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implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />

Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />

Karin Martin<br />

A questo punto vorrei citare gli stu<strong>di</strong> condotti da due dottoran<strong>di</strong> presso<br />

l’università <strong>di</strong> Verona: Gaetano Fiorin e Maria Vender, che hanno contribuito<br />

notevolmente a mettere luce in questo ambito <strong>di</strong> ricerca.<br />

1.7.1 The resolution of ambiguous pronominal expressions in<br />

developmental dyslexia (G. Fiorin, 2008)<br />

L’ipotesi che viene sostenuta nella ricerca <strong>di</strong> G. Fiorin, il quale si pone a favore<br />

<strong>di</strong> una visione estesa della memoria operativa verbale, è che la componente verbale<br />

avrebbe a che fare anche con rappresentazioni <strong>di</strong> tipo semantico e non solo fonologico.<br />

Nell’esperimento condotto da Fiorin i soggetti si sono trovati ad affrontare<br />

un’operazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sambiguazione, scegliendo tra due rappresentazioni semantiche in<br />

competizione associate all’uso <strong>di</strong> pronomi personali e possessivi. I soggetti quin<strong>di</strong><br />

dovevano essere in grado <strong>di</strong> tenere a mente, quin<strong>di</strong> nella memoria operativa verbale, le<br />

due rappresentazioni semantiche e poi sceglierne una sulla base delle informazioni<br />

fornite dal contesto.<br />

Nello specifico l’esperimento ha testato le abilità dei bambini <strong>di</strong>slessici nei<br />

confronti <strong>di</strong> frasi contenenti delle espressioni pronominali ambigue. Sono stati esaminati<br />

tre gruppi <strong>di</strong> bambini: un gruppo <strong>di</strong> bambini <strong>di</strong>slessici dell’età <strong>di</strong> nove anni, un gruppo<br />

<strong>di</strong> bambini controllo <strong>di</strong> pari età e un gruppo <strong>di</strong> bambini più piccoli <strong>di</strong> circa quattro anni.<br />

I risultati <strong>di</strong>mostrano che i bambini <strong>di</strong>slessici tendono ad evitare il processo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sambiguazione, al contrario del gruppo <strong>di</strong> controllo. Quin<strong>di</strong> il fatto che i <strong>di</strong>slessici<br />

presentino dei problemi nel mantenimento temporaneo delle due rappresentazioni<br />

logico-semantiche e nel confronto tra le stesse, supporterebbe l’ipotesi sostenuta da<br />

Fiorin che la <strong>di</strong>slessia sia associata ad un deficit <strong>di</strong> memoria operativa verbale.<br />

Questa ipotesi viene confermata anche dai risultati del gruppo <strong>di</strong> bambini più<br />

piccoli, i quali presentano delle risorse <strong>di</strong> memoria operativa limitate a causa della loro<br />

giovane età e quin<strong>di</strong> ottengono risultati simili a quelli forniti dal gruppo <strong>di</strong> bambini<br />

<strong>di</strong>slessici. I bambini vennero testati su frasi del tipo (1):<br />

(1) Ogni amico <strong>di</strong> Francesco ha colorato la sua bicicletta.<br />

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