03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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28.05.2013 Views

Di più. Più vicino. Si spinse in avanti fino a premersi completamente contro il suo fianco, dal petto ai talloni. Zsadist si scostò di scatto, arretrando finché non andò a sbattere contro il muro. «Scusa» mormorò Bella, spingendosi di nuovo contro di lui. «Ho bisogno di questo da te. Il mio corpo ha bisogno di te, di qualcosa di caldo.» Tutt'a un tratto, il vampiro balzò in piedi. Oh, no. Adesso l'avrebbe sbattuta fuori... «Vieni» farfugliò burbero. «Mettiamoci a letto. Non sopporto di vederti stesa sul pavimento.» Chiunque avesse detto che non si può vedere una cosa due volte non aveva mai conosciuto l'Omega. O rotolò a pancia in giù, puntellandosi sulle braccia deboli. Così era più facile vomitare. La gravità aiutava. Scosso da violenti conati, rammentò il primo patto che aveva stretto con il padre di tutti i lesser. La notte in cui era entrato a far parte della Lessening Society aveva ceduto la propria anima, oltre al proprio sangue e al proprio cuore, in cambio della possibilità di diventare un killer immortale, autorizzato e sostenuto dalla Società. E ora aveva concluso un altro scambio. Mr X non c'era più. Adesso il Fore-lesser era O. Disgraziatamente, adesso O era anche la puttana dell'Omega. Cercò di alzare la testa. Quando ci riuscì, la stanza cominciò a girare, ma lui era troppo stremato per preoccuparsi di sentir crescere il senso di nausea. O, forse, ormai aveva toccato il fondo. Il capanno. Era nel capanno di Mr X, e a giudicare dalla luce il sole era già sorto. Mentre batteva le palpebre nel fioco chiarore dell'alba, si guardò. Era nudo. Pieno di lividi. E in bocca aveva un sapore schifoso. Doccia. Aveva bisogno di una doccia.

Si alzò faticosamente da terra, reggendosi a una sedia e al bordo del tavolo. Una volta in piedi, per qualche insana ragione le gambe gli ricordarono due di quelle lampade che sembrano contenere lava fluida, le cosiddette lava lamps. Forse perché entrambe erano liquide, all'interno. Il ginocchio sinistro cedette, facendolo crollare sulla sedia. Mentre si stringeva le braccia intorno al corpo, decise che la doccia poteva aspettare. Cazzo... Il mondo si era rinnovato un'altra volta, giusto? E lui aveva imparato una quantità di cose nel corso della sua promozione. Prima del cambiamento di status ignorava che il Fore-lesser non era solo il capo degli assassini, ma molto di più. In realtà l'Omega, intrappolato dall'altra parte, aveva bisogno di un tramite per manifestarsi nella dimensione temporale. Il numero uno dei lesser era il faro che l'Omega utilizzava per orientarsi e trovare la strada giusta. Tutto ciò che il Fore-lesser doveva fare era spalancare il canale di comunicazione e fungere da punto di riferimento. Il ruolo di responsabile dei lesser, inoltre, comportava numerosi vantaggi, al cui confronto il trucco della paralisi prediletto da Mr X appariva come un giochetto da ragazzi. Mr X... caro vecchio sensei. O scoppiò a ridere. Per quanto si sentisse di merda, quella mattina Mr X stava peggio di lui, garantito. Dopo la scena madre della pugnalata al petto, le cose erano andate lisce come l'olio. Quando era atterrato ai piedi dell'Omega, O aveva elencato tutte le motivazioni a sostegno di un cambiamento di regime. Aveva fatto notare che le file della Società si stavano assottigliando, specialmente con riferimento agli elementi di prim'ordine. I fratelli si stavano rafforzando. Il Re cieco era asceso al trono. E Mr X non stava prendendo le contromisure necessarie. Tutto vero. Ma non erano state queste argomentazioni a consentirgli di siglare il nuovo patto. No, l'affare si era concluso in virtù del fatto che l'Omega aveva un debole per O. Nella storia della Società non era la prima volta che l'Omega sviluppava un interesse personale, per così dire, nei confronti di un

Di più. Più vicino.<br />

Si spinse in avanti fino a premersi completamente contro il suo<br />

fianco, dal petto ai talloni.<br />

Zsadist si scostò di scatto, arretrando finché non andò a sbattere<br />

contro il muro.<br />

«Scusa» mormorò Bella, spingendosi di nuovo contro di lui. «Ho<br />

bisogno di questo da te. Il mio corpo ha bisogno di te, di qualcosa di<br />

caldo.»<br />

Tutt'a un tratto, il vampiro balzò in piedi.<br />

Oh, no. Adesso l'avrebbe sbattuta fuori...<br />

«Vieni» farfugliò burbero. «Mettiamoci a letto. Non sopporto di<br />

vederti stesa sul pavimento.»<br />

Chiunque avesse detto che non si può vedere una cosa due volte<br />

non aveva mai conosciuto l'Omega.<br />

O rotolò a pancia in giù, puntellandosi sulle braccia deboli. Così era<br />

più facile vomitare. La gravità aiutava.<br />

Scosso da violenti conati, rammentò il primo patto che aveva<br />

stretto con il padre di tutti i lesser. La notte in cui era entrato a far parte<br />

della Lessening Society aveva ceduto la propria anima, oltre al proprio<br />

sangue e al proprio cuore, in cambio della possibilità di diventare un<br />

killer immortale, autorizzato e sostenuto dalla Società.<br />

E ora aveva concluso un altro scambio. Mr X non c'era più. Adesso<br />

il Fore-lesser era O.<br />

Disgraziatamente, adesso O era anche la puttana dell'Omega.<br />

Cercò di alzare la testa. Quando ci riuscì, la stanza cominciò a<br />

girare, ma lui era troppo stremato per preoccuparsi di sentir crescere il<br />

senso di nausea. O, forse, ormai aveva toccato il fondo.<br />

Il capanno. Era nel capanno di Mr X, e a giudicare dalla luce il sole<br />

era già sorto. Mentre batteva le palpebre nel fioco chiarore dell'alba, si<br />

guardò. Era nudo. Pieno di lividi. E in bocca aveva un sapore schifoso.<br />

Doccia. Aveva bisogno di una doccia.

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