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Performance ambientale - Cartiere di Trevi Spa

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<strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong><br />

2009 Rapporto Ambientale<br />

“Le foglie cadute<br />

non tornano<br />

più sull’albero”<br />

(proverbio africano)


2<br />

In<strong>di</strong>ce<br />

Introduzione 4 <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> 6<br />

• Il profilo<br />

• La struttura<br />

• La storia<br />

• L’Azienda oggi<br />

• Il territorio<br />

<strong>Performance</strong> <strong>ambientale</strong> 13<br />

• Ciclo produttivo<br />

• Fattori produttivi<br />

• L’aria<br />

• L’acqua<br />

• Gli scarti


<strong>Performance</strong> sociale 24<br />

• Le persone<br />

La sostenibilità 32<br />

• Valori per la crescita<br />

• Progetti <strong>di</strong> sviluppo<br />

“Quando arriva<br />

il freddo inverno<br />

si notano gli alberi<br />

che non perdono<br />

le foglie”<br />

(proverbio cinese)<br />

Glossario 36<br />

3


4<br />

Introduzione<br />

Cara lettrice, caro lettore,<br />

se ci soffermassimo un istante a riflettere sulle<br />

profonde mo<strong>di</strong>ficazioni della società italiana<br />

nell’ultimo mezzo secolo, periodo <strong>di</strong> grande<br />

sviluppo così come <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> trasformazioni<br />

che hanno segnato il Paese nel bene e nel<br />

male, noteremmo una ‘pulsazione’ costante<br />

dell’organismo Italia.<br />

Un battito regolare, <strong>di</strong>ffuso, sempre u<strong>di</strong>bile<br />

che parla <strong>di</strong> piccole e me<strong>di</strong>e imprese<br />

sostenute dall’audacia e dal coraggio <strong>di</strong><br />

persone, impren<strong>di</strong>tori e lavoratori, che<br />

hanno creduto in un modello <strong>di</strong> sviluppo<br />

territoriale, armonico, sostenibile per la<br />

società e per l’ambiente con il quale essa<br />

convive.<br />

Una pulsazione che ha mantenuto in vita<br />

e in salute l’economia italiana <strong>di</strong>ffondendo<br />

lavoro, quin<strong>di</strong> benessere e crescita, anche<br />

quando sono entrati in crisi, ripetutamente, i<br />

gran<strong>di</strong> soggetti industriali, per loro natura più<br />

sensibili all’allargamento della competizione<br />

globale e alla volatilità dei mercati finanziari.<br />

Un insieme <strong>di</strong> marchi, prodotti e idee che,<br />

a fianco dell’imponente patrimonio<br />

culturale e paesaggistico, rendono l’Italia<br />

protagonista nel mondo.<br />

Questi cinquant’anni raccontano <strong>di</strong> storie<br />

<strong>di</strong> successo. Di piccole e me<strong>di</strong>e imprese<br />

che sono <strong>di</strong>ventate gran<strong>di</strong> mantenendo uno<br />

stretto legame con il loro territorio,<br />

<strong>di</strong> eccellenza tecnica e produttiva capace <strong>di</strong><br />

esportare più per la qualità raggiunta<br />

che per la ‘facilità’ <strong>di</strong> farlo, in un Paese<br />

perseguitato da croniche carenze<br />

infrastrutturali.<br />

Cinquant’anni <strong>di</strong> un capitalismo familiare<br />

profondamente sociale, perché nato sul<br />

territorio e sostenuto da esso, capace <strong>di</strong><br />

resistere alle sirene della crescita facile<br />

attraverso la concentrazione e <strong>di</strong> mantenere<br />

intatta la propria caratteristica <strong>di</strong>stintiva: il<br />

fiero attaccamento delle persone all’impresa,<br />

orgoglio e sacrificio <strong>di</strong> generazioni.


“La pazienza è<br />

un albero:<br />

le ra<strong>di</strong>ci sono<br />

amarissime,<br />

i frutti dolcissimi”<br />

(proverbio africano)<br />

Questi cinquant’anni raccontano anche della<br />

nostra impresa, le <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong>.<br />

Un’Azienda che ha ra<strong>di</strong>ci saldamente<br />

piantate nel territorio umbro, così ricco<br />

e operoso ma, al contempo, ‘fragile’<br />

nel proprio equilibrio, da tutelare senza<br />

arrestarne lo sviluppo, e rami proiettati verso<br />

un futuro sostenibile, verso mercati sempre<br />

più globali, verso sfide che trascendono<br />

le capacità del territorio e coinvolgono un<br />

sistema sempre più vasto e complesso.<br />

Un’Azienda che cerca, con opportuni<br />

investimenti in tecnologia e formazione,<br />

con risorse proprie o con il ricorso al<br />

finanziamento per lo sviluppo, <strong>di</strong> costruire<br />

una realtà solida e competitiva per<br />

il futuro <strong>di</strong> tutti gli stakeholder interessati<br />

alla nostra attività.<br />

Poche parole sul perché <strong>di</strong> questo<br />

rapporto <strong>ambientale</strong> e <strong>di</strong> sostenibilità,<br />

inusuale tra le aziende del nostro settore<br />

e delle nostre <strong>di</strong>mensioni.<br />

Fin dagli anni ’70, in un’epoca meno<br />

sensibile <strong>di</strong> oggi alle tematiche ambientali,<br />

l’Azienda ha posto molta cura alla<br />

compatibilità della propria produzione<br />

con l’ambiente circostante.<br />

Impossibile, fin da allora, ignorare<br />

la rilevanza dell’impatto <strong>ambientale</strong>,<br />

in termini <strong>di</strong> fattori produttivi e interazioni con<br />

l’atmosfera e le acque, <strong>di</strong> uno stabilimento<br />

che ‘preleva’ sostanze naturali, le trasforma<br />

e le processa, e ritiene prioritario il farlo<br />

con spirito <strong>di</strong> attenzione e tutela oltre<br />

alle normali prescrizioni normative,<br />

peraltro sempre più stringenti.<br />

Il management, attraverso quattro<br />

generazioni, ha sempre visto l’ambiente<br />

e il territorio come ‘soggetti’ degni<br />

<strong>di</strong> considerazione e rispetto, atteggiamento<br />

del tutto naturale ed espressione dell’amore<br />

per la nostra attività impren<strong>di</strong>toriale<br />

e per la terra nella quale operiamo.<br />

Per questo motivo celebriamo la nostra<br />

ricorrenza, pur in un momento ancora critico<br />

dell’economia mon<strong>di</strong>ale, senza enfasi ma<br />

con tutto l’orgoglio <strong>di</strong> coloro che ogni giorno<br />

costruiscono e mantengono viva una cellula<br />

vitale dell’organismo Paese.<br />

Non è questo il tempo delle celebrazioni<br />

retoriche, dei festeggiamenti che<br />

<strong>di</strong>menticano una realtà quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong>fficile<br />

e sfidante; è il tempo <strong>di</strong> una riflessione<br />

che proponiamo al nostro territorio con<br />

un’iniziativa che cre<strong>di</strong>amo importante: una<br />

<strong>di</strong>scussione, il 25 ottobre presso il Teatro<br />

Clitunno <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong>, sullo sviluppo sostenibile<br />

per l’Umbria insieme ai protagonisti,<br />

politici, accademici e delle associazioni<br />

impren<strong>di</strong>toriali.<br />

Guido Graziosi<br />

Presidente<br />

Maurizio Graziosi<br />

Amministratore Delegato<br />

5


6<br />

<strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong>


Il profilo<br />

<strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> SpA è un’azienda<br />

integrata, <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni, de<strong>di</strong>cata<br />

alla produzione <strong>di</strong> carte, cartoni e cartoncini<br />

destinati alle successive lavorazioni<br />

e trasformazione da parte dell’industria<br />

dell’imballaggio ed e<strong>di</strong>lizia.<br />

L’Azienda governa <strong>di</strong>rettamente le proprie<br />

funzioni produttive, amministrative<br />

e commerciali e si pone come partner<br />

qualificato del proprio cliente con<br />

competenza e professionalità.<br />

Opera in un settore <strong>di</strong> business competitivo,<br />

strettamente connesso con la domanda<br />

<strong>di</strong> imballaggi e packaging e, quin<strong>di</strong>,<br />

estremamente sensibile all’andamento<br />

del ciclo economico generale.<br />

Flessibilità e versatilità della produzione<br />

sono, per questo motivo, punti <strong>di</strong> forza della<br />

struttura capace <strong>di</strong> reagire prontamente<br />

all’andamento del proprio mercato<br />

<strong>di</strong> riferimento.<br />

L’impresa gestisce i cicli produttivi puntando<br />

al raggiungimento della massima efficienza<br />

nei processi e al raggiungimento <strong>di</strong> standard<br />

qualitativi <strong>di</strong> prodotto ai massimi livelli<br />

reperibili sul mercato.<br />

Tutta la produzione, oggi, parte da materie<br />

prime <strong>di</strong> recupero senza utilizzo alcuno<br />

<strong>di</strong> fibra <strong>di</strong> legno rendendo <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong><br />

un’azienda a impatto zero sull’ambiente<br />

in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>sboscamento e sfruttamento<br />

del patrimonio arboreo.<br />

“L’albero<br />

non si giu<strong>di</strong>ca<br />

dalla scorza”<br />

(proverbio in<strong>di</strong>ano)<br />

7


8<br />

Addetto Ufficio<br />

Personale<br />

Responsabile<br />

Contabilità e<br />

Tesoreria<br />

Assistente al<br />

Responsabile<br />

Contabilità<br />

La struttura<br />

Direttore Amministrativo<br />

e Finanziario<br />

Francesco Bartoli<br />

Responsabile<br />

Hardware e<br />

sistemi informativi<br />

Responsabile<br />

Segreteria<br />

Generale<br />

Assistente<br />

del Responsabile<br />

Commerciale<br />

Responsabile<br />

Commerciale<br />

Leonardo Fugazza<br />

Consiglio<br />

<strong>di</strong> Amministrazione<br />

Presidente<br />

Guido Luigi Graziosi Responsabile Sistema <strong>di</strong><br />

Controllo e Monitoraggio<br />

Produzione<br />

Emanuele Garroni<br />

Amministratore Delegato<br />

Maurizio Graziosi<br />

Responsabile<br />

sito web<br />

e comunicazioni<br />

Responsabile<br />

Stabilimento<br />

Marco Loreti<br />

Responsabile<br />

Produzione<br />

e Manutenzione<br />

Meccanica<br />

Responsabile Sistema <strong>di</strong><br />

Gestione Qualità e<br />

Ambiente<br />

Maria Grazia Damiani<br />

Responsabile della<br />

Direzione del SGDA<br />

Marco Loreti<br />

Responsabile<br />

Centrale Termica<br />

e Manutenzione<br />

Elettrica<br />

Responsabile Acquisti<br />

materie prime e Comieco<br />

Franco Graziosi<br />

Responsabile<br />

Magazzino<br />

REMAG<br />

Responsabile<br />

Laboratorio<br />

Chimico<br />

Responsabile del Servizio Prevenzione<br />

e Protezione RSPP<br />

Daniela Dari<br />

Responsabile<br />

Interno<br />

Ambiente<br />

e Sicurezza<br />

RIASL


La storia<br />

L’impresa <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> SpA vede la luce<br />

nel mese <strong>di</strong> aprile del 1960 per iniziativa<br />

<strong>di</strong> Aldo Graziosi, impren<strong>di</strong>tore che operava<br />

