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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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gli occhi non erano più infossati. Era... quasi bello, in effetti. E molto<br />

più somigliante a Phury.<br />

Zsadist si schiarì la gola, a disagio. «Sì, be', Rhage e io... da un po' di<br />

tempo mangiamo insieme.»<br />

Gesù... non stentava a crederlo. Il fisico di Zsadist era ben diverso<br />

da come lo ricordava lei. Le spalle massicce erano gonfie di muscoli<br />

bene in vista sotto la maglietta nera attillata, i bicipiti erano tre volte<br />

più grossi, gli avambracci adesso erano proporzionati alle grandi mani.<br />

E l'addome! Il torace trasudava forza, i calzoni di pelle erano tesi sulle<br />

cosce grosse e robuste.<br />

«Ti nutrì regolarmente, anche» mormorò Bella. Le venne subito<br />

voglia di rimangiarsi quel commento. Insieme al tono di rimprovero<br />

con cui l'aveva pronunciato.<br />

Non erano affari suoi da chi beveva, anche se era una sofferenza<br />

immaginarlo insieme a una femmina della loro specie. Perché non<br />

poteva essere altrimenti... Il sangue umano non poteva essere<br />

responsabile di una metamorfosi del genere.<br />

Zsadist abbassò il braccio lungo il fianco. «Rhage si serve di una delle<br />

Elette perché non può sfamarsi con il sangue di Mary. Così lo faccio<br />

anch'io.» Ci fu una pausa. «Ti trovo bene.»<br />

«Grazie.»<br />

Un'altra lunga pausa. «Ehm... Bella, perché sei venuta? Non che la<br />

cosa mi dispiaccia...»<br />

«Devo parlarti.»<br />

Lui restò zitto.<br />

«Allora, cosa stai facendo?» disse lei indicando i fogli sulla scrivania.<br />

Non erano affari suoi nemmeno quelli, ma aveva ricominciato a<br />

temporeggiare senza speranza. Era senza parole. Smarrita.<br />

«Sto imparando a leggere.»<br />

Bella lo guardò con tanto d'occhi. «Oh... caspita. E come sta<br />

andando?»<br />

«Bene. Faccio ancora fatica. Ma ci sto lavorando.» Zsadist abbassò<br />

lo sguardo sui fogli. «Mary ha una gran pazienza.»

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