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implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />

Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />

Karin Martin<br />

In sostanza per Chierchia le <strong>implicature</strong> vengono introdotte <strong>di</strong> default nella<br />

derivazione sintattica della frase e computate a livello locale. Questa operazione<br />

richiede però un’interazione tra modulo semantico e pragmatico, operazione non<br />

consentita nella teoria tra<strong>di</strong>zionale, esposta all’inizio <strong>di</strong> questo paragrafo. Ciò significa<br />

che Chierchia prevede che la computazione semantica, quella sintattica e quella<br />

pragmatica siano autonome, in altre parole non è necessario aspettare che il modulo<br />

sintattico e quello semantico abbiano assegnato il significato alla frase per attivare il<br />

modulo pragmatico. Come vedremo questa proposta sarà in parte criticata da Reinhart<br />

(2006). Nel paragrafo successivo cercherò <strong>di</strong> spiegare come avviene l’acquisizione delle<br />

<strong>implicature</strong> <strong>scalari</strong>.<br />

2.2 L’acquisizione delle <strong>implicature</strong> <strong>scalari</strong><br />

Dopo aver descritto dettagliatamente le <strong>implicature</strong> <strong>scalari</strong> e i due principali<br />

approcci riguardanti la loro computazione, in questa sezione mi occuperò <strong>di</strong> spiegare<br />

come avviene l’acquisizione delle SI. In realtà questo è un ambito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> molto recente<br />

che ha coinvolto i linguisti a partire dall’ultimo decennio e che lascia spazio ad ulteriori<br />

ricerche ed investigazioni. Nei primi anni ottanta sono stati condotti alcuni stu<strong>di</strong><br />

importanti sulle conoscenze semantiche dei bambini, queste ricerche hanno apportato<br />

risultati molto interessanti che possono essere estesi anche all’ambito dell’acquisizione<br />

delle <strong>implicature</strong> <strong>scalari</strong>. In particolare gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Smith (1980) e le ricerche <strong>di</strong> Braine<br />

& Rumain (1981).<br />

Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Smith (1980) ha indagato la conoscenza e l’interpretazione <strong>di</strong><br />

quantificatori come alcuni da parte <strong>di</strong> bambini in età prescolare. Nonostante i soggetti,<br />

previamente testati, <strong>di</strong>mostrassero <strong>di</strong> aver maturato una piena conoscenza dei<br />

quantificatori e dei loro aspetti sintattici, i risultati dell’esperimento hanno <strong>di</strong>mostrato<br />

che accettavano in misura molto maggiore rispetto agli adulti frasi del tipo “E’ vero che<br />

alcuni elefanti hanno la proboscide?” o “E’ vero che alcuni uccelli hanno le ali?”. In<br />

questo modo i bambini davano un’interpretazione <strong>di</strong> alcuni paragonabile a quella del<br />

quantificatore tutti.<br />

Anche l’indagine <strong>di</strong> Braine & Rumain (1981) ha testato la conoscenza semantica<br />

dei bambini; in modo particolare essi hanno condotto <strong>degli</strong> esperimenti per verificare le<br />

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