nell’omonima cartiera <strong>di</strong> Tivoli, erede <strong>di</strong><br />

un’impresa attiva già dal 1865.<br />

Lo stabilimento sorge sul sito della Cartiera<br />

Bonaca, società inattiva fin dal 1955. La<br />

ristrutturazione degli impianti e dei fabbricati<br />

porta a un moderno impianto per la<br />

produzione <strong>di</strong> carta paglia in bobine<br />

da destinare al fiorente mercato degli<br />

imballaggi in cartone ondulato, in quegli<br />

anni in forte sviluppo.<br />

I primi <strong>di</strong>eci anni registrano un costante<br />

aumento della produzione, fino a 800<br />

tonnellate mensili, grazie a una coraggiosa<br />

campagna <strong>di</strong> investimenti e <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong><br />

soluzioni tecnologiche avanzate per uno<br />

sfruttamento efficiente degli impianti.<br />

Gli anni ’70 rappresentano un punto <strong>di</strong><br />

svolta per le <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong>.<br />

La progressiva affermazione della sensibilità<br />

<strong>ambientale</strong> e l’inizio <strong>di</strong> un’era normativa in<br />

materia, giunta oggi a regole severe<br />

e stringenti, pose le premesse per una<br />

ra<strong>di</strong>cale trasformazione dell’Azienda.<br />

La produzione <strong>di</strong> carte e cartoni a partire<br />

dalla paglia come materia prima imponeva<br />

tassi <strong>di</strong> inquinamento rilevanti e, in futuro,<br />

<strong>di</strong>fficilmente sostenibili da parte del territorio.<br />

Per questo motivo il decennio successivo<br />

vede alcune importanti iniziative,<br />

coraggiose per l’epoca, in presenza <strong>di</strong><br />

una normativa carente senza in<strong>di</strong>cazioni<br />

sull’idoneità delle soluzioni attuate:<br />

lo spostamento degli scarichi dal fiume<br />

Clitunno, vero tesoro <strong>ambientale</strong> della zona<br />

e fiume sacro fin dall’antichità, al vicino<br />

Maroggia, il progressivo abbandono della<br />

paglia come materia prima esclusiva<br />

a favore della carta riciclata, meno<br />

problematica in termini <strong>di</strong> inquinamento,<br />

e l’installazione <strong>di</strong> un impianto per<br />

l’abbattimento dello stesso nelle acque<br />

immesse nel torrente Maroggia.<br />

Dal 1982, infatti, l’Azienda utilizza<br />

esclusivamente carta riciclata per la<br />

produzione con evidenti benefici, tra i quali:<br />

• riduzione della quantità <strong>di</strong> materia prima<br />

occorrente (115 Kg <strong>di</strong> carta riciclata per<br />

quintale <strong>di</strong> prodotto);<br />

• riduzione del 65% dell’inquinamento<br />

dell’acqua utilizzata nel processo<br />

industriale e convogliata all’impianto<br />

<strong>di</strong> depurazione;<br />

• minori consumi <strong>di</strong> energia elettrica<br />

e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> emissioni nocive;<br />

• miglior uniformità delle caratteristiche<br />

tecniche e chimico-fisiche del prodotto;<br />

• incremento dell’occupazione e della<br />

produzione (giunta a 2.400 tonnellate<br />

mensili dopo un decennio).<br />

9


10<br />

Questo percorso ha portato, nel 2010, a<br />

raggiungere una produzione me<strong>di</strong>a mensile<br />

intorno alle 6.000 tonnellate.<br />

Gli ultimi due decenni vedono l’alternarsi<br />

<strong>di</strong> perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> grande sviluppo e momenti <strong>di</strong><br />

profonda crisi, determinata prevalentemente<br />

dalle note turbolenze dei mercati finanziari<br />

e dell’economia globale.<br />

<strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> saper<br />

vivere affrontando queste <strong>di</strong>fficoltà grazie<br />

alla grande flessibilità della struttura e alla<br />

ricerca <strong>di</strong> soluzioni ottimali nel proprio mix<br />

produttivo.<br />

Il passaggio, sapientemente intrapreso,<br />

dalla produzione monoprodotto a una<br />

gamma <strong>di</strong> carte e cartoncini per piccoli<br />

utilizzatori non sod<strong>di</strong>sfatti dai prodotti<br />

standard delle gran<strong>di</strong> cartiere ha consentito<br />

alla struttura <strong>di</strong> competere nei momenti<br />

<strong>di</strong> crescita e <strong>di</strong> recessione senza<br />

compromettere il futuro dell’impresa.<br />

.<br />

L’Azienda oggi<br />

Missione<br />

Produrre carta <strong>di</strong> qualità nel rispetto<br />

dell’uomo e dell’ambiente.<br />

<strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> punta a essere un modello<br />

<strong>di</strong> riferimento nella produzione <strong>di</strong> carta <strong>di</strong><br />

qualità con un atteggiamento <strong>di</strong> integrità<br />

nei confronti dei propri clienti e fornitori,<br />

dell’ambiente e delle persone <strong>di</strong>rettamente<br />

così come in<strong>di</strong>rettamente coinvolte<br />

nell’attività d’impresa.<br />

Identità<br />

I valori che caratterizzano le <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong><br />

oggi sono lo spirito impren<strong>di</strong>toriale, lo<br />

sviluppo tecnologico e l’attenzione a una<br />

corretta sostenibilità sociale e <strong>ambientale</strong>.<br />

Per questo l’Azienda, oggi, ha adottato<br />

politiche gestionali volte a:<br />

• adottare un approccio per processi che<br />

stimoli l’orientamento al risultato<br />

e consegua efficacia, efficienza ed<br />

economicità nel raggiungere, consolidare<br />

e migliorare gli standard qualitativi;<br />

• promuovere un atteggiamento<br />

consapevole, responsabile e proattivo<br />

del personale, a tutti i livelli, per il<br />

miglioramento delle prestazioni<br />

e l’instaurazione <strong>di</strong> un clima professionale<br />

positivo per la crescita e il benessere<br />

<strong>di</strong> tutta la struttura;<br />

• instaurare un sistema <strong>di</strong> comunicazione<br />

interna ed esterna chiara, trasparente ed<br />

efficace per favorire un positivo clima<br />

interno, motivare tutta la struttura al<br />

raggiungimento <strong>di</strong> standard qualitativi<br />

e ambientali eccellenti e instaurare<br />

un <strong>di</strong>alogo positivo ed efficace verso<br />

i clienti e altri stakeholder;<br />

• adottare obiettivi sfidanti per il<br />

raggiungimento <strong>di</strong> risultati sempre


43.927<br />

Produzione/anno (ton)<br />

55.855<br />

58.165<br />

2005 2006 2007 2008<br />

migliorativi, con riferimento alle best<br />

practice delle aziende concorrenti come<br />

parametro <strong>di</strong> controllo per la misurazione<br />

della qualità raggiunta.<br />

<strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> orgogliosamente, a oggi, è<br />

l’unico inse<strong>di</strong>amento industriale dell’Umbria<br />

nel settore cartario.<br />

Produzione e prodotti<br />

52.673<br />

2009<br />

Carte, cartoni e cartoncini sono fabbricati<br />

esclusivamente a partire da carta<br />

da macero riciclata.<br />

La selezione della stessa, una continua cura<br />

del processo produttivo, le soluzioni<br />

tecnologiche innovative e l’esperienza<br />

del personale assicurano il raggiungimento<br />

dei migliori standard qualitativi richiesti<br />

dai nostri clienti.<br />

40.488<br />

Produzione per tipologia anno 2009 (%)<br />

Alveolari 7,37 %<br />

Alta resistenza 0,62 %<br />

Cartoni 0,36 %<br />

laminati<br />

38,00 % Carta<br />

per onda<br />

53,25 % Cartone<br />

grigio<br />

L’Azienda e i processi produttivi, oltre alla<br />

conformità con le <strong>di</strong>sposizioni civilistiche e<br />

tecniche previste dalla normativa vigente,<br />

sono certificati secondo <strong>di</strong>verse norme:<br />

• dal 1999: UNI EN ISO 9001<br />

per la qualità nei processi;<br />

• dal 2002: UNI EN ISO 14001/1996<br />

per il Sistema <strong>di</strong> Gestione Ambientale;<br />

• dal 2007: OHSA 18001:1999<br />

per il Sistema <strong>di</strong> gestione sulla salute<br />

e sicurezza nei luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

La gamma è articolata in cinque tipologie <strong>di</strong><br />

prodotto:<br />

• cartoni laminati: cartoni laminati con<br />

polietilene, polipropilene,<br />

polietilentereftalato o alluminio<br />

per l’utilizzo nella produzione <strong>di</strong> scatole<br />

resistenti all’umi<strong>di</strong>tà, separatori per casse<br />

<strong>di</strong> imballaggio, interfalda per trasporti<br />

<strong>di</strong> materiali e<strong>di</strong>lizi ecc.;<br />

87,6<br />

12,4<br />

Fatturato Italia/Estero (%)<br />

80,4<br />

19,6<br />

84,0<br />

16,0<br />

2005 2006 2007 2008<br />

Italia Estero<br />

77,5<br />

22,5<br />

2009<br />

• cartone grigio: per la produzione<br />

<strong>di</strong> scatole, applicazioni e<strong>di</strong>toriali<br />

e rilegatura, interfalda nell’imballaggio<br />

<strong>di</strong> prodotti alimentari, fabbricazione<br />

<strong>di</strong> tubi a spirale, uso per lavori e<strong>di</strong>li ecc.;<br />

• cartoncini ad alta resistenza (tipo Kraft):<br />

per la produzione <strong>di</strong> tubi in linea<br />

e a spirale ad alta resistenza;<br />

• cartone per alveolare (tipo Honeycomb):<br />

per la fabbricazione <strong>di</strong> pannelli a nido<br />

d’ape utilizzati in e<strong>di</strong>lizia e nella<br />

produzione <strong>di</strong> arredamento;<br />

• carte per onda: per la produzione<br />

<strong>di</strong> packaging.<br />

72,4<br />

27,6<br />

11


12<br />

Il territorio<br />

Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte<br />

nume Clitumno!<br />

Sento in cuor l’antica patria<br />

e aleggiarmi su l’accesa fronte<br />

gl’itali id<strong>di</strong>i.<br />

[Giosuè Carducci, O<strong>di</strong> barbare, 1877]<br />

Questa terra antica, unica tra le regioni<br />

centrali a non essere bagnata dai mari<br />

che abbracciano la penisola, rappresenta<br />

una delle più preziose risorse del Paese dal<br />

punto <strong>di</strong> vista paesaggistico, artistico<br />

e culturale.<br />

Storia, arte, sapere, spiritualità e ospitalità<br />

hanno trovato nell’Umbria la culla ideale <strong>di</strong><br />

una civiltà conta<strong>di</strong>na oggi evoluta in una<br />

moderna regione d’Europa.<br />

L’apparente isolamento della regione ha<br />

dato luogo allo sviluppo <strong>di</strong> caratteristiche<br />

peculiari che fanno dell’Umbria un caso<br />

particolare tra le regioni italiane, un’isola<br />

dove ha trovato terreno fertile lo sviluppo <strong>di</strong><br />

un forte legame tra gli abitanti e il territorio.<br />

Un naturale istinto <strong>di</strong> conservazione e cura<br />

della terra e dei borghi costituisce oggi uno<br />

dei punti <strong>di</strong> forza della regione come polo<br />

<strong>di</strong> attrazione turistica e <strong>di</strong> crescita <strong>di</strong> attività<br />

