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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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«Per allora saremo degli stracci. Dimmi che hai un po' di fumo.»<br />

«Sì, in abbondanza.»<br />

«Butch, accetta un consiglio e lascia subito la proprietà. La Tana non<br />

è abbastanza lontana da Bella. Non pensavo che gli umani ne subissero<br />

gli effetti, ma a quanto pare...»<br />

Quando un'altra ondata li colpì in pieno, Z venne catapultato<br />

all'indietro sulla sedia e sollevò involontariamente l'inguine. Sentendo<br />

i gemiti degli altri, capì che erano nella merda fino al collo. Per quanto<br />

si fingessero civilizzati, i vampiri maschi non potevano fare a meno di<br />

reagire a una femmina nel suo periodo fertile, e il loro impulso sessuale<br />

aumentava con il protrarsi e il rafforzarsi del bisogno della femmina.<br />

Se fosse stato buio avrebbero potuto salvarsi allontanandosi; invece<br />

era giorno ed erano prigionieri del quartier generale fino al tramonto,<br />

e a quel punto sarebbe stato troppo tardi per scappare. Dopo<br />

un'esposizione prolungata, i maschi si rifiutavano istintivamente di<br />

allontanarsi dalla femmina in calore. Anche se il cervello ordinava loro<br />

di darsi alla fuga, il corpo si sarebbe ribellato; in caso contrario<br />

avrebbero sofferto una crisi di astinenza molto più dolorosa della<br />

smania di fare sesso. Wrath e Rhage, essendo accoppiati, avevano la<br />

possibilità di dare sfogo alle voglie. Gli altri erano nei guai. La loro<br />

unica speranza era di riuscire a stordirsi completamente.<br />

E Bella... Oh, Dio... La poveretta avrebbe sofferto più di tutti loro<br />

messi insieme.<br />

Vishous si alzò da tavola, reggendosi allo schienale della sedia. «Dai,<br />

Phury. Andiamo a fumare. Svelto. Z, tu vai da lei, giusto?»<br />

Zsadist chiuse gli occhi.<br />

«Z? Pensi tu a soddisfarla... giusto?»<br />

John alzò lo sguardo dal tavolo della cucina quando sentì squillare<br />

il telefono. Sal e Regin, i doggen di famiglia, erano usciti a fare la spesa,<br />

quindi toccava a lui prendere la telefonata.<br />

«John, sei tu?» Era Tohr, sulla linea del piano di sotto.<br />

Il ragazzo fischiò, mettendosi in bocca un'altra forchettata di riso in<br />

bianco con salsa allo zenzero.

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