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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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d'altronde rubare non era niente, per lui.<br />

Una volta di più si interrogò sulla famiglia di Bella. Sapeva solo che<br />

erano aristocratici del più alto rango, nient'altro, e non aveva voglia di<br />

conoscerli per saperne di più. Anche nei suoi giorni migliori era<br />

terribile con la gente, ma la scomparsa di Bella lo rendeva pericoloso,<br />

più che sgradevole. No, era Tohrment a tenere i rapporti con i suoi<br />

parenti, e Zsadist faceva sempre molta attenzione a non incontrarli.<br />

Girò dietro la casa, entrò dalla porta della cucina e disattivò il<br />

sistema d'allarme. Come ogni notte, per prima cosa controllò i pesci.<br />

Fiocchi di mangime galleggiavano sulla superficie dell'acqua, a<br />

conferma del fatto che qualcun altro si era già preso cura di loro.<br />

Essere stato privato di quell'opportunità lo mandò in bestia.<br />

La verità era che ormai pensava alla fattoria di Bella come al suo<br />

spazio. L'aveva tirata a lucido dopo il suo rapimento, aveva innaffiato<br />

le piante e dato da mangiare ai pesci. Aveva girato per tutta la casa,<br />

salendo e scendendo le scale e guardando fuori dalle finestre, si era<br />

seduto su ogni sedia, divano, letto. Diamine, aveva addirittura deciso<br />

di acquistare quel maledetto posto qualora la famiglia di Bella l'avesse<br />

messo in vendita. Non aveva mai posseduto una casa, ma quelle<br />

quattro mura, quel tetto e tutta la roba che ci stava dentro... sarebbero<br />

stati suoi. Un santuario in memoria di Bella.<br />

Fece in fretta il giro, catalogando le cose che erano state rimosse.<br />

Non molto. Un quadro e un piatto d'argento dal salotto, uno specchio<br />

dall'ingresso. Lo incuriosiva che avessero scelto quegli oggetti in<br />

particolare e avrebbe voluto rimetterli al loro posto.<br />

Tornò in cucina, e ripensò a come aveva trovato la stanza dopo che<br />

Bella era stata rapita. Rivide il sangue, i pezzi di vetro, le sedie<br />

sfondate e la porcellana in frantumi. Gli caddero gli occhi su una<br />

striatura nera di gomma sull'assito di pino. Poteva immaginare<br />

com'era stata fatta. Mentre Bella lottava contro il lesser e veniva<br />

trascinata via di peso, la suola della sua scarpa strisciava, stridendo...<br />

La rabbia lo invase fino a lasciarlo ansimante, senza fiato; era una<br />

sensazione a un tempo orribile e conosciuta. Solo che... Cristo, tutto<br />

questo non aveva senso: lui che cercava Bella, che si lasciava<br />

ossessionare dalle sue cose, che si aggirava per casa sua. Non erano<br />

amici, loro due. Non erano nemmeno conoscenti. E le uniche due

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