produttive particolarmente sensibili al tema<br />

dello sviluppo sostenibile.<br />

La chiara manifestazione <strong>di</strong> questa sensibilità<br />

appare evidente nella rilevanza del settore<br />

agricolo e zootecnico, globalmente<br />

eccellente nella tecnica e nei prodotti.<br />

Queste caratteristiche che, da un punto <strong>di</strong><br />

vista meramente macroeconomico, hanno<br />

in passato messo l’Umbria in ombra rispetto<br />

alle regioni confinanti, sembrano costituire<br />

oggi il fattore propulsivo che rende la<br />

regione la realtà territoriale con i tassi <strong>di</strong><br />

crescita e sviluppo maggiori tra le regioni<br />

italiane.<br />

Alla luce <strong>di</strong> queste considerazioni rimane<br />

tuttavia intatto il bisogno, peraltro comune<br />

all’intero Paese, <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> sviluppo<br />

mirate e, soprattutto, <strong>di</strong> infrastrutture e reti<br />

che consentano alle imprese della regione<br />

<strong>di</strong> competere con efficacia nella sfida<br />

dell’economia globale.<br />

<strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> insiste su un territorio, il<br />

comprensorio folignate, probabilmente il più<br />

ricco e principale centro <strong>di</strong> comunicazioni<br />

dell’intera regione, caratterizzato da una<br />

maggiore densità <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti produttivi,<br />

generalmente <strong>di</strong> piccole e me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni,<br />

in un contesto <strong>ambientale</strong> sostanzialmente in<br />

equilibrio.<br />

Come descritto più in dettaglio nel proseguo<br />

del fascicolo, <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> cerca <strong>di</strong><br />

trovare il proprio corretto posizionamento<br />

nel territorio cercando <strong>di</strong> rendere la propria<br />

attività, <strong>di</strong> per sé indubbiamente impattante<br />

sull’ambiente circostante, e il proprio<br />

sviluppo il più possibile compatibili con il<br />

benessere sociale e <strong>ambientale</strong> dell’area.


<strong>Performance</strong> <strong>ambientale</strong><br />

“Dove vi sono alberi<br />

non vi sono costruttori”<br />

(proverbio messicano)<br />

13


14<br />

Ciclo produttivo<br />

La produzione <strong>di</strong> carta, cartoncino e<br />

cartone, secondo i processi produttivi delle<br />

<strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong>, parte dall’utilizzo <strong>di</strong> fattori<br />

essenziali secondo lo schema riprodotto<br />

nella pagina a fianco.<br />

Nella fattispecie gli input del processo sono:<br />

• acqua (prelevata dal fiume Clitunno<br />

e da 2 pozzi ubicati all’interno dello<br />

stabilimento);<br />

• energia elettrica (in parte prelevata<br />

dalla rete nazionale e in parte<br />

autoprodotta);<br />

• gas metano;<br />

• materie prime cartacee;<br />

• ad<strong>di</strong>tivi e materiali sussi<strong>di</strong>ari<br />

(per la produzione e la depurazione).<br />

Mentre gli output del processo sono:<br />

• acque (immesse nel torrente Maroggia<br />

a seguito della depurazione);<br />

• fanghi (residui del processo<br />

<strong>di</strong> depurazione);<br />

• scarti <strong>di</strong> lavorazione;<br />

• immissioni in atmosfera (vapore d’acqua,<br />

CO 2 e ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto);<br />

• prodotti (in fogli, nastri e bobine);<br />

• energia elettrica (ceduta alla rete<br />

nazionale).<br />

Marginali, seppur presenti, sono i consumi<br />

<strong>di</strong> acqua, energia elettrica, combustibili<br />

fossili e altri prodotti chimici per le attività<br />

non propriamente produttive inerenti<br />

l’Azienda (come attività amministrative,<br />

riscaldamento, pulizie, trasporti interni<br />

ed esterni ecc.).<br />

La gestione e la programmazione della<br />

produzione sono ottimizzate al fine<br />

<strong>di</strong> migliorare i risultati raggiunti in termini <strong>di</strong><br />

risparmio energetico e riduzione dell’impatto<br />

<strong>ambientale</strong>, risultati peraltro ampiamente<br />

positivi anche rispetto alle norme vigenti<br />

in termini <strong>di</strong> emissioni e consumi.


Impianto produttivo<br />

CO 2<br />

Energia Elettrica<br />

Carta<br />

Riciclata<br />

Ad<strong>di</strong>tivi<br />

Acqua<br />

Gas Naturale<br />

Acqua<br />

Ad<strong>di</strong>tivi Centrale <strong>di</strong><br />

cogenerazione<br />

NO x<br />

Ad<strong>di</strong>tivi<br />

Scarti<br />

Preparazione<br />

impasti<br />

Impianto <strong>di</strong> Depurazione<br />

Ausiliari<br />

Energia Elettrica<br />

Sfri<strong>di</strong><br />

Acque <strong>di</strong> processo<br />

Acque <strong>di</strong> rilancio<br />

Fanghi Acqua depurata<br />

Condense<br />

Vapore<br />

Se<strong>di</strong>mentare e<br />

Vasche <strong>di</strong> Rilancio<br />

Reattore<br />

Biologico<br />

Produzione<br />

carta<br />

Rete elettrica nazionale<br />

Evaporato<br />

Reparto<br />

cartotecnica<br />

Carta in Fogli<br />

Carta in Strisce<br />

Carta in Bobine<br />

15


16<br />

Fattori produttivi<br />

Gas metano<br />

Lo stabilimento è dotato <strong>di</strong> un gruppo<br />

<strong>di</strong> cogenerazione alimentato a metano.<br />

L’impianto produce parte dell’energia<br />

elettrica necessaria al funzionamento delle<br />

macchine e il vapore utilizzato in seccheria<br />

per l’asciugatura della carta.<br />

L’impianto è costituito da due turbine a gas<br />

con potenza elettrica pari a 2 MW<br />

ciascuna, a valle delle quali sono inseriti<br />

generatori <strong>di</strong> vapore. Vapore prodotto<br />

recuperando il calore presente nel gas<br />

<strong>di</strong> scarico delle turbine.<br />

L’utilizzo <strong>di</strong> un cogeneratore per la<br />

produzione <strong>di</strong> energia elettrica e vapore<br />

acqueo consente <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le esigenze<br />

energetiche degli impianti limitando al<br />

massimo il prelievo <strong>di</strong> energia elettrica e<br />

riducendo il consumo <strong>di</strong> combustibili fossili.<br />

Degasatore<br />

Preriscaldatore<br />

Caldaia 1<br />

Idrotermici<br />

Bruciatore<br />

Turbina<br />

gas 1<br />

3,5 bar<br />

32 bar<br />

Desurriscaldatore<br />

bassa<br />

Desurriscaldatore<br />

alta<br />

Caldaia 2<br />

Turbina<br />

gas 2<br />

3,5 bar<br />

10 bar<br />

10 bar<br />

Vasca<br />

condense<br />

Seccheria<br />

bassa<br />

pressione<br />

Seccheria<br />

alta<br />

pressione<br />

Cassa<br />

vapore


301<br />

194<br />

Grafico 1 - Nm 3 /ton carta prodotta<br />

278 268<br />

Nel grafico 1 sono riportati i consumi <strong>di</strong><br />

metano per produzione <strong>di</strong> tonnellata <strong>di</strong> carta<br />

confrontati con i consumi qualora lo<br />

stabilimento non si fosse dotato <strong>di</strong> impianto<br />

<strong>di</strong> cogenerazione.<br />

Il risparmio conseguito si attesta,<br />

me<strong>di</strong>amente, tra il 25 e il 45% <strong>di</strong> metano<br />

consumato sebbene, negli ultimi anni,<br />

a causa dei più frequenti arresti della<br />

produzione a seguito della presente crisi<br />

economica globale, i consumi siano<br />

aumentati. Si evidenzia, comunque, che nel<br />

2009 l’in<strong>di</strong>ce è sensibilmente migliorato.<br />

Energia elettrica<br />

160 165<br />

279<br />

213<br />

282<br />

2005 2006 2007 2008 2009<br />

In<strong>di</strong>ce normalizzato<br />

consumo <strong>di</strong> metano<br />

In<strong>di</strong>ce normalizzato<br />

consumo <strong>di</strong> metano<br />

senza cogenerazione<br />

Come già ricordato, le <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong><br />

risultano sempre più in<strong>di</strong>pendenti da un<br />

punto <strong>di</strong> vista energetico.<br />

L’inserimento <strong>di</strong> una seconda turbina,<br />

nel corso del 2008, ha portato alla totale<br />

182<br />

Grafico 2 - kWh elettrici per tonnellata <strong>di</strong> carta<br />

413<br />

356<br />

359<br />

366<br />

333<br />

2005 2006 2007 2008<br />

2009<br />

autosufficienza da approvvigionamenti<br />

esterni. Nel 2009, a causa del totale<br />

revamping dell’impianto che porterà<br />

l’Azienda a una considerevole riduzione<br />

dei consumi <strong>di</strong> metano e alla totale<br />

in<strong>di</strong>pendenza energetica, la seconda turbina<br />

non ha funzionato in modo continuativo.<br />

I consumi energetici per tonnellata <strong>di</strong> carta<br />

prodotta sono sostanzialmente invariati nel<br />

corso degli anni (grafico 2).<br />

Secondo gli standard definiti dall’Unione<br />

Europea (Best Available Techniques in Pulp<br />

and Paper Industry) stabilimenti con<br />

produzione <strong>di</strong>eci volte superiore a quella<br />

delle <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> dovrebbero avere<br />

consumi normalizzati intorno a 322 kWh<br />

per tonnellata <strong>di</strong> prodotto, sostanzialmente in<br />

linea con i consumi dell’Azienda.<br />

Nel grafico 3 è riportata la <strong>di</strong>stribuzione<br />

me<strong>di</strong>a dei consumi elettrici all’interno della<br />

struttura.<br />

Ausiliari<br />

impianto<br />

cogenerazione<br />

Grafico 3 - Distribuzione consumi elettrici<br />

Impianto<br />

depurazione<br />

Uffici 0,1 %<br />

Taglierina 0,7 %<br />

Ribobinatrice 1 e 2 1,6 %<br />

Carico <strong>di</strong> base 2,1 %<br />

stabilimento<br />

7,2 %<br />

8,6 %<br />

Pulper 12,6 %<br />

Appare evidente che i consumi energetici<br />

incidono maggiormente nel reparto<br />

<strong>di</strong> preparazione impasti, nella macchina<br />

continua e in seccheria.<br />

Materie prime<br />

25,9 % Seccheria<br />

La produzione ha origine solamente da carta<br />

e cartone <strong>di</strong> recupero provenienti dalla<br />

raccolta <strong>di</strong>fferenziata citta<strong>di</strong>na e dalle<br />

separazioni industriali, il che rende<br />

<strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> uno stabilimento<br />

perfettamente integrato nella sostenibilità<br />

<strong>ambientale</strong> della produzione cartaria,<br />

a fronte <strong>di</strong> una risorsa naturale, la polpa<br />

<strong>di</strong> legno, sempre più limitata.<br />

I benefici, ambientali ed economici per<br />

il territorio sono evidenti nella riduzione<br />

dei volumi inviati in <strong>di</strong>scarica,<br />

e conseguentemente da smaltire, e nelle<br />

minori emissioni <strong>di</strong> CO 2 in atmosfera.<br />

25,9 % Reparto<br />

preparazione<br />

impasto<br />

15,4 % Macchina<br />

continua<br />

17


18<br />

Nel corso degli anni la principale fonte <strong>di</strong><br />

materia prima è <strong>di</strong>ventata la carta da<br />

macero proveniente dalla raccolta citta<strong>di</strong>na<br />

che giunge alle <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> attraverso<br />

il Consorzio Comieco.<br />

Nel triennio 2007-2009 l’avvio al riciclo <strong>di</strong><br />

carta da macero risulta complessivamente<br />

<strong>di</strong> circa 175.000 tonnellate così sud<strong>di</strong>vise:<br />

