03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA
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Lessening Society, era nel bel mezzo di un bosco di settantacinque acri, completamente isolato. Il posto non era altro che una piccola baita di tronchi con un tetto di assicelle verde scuro, dietro cui sorgeva una baracca grande più meno la metà. Al suo arrivo trovò parcheggiati in ordine sparso altri sette veicoli tra automobili e camioncini, tutti senza pretese e per la maggior parte vecchi di almeno quattro anni. Entrò nel capanno e si accorse di essere l'ultimo. Dieci lesser erano già pigiati in quello spazio angusto, i volti pallidi e arcigni, i corpi gonfi di muscoli. Erano gli elementi più forti della Società, quelli che vi militavano da più tempo. Lui era l'eccezione, quanto a stato di servizio: dal momento della sua affiliazione erano passati solo tre anni, e tutti lo detestavano perché era nuovo. Non che la cosa avesse importanza: era tosto quanto e più di loro, e lo aveva dimostrato. Brutti stronzi gelosi. . Cristo, lui non sarebbe mai stato come loro, un branco di pecore al servizio dell'Omega. Quegli idioti erano orgogliosi di sbiadire con il tempo e di perdere la propria identità. Roba da non credere. Lui invece non si rassegnava, si tingeva i capelli perché restassero castano scuro e temeva il graduale schiarirsi delle iridi. Non voleva assomigliare agli altri lesser. «È in ritardo» disse Mr X. Il Fore-lesser si appoggiò contro il frigorifero, gli occhi chiari fissi sui graffi che coprivano il collo di O. «Ha fatto a botte?» «Sa come sono i fratelli» rispose O. Poi trovò un angolo in cui piazzarsi, di fronte a Mr X, e salutò con un cenno del capo U, il collega che lavorava in coppia con lui, ignorando gli altri. Il Fore-lesser continuava a fissarlo. «Qualcuno ha visto Mr M?» Cazzo, pensò O. L'assenza del lesser che aveva fatto fuori perché lo aveva sorpreso insieme a sua moglie andava giustificata in qualche modo. «O? Ha qualcosa da dire?» Da sinistra U prese la parola. «L'ho visto io. Appena prima dell'alba. Stava lottando con un fratello, giù in centro.» «L'ha visto con i suoi occhi?» «Sì» rispose senza esitazioni U.
«Non starà per caso proteggendo O?» La domanda era strana. I lesser erano tagliagole senza scrupoli, sempre in competizione tra loro per primeggiare. Persino all'interno della stessa coppia c'era pochissima lealtà. «U?» Il lesser scosse la testa. «O fa squadra a parte. Perché dovrei rischiare la pelle per salvare la sua?» Evidentemente quella era una logica che Mr X si sentiva di condividere, perché andò avanti con la riunione. Dopo avere assegnato le quote per le uccisioni e le catture, il gruppo si sciolse. O si avvicinò al collega. «Devo passare un minuto al centro prima di uscire in missione con te. Voglio che tu mi segua.» Doveva scoprire perché U gli aveva parato il culo, e non gli importava che vedesse in quale stato aveva lasciato il centro di persuasione. U non gli avrebbe dato problemi. Non era particolarmente aggressivo o indipendente, era più un esecutore che un innovatore. Per questo l'iniziativa di difenderlo era ancora più strana. Zsadist fissava la pendola nell'atrio della grande casa. Dalla posizione delle lancette sapeva che ufficialmente mancavano otto minuti al tramonto. Grazie al cielo era inverno e faceva buio presto. Guardò il portone a due battenti. Sapeva con precisione dove andare non appena fosse stato libero di varcarlo. Aveva imparato a memoria le indicazioni fornite dal civile evaso. Si sarebbe smaterializzato e in un batter d'occhio sarebbe giunto a destinazione. Sette minuti. Sarebbe stato meglio aspettare il calar delle tenebre, ma al diavolo. Non appena quella fottuta palla di fuoco fosse scivolata dietro la linea dell'orizzonte, lui si sarebbe fiondato fuori. E pazienza se rischiava di beccarsi un'abbronzatura un tantino esagerata. Sei minuti. Controllò i pugnali infilati nel fodero sul petto. Tirò fuori la SIG Sauer dalla fondina sul fianco destro e la ricontrollò per l'ennesima
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Entrò nel capanno e si accorse di essere l'ultimo. Dieci lesser erano<br />
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Quegli idioti erano orgogliosi di sbiadire con il tempo e di perdere la<br />
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«È in ritardo» disse Mr X. Il Fore-lesser si appoggiò contro il<br />
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«Sa come sono i fratelli» rispose O. Poi trovò un angolo in cui<br />
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Il Fore-lesser continuava a fissarlo. «Qualcuno ha visto Mr M?»<br />
Cazzo, pensò O. L'assenza del lesser che aveva fatto fuori perché lo<br />
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Stava lottando con un fratello, giù in centro.»<br />
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«Sì» rispose senza esitazioni U.