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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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apparecchiati elegantemente, ben distanziati tra loro, il piano di<br />

marmo nero illuminato appena dai faretti incassati nel soffitto. Il<br />

séparé della confraternita era proprio accanto all'uscita di sicurezza e<br />

Zsadist non si sorprese nel trovare Vishous e Butch già seduti, con<br />

davanti due bicchieri di superalcolici. Il martini di Phury, invece, se ne<br />

stava lì abbandonato.<br />

I due non parevano molto felici di vederlo. Piuttosto rassegnati,<br />

come se avessero sperato di liberarsi di un peso e lui gli avesse appena<br />

buttato addosso un blocco motore.<br />

«Lui dov'è?» chiese Z, accennando con il capo al bicchiere del suo<br />

gemello.<br />

«Sta comprando del fumo nel retro» rispose Butch. «Ha finito gli<br />

spinelli.»<br />

Zsadist si sedette sulla sinistra appoggiandosi all'indietro, fuori dal<br />

fascio di luce che illuminava il tavolo lustro. Guardandosi intorno,<br />

riconobbe le facce di sconosciuti privi di importanza. La zona VIP<br />

aveva un nocciolo duro di habitué, ma nessuno dei clienti più danarosi<br />

interagiva granché al di fuori della ristretta cerchia dei propri amici.<br />

L'intero locale era pervaso da un'atmosfera molto riservata, in effetti,<br />

della serie «non parlare, non fare domande», che poi era uno dei<br />

motivi per cui ai fratelli piaceva. Anche se lo ZeroSum era di proprietà<br />

di un vampiro, preferivano restare in incognito.<br />

Nel corso dell'ultimo secolo, anno più anno meno, la <strong>Confraternita</strong><br />

del <strong>Pugnale</strong> <strong>Nero</strong> aveva steso un velo di segretezza sull'identità dei<br />

propri membri, anche all'interno della razza. Circolavano voci,<br />

naturalmente, e i civili conoscevano alcuni dei loro nomi, ma tutto era<br />

tenuto in gran segreto: un espediente che si era reso necessario quando<br />

la razza si era frammentata, all'incirca cent'anni prima, e la fiducia<br />

reciproca era venuta meno. Adesso, poi, si era aggiunta un'altra<br />

ragione. I 1esser avevano cominciato a torturare i civili per carpire<br />

informazioni sulla confraternita, quindi mantenere il massimo riserbo<br />

diventava essenziale. Così, i pochi vampiri che lavoravano al club non<br />

erano affatto sicuri che i marcantoni vestiti di pelle che bevevano<br />

come spugne e lasciavano laute mance fossero membri della<br />

confraternita. E per fortuna la buona creanza, se non la mole dei<br />

fratelli, scoraggiava chiunque dall'azzardare domande.

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