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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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disse. «Tu resta qui e risparmia le energie. Ho bisogno del tuo aiuto per<br />

spostare Phury. È svenuto. E la ragazza...» Le mancò la voce.<br />

«Dovremo lasciarla qui...»<br />

Corse in mezzo alla neve fino al capanno, sperando con tutto il<br />

cuore di trovare le chiavi del pick-up.<br />

Vergine misericordiosa, erano appese a un gancio vicino alla porta.<br />

Le prese, corse all'F-150, mise in moto e fece manovra per portarlo<br />

fino alla baracca. Slittando leggermente, si avvicinò in retromarcia alla<br />

porta.<br />

Stava per scendere quando vide Zsadist barcollare come un ubriaco<br />

sulla soglia. Teneva in braccio Phury; non ce l'avrebbe fatta a reggere<br />

ancora per molto. Bella aprì il portellone posteriore e i due gemelli<br />

crollarono nel cassone in un groviglio insanguinato di braccia e gambe.<br />

Lei li spinse dentro con i piedi, poi saltò su e li spostò più avanti<br />

tirandoli per le cinture. Scavalcò la sponda laterale e balzò a terra. Nel<br />

richiudere il portellone con un colpo secco, incrociò lo sguardo di Z.<br />

«Bella.» La voce del vampiro era ridotta a un sussurro, un<br />

movimento quasi impercettibile delle labbra sostenuto da un sospiro<br />

colmo di tristezza. «Non voglio che tu veda queste cose. Tutti questi...<br />

orrori.»<br />

Lei si voltò dall'altra parte. Un istante dopo premeva<br />

sull'acceleratore.<br />

La stradina che si allontanava dal capanno era l'unica a sua<br />

disposizione; Bella pregò di non incrociare nessuno lungo il tragitto.<br />

Quando sbucò sulla Route 22, recitò una preghiera di ringraziamento<br />

alla Vergine Scriba, puntando a tutto gas verso la clinica di Havers.<br />

Spostò leggermente lo specchietto retrovisore per controllare il<br />

cassone. Si doveva gelare, là dietro, ma non osava rallentare.<br />

Forse il freddo avrebbe frenato l'emorragia dei gemelli. Oh... Dio.<br />

Phury si accorse del vento gelido che soffiava sulla sua pelle nuda e<br />

sulla testa calva. Con un gemito si raggomitolò su se stesso. Dio, che<br />

freddo. Era questo che bisognava passare per entrare nel Fado? Allora<br />

meno male che succedeva una volta soltanto.

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