e la<br />

presentazione di un nuovo<br />

mensile sulla Formula 1, dalla<br />

struttura grafica ed editoriale<br />

particolare.<br />

Club eventi 67


Vita diClub<br />

68 Vita di Club<br />

Il nuovo Club<br />

Il Ferrari Club Italia torna alle<br />

origini, a quella struttura che<br />

nel 1987 faceva capo a<br />

Maranello, unica sede<br />

riconosciuta ed ufficiale del<br />

sodalizio più conosciuto ed<br />

esclusivo delle quattro ruote.<br />

Riassorbite le organizzazioni<br />

regionali dei F.O.C., i Ferrari<br />

Owners’ Club, la<br />

rappresentanza locale del<br />

Ferrari Club Italia è ora<br />

demandata ad un delegato,<br />

preventivamente segnalato<br />

dalla concessionaria di<br />

competenza, che, come<br />

spieghiamo più avanti, ha, tra<br />

l’altro, compiti di<br />

coordinamento delle<br />

manifestazioni che si tengono<br />

nella sua zona e di supporto<br />

alla comunicazione del Club<br />

verso i soci.<br />

Il “chi è chi” del Ferrari Club Italia<br />

Luca Matteoni<br />

Presidente<br />

Il nuovo sito Internet<br />

È stato inaugurato lo scorso<br />

mese di gennaio il nuovo sito<br />

istituzionale del Ferrari Club<br />

Italia. www.ferrariclubitalia.it<br />

permetterà, una volta<br />

completato nella sua struttura e<br />

nei suoi contenuti, di accedere<br />

ad un’area riservata del sito<br />

degli Owners, al quale sarà<br />

strettamente collegato, dando<br />

possibilità ai propri iscritti di<br />

usufruire di servizi e di news<br />

specificatamente dedicati al<br />

socio, in un ambito<br />

esclusivamente riservato e non<br />

accessibile al pubblico.<br />

Coming soon… (AM)<br />

Per il resto è un fiorire di<br />

Commissioni superspecializzate<br />

che hanno il<br />

compito di sopraintendere le<br />

numerose iniziative del Club e<br />

il loro corretto svolgimento.<br />

Andreas Kerschbaumer<br />

Responsabile attività<br />

Tel. 0536 949.263<br />

Fax 0536 949.953<br />

akerschbaumer@ferrari.it<br />

Silvia Corradetti<br />

Relazioni media<br />

Tel. 0536 241040<br />

Fax 0536 949.953<br />

clubitalia@ferrari.it<br />

Immediate le ricadute positive<br />

sui soci che possono da subito<br />

avere un accesso privilegiato<br />

a tutta una serie di iniziative<br />

esclusive e di manifestazioni e<br />

raduni di qualità. (AG)<br />

Beatrice Mattei<br />

Segreteria organizzativa<br />

Tel. 0536 241040<br />

Fax 0536 949.953<br />

fci@ferrari.it


I raduni nazionali<br />

del Ferrari Club Italia<br />

del 2003<br />

■ Raduno a Napoli<br />

15/18 maggio<br />

■ Raduno a Mantova<br />

31 maggio/1 giugno<br />

■ Raduno in Toscana<br />

13/15 giugno<br />

■ Raduno in Liguria<br />

5/7 settembre<br />

■ Raduno in Sardegna<br />

3/5 ottobre<br />

■ Raduno a Montecarlo<br />

7/9 novembre<br />

Grand Criterium 2003<br />

■ San Marino (strada)<br />

12/13 aprile<br />

■ Napoli(strada)<br />

16/17 maggio<br />

■ Toscana (strada)<br />

13/15 giugno<br />

■ Sestriere storico<br />

21/22 giugno<br />

■ Targa Abruzzo<br />

5/6 luglio<br />

■ Liguria (strada)<br />

6/7 settembre<br />

■ Vallelunga (pista)<br />

20/21 settembre<br />

■ Fiorano (pista)<br />

25 ottobre<br />

Clienti in Pista<br />

■ Challenge al Mugello<br />

12/13 aprile<br />

■ Challenge a Misano<br />

10/11 maggio<br />

■ Challenge a Monza<br />

7/8 giugno<br />

■ Challenge a Vallelunga<br />

20/21 settembre<br />

Vita di Club 69


Vita diClub<br />

70 Vita di Club<br />

Le Commissioni<br />

Le commissioni sono convocate<br />

dal Responsabile di ciascuna di<br />

esse, in relazione alle esigenze<br />

del FCI e alle attività che la<br />

Commissione stessa deve<br />

portare a termine, secondo i<br />

compiti istituzionali assegnati.<br />

Quanto deliberato in ciascuna<br />

riunione della Commissione<br />

deve essere verbalizzato ed<br />

inviato al FCI. Le decisioni delle<br />

Commissioni sono vincolanti<br />

per tutti i soci del FCI. Le<br />

Commissioni hanno durata fino<br />

ad un massimo di due anni ed i<br />

membri possono essere<br />

riconfermati. Fanno eccezione<br />

tutte le Commissioni del 2003<br />

che, come da statuto, in via<br />

transitoria, rimarranno in<br />

carica un solo anno.<br />

COMMISSIONE SOCI:<br />

■ Francesco Majocco<br />

(Responsabile Commissione)<br />

■ Patrizio Podini<br />

■ Paolo Scortichini<br />

Le funzioni della<br />

Commissione Soci<br />

La Commissione Soci provvede<br />

ad esaminare e deliberare,<br />

insindacabilmente, le domande<br />

di iscrizione, come soci<br />

ordinari, presentate dai<br />

possessori di una Ferrari,<br />

siano essi residenti o meno in<br />

Italia. L’accettazione delle<br />

domande deve essere<br />

deliberata all’unanimità.<br />

Le richieste, pervenute al FCI,<br />

saranno inviate periodicamente<br />

al Presidente della<br />

Commissione che provvederà a<br />

