03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA
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modo per rintracciare il suo gemello andava contro tutti i suoi istinti. Altri passi di corsa in corridoio. La voce di Vishous. Un'emergenza. Una famiglia di sei civili intrappolata in casa propria, assediata dai lesser. Z alzò la testa, il busto. Poi si mise in piedi. La forza di volontà, da sempre l'unica ancora di salvezza, giunse nuovamente in suo soccorso aiutandolo a rigettare ancora un po' di morfina, a concentrarsi e a snebbiarsi la mente. «Io vado a prendere Phury» disse ai fratelli. «Voi pensate a quei civili.» Dopo una breve pausa, Wrath disse: «Così sia».
Capitolo 46 Bella era seduta su una sedia Luigi XIV, le gambe accavallate all'altezza delle caviglie, le mani in grembo. Vicino al suo gomito c'era una tazza di Earl Grey. Dal camino di marmo sulla sinistra si levò una fiammata crepitante. Di fronte a lei, su un divano dalla foggia delicata, Marissa ricamava una pezza di stoffa con del filo di seta gialla senza fare il minimo rumore. Bella fu assalita dall'impulso di mettersi a urlare... Balzò in piedi, spinta dall'istinto. Zsadist... c'era Zsadist lì vicino. «Cosa c'è?» chiese Marissa. Qualcuno bussò con forza al portone d'ingresso; nel silenzio della casa i colpi risuonarono come un rullo di tamburo. Un istante dopo, Zsadist irruppe nel salottino. Era in tenuta da combattimento, pistole alla cintola, pugnali nel fodero sul petto. Il doggen che lo seguiva dappresso sembrava spaventato a morte. «Lasciaci soli» sentì dire Marissa. «E portati via il tuo domestico.» Vedendola esitare, Bella si schiarì la gola. «Va tutto bene. È... vai pure.» Marissa chinò il capo. «Resto nelle vicinanze.» Rimasta sola con Zsadist, Bella non si mosse. «Ho bisogno di te» disse il guerriero. Lei socchiuse gli occhi. Dio, proprio le parole che aveva tanto desiderato sentire. Peccato arrivassero così tardi. Che crudeltà. «Per che cosa?» «Phury ha bevuto il tuo sangue.» «Sì.» «Mi servi per riuscire a trovarlo.» «Avete perso le sue tracce?» «Ha il tuo sangue nelle vene. Ho bisogno di te...» «Per riuscire a trovarlo, ho sentito, ma dimmi perché.» La breve pausa che seguì la fece raggelare.
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modo per rintracciare il suo gemello andava contro tutti i suoi istinti.<br />
Altri passi di corsa in corridoio. La voce di Vishous. Un'emergenza.<br />
Una famiglia di sei civili intrappolata in casa propria, assediata dai<br />
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Z alzò la testa, il busto. Poi si mise in piedi. La forza di volontà, da<br />
sempre l'unica ancora di salvezza, giunse nuovamente in suo soccorso<br />
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