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implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />

Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />

Karin Martin<br />

La <strong>di</strong>fferenza tra le due frasi è data dal fatto che l’asserzione (12b) presuppone che si<br />

sappia che qualcuno ha mangiato la torta. Questa <strong>di</strong>fferenza persiste anche se (12b)<br />

fosse una domanda (Chi è stato che ha mangiato la torta?), una frase negativa (Non è<br />

Mario che ha mangiato la torta) o una frase con<strong>di</strong>zionale (Se è stato Mario a mangiare<br />

la torta…). Se usiamo una frase come (12b) in un contesto in cui non è sod<strong>di</strong>sfatta la<br />

presupposizione, ovvero non si dà per scontato che qualcuno abbia mangiato la torta,<br />

non si riesce ad assegnare un valore <strong>di</strong> verità alla frase in questione. Quin<strong>di</strong> si<br />

comprende come il contesto debba sod<strong>di</strong>sfare certe con<strong>di</strong>zioni affinché una frase possa<br />

essere usata appropriatamente. La definizione generale è:<br />

(13) A presuppone B sse B deve essere data per scontata in ogni contesto in cui A<br />

viene usata.<br />

Quin<strong>di</strong> a. presuppone b. se:<br />

(14) a. E’ SN che SV.<br />

b. Qualcuno SV.<br />

Molte altre costruzioni danno luogo a questi fenomeni presupposizionali, per<br />

esempio gli aggettivi fattivi come strano o interessante (Chierchia 1997: 135), ma<br />

anche l’articolo determinativo (es. Ho conosciuto la <strong>di</strong>rettrice del <strong>di</strong>partimento, implica<br />

che ci sia una sola <strong>di</strong>rettrice). Quin<strong>di</strong> abbiamo intuizioni non solo sulle conseguenze <strong>di</strong><br />

ciò che <strong>di</strong>ciamo, ma anche sulle presupposizioni in frasi semplici e in frasi complesse.<br />

Si consideri l’esempio (15):<br />

(15) O sarà Gianni a portare il dolce per la festa o mi arrabbio.<br />

Il primo <strong>di</strong>sgiunto (O sarà Gianni a portare il dolce) è una frase scissa: presuppone che<br />

qualcuno porterà il dolce e questa è la stessa presupposizione che sta alla base<br />

dell’intera frase. Confrontiamola con la frase (16):<br />

19 Le frasi con la forma “E’ SN che SV” sono dette “frasi scisse” (Chierchia 1997: 133).<br />

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