riunire la medesima.<br />

La Commissione Soci decide,<br />

inoltre, sul rinnovo annuale<br />

dell’iscrizione dei soci ordinari<br />

del FCI ed ha il potere di<br />

esautorarli.<br />

COMMISSIONE RADUNI:<br />

■ Adalberto Cattabriga<br />

(Responsabile Commissione)<br />

■ Francesco Amante<br />

■ Mario Pietrella<br />

■ Paolo Tringali<br />

■ Giovanni Zonzini<br />

Le funzioni della<br />

Commissione Raduni<br />

La Commissione Raduni


supervisiona tutti gli eventi,<br />

nazionali e locali. Stila il<br />

calendario dei raduni nazionali,<br />

con annesso preventivo di<br />

spese. Verifica la possibilità di<br />

utilizzare sponsor a supporto di<br />

eventi nazionali. Autorizza gli<br />

eventi locali, proposti dai<br />

delegati di zona; ne approva il<br />

preventivo di spese e<br />

l’eventuale quota di iscrizione<br />

dei partecipanti. Sempre per<br />

quanto concerne gli eventi<br />

locali, la decisione<br />

insindacabile della<br />

Commissione si basa sui<br />

seguenti principi:<br />

– coerenza dell’evento con lo<br />

scopo sociale del FCI;<br />

– coerenza con il calendario<br />

degli eventi nazionali e locali<br />

precedentemente definiti;<br />

– controllo della<br />

“compatibilità” degli sponsor.<br />

La Commissione Raduni<br />

fornisce, inoltre, opportuni<br />

consigli per la migliore<br />

organizzazione dei raduni.<br />

Dedica, infine, risorse umane e<br />

di know-how del Ferrari Club<br />

Italia e del Mercato Italia per la<br />

migliore riuscita degli eventi.<br />

COMMISSIONE<br />

AUTO STORICHE:<br />

■ Ruggero Poggi<br />

(Responsabile Commissione)<br />

■ Giuseppe Adamo<br />

■ Angelo Amadesi<br />

■ Lorenzo Beltrami<br />

■ Dino Cognolato<br />

■ Eros Crivellari<br />

■ Marco De Marco<br />

■ Giancarlo Marchesi<br />

Le funzioni della<br />

Commissione Auto Storiche<br />

La Commissione Auto Storiche<br />

si propone di dare nuovo<br />

impulso al settore.<br />

Predispone un calendario di<br />

partecipazione ad eventi<br />

(rievocazioni di gare storiche,<br />

raduni, concorsi d’eleganza,<br />

etc.) Tramite un apposito<br />

delegato, cura i rapporti con<br />

l’ASI (iscrizioni ed<br />

assicurazioni). In modo<br />

autonomo o su segnalazione<br />

delle altre Commissioni,<br />

accerta l’originalità delle<br />

vetture. Promuove la<br />

partecipazione delle vetture<br />

storiche agli eventi nazionali.<br />

COMMISSIONE SPORTIVA:<br />

■ Luca Bongiovanni<br />

(Responsabile Commissione)<br />

■ Antonello Coletta<br />

■ Giovanni Galeno<br />

■ Ugo Norbedo<br />

■ Pier Giuseppe Perazzini<br />

Le funzioni della<br />

Commissione Sportiva<br />

La Commissione Sportiva stila<br />

il calendario delle gare “Gran<br />

Criterium”. Formula proposte<br />

innovative per dare nuovo<br />

impulso al settore. Adegua i<br />

regolamenti alle esigenze delle<br />

gare su pista e su strada. Nei<br />

casi previsti, definisce la quota<br />

di partecipazione all’evento.<br />

Cura i rapporti con i direttori di<br />

gara, il giudice unico, i<br />

cronometristi ed i commissari.<br />

Si prende cura della parte<br />

assicurativa.<br />

COMMISSIONE SOCIALE E<br />

SICUREZZA:<br />

■ Andrea De Adamich<br />

(Responsabile Commissione)<br />

■ Stefano Colonna<br />

■ Giuseppe Giaconia di Migaido<br />

Le funzioni della<br />

Commissione Sociale e<br />

Sicurezza<br />

Promuove incontri ed attività<br />

volte ad aumentare la<br />

sicurezza su strada.<br />

Si prende cura delle iniziative<br />

sociali del Club.<br />

I delegati<br />

Il delegato è il rappresentante<br />

diretto del FCI, per il quale ed in<br />

nome del quale opera sul<br />

territorio di propria<br />

competenza. Garantisce il<br />

contatto attivo con i soci del<br />

territorio di propria<br />

competenza, in collaborazione<br />

con la Concessionaria di zona.<br />

Promuove le iscrizioni di<br />

potenziali nuovi soci ed,<br />

eventualmente, su richiesta<br />

della Commissione Soci,<br />

assume informazioni su di essi.<br />

Con la collaborazione della<br />

Concessionaria di zona,<br />

promuove eventi locali e li<br />

organizza dopo aver ottenuto<br />

l’imprimatur della<br />

Commissione Raduni. Il<br />

materiale necessario alla<br />

valutazione di tali raduni dovrà<br />

essere inviato al FCI almeno 60<br />

gg prima del suo svolgimento.<br />

Formula proposte alla<br />

Commissione Raduni per la<br />

realizzazione di eventi nazionali.<br />

Supporta, con la collaborazione<br />

della Concessionaria, il team<br />

del FCI nella realizzazione degli<br />

eventi nazionali organizzati<br />

nella propria zona o nelle zone<br />

limitrofe. Promuove, con la<br />

collaborazione della<br />

Concessionaria, la<br />

partecipazione dei soci del<br />

proprio territorio di competenza<br />

agli eventi nazionali,<br />

