implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...
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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />
Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />
Karin Martin<br />
2 LE IMPLICATURE SCALARI<br />
2.1 La teoria<br />
In questo secondo capitolo spiegherò che cosa si intende con il concetto <strong>di</strong><br />
implicatura scalare. Come accennato in precedenza, lo scopo <strong>di</strong> questa tesi è quello <strong>di</strong><br />
realizzare un protocollo sperimentale per valutare la competenza semantico - pragmatica<br />
dei soggetti <strong>di</strong>slessici, in particolare mi interessa verificare se e in che modo essi<br />
riescano ad interpretare un’asserzione contenente un termine scalare. Dopo aver<br />
descritto gli aspetti caratteristici della <strong>di</strong>slessia, le principali ipotesi sulla sua eziologia<br />
ed evoluzione, gli stu<strong>di</strong> più recenti riguardanti i deficit morfosintattici e semantici che<br />
accompagnano questo <strong>di</strong>sturbo, mi sembra opportuno analizzare l’aspetto che si andrà<br />
ad indagare attraverso il protocollo che presenterò nel terzo capitolo.<br />
Ho deciso <strong>di</strong> <strong>di</strong>videre questa sezione in tre parti: nella prima parte introdurrò i<br />
concetti <strong>di</strong> semantica formale e <strong>di</strong> competenza semantica, mostrando come sia possibile<br />
formalizzare le asserzioni della nostra lingua: sarà la base da cui partire per la<br />
spiegazione delle <strong>implicature</strong>; nella seconda parte esporrò la teoria delle <strong>implicature</strong><br />
<strong>scalari</strong> e i due principali approcci sulla loro computazione, quello proposto da Grice e<br />
quello <strong>di</strong> Chierchia. La terza parte <strong>di</strong> questo capitolo sarà invece de<strong>di</strong>cata<br />
all’acquisizione delle <strong>implicature</strong> <strong>scalari</strong>.<br />
2.1.1 La competenza semantica<br />
E’ affascinante notare come i parlanti <strong>di</strong> una lingua riescano a comprendersi<br />
senza <strong>di</strong>fficoltà anche quando i messaggi che trasmettono si allontanano dal loro<br />
significato letterale. Ciò è possibile in quanto le lingue presentano una struttura logica<br />
che consente a tutti noi <strong>di</strong> capirci. Negli ultimi 30 anni quest’idea ha permesso <strong>di</strong><br />
sviluppare <strong>di</strong>verse teorie del linguaggio che gettano nuova luce sulle facoltà cognitive<br />
che ne sono alla base. Alcune <strong>di</strong> esse possono avere anche applicazioni pratiche quali<br />
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