• 2007 68.000 ton<br />

• 2008 60.500 ton<br />

• 2009 46.000 ton<br />

Gli ultimi anni, infine, registrano risultati<br />

sempre più efficaci, del recupero <strong>di</strong> materia<br />

prima durante il ciclo produttivo che<br />

consente, oggi, una <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> fibra<br />

stimabile intorno al 10 -15%.<br />

Il risultato, importante per il risparmio <strong>di</strong> una<br />

risorsa limitata, è dovuto principalmente alla<br />

miglior qualità della carta da macero fornita<br />

e al miglioramento della qualità complessiva<br />

116%<br />

Grafico 4 - % carta riciclata/carta prodotta<br />

112%<br />

114%<br />

2005 2006 2007 2008<br />

115%<br />

dei macchinari destinati al recupero della<br />

fibra nella preparazione degli impasti.<br />

Ad<strong>di</strong>tivi, prodotti chimici e materiali<br />

sussi<strong>di</strong>ari<br />

Nel ciclo produttivo vengono utilizzati<br />

anche prodotti chimici che assolvono<br />

<strong>di</strong>verse funzioni. Si va dagli antischiuma<br />

che evitano la formazione <strong>di</strong> bolle d’aria<br />

nell’impasto che rischierebbero<br />

<strong>di</strong> compromettere le caratteristiche<br />

meccaniche della carta, a prodotti che<br />

migliorano la resistenza fino ad ad<strong>di</strong>tivi<br />

specifici per gli impianti <strong>di</strong> depurazione<br />

e cogenerazione. L’attenzione è sempre<br />

focalizzata nel ridurre l’utilizzo <strong>di</strong> prodotti<br />

con grado <strong>di</strong> pericolosità maggiore.<br />

Il grafico 5 riporta i consumi <strong>di</strong> soda<br />

caustica e acido cloridrico dello<br />

stabilimento; entrambi sono prodotti<br />

2009<br />

114%<br />

70.160<br />

66.237<br />

Grafico 5 - Prodotti chimici (kg)<br />

87.440<br />

77.770<br />

65.760<br />

69.620<br />

2005 2006 2007 2008<br />

Soda caustica<br />

11.300<br />

20.580<br />

Acido cloridrico<br />

estremamente delicati: il primo è una base<br />

forte mentre il secondo è uno degli aci<strong>di</strong><br />

più forti. Venivano utilizzati per la<br />

rigenerazione delle resine ioniche<br />

dell’impianto <strong>di</strong> demineralizzazione<br />

dell’acqua. Nel 2007 tale impianto è stato<br />

<strong>di</strong>smesso e sostituito con uno a osmosi<br />

inversa. Il salto <strong>di</strong> tecnologia ha<br />

drasticamente ridotto i consumi <strong>di</strong> tali<br />

prodotti confinandoli a spora<strong>di</strong>ci usi per<br />

la pulizia delle macchine.<br />

Ad<strong>di</strong>tivi specifici, come gli ami<strong>di</strong> e il<br />

carbonato <strong>di</strong> calcio, materiali naturali in<br />

quanto <strong>di</strong> derivazione organica o estratti<br />

da rocce, sono utilizzati nella produzione<br />

(grafico 6).<br />

Ulteriori ad<strong>di</strong>tivi, come colle e resine,<br />

sono utilizzati per la finitura del prodotto<br />

a seconda delle richieste del cliente<br />

committente.<br />

8.440<br />

12.410<br />

2009


430<br />

344<br />

Grafico 6 - Materiali sussi<strong>di</strong>ari (kg)<br />

623<br />

510<br />

231<br />

517<br />

2005 2006 2007 2008<br />

407<br />

414<br />

2009<br />

Amido cationico Carbonato <strong>di</strong> calcio<br />

L’uso è strettamente correlato alle specifiche<br />

tecniche dei materiali ed è gestito con il<br />

massimo rispetto delle procedure finalizzate<br />

a evitare <strong>di</strong>spersioni e sprechi.<br />

“Sapete che gli alberi<br />

parlano?”<br />

(proverbio dei nativi americani)<br />

443<br />

294<br />

L’aria<br />

Le emissioni in atmosfera riguardano,<br />

prevalentemente, l’emissione <strong>di</strong> vapore<br />

acqueo, del tutto innocuo per l’ambiente<br />

e la salute umana, e <strong>di</strong> gas prodotti<br />

durante la combustione del gas naturale<br />

per la cogenerazione.<br />

Vapore<br />

Le emissioni <strong>di</strong> vapore costituiscono la<br />

frazione visibile delle emissioni gassose<br />

degli impianti e, per questo motivo,<br />

generalmente fonte <strong>di</strong> preoccupazione<br />

e sensazione <strong>di</strong> vivere in un ambiente<br />

inquinato.<br />

Le frazioni gassose inquinanti, tuttavia,<br />

risultano sovente invisibili all’occhio,<br />

fenomeno riscontrabile in atmosfere supposte<br />

pulite e invece contaminate da ossi<strong>di</strong> nocivi.<br />

Il vapore acqueo, al contrario, non apporta<br />

nell’ambiente alcun inquinamento chimico.<br />

È opportuno, a questo proposito, ricordare<br />

che il vapore acqueo, all’atto della<br />

propria <strong>di</strong>spersione in atmosfera, non<br />

assume, contrariamente alla credenza<br />

popolare, un colorito bianco can<strong>di</strong>do<br />

bensì appare ‘sporcato’ da una tinta<br />

grigio-bluastra.<br />

Tale fenomeno, associato a proprietà<br />

fisiche del vapore <strong>di</strong>sperso in un ambiente<br />

gassoso, è del tutto simile al colorito delle<br />

nubi che talvolta appaiono grigie e,<br />

per questo, giu<strong>di</strong>cate minacciose<br />

<strong>di</strong> rovesci temporaleschi.<br />

CO 2<br />

L’Azienda, in quanto dotata <strong>di</strong> una vera e<br />

propria centrale elettrica al proprio interno<br />

alimentata a metano, emette, nella<br />

cogenerazione <strong>di</strong> energia e vapore, una<br />

certa quantità <strong>di</strong> anidride carbonica.<br />

19


20<br />

35.361<br />

16.542<br />

Grafico 7 - Emissioni CO 2 (ton)<br />

35.361<br />

17.414<br />

35.361<br />

19.275<br />

2005 2006 2007 2008<br />

CO 2 emessa<br />

45.011<br />

22.034<br />

2009<br />

CO 2 autorizzata<br />

Tale gas, oggetto <strong>di</strong> particolare attenzione in<br />

quanto considerato il gas serra responsabile<br />

del riscaldamento globale, è sottoprodotto<br />

inelu<strong>di</strong>bile per ogni attività umana, comprese<br />

le attività industriali.<br />

Per questo motivo le emissioni delle <strong>Cartiere</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> sono controllate e soggette ad<br />

autorizzazione secondo le in<strong>di</strong>cazioni<br />

dell’Unione Europea nell’ambito del più<br />

ampio protocollo <strong>di</strong> Kyoto e successive<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni.<br />

Nel periodo 2005-2008 l’Azienda ha<br />

emesso circa la metà delle emissioni<br />

autorizzate mentre nel 2009 l’emissione è<br />

stata circa il 30% della propria potenzialità<br />

(grafico 7).<br />

Quanto alle emissioni per kg <strong>di</strong> prodotto,<br />

gli impianti sono sostanzialmente<br />

in equilibrio come si evince dal grafico 8<br />

(con l’eccezione dell’anno 2008 che ha<br />

registrato, per le ricordate con<strong>di</strong>zioni<br />

48.078<br />

14.301<br />

379<br />

economiche avverse, frequenti fasi <strong>di</strong> arresto<br />

della produzione).<br />

NOx<br />

Grafico 8 - CO 2 emesso (g)/carta (kg)<br />

313<br />

323<br />

419<br />

2005 2006 2007 2008 2009<br />

355<br />

A fianco dei gas serra, innocui per la salute<br />

umana entro ampi limiti, ma dannosi per<br />

l’ambiente, sono presenti altri gas tossici<br />

originati nei processi produttivi e monitorati<br />

secondo prescrizioni normative.<br />

L’utilizzo da parte delle <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> <strong>di</strong><br />

gas metano, invece <strong>di</strong> altri combustibili<br />

fossili, porta alla produzione <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

azoto per i quali è previsto un piano<br />

<strong>di</strong> monitoraggio obbligatorio e uno<br />

<strong>di</strong> monitoraggio volontario.<br />

Negli ultimi anni i processi produttivi hanno<br />

portato a emissioni entro i limiti <strong>di</strong> legge<br />

sebbene sia opportuno ricordare che la<br />

normativa tende a limiti sempre più stringenti<br />

e che questo tipo <strong>di</strong> produzione non può<br />

150<br />

84,5<br />

Grafico 9 - Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (mg/Nm 3 )<br />

150<br />

111,7<br />

150<br />

126,6<br />

2005 2006 2007 2008<br />

Nox emessi<br />

Nox limite<br />

120<br />

100<br />

93,7<br />

112,7<br />

2009<br />

contenere, oltre una certa soglia,<br />

le emissioni <strong>di</strong> questa tipologia <strong>di</strong> gas.<br />

Le emissioni <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> zolfo sono del tutto<br />

trascurabili e non significativamente incidenti<br />

sul livello <strong>di</strong> fondo determinato da altre<br />

attività umane presenti in zona<br />

(riscaldamento, trasporti ecc.).