garantendo l’iscrizione di un<br />

numero di essi, proporzionale<br />

agli iscritti complessivi della<br />

propria zona e alla distanza<br />

degli eventi stessi. Costituisce il<br />

punto di riferimento locale<br />

dell’ufficio stampa del FCI,<br />

affinché gli eventi abbiano la<br />

maggiore visibilità possibile.<br />

Contatta le Amministrazioni<br />

locali e le Forze dell’Ordine, per<br />

garantire la migliore<br />

organizzazione dell’evento.<br />

Segnala usi impropri del<br />

marchio Ferrari. Collabora con i<br />

delegati delle zone limitrofe per<br />

assicurare la migliore riuscita<br />

degli eventi.<br />

Propone alla Commissione<br />

Raduni eventuali sponsor a<br />

supporto degli eventi nazionali e<br />

locali. Fornisce al FCI materiale<br />

utile all’aggiornamento del sito<br />

internet (fotografie, filmati,<br />

recensioni stampa etc…)<br />

I delegati<br />

del Ferrari Club Italia<br />

■ Giuseppe Adamo<br />

Sardegna<br />

■ Claudio Alfonsi<br />

Abruzzo<br />

■ Attilio Bersanelli<br />

Umbria<br />

■ Luca Bongiovanni<br />

Emilia Romagna<br />

■ Attilio Chiesa<br />

Lombardia<br />

■ Stefano Colonna<br />

Lazio<br />

■ Daniele Di Cagno Abbrescia<br />

Puglia, Basilicata<br />

■ William Di Ferdinando<br />

Marche<br />

■ Giovanni Galeno<br />

Campania<br />

■ Giuseppe Giaconia Di Migaido<br />

Sicilia<br />

■ Simonetta Montefiori<br />

Toscana<br />

■ Ugo Norbedo<br />

Friuli Venezia Giulia<br />

■ Giuseppe Valter Peretti<br />

Veneto<br />

■ Patrizio Podini<br />

Trentino Alto Adige<br />

■ Maurizio Tempo<br />

Piemonte, Liguria<br />

■ Gennaro Mortati<br />

Calabria<br />

Vita di Club 71


Clubnews 72<br />

Clubnews<br />

Natale con il Club<br />

L’appuntamento tradizionale<br />

del pranzo sociale di dicembre,<br />

che riunisce a Maranello soci e<br />

amici del FCI, assomiglia<br />

sempre di più, anno dopo anno,<br />

ad una vera e propria festa di<br />

famiglia, dove ci si scambiano<br />

gli auguri per le imminenti<br />

festività e si ripercorrono gli<br />

episodi più interessanti e<br />

divertenti dell’anno.<br />

La festa del 12 dicembre del<br />

2002 ha assunto particolare<br />

valore e risalto anche e<br />

soprattutto per due inaspettate<br />

sorprese. La prima ha<br />

riguardato la sede della festa.<br />

A pochi mesi dalla sua<br />

inaugurazione, infatti, i soci<br />

hanno avuto il privilegio di<br />

vedersi ospitati, all’interno<br />

della Pista di Fiorano,<br />

nell’avveniristica struttura, in<br />

alluminio e a forma di<br />

dirigibile, della nuova logistica<br />

Ges che, per l’occasione, si è<br />

vestita a festa, con un posto<br />

d’onore riservato alla<br />

monoposto F2002 Campione<br />

del Mondo, circondata dai trofei<br />

conquistati in Formula 1.<br />

La seconda l’”irruzione”un<br />

ospite tanto inatteso, quanto<br />

gradito, Luca di Montezemolo,<br />

che non ha voluto mancare<br />

l’occasione di poter porgere i<br />

suoi personali auguri ai soci<br />

riuniti. Ma procediamo con<br />

ordine. Luca Matteoni,<br />

presidente del Club e sempre<br />

amabile cerimoniere, ha via via<br />

introdotto, nel corso della<br />

presentazione che ha<br />

anticipato le premiazioni,<br />

Antonio Ghini, direttore della<br />

comunicazione e brand<br />

management Ferrari, Valerio<br />

Castronovo, Giulio Zauner ed<br />

Adalberto Cattabriga del<br />

Commerciale oltre a Manlio<br />

Accardo, responsabile<br />

dell’Owners Site; gli interventi<br />

hanno particolarmente ribadito<br />

l’importanza dei cambiamenti<br />

dell’ordinamento del Club e<br />

spiegato le più interessanti<br />

novità del 2003. Le premiazioni<br />

hanno poi tributato il giusto<br />

merito e riconoscimento ai<br />

protagonisti del Gran<br />

Criterium, non dimenticando<br />

però anche chi, in modo e<br />

misura diversi, si è distinto per<br />

il suo contributo alle attività<br />

sociali del Club. Molti gli amici<br />

della Ferrari e del Club<br />

intervenuti: fra gli altri,<br />

graditissima la presenza di<br />

Franco Gozzi, con cui Luca di<br />

Montezemolo si è intrattenuto<br />

in una piacevole chiacchierata.<br />

E, a proposito di Montezemolo,<br />

l’ingresso del Presidente,<br />

impegnato a presenziare le<br />

attività del “Natale bimbi” in<br />

compagnia della figlia Guia nel<br />

tendone da circo allestito in<br />

pista, ha sortito un vero effetto<br />

a sorpresa per tutti i presenti.<br />

In tenuta informale, Luca di<br />

Montezemolo ha voluto<br />

salutare l’assemblea,<br />

auspicando che il nuovo,<br />

impegnativo corso del FCI dia<br />

modo al sodalizio di essere<br />

ancora più vicino alle esigenze<br />

e desideri dei soci, mantendosi<br />

in linea con la tradizione di<br />

classe, eleganza e stile che<br />

contraddistingue il marchio del<br />

Cavallino in tutto il mondo.


