implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...
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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />
Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />
Karin Martin<br />
elemento forte<br />
(più informativo)<br />
e<br />
tutti<br />
più <strong>di</strong> uno<br />
Necessario<br />
79<br />
elemento debole<br />
(meno informativo)<br />
o<br />
qualche<br />
uno o più<br />
possibile<br />
Figura 6. La scala <strong>di</strong> Horn.<br />
L’elemento forte è quello che da più informazione, che “<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> più”. Nelle frasi<br />
in (31) si è in qualche modo tentati <strong>di</strong> considerare l’elemento debole come ambiguo tra<br />
una lettura neutra e una lettura in cui l’elemento forte viene escluso, come abbiamo<br />
visto per il caso della <strong>di</strong>sgiunzione. Quin<strong>di</strong> si assume che il significato delle espressioni<br />
deboli sia quello neutro e si spiega il sorgere <strong>di</strong> un’interpretazione in cui si aggiunge la<br />
negazione dell’elemento forte come un’implicatura conversazionale. Abbiamo già detto<br />
che le <strong>implicature</strong> <strong>scalari</strong> sono un tipo particolare <strong>di</strong> <strong>implicature</strong> conversazionali e sono<br />
cancellabili. Più precisamente sono definite come <strong>implicature</strong> <strong>di</strong> quantità, poiché<br />
violano la massima della quantità <strong>di</strong> Grice. Infatti sono basate sull’utilizzo <strong>di</strong> un termine<br />
relativamente debole dal punto <strong>di</strong> vista informazionale. Si veda l’esempio (33):<br />
(33) a. Alcuni studenti hanno superato l’esame.<br />
b. ALTERNATIVA: Tutti gli studenti hanno superato l’esame.<br />
c. IMPLICATURA: Non tutti gli studenti hanno superato l’esame.<br />
Nel computare il significato <strong>di</strong> una frase del tipo (33a) attiviamo un’implicatura, dando<br />
l’interpretazione: Alcuni studenti, ma non tutti, hanno passato l’esame. Il significato<br />
logico <strong>di</strong> alcuni, infatti, è quello <strong>di</strong> più <strong>di</strong> due ma potenzialmente tutti, rappresentato<br />
dalla frase (33b) che noi però scartiamo perché <strong>di</strong>amo per scontato che l’interlocutore<br />
voglia essere cooperativo. Infatti aveva a <strong>di</strong>sposizione un’alternativa più forte e più<br />
informativa per esprimere che ogni studente ha superato l’esame, avrebbe quin<strong>di</strong> usato<br />
tutti. Inoltre secondo Grice “non si deve pronunciare un’affermazione debole invece <strong>di</strong><br />
una forte, a meno che non si abbia una buona ragione per farlo” (Grice 1961), da ciò<br />
deduciamo che l’alternativa con tutti non è vera. In sostanza per computare