L’acqua<br />

L’acqua, bene primario e insostituibile, è sia<br />

fattore produttivo, per la produzione <strong>di</strong> vapore<br />

e degli impasti, sia scarto <strong>di</strong> lavorazione. Essa<br />

necessita, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> lavorazioni appropriate<br />

per essere resa <strong>di</strong>sponibile per la produzione e<br />

per essere immessa nuovamente nell’ambiente.<br />

La fonte principale dell’acqua utilizzata<br />

dallo stabilimento è il fiume Clitunno<br />

congiuntamente a due pozzi situati all’interno<br />

del perimetro dell’Azienda. La destinazione<br />

finale dell’acqua successivamente alla<br />

depurazione è il fiume Maroggia.<br />

Il costante lavoro sugli impianti ha permesso<br />

una continua <strong>di</strong>minuzione dei consumi<br />

(grafico 10). Il 2007 rappresenta un anno <strong>di</strong><br />

svolta, con l’inserimento <strong>di</strong> vasche <strong>di</strong> accumulo<br />

che consentono il riutilizzo <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong><br />

processo all’interno del ciclo produttivo<br />

<strong>di</strong>minuendo i consumi specifici. Oggi sono<br />

necessari circa 14 l d’acqua per kg <strong>di</strong> carta,<br />

tale valore rappresenta una riduzione <strong>di</strong> quasi<br />

il 50 % rispetto a cinque anni fa.<br />

Il ciclo delle acque delle <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong><br />

Pozzo 1<br />

Ausiliari<br />

depurazione<br />

Vasca<br />

Pozzo 2<br />

Sportella<br />

2 a<br />

vasca<br />

Clitunno<br />

1 a stazione<br />

pompaggio<br />

Biologico Secondario<br />

Maroggia<br />

Grafico 10 - Consumi idrici (l acqua/kg carta prodotta)<br />

25<br />

Primario<br />

24<br />

20<br />

2005 2006 2007 2008<br />

Ciclo<br />

produttivo<br />

15<br />

Piazzali<br />

1 a<br />

vasca<br />

2 a stazione<br />

pompaggio<br />

Centrale<br />

Termica<br />

2009<br />

14<br />

21


22<br />

89,5<br />

Grafico 11 - COD me<strong>di</strong>o (mg/l)<br />

103<br />

120<br />

2005 2006 2007 2008<br />

112<br />

2009<br />

L’acqua, pompata dal fiume e dai pozzi,<br />

viene riversata nella vasca <strong>di</strong> raccolta delle<br />

acque presente sul piazzale dello<br />

stabilimento e utilizzata per la produzione<br />

e la generazione <strong>di</strong> vapore.<br />

102<br />

L’impianto <strong>di</strong> depurazione è costituito da:<br />

• una stazione <strong>di</strong> pompaggio dove<br />

si trovano le due pompe principali che<br />

spingono le acque <strong>di</strong> processo e quelle <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>lavamento nell’impianto <strong>di</strong> depurazione;<br />

• una vasca <strong>di</strong> equalizzazione con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> regolare le oscillazioni della<br />

portata in ingresso al se<strong>di</strong>mentatore<br />

primario e rilanciare acqua ancora ricca<br />

<strong>di</strong> fibre nel ciclo produttivo. Tale vasca<br />

ha la capacità <strong>di</strong> 600 m 3 ed è costituita<br />

da un cilindro in cemento armato;<br />

• un se<strong>di</strong>mentatore primario il quale<br />

permette una prima se<strong>di</strong>mentazione dei<br />

fanghi e il loro rilancio al ciclo produttivo.<br />

La struttura ha un <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 12 m;<br />

• una seconda vasca <strong>di</strong> equalizzazione<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> rilanciare acqua<br />

chiarificata a particolari utenze del ciclo<br />

produttivo e regolare la portata <strong>di</strong> acqua<br />

in ingresso al reattore biologico.<br />

Questa vasca ha un volume <strong>di</strong> 300 m 3 ;<br />

• un reattore biologico al cui interno<br />

avviene il processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione<br />

aerobica, cioè la metabolizzazione<br />

delle sostanze organiche per opera<br />

<strong>di</strong> micro-organismi, il cui sviluppo è<br />

con<strong>di</strong>zionato dalla presenza <strong>di</strong> ossigeno.<br />

Per permettere il contatto tra<br />

i micro-organismi e l’ossigeno è dotato <strong>di</strong><br />

3 agitatori temporizzati che mantengono<br />

il contenuto della vasca in continuo<br />

movimento. I micro-organismi vengono<br />

perio<strong>di</strong>camente nutriti con urea al fine <strong>di</strong><br />

garantirne la proliferazione;<br />

• un se<strong>di</strong>mentatore secondario dove<br />

avviene una seconda fase <strong>di</strong><br />

se<strong>di</strong>mentazione e l’estrazione dei fanghi<br />

che in parte vengono ricircolati nel<br />

reattore biologico, mentre altri vengono<br />

estratti e smaltiti dopo essere stati<br />

deidratati per mezzo <strong>di</strong> una specifica<br />

macchina. Il <strong>di</strong>ametro è pari a 18 m;<br />

• ausiliari impianto depurazione, costituiti<br />

da una macchina trattamento fanghi che<br />

provvede a deidratare i fanghi<br />

e recuperare parte dell’acqua in essi<br />

contenuta e un impianto per i prodotti<br />

chimici i quali vengono <strong>di</strong>luiti<br />

e poi aggiunti in vari punti dell’impianto.<br />

L’impianto <strong>di</strong> depurazione contribuisce<br />

a garantire livelli ottimali dei principali<br />

parametri chimico-fisici delle acque che<br />

vengono scaricate nel fiume Maroggia.<br />

Il COD (Chemical Oxygen Demand),<br />

come evidenziato nel grafico 11, negli<br />

ultimi anni ha registrato sempre valori<br />

abbondantemente inferiori alla soglia<br />

normativa dei 160 mg/l.


Gli scarti<br />

Lo stabilimento delle <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> ha<br />

implementato un sistema <strong>di</strong> gestione<br />

<strong>ambientale</strong> che gestisce anche gli scarti <strong>di</strong><br />

produzione generati nei vari processi.<br />

I principali scarti provengono dal reparto <strong>di</strong><br />

preparazione impasti, dove la materia prima<br />

viene liberata dalle impurità come ferro o<br />

plastica e dai fanghi generati nel reattore<br />

biologico a seguito della <strong>di</strong>gestione<br />

aerobica dei soli<strong>di</strong> sospesi.<br />

In particolare gli scarti provenienti dal<br />

riciclaggio della carta sono:<br />

• Plastica: estratta <strong>di</strong>rettamente durante<br />

il processo <strong>di</strong> spappolamento della carta.<br />

In questa fase macchinari appositi<br />

riescono a estrarre le parti più gran<strong>di</strong><br />

come buste <strong>di</strong> plastica o pezzi <strong>di</strong> nailon.<br />

• Ferro: sempre durante il processo<br />

<strong>di</strong> spappolamento il ferro si accumula<br />

nella parte inferiore del pulper<br />

per poi essere recuperato.<br />

• Plastica e ferro: nella vasca dello<br />

spappolatore un <strong>di</strong>spositivo cui sono<br />

collegati i fili <strong>di</strong> ferro utilizzati<br />

nell’imballaggio della carta da macero<br />

si muove liberamente. In questo modo,<br />

a causa dell’agitazione meccanica<br />

dell’impasto, si riescono a intrappolare<br />

i residui <strong>di</strong> plastica macroscopici.<br />

• Plastica fine: durante il processo<br />

<strong>di</strong> preparazione degli impasti, macchinari<br />

appositi permettono <strong>di</strong> eliminare impurità<br />

sempre più fini, queste sono costituite<br />

da pezzi <strong>di</strong> plastica o altri materiali<br />

non cartacei delle <strong>di</strong>mensioni<br />

<strong>di</strong> un coriandolo.<br />

• Fibra e inerti: gli ultimi residui sono<br />

formati da materiali inerti come<br />

sabbia mista a fibre non più lavorabili.<br />

Le quantità smaltite sono in<strong>di</strong>cate nel<br />

grafico 12 dal quale è anche possibile<br />

identificare quella parte <strong>di</strong> fibra che non<br />

si è più in grado <strong>di</strong> lavorare.<br />

2006<br />

159<br />

4.433<br />

Grafico 12 - Scarti (ton)<br />

2007<br />

1.777<br />

502<br />

5.047<br />

2008<br />

4.544<br />

1.611<br />

4.102<br />

2009<br />

3.588<br />

1.492<br />

3.690<br />

Scarti del riciclaggio Scarti <strong>di</strong> fibre Fibre<br />

Gli scarti prodotti vengono valorizzati;<br />

ad esempio i materiali provenienti dal<br />

riciclaggio e la fibra residua vengono inviati<br />

a impianti <strong>di</strong> termovalorizzazione come<br />

quello ubicato a Terni, mentre i fanghi in<br />

alcuni casi vengono inviati a impianti che li<br />

trasformano in fertilizzanti per l’agricoltura.<br />

Ciò che non è possibile valorizzare viene<br />

inviato in <strong>di</strong>scarica.<br />

Altri materiali <strong>di</strong> scarto, non strettamente<br />

correlati con il ciclo produttivo, come i rifiuti<br />

soli<strong>di</strong> urbani, gli olii e altri materiali esausti,<br />

sono tutti correttamente riciclati nel rispetto<br />

delle prescrizioni normative e dei <strong>di</strong>sciplinari<br />

dei relativi consorzi.<br />

Si tratta, in ogni caso, <strong>di</strong> una produzione<br />

marginale correlata alle attività tecniche,<br />

amministrative e dei trasporti <strong>di</strong> una normale<br />

azienda manifatturiera.<br />

23


24<br />

<strong>Performance</strong> sociale<br />

“Affida il tuo cammello<br />

alla provvidenza<br />

<strong>di</strong> Dio ma legalo prima<br />

a un albero”<br />

(proverbio arabo)


<strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong>, pur essendo tutt’ora una<br />

azienda che concentra nei componenti<br />

della famiglia del fondatore il controllo della<br />

gestione, adotta uno schema organizzativo<br />

manageriale basato sulla <strong>di</strong>visione delle<br />

responsabilità fondata sulle competenze<br />

personali e sulle attitu<strong>di</strong>ni professionali; tale<br />

approccio favorisce la crescita e lo sviluppo<br />

preferendo uno schema <strong>di</strong> funzionamento<br />

cooperativo piuttosto che verticistico.<br />

L’Azienda, nel corso dei propri 50 anni <strong>di</strong><br />

vita, ha partecipato attivamente al processo<br />

<strong>di</strong> inclusione degli stakeholder esterni nella<br />

considerazione delle scelte aziendali.<br />

Prima inconsapevolmente, poi sempre più<br />

coscientemente, l’evoluzione dell’impresa<br />

ha incorporato i benefici <strong>di</strong> una <strong>di</strong>alettica<br />

relazionale basata su principi <strong>di</strong> integrità e<br />

attenzione verso l’uomo e il territorio.<br />

Riteniamo, quin<strong>di</strong>, che il sistema<br />

<strong>di</strong> relazioni tra le <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> e gli<br />

stakeholder sia oggi sano e produttivo<br />

nel creare un clima privo <strong>di</strong> conflitti.<br />

Il primo positivo impatto <strong>di</strong> questo<br />

‘valore’ intangibile si concretizza nella<br />

capacità dell’Azienda <strong>di</strong> affrontare,<br />

e tendenzialmente superare, un periodo<br />

indubbiamente critico, più a causa<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni strutturali esogene che interne,<br />

con il supporto <strong>di</strong> tutta la struttura,<br />

in particolare dei lavoratori che hanno<br />

partecipato con orgoglio e senso<br />

d’appartenenza al momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />

garantendo corrette relazioni industriali<br />

e sindacali in vista <strong>di</strong> una ripresa che<br />

timidamente s’affaccia per il settore<br />

e per l’Azienda.<br />

Nel corso del capitolo, quin<strong>di</strong>, affronteremo<br />

gli aspetti più rilevanti, per un’impresa delle<br />

nostre <strong>di</strong>mensioni, delle relazioni alla base<br />

della creazione <strong>di</strong> valore socialmente utile<br />

e dello sviluppo economico favorevole al<br />

benessere collettivo, ovvero il ruolo centrale<br />

delle persone nel sistema produttivo.<br />

Ruolo che è oggetto <strong>di</strong> stimolo, formazione<br />

e tutela dal punto <strong>di</strong> vista della sicurezza e<br />

serenità del luogo <strong>di</strong> lavoro.<br />

25


26<br />

Le persone<br />

L’organico delle <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> supera, al<br />