Alla grande festa di fine anno del Ferrari<br />

Club Italia non sono certo mancate le<br />

gradite sorprese.<br />

Dalla visita del presidente Montezemolo,<br />

particolarmente informale e affabile, a<br />

quella degli amici di sempre della<br />

Ferrari e del Club, come Franco Gozzi,<br />

Giorgio Nada, Sergio Cassano. Con Luca<br />

Matteoni nella veste di padrone di casa,<br />

Antonio Ghini ha spiegato le novità che<br />

caratterizzano la nuova formula del Club.<br />

Premi, regali e riconoscimenti per i piloti<br />

del Gran Criterium e del Challenge<br />

Clubnews 73


Clubnews 74<br />

Baglioni Hotels per il<br />

Ferrari Club Italia<br />

Due marchi vincenti insieme: il<br />

Ferrari Club Italia ed il Gruppo<br />

Baglioni Hotels, la compagnia<br />

italiana leader nell’ hotellerie<br />

di lusso con i suoi 8 alberghi<br />

cinque stelle in Italia e 4 in<br />

Francia, annunciano la nascita<br />

di una nuova collaborazione.<br />

Da oggi a tutti i soci dei<br />

Ferrari Club, in Italia e nel<br />

mondo, è offerta l’occasione di<br />

essere ospite nei Baglioni<br />

Hotels a condizioni esclusive di<br />

particolare interesse.<br />

Baglioni Hotels offrirà ai soci<br />

dei Club Ferrari una personale<br />

ed accurata attenzione:<br />

Clubnews<br />

Una presentazione<br />

da sogno<br />

Tutto il mondo Ferrari ha<br />

vissuto un giorno eccezionale<br />

ed appassionante lo scorso 4<br />

febbraio, data ufficiale della<br />

presentazione al pubblico<br />

della nuova monoposto F1.<br />

Grazie alla mediazione del<br />

FCI, coinvolto in questo<br />

prestigioso evento, circa 100<br />

soci del Club hanno potuto<br />

assistere direttamente<br />

all'affascinante cerimonia.<br />

Dal ristorante EXE di Fiorano,<br />

dove i fedelissimi del Cavallino<br />

hanno consumato un buffet di<br />

benvenuto, alcuni autobus<br />

hanno accompagnato gli ospiti<br />

alla Pista di Fiorano, la<br />

migliore ambientazione per la<br />

presentazione di una F1.<br />

Teatro dell’evento, gli edifici<br />

della Nuova Logistica GES<br />

dove, in un'atmosfera<br />

elettrizzante e spettacolare,<br />

era stato allestito un palco<br />

circondato da una tribuna<br />

semicircolare ad arena<br />

riservata agli ospiti.<br />

I fortunati spettatori cui è<br />

stato concesso il privilegio di<br />

assistere “in diretta”<br />

all'evento, sono stati poco<br />

meno di 600: tra questi, i soci<br />

del Club, una ristretta élite di<br />

clienti vip di varie nazionalità<br />

giunti per l'occasione da tutto<br />

il mondo, alcuni incaricati di<br />

"Ferrari Owners' Site" nonché<br />

numerose celebrità e<br />

personalità di prestigio.<br />

L'evento è iniziato con la<br />

proiezione del film "600 Gran<br />

Premi", documento che<br />

illustra i principali successi<br />

della Ferrari nella storia della<br />

Formula 1 ed è quindi<br />

culminato, quasi senza<br />

soluzione di continuità, nel<br />

momento più importante: la<br />

"scoperta" della nuova,<br />

straordinaria monoposto della<br />

F1, alla presenza di Luca di<br />

Montezemolo, dei piloti e del<br />

direttore sportivo Jean Todt.<br />

Grande l'impressione<br />

suscitata dal nome della<br />

vettura, F2003 GA, in ricordo,<br />

come lo stesso Luca di<br />

Montezemolo ha spiegato,<br />

dell'avvocato Giovanni Agnelli,<br />

recentemente scomparso, che<br />

la Ferrari ha voluto<br />

commemorare come uomo di<br />

grande rilievo ed<br />

autorevolezza nel mondo della<br />

finanza e dello sport.<br />

Dopo la presentazione, cui ha<br />

fatto da cornice un lungo ed<br />

accurato shooting fotografico,<br />

i soci del Club - ciascuno dei<br />

quali ha ricevuto il press kit<br />

ufficiale - sono stati<br />

riaccompagnati al Hotel<br />

Executive dal quale hanno<br />

potuto fare ritorno a casa.<br />

all'evento sia di ottimo<br />

auspicio a tutta la Scuderia<br />

Ferrari e confidiamo in una<br />

rinnovata vittoria della Rossa<br />

nella competizione, già in atto,<br />

per la conquista del titolo<br />

mondiale di F1. (AK)<br />

un call center dedicato, tariffe<br />

preferenziali, l’assegnazione<br />

delle migliori camere<br />

disponibili, saranno alcuni dei<br />

vantaggi dell’accoglienza<br />

dedicata ai più affezionati<br />

clienti del Cavallino.<br />

Baglioni Hotels spa<br />

Corso Matteotti, 22<br />

Tel. +39 .02.773331<br />

Fax. +39.02.76008333<br />

Centro Prenotazioni<br />

Tel. +39.02.77333702/703 Fax<br />

+30.02.76008333<br />

