03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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28.05.2013 Views

Z si fermò di colpo. Dal suo corpo si levò una folata gelida. Quando si voltò, fulminando il gemello con lo sguardo, i suoi occhi facevano paura. «Allora mandaci lo sbirro. Mandaci Butch.» «Tohr non glielo permetterà...» «E chi se ne frega! Deve andarci l'umano.» «Basta, Z. Rifletti. Butch non avrebbe l'appoggio di nessuno, e sul posto potrebbero esserci molti lesser. Vuoi rischiare di fare ammazzare Bella in un tentativo di salvataggio improvvisato?» «Lo sbirro sa il fatto suo.» «È bravo, ma è un umano. Non possiamo mandarlo allo sbaraglio.» Zsadist scoprì le zanne. «Forse Tohr è più preoccupato che l'amico si faccia pizzicare e poi, sotto tortura, vuoti il sacco su di noi.» «Dai, Z, Butch sa parecchio. Sa un casino di cose sul nostro conto, quindi è logico che ci sia anche questo aspetto da considerare.» «Ma se Bella ha aiutato un civile a scappare, cosa pensi che le stiano facendo quei bastardi in questo preciso momento, cazzo?» «Se ci andiamo in gruppo non appena fa buio, abbiamo più probabilità di salvarle la vita. Lo sai anche tu. Dobbiamo aspettare.» Immobile, nudo, Zsadist respirava a fondo, gli occhi due sottili fessure di odio mortale. Quando alla fine parlò, la sua voce era un ringhio feroce. «Tohr farà meglio a pregare Dio che Bella sia ancora viva, quando stasera andrò a cercarla. Altrimenti gli stacco la testa, fratello o non fratello.» Phury guardò il teschio posato sul pavimento; Z aveva già dimostrato una volta la sua maestria nel decapitare qualcuno. «Mi hai sentito?» disse rabbioso Zsadist. Il suo gemello annuì. Maledizione, aveva un brutto presentimento su come sarebbe andata a finire quella faccenda. Proprio brutto.

Capitolo 6 O guidava il suo Ford F-150 lungo la Route 22. Il sole calante delle quattro del pomeriggio gli faceva bruciare gli occhi e gli sembrava di essere in preda ai postumi di una sbornia. Già... Insieme al mal di testa aveva gli stessi tremori diffusi che gli venivano dopo una notte di bisboccia e che strisciavano sottopelle come tanti vermi. Anche la scia di rimpianto che si trascinava dietro gli ricordava i giorni ormai lontani delle sue bevute. Come quando si era svegliato accanto a una donna orrenda che detestava, ma se l'era scopata lo stesso. Era un po' tutto così... solo molto, molto peggio. Spostò le mani sul volante. Aveva le nocche sbucciate e sapeva di avere dei graffi sul collo. Accecato dalle immagini della giornata appena trascorsa, fu assalito da un senso di nausea. Era disgustato dalle cose che aveva fatto alla sua donna. Be', adesso era disgustato. Mentre le faceva, invece, gli erano parse più che giustificate. Cristo, avrebbe dovuto fare più attenzione. Lei era un essere vivente, dopotutto. Merda, e se aveva esagerato? Oh, cavolo... Non avrebbe mai dovuto farle certe cose, ma quando si era accorto che lei aveva liberato il civile che le aveva portato in dono, aveva perso la testa. Era come esploso in una pioggia di schegge di granata, e quelle schegge l'avevano trafitta. Alzò il piede dall'acceleratore. Voleva tornare indietro e tirarla fuori dal tubo per assicurarsi che respirasse ancora, ma non c'era abbastanza tempo. Tra non molto sarebbe iniziata la riunione delle squadre principali. Premette a fondo sull'acceleratore. Se fosse tornato da lei, poi non sarebbe riuscito a lasciarla, e allora il Fore-lesser sarebbe andato a cercarlo. E quello sì sarebbe stato un bel problema. Il centro di persuasione era a soqquadro. Maledizione... Rallentò, sterzando di colpo a destra; il pick-up lasciò la Route 22 e imboccò con un leggero sbandamento una stradina sterrata. Il capanno di Mr X, che fungeva anche da quartier generale della

Z si fermò di colpo. Dal suo corpo si levò una folata gelida. Quando<br />

si voltò, fulminando il gemello con lo sguardo, i suoi occhi facevano<br />

paura.<br />

«Allora mandaci lo sbirro. Mandaci Butch.»<br />

«Tohr non glielo permetterà...»<br />

«E chi se ne frega! Deve andarci l'umano.»<br />

«Basta, Z. Rifletti. Butch non avrebbe l'appoggio di nessuno, e sul<br />

posto potrebbero esserci molti lesser. Vuoi rischiare di fare ammazzare<br />

Bella in un tentativo di salvataggio improvvisato?»<br />

«Lo sbirro sa il fatto suo.»<br />

«È bravo, ma è un umano. Non possiamo mandarlo allo sbaraglio.»<br />

Zsadist scoprì le zanne. «Forse Tohr è più preoccupato che l'amico si<br />

faccia pizzicare e poi, sotto tortura, vuoti il sacco su di noi.»<br />

«Dai, Z, Butch sa parecchio. Sa un casino di cose sul nostro conto,<br />

quindi è logico che ci sia anche questo aspetto da considerare.»<br />

«Ma se Bella ha aiutato un civile a scappare, cosa pensi che le stiano<br />

facendo quei bastardi in questo preciso momento, cazzo?»<br />

«Se ci andiamo in gruppo non appena fa buio, abbiamo più<br />

probabilità di salvarle la vita. Lo sai anche tu. Dobbiamo aspettare.»<br />

Immobile, nudo, Zsadist respirava a fondo, gli occhi due sottili<br />

fessure di odio mortale. Quando alla fine parlò, la sua voce era un<br />

ringhio feroce.<br />

«Tohr farà meglio a pregare Dio che Bella sia ancora viva, quando<br />

stasera andrò a cercarla. Altrimenti gli stacco la testa, fratello o non<br />

fratello.»<br />

Phury guardò il teschio posato sul pavimento; Z aveva già<br />

dimostrato una volta la sua maestria nel decapitare qualcuno.<br />

«Mi hai sentito?» disse rabbioso Zsadist.<br />

Il suo gemello annuì. Maledizione, aveva un brutto presentimento<br />

su come sarebbe andata a finire quella faccenda. Proprio brutto.

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