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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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Non era sorpreso che il lesser avesse rintracciato la casa. Il sequestro<br />

era stato una notizia esplosiva all'interno della specie e l'indirizzo della<br />

sua famiglia non era mai stato un segreto... anzi, per via delle<br />

consulenze spirituali di mahmen, la residenza di Thorne Avenue era<br />

ben nota a tutti. Bastava catturare un civile.<br />

La vera domanda era: perché l'assassino non aveva varcato il<br />

cancello?<br />

Dio. Che ora era? Le quattro del pomeriggio. Merda.<br />

«Quello è un lesser» disse Rehv, puntando il bastone sul pavimento<br />

e alzandosi senza indugio. «Quindi dobbiamo evacuare<br />

immediatamente la casa. Vai subito a chiamare Lahni e dille di aiutare<br />

la padrona a vestirsi. Poi falle uscire tutte e due attraverso il tunnel e<br />

accompagnale alla casa sicura con il furgone.»<br />

Il doggen sbiancò. «Padrone, non avevo idea che fosse un...»<br />

Rehvenge posò una mano sulla spalla del domestico per impedirgli<br />

di piombare nel panico. «Non potevi saperlo. Ti sei comportato nel<br />

modo giusto. Però adesso sbrigati, vai a chiamare Lahni.»<br />

Poi andò il più in fretta possibile in camera di sua madre.<br />

«Mahmen?» disse spalancando la porta. «Mahmen, svegliati.»<br />

Sua madre si rizzò a sedere sul letto tra le lenzuola di seta, la chioma<br />

canuta raccolta in una cuffia. «Ma è... è ancora pomeriggio. Perché...»<br />

«Lahni sta arrivando per aiutarti a vestirti.»<br />

«Vergine santissima, Rehvenge. Perché?»<br />

«Devi lasciare subito questa casa.»<br />

«Cosa...?»<br />

«Subito, mahmen. Ti spiegherò più tardi.» Le baciò entrambe le<br />

mani, e proprio allora entrò la cameriera. «Ah, bene. Lahni, forza,<br />

aiuta la padrona a vestirsi.»<br />

«Sì, padrone» disse la doggen con un inchino.<br />

«Rehvenge! Che cosa...»<br />

«Fai presto. Vai via insieme ai doggen. Poi ti telefono.»<br />

Mentre la madre lo chiamava a gran voce, Rehvenge scese nei suoi

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