Numero Verde 800-821057<br />

e-mail:<br />

reservation@baglionihotels.com<br />

Web Site:<br />

www.baglionihotels.com


La prima assemblea<br />

del 2003<br />

Per l'Assemblea annuale dei<br />

soci, il FCI ha scelto un luogo<br />

speciale e spettacolare,<br />

l’autodromo di Imola, in<br />

contemporanea alle gare del<br />

Ferrari Challenge, durante il<br />

week-end dal 28 al 30 aprile.<br />

La scelta di fissare lo<br />

svolgimento dell'Assemblea in<br />

concomitanza al Challenge si<br />

è rivelata particolarmente<br />

indovinata, sia perché il<br />

Challenge ha creato<br />

un'atmosfera affascinante e<br />

nello stesso tempo<br />

coinvolgente, sia perché, in tal<br />

modo, i soci hanno potuto<br />

trascorrere una giornata in<br />

pista, a diretto contatto con il<br />

mondo delle corse. Per i soci<br />

iscritti come concorrenti al<br />

Gran Criterium del FCI c'è<br />

stata inoltre la possibilità di<br />

partecipare ad un corso sulle<br />

prove e gare di Regolarità<br />

organizzato da Luca<br />

Bongiovanni, presidente della<br />

Commissione Sportiva del<br />

Club.<br />

L'Assemblea ha avuto luogo<br />

alle ore 11.00 nell'ampia<br />

tensostruttura appositamente<br />

predisposta per l'occasione<br />

dagli incaricati del Team<br />

Mercato Italia della Ferrari;<br />

qui il presidente del Club,<br />

Luca Matteoni, ha salutato<br />

ufficialmente ed intrattenuto i<br />

soci e gli ospiti che, con oltre<br />

120 presenze, hanno dato vita<br />

ad una partecipazione senza<br />

precedenti, un vero e proprio<br />

record!<br />

Dopo la presentazione del<br />

nuovo Consiglio Direttivo ed<br />

un riepilogo degli<br />

appuntamenti radunistici in<br />

programma per il 2003,<br />

l'Assemblea ha proseguito i<br />

lavori con l'approvazione del<br />

bilancio preventivo per l'anno<br />

in corso da parte dei soci che,<br />

al termine, hanno potuto<br />

anche prendere visione della<br />

nuova collezione di articoli<br />

d'abbigliamento del Club che<br />

possono acquistare in<br />

esclusiva.<br />

A sorpresa, una speciale<br />

attrazione per tutti i presenti é<br />

stata l'esposizione del nuovo<br />

La Ferrari è una<br />

passione.<br />

Ma anche un lusso<br />

Non è di certo passata<br />

inosservata la presenza del<br />

Concessionario Ineco<br />

all’interno della prima edizione<br />

della “Fiera del Lusso”<br />

organizzata nel quartiere<br />

fieristico di Verona, anche<br />

modello del Cavallino, la<br />

"Challenge Stradale", alla<br />

quale sono intervenuti Andrea<br />

Castronovo, Direttore<br />

Commerciale Ferrari, e<br />

Salvatore Papotto,<br />

Responsabile Mercato Italia.<br />

Il “Challenge Stradale”,<br />

ufficialmente presentato al<br />

pubblico qualche settimana<br />

prima al Salone di Ginevra,<br />

rappresenta un felice e<br />

riuscito compromesso tra i<br />

modelli 360 Modena e 360<br />

Challenge, specificatamente<br />

dedicato alle competizioni.<br />

Come più nel dettaglio<br />

spiegato in altra parte di<br />

questo giornale, la vettura si<br />

contraddistingue sia per la<br />

notevole riduzione del peso<br />

complessivo sia per l'ulteriore<br />

incremento delle prestazioni,<br />

che la pongono, in termini di<br />

grinta e fruibilità, ai vertici<br />

della sua categoria.<br />

Grazie all’iniziativa del FCI, la<br />

maggior parte degli ospiti ha<br />

quindi approfittato del bel<br />

tempo per assistere a tutte le<br />

prove del Campionato GT e del<br />

Ferrari Challenge, che in<br />

questa occasione si sono<br />

svolte per la prima volta in<br />

contemporanea. (AK)<br />

perché a fungere da sicuro<br />

richiamo concorreva anche<br />

l’esposizione di una “Enzo”,<br />

che ha calamitato l’attenzione<br />

del pubblico. Ma come se non<br />

bastasse, il marchio Ferrari era<br />

ulteriormente ben rappresentato<br />

da una vera parata di star,<br />

difatti, a far bella mostra di sé<br />

all’esterno del padiglione<br />

dedicato alla manifestazione,<br />

Il 25esimo del Ferrari<br />

Club Deutschland<br />

Questi tedeschi... Fanno della<br />

perfezione un punto d’onore.<br />

Per la celebrazione del quarto<br />

di secolo dalla Fondazione del<br />

Club hanno scelto lo stesso<br />

locale alle porte di Francoforte,<br />

lo “Glutsschänke Neuhof”,<br />

dove appunto 25 anni fa si era<br />

tenuta la prima assemblea il 18<br />

febbraio.<br />

Una buona occasione per<br />

ritrovarsi tutti, soci fondatori,<br />