momento, le cinquanta unità.<br />

Quel che appare evidente, a una prima<br />

analisi, è l’andamento costante del livello<br />

occupazionale all’interno delle <strong>di</strong>verse<br />

qualifiche manageriali, tecniche<br />

e amministrative, mentre è motivo d’orgoglio<br />

il fatto <strong>di</strong> aver registrato una, seppur<br />

modesta, crescita della forza lavoro<br />

impiegata <strong>di</strong>rettamente nei processi<br />

produttivi.<br />

Nel quinquennio, infatti, l’organico<br />

è aumentato in misura superiore al 10%.<br />

In un periodo <strong>di</strong> crisi economica che ha<br />

falci<strong>di</strong>ato interi comparti è stato ritenuto<br />

preferibile, pur con i necessari sacrifici<br />

con<strong>di</strong>visi da tutti i livelli, non compromettere<br />

la capacità produttiva operando anzi<br />

investimenti per mantenerla efficiente<br />

e pronta a reagire ai primi segnali<br />

<strong>di</strong> ripresa.<br />

Qualifica 2005 2006 2007 2008 2009 2010*<br />

Dirigenti 1 1 1 1 1 1<br />

Quadri 1 1 4 3 3 3<br />

Impiegati tecnici 2 3 3 4 4 5<br />

Impiegati amministrativi 4 4 3 4 4 4<br />

Operai 40 40 41 40 41 43<br />

Totale <strong>di</strong>pendenti 48 49 52 52 53 56<br />

* Al 30 giugno 2010.<br />

Relazioni industriali<br />

Anche in considerazione della <strong>di</strong>fficoltà<br />

registrata negli ultimi semestri a fronte <strong>di</strong> un<br />

crollo della domanda e della necessità <strong>di</strong><br />

frequenti sospensioni della produzione, le<br />

relazioni industriali sono ottime nel segno <strong>di</strong><br />

una piena collaborazione.<br />

Le relazioni sindacali e il clima interno sono<br />

sereni e non si registrano criticità rilevanti.<br />

“Fa più rumore<br />

un albero che cade<br />

che una foresta<br />

che cresce”<br />

(proverbio inglese)<br />

Formazione<br />

La natura della produzione, in concomitanza<br />

con l’assenza <strong>di</strong> una formazione<br />

professionale specifica per il settore cartario<br />

nella Regione Umbria, pone le <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Trevi</strong> in una situazione peculiare.<br />

La struttura, infatti, è depositaria <strong>di</strong> un<br />

patrimonio umano e professionale unico e<br />

per certi aspetti insostituibile: la formazione


dei ruoli produttivi avviene <strong>di</strong>rettamente<br />

all’interno dello stabilimento per effetto della<br />

trasmissione <strong>di</strong> una tecnica che è al<br />

contempo arte, seppur supportata da<br />

potenti impianti.<br />

Il management pone particolare attenzione<br />

alla conservazione, allo sviluppo e alla<br />

trasmissione <strong>di</strong> questo ‘sapere’ mentre i<br />

veri depositari dello stesso, le maestranze,<br />

<strong>di</strong>mostrano orgoglio e <strong>di</strong>sponibilità alla sua<br />

con<strong>di</strong>visione e tutela nel tempo.<br />

Non mancano, tuttavia, le occasioni<br />

<strong>di</strong> formazione organizzata e strutturata<br />

per tutti gli aspetti prettamente tecnici sul<br />

funzionamento degli impianti, <strong>di</strong> frequente<br />

oggetto <strong>di</strong> innovazione e mo<strong>di</strong>fica, per<br />

mantenere intatto il potenziale produttivo<br />

della struttura che nasce dall’equilibrio<br />

dell’interazione uomo-macchina.<br />

Il management, invece, è spesso coinvolto<br />

in attività formative volte a incrementare le<br />

competenze e l’arricchimento professionale<br />

in <strong>di</strong>verse aree tecniche e gestionali.<br />

Tali attività, negli anni hanno richiesto<br />

investimenti consistenti e sono estese in<br />

<strong>di</strong>versi perio<strong>di</strong> dell’anno coinvolgendo,<br />

per ogni ciclo, una quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> persone.<br />

Ultima, ma fondamentale, nota sulla<br />

formazione continua in tema <strong>di</strong> sicurezza<br />

e prevenzione degli incidenti sul luogo <strong>di</strong><br />

lavoro che trova una piena trattazione nel<br />

paragrafo successivo.<br />

Sicurezza<br />

Le <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> sono particolarmente<br />

impegnate nell’area della prevenzione e<br />

sicurezza sul luogo <strong>di</strong> lavoro. Questo<br />

atteggiamento ha consentito <strong>di</strong> mantenere<br />

i tassi <strong>di</strong> infortuni entro limiti del tutto<br />

accettabili e <strong>di</strong> essere considerati, nel corso<br />

dell’ultimo quinquennio, come un’azienda<br />

sicura e attenta alla prevenzione.<br />

n. allievi titolo corso periodo <strong>di</strong> partecipazione<br />

15 Innovazione organizzativa della gestione<br />

dei processi aziendali e supporto<br />

del sistema informativo<br />

15 Progetto quadro: innovazione organizzativa<br />

per l’ottimizzazione dei processi aziendali<br />

della filiera grafico-cartaria<br />

12 Tecniche innovative nell’analisi dei dati in<br />

un’azienda del settore cartario<br />

e miglioramento della sicurezza<br />

novembre 2006 - marzo 2007<br />

marzo - luglio 2008<br />

gennaio - luglio 2010<br />

27


28<br />

Nel periodo, <strong>di</strong>fatti, l’Azienda ha subito una<br />

sola prescrizione da parte della ASL<br />

competente, prescrizione recepita<br />

e ottemperata, ed è impegnata, alla luce<br />

delle recenti mo<strong>di</strong>fiche agli impianti,<br />

a valutare con le autorità competenti<br />

il percorso per il rilascio del nuovo certificato<br />

<strong>di</strong> prevenzione incen<strong>di</strong>.<br />

Prevenzione<br />

In tema <strong>di</strong> salute e sicurezza sul luogo <strong>di</strong><br />

lavoro, le <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong>, negli ultimi anni,<br />

hanno impiegato mezzi e risorse al fine <strong>di</strong><br />

ridurre i rischi presenti nelle attività lavorative<br />

e <strong>di</strong> conseguenza l’in<strong>di</strong>ce infortunistico.<br />

L’Azienda si impegna a migliorare<br />

continuativamente le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza<br />

e salute del lavoro (SSL), in linea con<br />

le misure generali <strong>di</strong> tutela previste dalle<br />

normative.<br />

La responsabilità nella gestione della<br />

SSL riguarda l’intera organizzazione, dal<br />

datore <strong>di</strong> lavoro sino ad ogni lavoratore;<br />

ciascuno è chiamato a dare il proprio<br />

contributo attivo, secondo le proprie<br />

attribuzioni e competenze.<br />

Nella gestione delle attività l’Azienda<br />

si assume i seguenti impegni, da tenere in<br />

particolare considerazione nella<br />

programmazione operativa:<br />

• la prevenzione degli infortuni e delle<br />

malattie professionali e il miglioramento<br />

continuativo delle prestazioni relative alla<br />

salute e alla sicurezza sul lavoro e dei<br />

relativi risultati come parte integrante<br />

della gestione aziendale;<br />

• il rispetto scrupoloso, nella sostanza<br />

e nello spirito informatore, <strong>di</strong> tutte le leggi<br />

e i regolamenti <strong>di</strong> SSL applicabili nonché<br />

degli impegni assunti sia liberamente che<br />

con i contratti <strong>di</strong> lavoro;<br />

• la definizione <strong>di</strong> un quadro coerente<br />

con la valutazione dei rischi per stabilirne<br />

il controllo con appropriate misure<br />

<strong>di</strong> prevenzione;<br />

• il coinvolgimento e la consultazione<br />

dei lavoratori, anche attraverso i loro<br />

rappresentanti per la sicurezza, per<br />

riesaminare perio<strong>di</strong>camente la<br />

politica stessa e il sistema <strong>di</strong> gestione<br />

attuato, definire e <strong>di</strong>ffondere all’interno<br />

dell’azienda gli obiettivi <strong>di</strong> SSL e i relativi<br />

programmi <strong>di</strong> attuazione.<br />

Per tradurre nella pratica operativa<br />

gli impegni <strong>di</strong> cui sopra, si intendono<br />

perseguire i seguenti obiettivi:<br />

• identificare e monitorare tutte le leggi,<br />

i regolamenti e le regole tecniche, relativi<br />

alla SSL, applicabili alla nostra<br />

organizzazione, per tradurre i requisiti<br />

in compiti e <strong>di</strong>sposizioni interne e così<br />

operare nel rispetto della normativa <strong>di</strong><br />

salute e sicurezza applicabile;<br />

• perseguire i miglioramenti possibili nelle


“Chi pianta alberi<br />

sappia che altri<br />

ne godranno l’ombra”<br />

(proverbio cinese)<br />

<strong>di</strong>rezioni delineate dagli orientamenti<br />

nazionali e internazionali;<br />

• promuovere attività <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

e formazione sulla gestione della<br />

sicurezza dei propri <strong>di</strong>pendenti,<br />

collaboratori, fornitori e appaltatori;<br />

• valutare in anticipo i cambiamenti e le<br />

novità riguardanti ambienti, impianti,<br />

processi, tecnologie, attività, prodotti e<br />

servizi approvvigionati, per identificarne i<br />

pericoli e valutarne i rischi per la SSL;<br />

• adottare le migliori tecniche e procedure<br />

<strong>di</strong> prevenzione e controllo<br />

delle emergenze;<br />

• assicurare il coinvolgimento del<br />

management nella politica e negli obiettivi<br />

<strong>di</strong> SSL; assicurare che tutto il personale sia<br />

responsabilizzato negli impegni <strong>di</strong> SSL,<br />

sia coinvolto nel perseguirli, sia istruito e<br />

formato ad adottare i comportamenti<br />

coerenti con tali impegni; garantire il<br />

coinvolgimento nel sistema, per quanto<br />

possibile, <strong>di</strong> progettisti, fabbricanti,<br />

fornitori, installatori, nonché <strong>di</strong> appaltatori<br />

e prestatori d’opera;<br />

• consultare regolarmente i rappresentanti<br />

dei lavoratori per la sicurezza. Monitorare<br />

e valutare in maniera appropriata le<br />

prestazioni del sistema <strong>di</strong> gestione SSL<br />

per stabilirne l’adeguatezza e l’efficacia<br />

e perseguirne il miglioramento continuo;<br />

• promuovere e mantenere un<br />

atteggiamento aperto, costruttivo,<br />

trasparente nei confronti della collettività,<br />

delle autorità e <strong>di</strong> altre parti interessate.<br />

Nel corso del tempo sono stati mo<strong>di</strong>ficati o<br />

sostituiti macchinari e impianti obsoleti con<br />

l’introduzione <strong>di</strong> attrezzature marcate CE a<br />

garanzia del rispetto della normativa vigente.<br />

A partire dal 2005 sono stati effettuati<br />

investimenti per l’ammodernamento della<br />

macchina continua con l’introduzione<br />

<strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> automazione che hanno<br />

permesso <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare drasticamente<br />

i sistemi <strong>di</strong> riavviamento migliorando<br />

notevolmente i parametri <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Ogni attività nell’ambito aziendale in termini<br />

