implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA Una proposta di studio sulla dislessia Karin Martin l’elaborazione elettronica di testi e lo sviluppo di terapie per disturbi psicofisici associati al linguaggio. Il linguaggio è uno strumento centrale dell’esistenza, è difficile immaginare una società senza linguaggio, anche se in realtà esistono casi in cui la capacità di comunicare può venire a mancare, come per esempio nei soggetti afasici, la cui competenza grammaticale è compromessa, parzialmente o totalmente, qualunque sia la lingua, pur rimanendo intatte il resto delle risorse intellettuali e psicofisiche. Per l’importanza dello studio del linguaggio, la linguistica è una componente centrale di quel gruppo di discipline dette scienze cognitive. Essa presenta una lunga tradizione scientifica, sulla quale hanno avuto un grosso impatto due recenti cambiamenti: certi sviluppi della logica moderna e il paradigma generativo, un paradigma di ricerca costituito verso la fine degli anni ’50 dalla teorizzazione di Chomsky sulla GU, che si fonda sull’idea che l’apparato combinatorio ed interpretativo di una grammatica consista in una serie di principi e regole, inconsce ma passibili di un’analisi precisa, analoghe ad operazioni matematiche. Il livello della linguistica di cui mi occuperò in questa sede è quello semantico. La semantica si identifica tradizionalmente con l’analisi del significato delle parole, ma in realtà è molto più di questo, oggi infatti l’oggetto principale della semantica risulta essere lo studio delle operazioni attraverso le quali i significati delle parole vengono composti e integrati nei significati di espressioni complesse. La semantica moderna si basa su degli approcci di “forma logica”, i quali fanno uso di una strumentazione logico-matematica sofisticata, per questo si parla di “semantica formale”. Secondo G. Chierchia (1997) siamo tutti dotati di una “competenza semantica”, ovvero, così come siamo in grado di dire se una frase della nostra lingua sia ben formata o no, siamo anche in grado di dire se due frasi sono parafrasi l’una dell’altra e se possono descrivere la medesima situazione. Siamo in grado cioè di emettere dei giudizi che sono la manifestazione di ciò che sappiamo del significato delle espressioni della nostra lingua (Chierchia 1997: 24). Prendiamo per esempio le tre seguenti asserzioni in (4): (4) a. Il motore della barca è esploso e l’ha distrutta. b. L’esplosione del motore della barca l’ha distrutta. c. L’esplosione del motore della barca ne ha causato la distruzione. 64
IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA Una proposta di studio sulla dislessia Karin Martin Ognuno di noi è in grado di emettere dei giudizi su queste tre frasi ed è in grado di intuire che descrivono tutte la stessa situazione. Rientra nella nostra competenza semantica anche la comprensione dei connettivi proposizionali (congiunzioni e disgiunzione). Per esempio: (5) a. Gianni porterà il dolce al cioccolato o Maria porterà la torta di mele. b. Gianni porterà il dolce al cioccolato e Maria porterà la torta di mele. c. Gianni porterà il dolce al cioccolato. Se sappiamo che la frase (5a) rappresenta una situazione vera non possiamo essere certi che la frase (5c) è vera, poiché la presenza della disgiunzione “o” lascia intendere che si verifichi una o l’altra situazione 15 ; mentre se consideriamo la frase (5b) e sappiamo che è vera, allora sappiamo anche che (5c) è vera, ed è una conseguenza di (5b). Poiché le frasi (5a) e (5b) si distinguono soltanto nella scelta dei connettivi, il fatto che l’asserzione (5c) segua da (5b) e non da (5a) deve avere a che fare con il significato di queste congiunzioni. Se volessimo formalizzare le frasi in (5), potremmo sostituirle con le lettere maiuscole, indicando con “A” la frase Gianni porterà il dolce al cioccolato e con “B” la frase Maria porterà la torta di mele; potremmo poi giungere alla seguente conclusione: un’asserzione del tipo“A e B” ha come conseguenza sia A che B. Queste sono intuizioni sistematiche dei parlanti e possono essere caratterizzate come segue: (6) I. P è conseguenza di Q sse 16 II. L’informazione associata ad P è già contenuta in Q III. Se Q è vera al tempo t, allora P è vera al tempo t IV. Ogni situazione descrivibile con Q è anche descrivibile mediante P. 17 La relazione tra frasi del tipo (5) viene detta relazione di conseguenza. Vediamo altri esempi: 15 Per quanto riguarda l’interpretazione esclusiva ed inclusiva della disgiunzione si vedano i paragrafi successivi. 16 Sse significa “se e solo se”. 17 Cfr. Chierchia 1997: 125. 65
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