membri storici e nuovi adepti<br />

una invidiabile “collezione” di<br />

vetture del Cavallino sotto un<br />

sole a tratti quasi primaverile,<br />

chiamate a raccolta dal titolare<br />

della Ineco, l’Ingegner<br />

Baraldini, che ha accolto i loro<br />

proprietari con un ricco buffet,<br />

consumato tra un buon<br />

bicchiere e amabili chiacchere<br />

sulle “ultime” da Maranello e<br />

dintorni. (AM)<br />

per rinnovare fedeltà e lunga vita<br />

allo storico sodalizio.<br />

Noi italiani, per non essere da<br />

meno, abbiamo inviato gli auguri<br />

del Ferrari Club Italia per mezzo<br />

di Andreas Kerschbaumer... un<br />

austriaco. (AM)<br />

Clubnews 75


ClubraduniSanMarino<br />

76 Clubraduni<br />

Il Gran Criterium<br />

parte a San Marino<br />

Le settimane immediatamente<br />

precedenti il Gran Premio di<br />

San Marino, che si svolge sul<br />

circuito di Imola, sono dense di<br />

avvenimenti molto significativi<br />

per il mondo Ferrari.<br />

Quest'anno, in particolare, la<br />

Repubblica più antica del<br />

mondo ha ospitato iniziative<br />

avvincenti quali l'esposizione<br />

della F2002 e la partita di<br />

calcio giocata tra Piloti e<br />

Parlamentari della Repubblica<br />

di San Marino. In seno a tante<br />

iniziative non poteva<br />

certamente mancare un evento<br />

del tutto particolare come il<br />

Gran Criterium organizzato dal<br />

FCI. Essendo, per ragioni<br />

organizzative, necessariamente<br />

limitato il numero di


partecipanti alla corsa, ed<br />

essendo il percorso stesso<br />

della gara piuttosto lungo ed<br />

estremamente impegnativo, il<br />

FCI si è quest'anno riservato di<br />

indirizzare l'invito al Gran<br />

Criterium solo ed<br />

esclusivamente ai soci che,<br />

avendo già precedentemente<br />

corso nel campionato FCI del<br />

2002, vantavano una certa<br />

esperienza nelle prove di<br />

Regolarità.<br />

I partecipanti si sono dati<br />

appuntamento il sabato nella<br />

storica Piazza Giangi situata<br />

nel cuore della piccola<br />

Repubblica, dove era fissata la<br />

partenza della gara. Dopo le<br />

consuete verifiche tecniche,<br />

Luca Bongiovanni, in qualità di<br />

vincitore del campionato FCI<br />

2002 ed in corsa sulla sua 550<br />

Maranello WSR, ha dato inizio<br />

alla prova partendo per primo<br />

alle 14:01. La corsa si è svolta<br />

su un percorso<br />

particolarmente lungo - oltre<br />

120 km - situato interamente<br />

sul territorio della Repubblica<br />

di S.Marino.<br />

Purtroppo l’inclemenza del<br />

Clubraduni 77


SanMarino<br />

78 Clubraduni<br />

tempo non ha permesso ai<br />

concorrenti di ammirare il<br />

paesaggio: un vero peccato, se<br />

si considera che le zone<br />

attraversate sono<br />

particolarmente suggestive e<br />

che, in condizioni atmosferiche<br />

favorevoli, il panorama è<br />

meraviglioso.<br />

Malgrado le numerose<br />

difficoltà, la quasi totalità dei<br />

concorrenti ha potuto<br />

raggiungere il rettilineo<br />

d'arrivo nella storica P.zza<br />

Grande con le vetture che, una<br />

dopo l'altra, sfilavano accanto<br />

alla F2002 posizionata, per<br />

l'occasione, nelle vicinanze del<br />

traguardo.<br />

Dopo una breve pausa al Grand<br />

Hotel San Marino, dove erano<br />

alloggiati, i partecipanti<br />

alla manifestazione<br />

sono ripartiti alla volta del<br />

Ristorante “La Fratta” dove<br />

hanno trascorso una piacevole<br />

serata in compagnia dei<br />

rappresentanti dell’ufficio di<br />

Stato per il turismo: dottoressa<br />

Edith Tamagnini e il direttore<br />

Antonio Macina. Il mattino<br />

seguente, si è svolta la<br />

seconda tappa, consistente in<br />

una prova d'abilità su una<br />

piazza cittadina che tutte le<br />

vetture concorrenti hanno ben<br />

superato dimostrando la<br />

notevole perizia dei loro<br />

equipaggi nelle differenti<br />

situazioni.<br />

Dopo il pranzo si è svolta la<br />

premiazione, il cui responso ha<br />

più o meno ricalcato il risultato<br />

finale dell'anno precedente,<br />

con l’equipaggio Bongiovanni-<br />

Zocca vincitore seguito da<br />

Aquilani-Aquilani e da<br />

Norbedo-Madriz.


Malgrado il tempo<br />

decisamente sfavorevole, la<br />

maggior parte dei concorrenti<br />

si è detta ampiamente<br />

soddisfatta dell'esperienza e<br />

dell'esito della manifestazione,<br />

sicuri che la prossima edizione<br />

avrà un ospite a tutti gradito: il<br />

caldo sole della Romagna. (AK)


