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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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assicurante. Ma poi eccolo... un piccolo bruciore intorno al buco, e<br />

poi tutte le sensazioni che conosceva bene: il proprio peso sul sedile di<br />

cuoio dell'auto, il calore che si diffondeva nelle caviglie, l'aria che<br />

entrava e usciva veloce dalla bocca, seccandogli la lingua.<br />

Il terrore lo indusse a spingere giù lo stantuffo e allentò il laccio<br />

emostatico. Dio solo sapeva se aveva centrato il bersaglio.<br />

Con il cuore in tumulto, rimase a fissare l'orologio.<br />

«Dai» farfugliò, dondolandosi avanti e indietro sul sedile. «Dai...<br />

entra in circolo.»<br />

Il rosso era il colore delle sue bugie. Era intrappolato in un mondo<br />

tutto rosso. E un giorno o l'altro la dopamina non avrebbe più<br />

funzionato. Si sarebbe smarrito per sempre in quel rosso.<br />

Le lancette si spostavano sul quadrante dell'orologio. Passò un<br />

minuto.<br />

«Oh, cazzo...» Si sfregò gli occhi, come se questo potesse bastare a<br />

ripristinare il senso della profondità e il normale spettro dei colori.<br />

Il cellulare si mise a suonare e lui lo ignorò.<br />

«Ti prego...» Detestava il tono supplichevole della propria voce, ma<br />

non poteva fingere di essere forte. «Non voglio perdermi...»<br />

All'improvviso la vista tornò normale, il rosso si ritrasse dal campo<br />

visivo, la prospettiva tridimensionale tornò. Era come se il male fosse<br />

stato risucchiato fuori dal suo corpo e lui fosse ripiombato nel solito<br />

torpore; tutte le sensazioni evaporarono finché gli restarono solo i<br />

pensieri che aveva in testa. Grazie alla droga era ridiventato un sacco<br />

ambulante in grado di parlare e di respirare, un sacco che per fortuna<br />

aveva solo quattro sensi di cui preoccuparsi. Il tatto era stato<br />

momentaneamente neutralizzato.<br />

Si accasciò sul sedile. Lo stress per il rapimento e il salvataggio di<br />

Bella lo aveva minato nel profondo, per questo l'attacco era stato così<br />

repentino e violento. Forse doveva anche modificare il dosaggio.<br />

Avrebbe chiesto consiglio ad Havers.<br />

Dovette attendere qualche minuto prima di ripartire. Uscendo con<br />

cautela dalla stradina per immettersi nel traffico, si disse che la sua era<br />

una berlina tra le tante, nella lunga fila di automobili. Lui era anonimo.

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