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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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ancora le gambe.<br />

Zsadist la guardava fremente. «Sei così delicata... e lucida.»<br />

Alla prima carezza del suo dito lungo la vulva, Bella rischiò di<br />

venire. Si lasciò sfuggire un gemito gutturale e Zsadist la guardò<br />

preoccupato, imprecando. «Accidenti, non so cosa sto facendo. Cerco<br />

di stare attento...»<br />

Lei gli afferrò la mano prima che potesse ritrarla. «Ancora...»<br />

Per un attimo parve dubbioso. Poi la toccò di nuovo. «Sei perfetta.<br />

E, Dio, quanto sei morbida. Devo sapere...»<br />

Si abbassò ancora di più, sollevando le spalle. Bella sentì una<br />

carezza vellutata.<br />

Le sue labbra.<br />

Questa volta, quando si inarcò sopra il letto sussurrando il suo<br />

nome, Zsadist la baciò di nuovo, poi lei percepì la carezza umida della<br />

sua lingua. Quando lui alzò la testa e deglutì con un mugolio estasiato,<br />

Bella ebbe un tuffo al cuore. I loro sguardi si incrociarono.<br />

«Oh... Gesù... sei deliziosa» disse Zsadist tornando a leccarla.<br />

Si allungò sul letto infilandole le braccia sotto le ginocchia,<br />

invadendo completamente lo spazio in mezzo alle sue cosce. Aveva il<br />

respiro caldo, affannoso, e la bocca di una voracità disperata. La<br />

esplorò con una specie di compulsione erotica, leccandola e<br />

sondandola con la lingua, succhiandola con le labbra.<br />

Quando Bella sollevò di scatto i fianchi, le mise un braccio sullo<br />

stomaco per tenerla ferma. Lei sgroppò di nuovo e lui si fermò senza<br />

alzare la testa.<br />

«Stai bene?» chiese con voce soffocata, le parole che vibravano<br />

dentro la vulva.<br />

«Ti prego...» Fu l'unica cosa che riuscì a dire.<br />

Zsadist si ritrasse leggermente, e lei guardò le sue labbra lucide.<br />

«Non credo di riuscire a fermarmi» mormorò lui. «C'è questo...<br />

ruggito nella mia testa che mi impedisce di staccare la bocca da te. Però<br />

voglio che sia un piacere anche per te... come posso fare?»<br />

«Fai... fammi venire» disse lei con voce strozzata.

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