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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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ancora fiacco per aver bevuto il sangue dell'umana, puntò verso il suo<br />

scomodo giaciglio di fortuna. In piedi davanti alle due coperte<br />

ripiegate sul pavimento, pensò al letto di Bella. Era grande e tutto<br />

bianco, con federe e lenzuola immacolate, un piumino morbidissimo e<br />

uno scendiletto bianco come un barboncino ai suoi piedi.<br />

Si era sdraiato sopra quel letto. Spesso. Gli piaceva pensare di<br />

sentire l'odore di Bella. A volte ci si era anche rotolato sopra. Quando<br />

la morbidezza del piumino cedeva sotto il suo peso, gli sembrava quasi<br />

che lei lo toccasse, anzi, era ancora meglio che se lo avesse fatto<br />

davvero. Lui non tollerava il contatto fisico con nessuno... anche se<br />

rimpiangeva di non avere permesso a Bella di sfiorarlo almeno una<br />

volta. Con lei, forse, sarebbe riuscito a sopportarlo.<br />

Spostò gli occhi sul teschio posato sul pavimento accanto al<br />

giaciglio. Le orbite erano due buchi neri, e lui richiamò alla mente la<br />

combinazione di iride e pupilla che un tempo lo aveva fissato. Tra i<br />

denti c'era una strisciolina di cuoio nero larga cinque centimetri. La<br />

tradizione voleva che vi fossero incise parole di affetto in onore del<br />

defunto, ma la cinghia stretta tra quelle fauci non recava alcuna scritta.<br />

Si sdraiò con la testa vicino al teschio e il passato tornò. Era l'anno<br />

di grazia 1802...<br />

Lo schiavo cominciò a svegliarsi.<br />

Era steso sulla schiena e sentiva male dappertutto, anche se non<br />

capiva perché... Finché non ricordò di avere subito la transizione, la<br />

notte prima. Per ore era rimasto paralizzato dal dolore: i muscoli si<br />

gonfiavano, le ossa si ingrossavano e il corpo si trasformava in<br />

qualcosa di enorme.<br />

Strano... In verità il collo e i polsi gli dolevano in modo diverso.<br />

Aprì gli occhi. Il soffitto era alto sopra di lui e percorso da sottili<br />

sbarre nere incassate nella pietra. Quando voltò la testa, vide una<br />

porta di quercia con alte sbarre che correvano in senso verticale lungo<br />

le robuste tavole di legno. Anche al muro c'erano sbarre di acciaio...<br />

Nelle segrete. Era nelle segrete, ma perché? Avrebbe fatto meglio a<br />

tornare al lavoro prima che...<br />

Cercò di mettersi a sedere, ma gli avambracci e gli stinchi erano

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