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implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />

Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />

Karin Martin<br />

c. Ogni bambino (λx ((x stu<strong>di</strong>a o legge e ¬x stu<strong>di</strong>a e legge) (x è bravo)))<br />

La frase (62b) rappresenta il valore <strong>di</strong> base <strong>di</strong> (62a) e (62c) rappresenta il suo valore<br />

scalare, ovvero escludendo il caso della congiunzione, si interpreta la <strong>di</strong>sgiunzione in<br />

modo esclusivo. Considerato che la frase Ogni bambino che stu<strong>di</strong>a e legge è bravo non<br />

implica che Ogni bambino che stu<strong>di</strong>a o legge è bravo, possiamo concludere che la frase<br />

con il valore scalare è più debole dal punto <strong>di</strong> vista informativo <strong>di</strong> quella con il valore<br />

base. In questo modo non viene sod<strong>di</strong>sfatta la Strength Con<strong>di</strong>tion e l’implicatura viene<br />

cancellata; la frase in questione sarà interpretata con il suo valore base (62b):<br />

interpretazione inclusiva della <strong>di</strong>sgiunzione.<br />

Ricapitolando quanto detto finora, Chierchia critica il fatto che l’attivazione<br />

delle <strong>implicature</strong> avvenga dopo la computazione semantica e propone che esse vengano<br />

introdotte localmente.<br />

Prendendo in esame l’interazione dei contesti negativi con i termini <strong>scalari</strong>,<br />

afferma che tali contesti possono cancellare l’implicatura o persino crearne <strong>di</strong> nuove,<br />

grazie all’attivazione <strong>di</strong> nuove alternative. Per questo motivo propone la terminologia <strong>di</strong><br />

<strong>implicature</strong> <strong>di</strong>rette e in<strong>di</strong>rette. Nel primo gruppo rientrano le <strong>implicature</strong> associate ad un<br />

termine scalare in virtù della sua posizione all’interno della scala (l’implicatura <strong>di</strong>retta<br />

<strong>di</strong> Gianni ha letto molti libri <strong>di</strong> cucina è che Gianni non ha letto tutti i libri <strong>di</strong> cucina);<br />

nel secondo gruppo rientrano quelle introdotte da un termine scalare in interazione con<br />

un elemento negativo (Dubito che Gianni abbia letto molti libri <strong>di</strong> cucina significa che<br />

credo ne abbia letti alcuni). A questo punto quin<strong>di</strong>, se la Strength Con<strong>di</strong>tion non viene<br />

sod<strong>di</strong>sfatta, oltre ad eliminare le <strong>implicature</strong> generate automaticamente dai termini<br />

<strong>scalari</strong>, ci si deve accertare che altre eventuali <strong>implicature</strong> vengano introdotte nel nuovo<br />

contesto.<br />

Riassumendo la nuova proposta <strong>di</strong> Chierchia sulla computazione delle<br />

<strong>implicature</strong> <strong>scalari</strong>, si ricorda che ad ogni termine scalare viene assegnato un valore<br />

base e un valore rafforzato. Il valore rafforzato, o scalare, viene negato nel caso in cui la<br />

Strength Con<strong>di</strong>tion è rispettata, portando all’attivazione dell’implicatura. Se la<br />

con<strong>di</strong>zione non viene rispettata, l’implicatura viene cancellata ma ne possono sorgere<br />

delle altre.<br />

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