in libreria<br />

I libri possono essere acquistati<br />

alla Libreria del’Automobile<br />

(Corso Venezia, 43 - Milano,<br />

telefono 02.760.066.24)<br />

usufruendo dello sconto del 15%<br />

riservato esclusivamente ai soci<br />

del Ferrari Club Italia.<br />

Gli acquisti possono essere<br />

anche fatti per corrispondenza<br />

contattando lo 02.2730.1462.8<br />

o collegandosi al sito internet<br />

www.libreriadellautomobile.it<br />

80 In libreria<br />

Michele Alboreto<br />

un campione per amico<br />

Ermanno Barchiesi<br />

Roberto Gurian<br />

Giorgio Nada Editore<br />

Testo: italiano e inglese<br />

Prezzo: euro 19,80<br />

Il 25 aprile 2001, in Germania,<br />

durante le prove che stava<br />

conducendo con l’Audi R8, Michele<br />

Alboreto rimase vittima di un<br />

incidente mortale.<br />

Uomo di grandi passioni, su tutte<br />

quella, divorante, per<br />

l’automobilismo, Alboreto aveva un<br />

posto speciale nel cuore dei tifosi,<br />

e non solo per aver portato, nel<br />

1985, la Ferrari alla piazza d’onore<br />

del Mondiale di F1 subito dietro<br />

Prost. Con il suo esempio di pilota<br />

che si era dovuto sudare l’accesso<br />

alle corse facendo mille lavori e<br />

risparmiando su tutto, Michele<br />

rappresentava l’incarnazione del<br />

sogno di tanti giovani di belle<br />

speranze e pochi soldi.<br />

Il suo talento istintivo, poi, ne<br />

facevano un corridore puro, che<br />

avrebbe corso anche su una<br />

macchina non particolarmente<br />

competitiva pur di scendere in<br />

pista. Ermanno Barchiesi, fotografo<br />

e suo amico d’infanzia, ha avuto<br />

l’iniziativa di proporre<br />

all’amministrazione di Rozzano,<br />

Comune nelle vicinanze di Milano<br />

dove entrambi sono nati, una<br />

mostra fotografica sulla vita di<br />

Michele.<br />

Da quella mostra nasce un libro<br />

che il giornalista sportivo Roberto<br />

Gurian ha curato nei testi e che,<br />

oltre a Barchiesi, vede l’apporto<br />

fotografico di Photo 4 e dello Studio<br />

Falletti. Su iniziativa della moglie<br />

Nadia e dell’Editore, una parte del<br />

ricavato dalle vendite sarà<br />

destinato alla Lega Italiana per la<br />

Lotta contro i Tumori.<br />

“Un campione per amico” è quindi<br />

una raccolta di immagini che<br />

ritraggono Alboreto nelle più<br />

disparate situazioni; dalle prime<br />

gare del 1976 con le piccole<br />

Formula Monza ai successi in<br />

Formula 1, dagli incontri con i<br />

personaggi più in vista alle foto con<br />

gli amici di gioventù, con la<br />

famiglia.<br />

Ne esce un libro fresco e semplice,<br />

come era Michele.<br />

Alla presentazione del volume, che<br />

si è svolta lo scorso aprile presso la<br />

Libreria dell’Automobile alla<br />

presenza della moglie, degli amici,<br />

dei giornalisti sportivi, c’era una<br />

curiosa sensazione di serenità:<br />

come era Alboreto, sereno e felice<br />

di correre. Sempre.<br />

Formula 1 engine<br />

Rivista mensile<br />

Edizioni New Energy<br />

Testo: italiano<br />

Prezzo: euro 2,00<br />

Chi ha detto che per i giornali<br />

dedicati allo sport automobilistico<br />

non c’è più posto? Se le iniziative<br />

editoriali sono come questo<br />

“Formula 1 engine”, ben vengano.<br />

Divertente, pratico, di facile lettura<br />

e con diversi spunti interessanti,<br />

“Formula 1 engine” stupisce già dal<br />

formato che, chiuso, ha le<br />

dimensioni e la copertina di un<br />

normale foglio A4, per poi aprirsi<br />

ed essere letto come un quotidiano<br />

in formato tabloid. Diretto da<br />

Eugenio Cova, “Formula 1 engine”<br />

vanta un comitato di direzione forte<br />

di Mauro Forghieri, Gianpaolo<br />

Dallara e Mauro Coppini, e, tra i<br />

collaboratori, spiccano i nomi di<br />

Cesare Fiorio e Gianpiero Moretti.<br />

Non solo dedicato alla F1, il<br />

giornale tratta anche del<br />

campionato Indy, compie alcune<br />

prove di auto in produzione, dedica<br />

spazio alle notizie più intriganti del<br />

