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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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orbite. Poi nelle viscere sentì come un'esplosione, e in tutto il suo<br />

corpo cominciarono a volare scintille... e le scintille innescarono un<br />

formicolio. .. poi una specie di scossa elettrica. Impietrito, smise di<br />

lottare concentrandosi su quelle sensazioni.<br />

V allentò la stretta e tolse la mano dalla bocca dell'amico,<br />

continuando a tenerlo fermo con un braccio sul petto. «Ecco, così,<br />

bravo... Respira a fondo. Stai andando alla grande.»<br />

La scossa intanto aumentava, trasformandosi in qualcosa di simile al<br />

sesso, ma non proprio... No, non era niente di erotico, decisamente,<br />

solo che il suo corpo non conosceva la differenza. Gli venne duro, e lui<br />

si inarcò con un gemito.<br />

«Così, bravo» gli bisbigliò all'orecchio V. «Non ribellarti. Lasciati<br />

pervadere.»<br />

I fianchi di Butch si dimenarono, dotati di vita propria, e lui mugolò<br />

di nuovo. Era rovente come il centro del sole, la pelle era ipersensibile,<br />

non ci vedeva più... Poi quel ruggito che sentiva nelle viscere si trasferì<br />

al cuore. In un lampo, le vene si infiammarono come se contenessero<br />

benzina e il suo organismo divenne una rete infuocata, sempre più<br />

incandescente. Grondante di sudore, l'umano si contorceva in modo<br />

convulso, gettando la testa all'indietro contro la spalla di Vishous.<br />

Dalla bocca gli uscivano gemiti strozzati.<br />

«Sto... per... morire.»<br />

La voce di V, vicinissima, lo sostenne in quella prova estrema. «Non<br />

mi lasciare, amico. Continua a respirare. Non durerà ancora per<br />

molto.»<br />

Proprio quando cominciava a pensare di non farcela più a reggere<br />

quell'inferno, Butch venne travolto da un orgasmo potentissimo.<br />

Mentre la punta del suo uccello esplodeva, Vishous lo tenne fermo fin<br />

quando le convulsioni cessarono, parlando nell'antico idioma. E poi fu<br />

finita. La tempesta era passata.<br />

Ansimante, debolissimo, Butch rabbrividì, mentre il vampiro<br />

scendeva dal letto e gli gettava addosso una coperta.<br />

«Perché...» farfugliò l'umano come un ubriaco. «Perché, V?»<br />

La faccia di Vishous gli comparve davanti. I suoi occhi di diamante

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