implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

More documents

Recommendations

Info

IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA Una proposta di studio sulla dislessia Karin Martin nei confronti della propria lingua e l’insieme dei giudizi che è in grado di emettere sulla stessa. Le considerazioni sulla relazione di conseguenza e sul concetto di presupposizione, ci aiuteranno a capire il fenomeno linguistico oggetto di studio di questa tesi. Si considerino le frasi seguenti: (19) Maria: Gianni è un bravo matematico? Giorgio: Beh, scrive le formule con bella calligrafia. Dalla frase b. si inferisce che Gianni non è un bravo matematico, anche se non è questo il significato letterale della frase enunciata. Oppure: (20) Maria: Vuoi una caramella? Gianni: Ho mal di denti. Anche in questo caso, non è difficile capire che la persona che pronuncia la frase b. sta rifiutando la caramella offerta; nonostante non sia questo ciò che viene detto effettivamente ma piuttosto viene implicato. Si parla quindi di implicatura: termine introdotto da Grice (1967) per indicare quelle inferenze che non derivano dal significato letterale di una frase, ma dal contesto conversazionale in cui tale frase viene pronunciata. Nell’ambito tradizionale della semantica, il significato di una frase viene costruito in maniera composizionale, partendo dal significato delle espressioni che la compongono. L’idea che sta alla base della definizione di Grice è che nel calcolare un’implicatura prima viene considerato il significato letterale di un’espressione e se questo risulta inadeguato agli scopi della conversazione, viene fatta un’ipotesi su cosa il nostro interlocutore voglia intendere. Quindi le implicature, che sono inoltre alla base di atti linguistici indiretti come l’ironia e il discorso metaforico, nascono dall’interazione tra due elementi: (21) a. fattori grammaticali (il significato letterale di un’espressione) b. fattori extragrammaticali (principi che regolano la conversazione, conoscenze fattuali, enciclopediche, ipotesi sulle intenzioni dei parlanti,ecc.) 70
IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA Una proposta di studio sulla dislessia Karin Martin A questo punto sarà utile introdurre il concetto di “verità” in semantica per comprendere a fondo l’oggetto del nostro studio. La semantica può essere considerata anche come la teoria della verità e del riferimento, con la quale cerchiamo di ricostruire la forma logica delle lingue naturali. Questo si giustifica col fatto che l’uso centrale del linguaggio è quello di descrivere cose, descrivere la realtà. Parlare di verità significa che le asserzioni che pronunciamo sono vere se corrispondono ad uno stato di cose nella realtà. Una prima importante distinzione da tener presente per proseguire con questo lavoro è quella descritta in (22) tra: (22) i. significato strictu sensu ii. uso Con il primo si intende il significato determinato dalla grammatica e oggetto della semantica, chiamato anche significato grammaticale o letterale o convenzionale; con il secondo termine si intende il significato determinato dalla grammatica in interazione con altri sistemi cognitivi e oggetto della pragmatica. Il termine uso è anche indicato come significato in senso lato. In altre parole si tratta della distinzione tra la conoscenza che la grammatica associa ad un’espressione e ciò che il parlante fa di queste conoscenze in situazioni concrete. Quindi è importante capire quali aspetti del significato si basino su rappresentazioni logiche determinate dalla grammatica e quali su pratiche e norme sociali di carattere più ampio, sapendo che con il linguaggio si possono compiere una pluralità di azioni, non solo descrivere stati di cose o scambiare informazioni 20 . Normalmente si considera che il significato in senso lato sia dato dal significato in senso stretto posto in uso. Ovvero per asserire qualcosa è necessario che i parlanti abbiano uno sfondo conversazionale comune, che viene aggiornato ogni volta che si pronuncia una frase. Se consideriamo gli enunciati performativi, come per esempio Vi dichiaro marito e moglie, notiamo subito che il loro effetto non è quello di informare, ma piuttosto quello di dare inizio ad un nuovo stato di cose, con certe condizioni che sono le regole costitutive delle diverse azioni. 20 Si usa distinguere l’atto comunicativo in: atto locutivo (ciò che viene detto), atto illocutivo (ciò che viene fatto) e atto perlocutivo (gli effetti ottenuti), Chierchia (1997: 170). 71
Page 1:
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA F
Page 4 and 5:
IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LIN
Page 6 and 7:
INTRODUZIONE IMPLICATURE SCALARI E
Page 8 and 9:
Page 10 and 11:
Page 12 and 13:
Page 14 and 15:
Page 16 and 17:
Page 18 and 19:
Page 20 and 21: IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LIN
Page 120 and 121:
Page 122 and 123:
Page 124 and 125:
Page 126 and 127:
Page 128 and 129:
Page 130 and 131:
Page 132 and 133:
Page 134 and 135:
Page 136 and 137:
Page 138 and 139:
CONCLUSIONE IMPLICATURE SCALARI E P
Page 140 and 141:
Page 142 and 143:
BIBLIOGRAFIA ADAMS, A-M., & GATHERC
Page 144 and 145:
Page 146 and 147:
Page 148 and 149:
Page 150 and 151:
show all

implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?