implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...
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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />
Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />
Karin Martin<br />
visto, l’attivazione dell’implicatura scalare e l’ammissione <strong>di</strong> any in certi contesti sono<br />
entrambi guidati da parametri <strong>di</strong> informatività rispetto alle alternative rilevanti<br />
permesse; in particolare le SI devono essere rimosse in quei contesti che ammettono la<br />
presenza <strong>di</strong> any. Inoltre queste operazioni sono governate dallo stesso principio<br />
ricorsivo semantico che combina i significati nel componente semantico della<br />
Grammatica Universale, in contrasto con l’approccio griceano che vedeva le due<br />
operazioni appartenenti a <strong>di</strong>fferenti componenti della facoltà del linguaggio.<br />
Secondo l’approccio standard, il bambino dovrebbe essere in grado <strong>di</strong><br />
maneggiare i due fenomeni (SI e contesti DE) in modo in<strong>di</strong>pendente l’uno dall’altro,<br />
poiché la proprietà <strong>di</strong> contesto DE risiede nella componente semantica e il meccanismo<br />
per computare le SI si trova nella componente pragmatica. Secondo questa visione il<br />
bambino potrebbe avere competenza in uno dei due fenomeni prima dell’altro, per<br />
esempio potrebbe produrre e comprendere costruzioni che coinvolgono un contesto DE<br />
prima <strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> attivare le SI. Chierchia definisce questa ipotesi Pragmatic<br />
Delay Hypothesis: la conoscenza del valore scalare della <strong>di</strong>sgiunzione e <strong>di</strong> alcuni non<br />
dovrebbe essere <strong>di</strong>sponibile quando i bambini imparano il significato logico, per questo<br />
accettano frasi del tipo “Alcuni N” nella situazione nelle quali è più appropriato usare<br />
“Tutti gli N”.<br />
Al contrario, per il Semantic Core Model, il bambino è in grado <strong>di</strong> computare<br />
l’implicatura ma poi la cancella. Le SI non si attivano nei contesti DE a causa delle loro<br />
proprietà semantiche, che fanno parte del significato delle espressioni delle lingue<br />
naturali. Di conseguenza Chierchia si aspetta che i bambini cancellino l’implicatura<br />
scalare non appena inizi ad operare nel loro <strong>di</strong>scorso il contesto DE: i suoi esperimenti<br />
sono stati progettati per decidere quale dei due modelli <strong>di</strong> interpretazione sia il più<br />
appropriato.<br />
Il primo esperimento in particolare indaga l’interpretazione dell’operatore<br />
<strong>di</strong>sgiuntivo nel contesto a monotonia decrescente realizzato dal quantificatore<br />
universale ogni, il secondo analizza la <strong>di</strong>sgiunzione in contesti non-DE in cui si<br />
dovrebbe attivare l’interpretazione esclusiva. Hanno partecipato al primo esperimento<br />
15 bambini <strong>di</strong> età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> quattro anni e al secondo un gruppo <strong>di</strong> bambini <strong>di</strong> età me<strong>di</strong>a<br />
<strong>di</strong> cinque anni ed un gruppo <strong>di</strong> controllo formato da adulti. Viene utilizzata la<br />
metodologia del Truth Value Judgment Task: nel primo esperimento ai bambini viene<br />
raccontata una storia in cui Biancaneve e quattro nani vanno a fare un picnic;<br />
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