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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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aiuto. Altre mani stringevano la fune, altre mani stendevano Bella sul<br />

pavimento, con delicatezza.<br />

Vestita con una camicia da notte leggerissima e macchiata di<br />

sangue, Bella giaceva immobile, ma respirava. Con molta cautela, Z le<br />

scostò i capelli dal viso...<br />

La sua pressione sanguigna cadde in picchiata. «Oh, Dio del cielo.. .<br />

Oh, Dio del cielo... Oh, Dio...»<br />

«Che cosa le hanno...» Chiunque avesse parlato, non riuscì a<br />

completare la frase.<br />

Qualcuno si schiarì la voce. Poi ci furono un paio di colpi di tosse<br />

soffocati. O forse erano conati di vomito.<br />

Zsadist prese Bella tra le braccia, e la tenne stretta. Doveva portarla<br />

fuori, ma non riusciva a muoversi. Era paralizzato dal dolore, dalla<br />

rabbia. Così prese a cullarla dolcemente, dondolando avanti e<br />

indietro. Dalla bocca gli uscivano parole, lamenti per lei nell'antico<br />

idioma.<br />

Phury cadde in ginocchio. «Zsadist? Dobbiamo portarla via di qui.»<br />

Z riacquistò di botto la lucidità; tutt'a un tratto non riusciva a<br />

pensare ad altro che a trasferire Bella al quartier generale della<br />

confraternita. Tagliò via l'imbragatura che le imprigionava il busto e si<br />

alzò in piedi a fatica, tenendola in braccio. Quando fece per<br />

camminare, la gamba sinistra cedette e lui incespicò. Per una frazione<br />

di secondo non capì perché.<br />

«Lasciala a me» disse Phury allungando le braccia. «Tu sei ferito.»<br />

Zsadist scosse la testa e gli passò accanto zoppicando.<br />

Portò Bella fino alla Taurus parcheggiata davanti al fabbricato.<br />

Tenendola stretta al petto, ruppe con un pugno il finestrino dal lato<br />

del conducente, infilò dentro il braccio e fece scattare le serrature<br />

mentre l'antifurto suonava all'impazzata. Aprì la portiera posteriore, si<br />

curvò in avanti e adagiò Bella sul sedile. Quando le piegò leggermente<br />

le gambe per sollevarle all'interno, la camicia da notte si alzò e lui non<br />

seppe trattenere una smorfia. Era piena di lividi.<br />

Finalmente l'allarme smise di suonare. «Qualcuno mi dia una<br />

giacca» disse.

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