<strong>di</strong> sicurezza sul luogo <strong>di</strong> lavoro è gestita con<br />

delle istruzioni <strong>di</strong> sicurezza: esse contengono<br />

una descrizione dettagliata delle fasi <strong>di</strong><br />

lavoro, delle istruzioni per l’utilizzo corretto<br />

<strong>di</strong> macchine e impianti unitamente all’elenco<br />

e alle istruzioni relative ai <strong>di</strong>spositivi<br />

<strong>di</strong> protezione in<strong>di</strong>viduali che è obbligatorio<br />

utilizzare durante l’attività.<br />

Tali istruzioni, infine, sono alla base delle<br />

attività <strong>di</strong> formazione che vengono effettuate<br />

per ogni gruppo omogeneo <strong>di</strong> lavoratori<br />

perio<strong>di</strong>camente e in occasione <strong>di</strong><br />

introduzione <strong>di</strong> nuove macchine, impianti<br />

o norme comportamentali.<br />

29


30<br />

Monitoraggio<br />

L’attività <strong>di</strong> monitoraggio in materia <strong>di</strong> igiene<br />

e sicurezza sul luogo <strong>di</strong> lavoro viene<br />

eseguita tramite sopralluoghi perio<strong>di</strong>ci<br />

effettuati dal responsabile del Servizio <strong>di</strong><br />

Protezione e Prevenzione (RSPP) con l’ausilio<br />

<strong>di</strong> tecnici esperti esterni.<br />

Questi si aggiungono a quelli obbligatori per<br />

legge effettuati dal servizio <strong>di</strong> prevenzione e<br />

dal me<strong>di</strong>co competente.<br />

Ai sopralluoghi seguono la stesura del<br />

relativo verbale e la trasmissione al datore<br />

<strong>di</strong> lavoro che, unitamente alle funzioni<br />

responsabili, elabora le soluzioni a quanto<br />

emerso stabilendo i responsabili<br />

dell’attuazione, i tempi <strong>di</strong> realizzazione e<br />

il budget a <strong>di</strong>sposizione. Perio<strong>di</strong>camente<br />

vengono, inoltre, effettuati dei riesami della<br />

<strong>di</strong>rezione al fine <strong>di</strong> valutare:<br />

1. Esigenze <strong>di</strong> aggiornamento dei<br />

documenti <strong>di</strong> valutazione dei rischi (nuovi<br />

ambienti <strong>di</strong> lavoro, variazioni nei<br />

macchinari e nelle sostanze utilizzati,<br />

variazioni nella organizzazione del lavoro).<br />

2. Idoneità dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> protezione<br />

in<strong>di</strong>viduale.<br />

3. Esigenze <strong>di</strong> informazione e formazione<br />

e proposta <strong>di</strong> programmi.<br />

4. Dati relativi alla sorveglianza sanitaria.<br />

5. Statistiche tratte dal registro infortuni:<br />

prestazioni in materia <strong>di</strong> salute<br />

e sicurezza con particolare riguardo<br />

alla sorveglianza sanitaria.<br />

6. Dati relativi alle attività <strong>di</strong> formazione<br />

e informazione svolta.<br />

7. Interventi <strong>di</strong> miglioramento<br />

e <strong>di</strong> adeguamento attuati.<br />

8. Dati originati dal sistema <strong>di</strong> controllo<br />

delle misure <strong>di</strong> sicurezza e prevenzione<br />

e dalle comunicazioni ricevute.<br />

9. Dati relativi agli au<strong>di</strong>t interni/esterni<br />

e visite svolte ai luoghi <strong>di</strong> lavoro.<br />

“Se riveli al vento<br />

i tuoi segreti<br />

non devi rimproverare<br />

al vento <strong>di</strong> rivelarli<br />

agli alberi”<br />

(K Gibran)<br />

10. Valutazione della compliance -<br />

conformità normativa.<br />

11. Dati relativi allo stato delle azioni<br />

correttive, preventive, ai quasi incidenti<br />

e alle non conformità.<br />

12. Stato <strong>di</strong> avanzamento delle azioni<br />

previste da precedenti riesami della<br />

<strong>di</strong>rezione.<br />

13. Gestione delle emergenze.<br />

Certificazione<br />

Le <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> sono dotate, da luglio<br />

2007, del sistema <strong>di</strong> gestione OHSAS<br />

18001 certificato; questo prevede<br />

un’applicazione volontaria, all’interno<br />

dell’Azienda, <strong>di</strong> un sistema che permette<br />

<strong>di</strong> garantire un adeguato controllo riguardo<br />

la sicurezza e la salute dei lavoratori<br />

e <strong>di</strong> qualsiasi altro soggetto (fornitori,<br />

subfornitori, clienti, consulenti) a integrazione<br />

degli adempimenti previsti dalla legislazione


italiana in materia <strong>di</strong> Sicurezza e Salute<br />

sul Lavoro.<br />

I requisiti del sistema <strong>di</strong> gestione Salute<br />

e Sicurezza sul Lavoro sono applicati dalla<br />

nostra organizzazione per:<br />

• stabilire un sistema <strong>di</strong> gestione SSL tramite<br />

il quale eliminare o minimizzare i rischi sul<br />

luogo <strong>di</strong> lavoro dei <strong>di</strong>pendenti, dei<br />

collaboratori o <strong>di</strong> altre parti interessate<br />

che possano esserne esposte a causa<br />

delle nostre attività;<br />

• strutturare, implementare, mantenere e<br />

continuamente migliorare un sistema <strong>di</strong><br />

gestione in conformità allo standard<br />

OHSAS 18001:2007, nonché assicurarsi<br />

della conformità alle proprie politiche SSL;<br />

• <strong>di</strong>mostrare a Terzi tale conformità, anche<br />

con la certificazione del sistema<br />

<strong>di</strong> gestione.<br />

Il sistema <strong>di</strong> gestione prevede la redazione<br />

<strong>di</strong> un manuale in cui vengono<br />

approfon<strong>di</strong>ti tutti i punti della norma. La<br />

modulistica relativa permette la gestione<br />

corrente delle registrazioni, tra le quali quelle<br />

obbligatorie per legge e la corretta gestione<br />

della documentazione.<br />

Il certificato è stato rinnovato con l’ultima<br />

ispezione <strong>di</strong> luglio 2010 e avrà durata <strong>di</strong><br />

ulteriori 3 anni.<br />

.<br />

.<br />

31


32<br />

“Una mela<br />

non cade mai<br />

troppo lontana<br />

dal suo albero”<br />

(proverbio arabo)<br />

La sostenibilità


Valori per la crescita<br />

Un bilancio <strong>ambientale</strong> e sociale non può<br />

che terminare con alcune riflessioni sulla<br />

sostenibilità del modello <strong>di</strong> business e sugli<br />

impatti delle scelte che, a breve e me<strong>di</strong>o<br />

termine, il management dovrà effettuare per<br />

garantire alle <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> il necessario<br />

sviluppo in armonia con le esigenze<br />

<strong>di</strong> red<strong>di</strong>tività, soli<strong>di</strong>tà finanziaria<br />

e coinvolgimento degli stakeholder.<br />

Vogliamo ricordare che ogni sforzo è stato<br />

profuso, nel recente passato, per garantire<br />

la sopravvivenza <strong>di</strong> quest’attività unica, la<br />

produzione cartaria, nel territorio umbro<br />

consci delle <strong>di</strong>fficoltà poste dalla<br />

globalizzazione e dalla crisi finanziaria dei<br />

mercati che ha, in<strong>di</strong>rettamente, effetto sulla<br />

domanda dei nostri prodotti.<br />

Il nostro impegno ha portato alla<br />

conservazione della capacità produttiva e<br />

della struttura senza sacrifici, in termini <strong>di</strong><br />

occupazione, e senza deroghe sugli abituali<br />

standard <strong>di</strong> qualità.<br />

È giunto, quin<strong>di</strong>, il momento <strong>di</strong> porsi nuovi<br />

obiettivi, una volta superata, seppur non con<br />

assoluta certezza, la fase <strong>di</strong> stallo dovuta<br />

alla recessione.<br />

Obiettivi che in breve si concretizzeranno<br />

nell’implementazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong><br />

rinnovamento tecnologico e <strong>di</strong> sviluppo<br />

che potranno, negli anni, portare<br />

a importanti risultati con riflessi positivi<br />

anche per il tessuto sociale.<br />

Senza mai <strong>di</strong>menticare che la tutela<br />

dell’ambiente e lo sviluppo in termini <strong>di</strong><br />

benessere, anche economico, possono<br />

trovare una sintesi positiva nelle scelte<br />

manageriali.<br />

I nostri valori per la crescita rimangono<br />

immutati e saranno i ‘driver’ fondamentali<br />

per la nostra crescita:<br />

Integrità: mantenere il ‘timone’ dritto verso<br />

uno sviluppo consapevole per gli effetti<br />

sull’uomo e sull’ambiente delle scelte<br />

produttive.<br />

Professionalità: credere nel capitale umano,<br />

fatto <strong>di</strong> esperienza, capacità e know-how,<br />

come primo fattore produttivo rilevante,<br />

ancorché intangibile, dell’impresa.<br />

Managerialità: con<strong>di</strong>videre gli obiettivi e,<br />

nel contempo, godere i frutti della<br />

specializzazione delle competenze,<br />

importate dall’esterno così come accumulate<br />

all’interno, favorendone la <strong>di</strong>ffusione.<br />

Capacità relazionale: instaurare rapporti<br />

trasparenti, sinceri e produttivi con tutti gli<br />

stakeholder coinvolti, <strong>di</strong>rettamente<br />

o in<strong>di</strong>rettamente, nel nostro business.<br />

Solidarietà e coscienza: avere come guida<br />

il principio che vede nella tutela del<br />

territorio, e del suo tessuto sociale, e<br />

dell’ambiente due vantaggi competitivi<br />

rispetto alle sfide poste dalla<br />

globalizzazione.<br />

È, infine, importante ricordare che oltre ai<br />

principi, la capacità <strong>di</strong> crescita del nostro<br />

33


34<br />

business, e <strong>di</strong> conseguenza il contributo al<br />

benessere sociale dell’Azienda, <strong>di</strong>penderà<br />

soprattutto dalle scelte, in<strong>di</strong>pendenti dalla<br />

nostra volontà, che saranno prese dalle<br />

Istituzioni in tema <strong>di</strong> infrastrutture, sostegno<br />

agli investimenti e alla competitività,<br />

<strong>di</strong>minuzione del costo del lavoro e incentivi<br />

allo sviluppo.<br />

A fianco <strong>di</strong> decisioni, anche coraggiose,<br />

che dovranno essere prese in tema <strong>di</strong><br />

convivenza tra attività produttive industriali<br />

e ambiente, nel rispetto della peculiarità,<br />

ecologica e paesaggistica, del nostro<br />

territorio.<br />

Progetti <strong>di</strong> sviluppo<br />

I progetti <strong>di</strong> sviluppo si <strong>di</strong>ramano lungo<br />

alcune linee guida rilevanti per definire, in<br />

un momento <strong>di</strong> risorse finanziarie limitate,<br />

il migliore mix <strong>di</strong> investimenti e azioni da<br />

implementare.<br />

Quanto all’organizzazione cre<strong>di</strong>amo che<br />

il rafforzamento della capacità <strong>di</strong> sviluppo<br />

commerciale, attraverso l’acquisizione <strong>di</strong><br />

ulteriori competenze e l’espansione della<br />

nostra rete, potrà contribuire alla crescita<br />

della produzione e all’affermazione della<br />

qualità dei nostri prodotti.<br />

Al pari continuerà il progetto <strong>di</strong><br />

rafforzamento delle competenze interne,<br />

attraverso il proseguo delle attività<br />

<strong>di</strong> formazione.<br />

Quanto ai progetti inerenti gli investimenti<br />

utili per l’ammodernamento dello stabilimento<br />

e il raggiungimento <strong>di</strong> ulteriori obiettivi <strong>di</strong><br />

performance energetica e <strong>di</strong> consumo dei<br />

fattori produttivi si elencano alcuni interventi<br />

che renderanno lo stabilimento ancora più<br />

efficiente e rispettoso dell’ambiente.<br />

“Tra gli alberi<br />

non si vede<br />

il bosco”<br />

(proverbio tedesco)


