28.05.2013 Views

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Tutt'a un tratto moriva di sete, le esigenze del suo fisico si<br />

ridestarono con prepotenza feroce. Si avvicinò barcollando alla serva,<br />

guidato solo dall'istinto.<br />

Lei tempestava di pugni la porta della cella, poi all'improvviso<br />

parve accorgersi di non essere da sola. Quando si voltò e lo vide si<br />

mise a strillare.<br />

Malgrado la sete che lo divorava, lo schiavo si impose di<br />

allontanarsi; si trascinò goffamente nel suo angolo, dove si accovacciò<br />

stringendo le braccia intorno al proprio corpo nudo e tremante.<br />

Voltando la faccia verso il muro cercò di respirare, e fu sul punto di<br />

piangere. Una bestia, ecco cos'era diventato.<br />

Dopo un po' la femmina smise di strepitare, e dopo un altro po'<br />

disse: «Sei proprio tu, vero? Il giovane che lavorava nelle cucine.<br />

Quello che serviva la birra».<br />

Lui annuì.<br />

«Girava voce che ti avevano portato qui, ma io... avevo creduto a<br />

chi diceva che eri morto durante la transizione.» Ci fu una pausa. «Sei<br />

così grosso. Sembri un guerriero. Come mai?»<br />

Lui non ne aveva idea. Non sapeva nemmeno che aspetto avesse<br />

perché nella cella non c'erano specchi.<br />

Lei gli si avvicinò con cautela. Quando lo schiavo la guardò, si<br />

accorse che stava fissando i suoi tatuaggi.<br />

«Dimmi la verità, cosa ti fanno qui dentro?» bisbigliò la servetta. «Si<br />

dice che... il maschio rinchiuso in questo posto subisca cose terribili.»<br />

Lo schiavo non aprì la bocca; la servetta gli si sedette accanto e gli<br />

toccò il braccio con delicatezza. Lui trasalì, ma poi si rese conto che<br />

quel contatto gli procurava un senso di sollievo.<br />

«Sono qui per nutrirti, vero? Per questo mi hanno portata qui.»<br />

Dopo qualche istante, staccò la mano dalla gamba e gli mise il polso<br />

nel palmo. «Devi bere.»<br />

Allora lui pianse, pianse per la generosità di quella giovane, per la<br />

sua gentilezza, per la dolcezza con cui gli accarezzava la spalla. Era<br />

l'unica carezza che accoglieva con piacere da... da sempre.<br />

Alla fine lei gli premette il polso sulla bocca. Lo schiavo aveva

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!