mondo dell’automobile, sia dal<br />

punto di vista sportivo che della<br />

produzione. Un esperimento<br />

interessante e ben fatto che, ci<br />

auguriamo, possa avere il seguito<br />

che merita. In bocca al lupo!<br />

Willy Mairesse<br />

le chevalier meurtri<br />

Christophe A. Gaascht<br />

Nostalgia editions<br />

Testo: francese e inglese<br />

Prezzo: euro 38,00<br />

Parlare di Willy Mairesse, pilota<br />

belga nato a Momignies nel 1928, è<br />

un po’ come ripercorrere la genesi<br />

della GTO, la vettura che sviluppò in<br />

prima persona quando, sotto<br />

contratto con la Ferrari, bazzicava<br />

Maranello e dintorni.<br />

La carriera di pilota di Mairesse<br />

iniziò nel 1953, quando debuttò<br />

nelle corse alla “Liegi-Roma-<br />

Liegi”, una cavalcata<br />

automobilistica per tutta Europa.<br />

Tre anni dopo, nel 1956, Mairesse<br />

quella gara la vinse e fu contattato<br />

dalla Ecurie Nationale Belge per<br />

correre con le sue macchine nelle<br />

due stagioni successive. Al “Tour de<br />

France” Mairesse, dopo una lunga<br />

ed estenuante lotta durata tutta la<br />

gara, ebbe la meglio sul suo<br />

connazionale Olivier Gendebien,<br />

impresa che gli valse l’interesse<br />

personale di Enzo Ferrari, che lo<br />

ingaggiò.<br />

il periodo con la scuderia di<br />

Maranello fu denso di vittorie (su<br />

tutte i “Tour de France” del ’60 e<br />

’61, la “Targa Florio” del ’62, la<br />

“1000 km” del Nürburgring del ’63)<br />

e di incidenti, l’ultimo dei quali, al<br />

GP di FI del Nürburgring del ’63,<br />

decretò la fine del rapporto con la<br />

Ferrari e il suo temporaneo ritiro<br />

dalle corse.<br />

Rientrato come gentleman driver,<br />

nel 1968 fu vittima di un altro grave<br />

incidente alla “24 Ore” di Le Mans<br />

che lo minò definitivamente nel<br />

fisico. Mairesse si suicidò nel 1969,<br />

all’età di 42 anni.<br />

A raccontare la sua storia, quella di<br />

un pilota tanto appassionato quanto<br />

sfortunato, provvede un giovane<br />

belga, Cristophe A. Gaascht, che ha<br />

iniziato a frequentare l’ambiente di<br />

Spa-Francorchamps già da piccolo,<br />

fino a diventare lo speaker ufficiale<br />

del circuito in occasione delle gare<br />

storiche. Forte di una pazienza<br />

infinita, Gaascht ha preparato il suo<br />

primo libro in anni di ricerche,<br />

arricchendolo con un ampio<br />

contributo fotografico formato da<br />

molte immagini inedite.<br />

Per informazioni:<br />

Editions Nostalgia<br />

Rue Coronmeuse, 37<br />

B-4800 Verviers<br />

Belgium<br />

Tel/fax: +32 87 33 43 73


Come è fatto il circuito di Brands Hatch? I gruppi meccanici<br />

della mia 275 GTB sono originali? Quali sono i concessionari<br />

Ferrari della California? Cosa è la Carrozzeria Scaglietti? Posso<br />

assicurare online la mia 550 Barchetta? Dove posso trovare i pezzi<br />

di ricambio per la mia 308? Chi sono gli istruttori del corso Pilota<br />

Ferrari? Dove posso trovare la sacca da golf personalizzata per la<br />

mia 360 Modena? Che risultato ha ottenuto la Ferrari al debutto in<br />

Formula 1? Che sospensioni montava la 330 America? Come<br />

posso assistere al GP di Hockenheim? Dove posso trovare il<br />

manuale d’uso e manutenzione della mia Dino 246 GT? Cosa<br />

succede nella galleria del vento? Come faccio a contattare altri<br />

appassionati dell’Historic Challenge? Cosa è il cambio Sofast? Dove<br />

posso trovare la palestra come quella di Schumacher? A chi posso<br />

raccontare i miei viaggi più belli con la mia 250 GT cabrio? Quali<br />

sono le differenze tra la 360 Modena e la versione Challenge?<br />

News, anteprime, interviste e prodotti in<br />

esclusiva per i clienti Ferrari.<br />

Entra nel Club più prestigioso del web.


C iò che<br />

sappiamo<br />

fare bene<br />

da soli,<br />

lo faremo<br />

meglio<br />

insieme.<br />

BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA<br />

La banca del tuo territorio. La forza di un grande Gruppo.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!