03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA
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«Sicuro di non essere interessato a qualcosa di più pesante?» chiese il Reverendo. «Il fumo rosso è per chi non fa sul serio.» «Se volessi qualcos'altro lo chiederei.» Il Reverendo si fermò vicino a Phury. Molto vicino. Il guerriero si accigliò. «Qualche problema?» «Ha dei bei capelli, lo sa? Sembrano quelli di una femmina. Tutti quei colori.» La voce del Reverendo era stranamente ipnotica, i suoi occhi viola astuti come non mai. «A proposito di femmine, mi dicono che non approfitta del ben di Dio messo a disposizione dalle mie ragazze. È vero?» «E a lei cosa importa, scusi?» «Voglio solo venire incontro alle sue esigenze. La soddisfazione della clientela è una cosa molto importante.» Il Reverendo si avvicinò ancora, accennando con il capo al braccio di Phury infilato nel giaccone. «In questo preciso momento ha la mano sul calcio di una pistola, giusto? Paura di me?» «Voglio solo prendermi cura di lei in modo tempestivo.» «Ah, davvero?» «Già, nel caso le servisse una respirazione "Glock a bocca".» Il Reverendo sogghignò, mostrando per un attimo le zanne. «Sa, mi è giunta voce... di un membro della confraternita che avrebbe fatto voto di castità. Già, pensi un po', un guerriero che pratica l'astinenza. E ho sentito anche altre cosette sul suo conto. Gli manca una gamba e ha un fratello gemello sfregiato e sociopatico. Per caso lo conosce?» Phury scosse la testa. «No.» «Strano, l'ho vista bazzicare con uno con la faccia che sembra una maschera di Halloween. In effetti l'ho vista in compagnia di un paio di colossi che corrispondono in tutto e per tutto alle descrizioni che mi sono giunte all'orecchio. Non è che magari...» «Mi porti la mia roba. Io aspetto fuori» lo interruppe Phury, voltandosi. Era di luna storta: frustrato per non aver potuto prendere a botte qualche lesser e con il cuore a pezzi per essere stato respinto da Bella. Non era proprio il momento di mettersi a questionare. Aveva
già i nervi a fior di pelle. «Ha scelto la castità perché le piacciono i maschi?» Phury gli lanciò un'occhiataccia da sopra la spalla. «Si può sapere cosa le ha preso, oggi? Si sta comportando da vero stronzo.» «Sa, magari ha solo bisogno di farsi scopare. Io non traffico in stalloni, ma sono certo che possiamo trovarne uno di suo gradimento.» Per la seconda volta nel giro di ventiquattr'ore, Phury perse la pazienza. Attraversò l'ufficio come una furia, afferrò il Reverendo per il bavero del suo completo Gucci e lo sbatté contro il muro. Poi si appoggiò con tutto il peso sul suo petto. «Perché vuoi attaccare briga con me?» «Vuoi baciarmi prima di fare sesso?» mormorò il Reverendo in tono scherzoso. «Voglio dire, è il minimo che tu possa fare, considerato che ci conosciamo solo dal punto di vista professionale. Oppure non sei tipo da preliminari?» «Vaffanculo.» «Che battuta originale. Mi sarei aspettato qualcosa di un po' più interessante da uno come te.» «E va bene. Cosa ne dici di questo?» Phury premette con forza le labbra su quelle del Reverendo, ma più che un bacio era un pugno, niente di nemmeno lontanamente sessuale. Lo fece solo per cancellare l'espressione compiaciuta dalla faccia di quel bastardo. Funzionò. Il Reverendo si irrigidì con un grugnito. E, tanto per essere sicuro che avesse imparato la lezione, Phury gli ferì il labbro inferiore con una zanna. Non appena sentì il sangue del Reverendo sulla lingua, scattò all'indietro, a bocca spalancata. Malgrado lo shock riuscì a sussurrare: «Be', chi l'avrebbe mai detto, un mangiatore di peccati...»* [*Secondo una credenza popolare, il sin eater, letteralmente «mangiatore di peccati», sarebbe in grado di caricarsi dei peccati dei defunti, consentendo loro di riposare in pace, mangiando un tozzo di pane posato sul petto del morto. Spesso isolato dal resto della comunità, lo si riteneva associato agli spiriti maligni e dedito alla
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già i nervi a fior di pelle.<br />
«Ha scelto la castità perché le piacciono i maschi?»<br />
Phury gli lanciò un'occhiataccia da sopra la spalla. «Si può sapere<br />
cosa le ha preso, oggi? Si sta comportando da vero stronzo.»<br />
«Sa, magari ha solo bisogno di farsi scopare. Io non traffico in<br />
stalloni, ma sono certo che possiamo trovarne uno di suo<br />
gradimento.»<br />
Per la seconda volta nel giro di ventiquattr'ore, Phury perse la<br />
pazienza. Attraversò l'ufficio come una furia, afferrò il Reverendo per<br />
il bavero del suo completo Gucci e lo sbatté contro il muro.<br />
Poi si appoggiò con tutto il peso sul suo petto. «Perché vuoi<br />
attaccare briga con me?»<br />
«Vuoi baciarmi prima di fare sesso?» mormorò il Reverendo in tono<br />
scherzoso. «Voglio dire, è il minimo che tu possa fare, considerato che<br />
ci conosciamo solo dal punto di vista professionale. Oppure non sei<br />
tipo da preliminari?»<br />
«Vaffanculo.»<br />
«Che battuta originale. Mi sarei aspettato qualcosa di un po' più<br />
interessante da uno come te.»<br />
«E va bene. Cosa ne dici di questo?»<br />
Phury premette con forza le labbra su quelle del Reverendo, ma più<br />
che un bacio era un pugno, niente di nemmeno lontanamente<br />
sessuale. Lo fece solo per cancellare l'espressione compiaciuta dalla<br />
faccia di quel bastardo. Funzionò. Il Reverendo si irrigidì con un<br />
grugnito. E, tanto per essere sicuro che avesse imparato la lezione,<br />
Phury gli ferì il labbro inferiore con una zanna.<br />
Non appena sentì il sangue del Reverendo sulla lingua, scattò<br />
all'indietro, a bocca spalancata. Malgrado lo shock riuscì a sussurrare:<br />
«Be', chi l'avrebbe mai detto, un mangiatore di peccati...»*<br />
[*Secondo una credenza popolare, il sin eater, letteralmente<br />
«mangiatore di peccati», sarebbe in grado di caricarsi dei peccati dei<br />
defunti, consentendo loro di riposare in pace, mangiando un tozzo di<br />
pane posato sul petto del morto. Spesso isolato dal resto della<br />
comunità, lo si riteneva associato agli spiriti maligni e dedito alla