Riduzione consumi idrici<br />

In ossequio alla normativa europea, sempre<br />

più stringente, e nell’ottica <strong>di</strong> rendere ancora<br />

più efficienti i consumi idrici dello<br />

stabilimento, sono in programma alcune<br />

attività <strong>di</strong> revisione dell’impianto idrico per<br />

ottenere significativi risparmi nei consumi.<br />

In particolare la creazione <strong>di</strong> un ricircolo<br />

delle acque depurate verso la macchina dei<br />

fanghi, con un risparmio stimato in 8 m3/h<br />

<strong>di</strong> acqua.<br />

Ulteriori azioni <strong>di</strong> efficientamento delle<br />

pompe, dei flussi verso le utenze all’interno<br />

dello stabilimento, e altri accorgimenti tecnici<br />

consentiranno maggiori risparmi nell’ottica <strong>di</strong><br />

un prelievo <strong>di</strong> acqua più gravoso a carico<br />

dei pozzi e una riduzione dello stesso dal<br />

fiume Clitunno.<br />

Impianto <strong>di</strong> cogenerazione<br />

È in atto una profonda revisione<br />

dell’impianto <strong>di</strong> produzione del vapore con<br />

un abbassamento della pressione dello<br />

stesso, con un sensibile e conseguente<br />

risparmio energetico.<br />

Caldaie, pompe e turbine saranno oggetto<br />

<strong>di</strong> una ottimizzazione mirata per giungere a<br />

risultati significativi:<br />

• 500.000 Nm 3 <strong>di</strong> metano anno<br />

risparmiati a causa dell’abbassamento<br />

della pressione e della temperatura<br />

<strong>di</strong> generazione del vapore;<br />

• 1400 MWh <strong>di</strong> energia elettrica<br />

risparmiata all’anno a causa del minor<br />

peso dei ventilatori e delle pompe<br />

<strong>di</strong> alimento negli ausiliari della centrale<br />

termica;<br />

• 170 MWh <strong>di</strong> energia elettrica generata<br />

in più in seguito all’introduzione delle<br />

batterie <strong>di</strong> raffrescamento dell’aria<br />

in ingresso alle turbine.<br />

“Non c’è albero<br />

che il vento<br />

non abbia scosso”<br />

(proverbio indù)<br />

Certificazione FSC<br />

Tra gli obiettivi che l’azienda si propone<br />

<strong>di</strong> raggiungere nel prossimo periodo<br />

ricor<strong>di</strong>amo la Certificazione Forest<br />

Stewardship Council- Chain of Custody<br />

(FSC-COC). Il marchio FSC identifica<br />

i prodotti contenenti legno proveniente<br />

da foreste gestite in maniera corretta e<br />

responsabile secondo rigorosi standard<br />

ambientali, sociali ed economici.<br />

Il logo può essere utilizzato solo da chi<br />

detiene una valida certificazione. La Chain<br />

of Custody assicura che il legno (o altri<br />

prodotti a base <strong>di</strong> legno, come nel nostro<br />

caso la carta), presente nel prodotto finale<br />

provenga veramente da una foresta<br />

certificata ben gestita o da materiale<br />

<strong>di</strong> recupero quale carta riciclata composta<br />

al 100% con carta da macero,<br />

proveniente da raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

e non sbiancata con cloro.<br />

35


36<br />

“Gli alberi<br />

non crescono<br />

fino al cielo”<br />

(proverbio tedesco)<br />

Glossario


Agitatore temporizzato: apparecchiatura<br />

per la miscelazione meccanica <strong>di</strong> sostanze<br />

che agisce a tempo per ottenere una<br />

composizione maggiormente omogenea e<br />

permettere la penetrazione dell’ossigeno<br />

all’interno della miscela.<br />

COD (Chemical Oxygen Demand): il suo<br />

valore, rappresenta la quantità <strong>di</strong> ossigeno<br />

necessaria per la completa ossidazione dei<br />

composti organici e inorganici presenti in un<br />

campione d’acqua, misura quin<strong>di</strong> il grado<br />

<strong>di</strong> inquinamento dell’acqua da parte <strong>di</strong><br />

sostanze ossidabili, principalmente organiche.<br />

Demineralizzazione: processo chimico-fisico<br />

<strong>di</strong> trattamento, in genere dell’acqua,<br />

destinato all’eliminazione, totale o parziale,<br />

dei minerali <strong>di</strong>sciolti.<br />

Depurazione acque: la depurazione è<br />

l’insieme delle macchine e dei processi fisici<br />

e chimici che si realizzano per eliminare dai<br />

corpi liqui<strong>di</strong> o gassosi sostanze estranee o<br />

inquinanti.<br />

Digestione aerobica: processo<br />

<strong>di</strong> assimilazione e degradazione biologica<br />

delle sostanze organiche presenti nel fango.<br />

Diverter: è il <strong>di</strong>spositivo che permette<br />

l’unione della turbina a gas con il<br />

generatore <strong>di</strong> vapore. Oltre che permettere<br />

l’unione meccanica delle macchine svolge<br />

anche dei ruoli <strong>di</strong> regolazione del flusso<br />

dei gas cal<strong>di</strong> all’interno del generatore<br />

<strong>di</strong> vapore.<br />

Emungimenti: prelievi <strong>di</strong> acqua.<br />

Filtro a sabbia/quarzite: un filtro a sabbia<br />

è costituito da un contenitore cilindrico,<br />

all’interno del quale viene inserita sabbia<br />

silicea lavata. L’acqua in pressione attraversa<br />

tutto lo strato filtrante e viene raccolta dal<br />

fondo. Durante il passaggio si eliminano<br />

dall’acqua le particelle in sospensione,<br />

ripulendosi.<br />

Gruppo <strong>di</strong> cogenerazione: con il termine<br />

cogenerazione si in<strong>di</strong>ca la produzione<br />

contemporanea <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse forme <strong>di</strong> energia<br />

secondaria partendo da un’unica fonte<br />

primaria. Solitamente dall’energia chimica<br />

contenuta nel combustibile fossile si ottiene<br />

energia elettrica ed energia termica.<br />

Osmosi inversa: processo <strong>di</strong> micro<br />

filtrazione dell’acqua me<strong>di</strong>ante membrane<br />

semipermeabili alle quali viene applicata<br />

una pressione esterna tale da invertire il<br />

flusso osmotico, separando le particelle<br />

estranee dall’acqua.<br />

Ossidazione aerobica: si definisce anche<br />

aerobiosi, è la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> alcuni<br />

organismi i quali utilizzano l’ossigeno per<br />

convertire, tramite ossidazione, composti<br />

complessi in altri più semplici.<br />

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Polimero anionico: composto, per lo più<br />

organico, costituito da macromolecole<br />

cariche negativamente. Nasce da una<br />

reazione chimica, la polimerizzazione,<br />

per cui più molecole semplici si uniscono a<br />

formare complessi molecolari con proprietà<br />

anche totalmente <strong>di</strong>verse.<br />

Pompa a vuoto ad anello liquido: una<br />

pompa a vuoto è una sorta <strong>di</strong> compressore<br />

che porta un fluido in fase gassosa da una<br />

pressione più bassa a una più alta.<br />

Le pompe ad anello liquido sono delle<br />

particolari pompe a vuoto utilizzate per la<br />

movimentazione <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong> o gas.<br />

Pulper Refili: il Pulper è una macchina per lo<br />

spappolamento della carta, il refilo in<strong>di</strong>ca la<br />

parte <strong>di</strong> carta in esubero rispetto al formato<br />

definitivo del prodotto i refili vengono<br />

recuperati e rimessi nel ciclo.<br />

Reattore biologico: detto anche bioreattore è<br />

un <strong>di</strong>spositivo in grado <strong>di</strong> fornire un ambiente<br />

adeguato alla crescita <strong>di</strong> organismi<br />

biologici.<br />

Revamping: il termine in<strong>di</strong>ca interventi <strong>di</strong><br />

revisione e ristrutturazione <strong>di</strong> impianti.<br />

Se<strong>di</strong>mentatore: <strong>di</strong>spositivo che favorisce<br />

l’allontanamento <strong>di</strong> sabbie e soprattutto<br />

fanghi dall’acqua, tramite il processo<br />

della se<strong>di</strong>mentazione.<br />

Stakeholder: con il termine stakeholder si<br />

in<strong>di</strong>viduano i soggetti “portatori <strong>di</strong> interessi”<br />

nei confronti <strong>di</strong> un’iniziativa economica,<br />

sia essa un’azienda o un progetto; fanno,<br />

ad esempio, parte <strong>di</strong> questo insieme:<br />

i clienti, i fornitori, i finanziatori,<br />

i collaboratori, ma anche gruppi <strong>di</strong> interesse<br />

esterni, come i residenti <strong>di</strong> aree limitrofe<br />

all’azienda o gruppi <strong>di</strong> interesse locali.<br />

Turbina a gas: è una turbomacchina che<br />

trasforma l’energia chimica del combustibile in<br />

energia meccanica <strong>di</strong> rotazione attraverso il<br />

gas che l’attraversa.<br />

Un alternatore coassiale trasforma, infine,<br />

l’energia meccanica in energia elettrica.<br />

Urea: fertilizzante utilizzato per il suo alto<br />

contenuto <strong>di</strong> azoto che permette<br />

la proliferazione della flora batterica.<br />

Vapore saturo: il vapore saturo è un<br />

vapore che si trova in uno stato<br />

<strong>di</strong> equilibrio con la fase liquida, in cui<br />

il numero <strong>di</strong> particelle che passano dalla<br />

fase liquida a quella gassosa è uguale<br />

al numero <strong>di</strong> quelle che si condensano nel<br />

liquido.<br />

Vasca <strong>di</strong> equalizzazione: ha lo scopo <strong>di</strong><br />

garantire una portata costante in uscita dalla<br />

vasca per un ottimale funzionamento dei<br />

<strong>di</strong>spositivi a valle della stessa.


“Vuoi progettare un anno?<br />

… coltiva il riso.<br />

Vuoi progettare un decennio?<br />

… pianta gli alberi.<br />

Vuoi progettare un secolo?<br />

… educa le persone.”<br />

(proverbio cinese)


Il presente volume è stampato su carta ecologica <strong>Cartiere</strong> <strong>di</strong> <strong>Trevi</strong> S.p.A.<br />

Consulenza, coor<strong>di</strong>namento e progetto grafico:<br />

Via Clitunno 4 - 06039 Borgo <strong>Trevi</strong> (PG)<br />

Tel. +39.0742.38511 Fax +39.0742.385130<br />

Ergon Comunicazione S.r.l.<br />

Contributi e<strong>di</strong>toriali e tecnici:<br />

www.cartiere<strong>di</strong>trevi.com<br />

Francesco Bartoli, Daniela Dari, Leonardo Fugazza,<br />

contact@cartiere<strong>di</strong>trevi.com<br />

Emanuele Garroni, Franco Graziosi, Marco Loreti

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