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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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Quando sbucò da dietro l'armadio nell'ufficio di Tohr, vide che la<br />

stanza era stata ripulita e rimessa in ordine: la scrivania era tornata al<br />

suo posto con dietro quell'orrenda poltrona verde. I fogli, le penne, le<br />

pratiche, tutto quanto era stato riordinato. Persino il computer e il<br />

telefono erano dove dovevano essere, anche se entrambi erano andati<br />

in pezzi la sera prima. Dovevano essere nuovi...<br />

L'ordine era stato ristabilito, e quella bugia tridimensionale gli fece<br />

un certo effetto.<br />

Andò in palestra e accese le luci. Quel giorno non c'era lezione a<br />

causa di quanto era successo, e John si chiese se l'addestramento si<br />

sarebbe interrotto del tutto, adesso che Tohr era scomparso.<br />

Trotterellò verso la sala dove venivano custoditi gli attrezzi, le<br />

scarpe da ginnastica che stridevano sul rivestimento blu dei<br />

materassini. Dall'armadio delle armi da taglio tirò fuori due pugnali e<br />

prese un fodero della sua misura. Una volta armato, tornò al centro<br />

della palestra.<br />

Seguendo gli insegnamenti di Tohr, iniziò piegando la testa.<br />

Poi afferrò i pugnali e prese a maneggiarli, ammantandosi di collera<br />

contro il nemico, figurandosi tutti i lesser che avrebbe ucciso.<br />

Phury entrò nel cinema e andò a sedersi in una delle ultime file. Il<br />

locale era affollato, rumoroso, pieno di giovani coppie e legioni di<br />

studentelli. C'era chi parlava sottovoce e chi invece urlava. C'era chi<br />

rideva e chi scartava caramelle, succhiava, sgranocchiava.<br />

Quando il film ebbe inizio, le luci in sala si abbassarono e tutti<br />

cominciarono a gridare le battute.<br />

Capì subito quando il lesser si stava avvicinando. Sentì il suo odore<br />

dolciastro nell'aria malgrado l'aroma del popcorn e il profumo delle<br />

ragazzine che si sprigionava dalle coppiette di innamorati.<br />

Davanti agli occhi gli spuntò un cellulare. «Prendilo. Avvicinalo<br />

all'orecchio.»<br />

Lui ubbidì e udì dei respiri affannosi sulla linea.<br />

Gli spettatori urlarono: «Maledizione, Janet, andiamo a scopare!».

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