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implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />

Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />

Karin Martin<br />

verbi e item <strong>di</strong> classe chiusa giocano un ruolo cruciale nello sviluppo della sintassi e<br />

della semantica.<br />

In linea con gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Rispens (2004), i quesiti che Wilsenach si pone sono i<br />

seguenti: (i) è possibile <strong>di</strong>stinguere i bambini a rischio <strong>di</strong>slessia dai bambini non<br />

<strong>di</strong>slessici sulla base del loro sviluppo del linguaggio?; (ii) qual è la relazione tra<br />

<strong>di</strong>slessia e SLI?; (iii) è possibile che il ritardo o il non corretto sviluppo del linguaggio<br />

nei bambini a rischio <strong>di</strong>slessia possa in qualche modo pre<strong>di</strong>re la loro capacità <strong>di</strong><br />

apprendere la lettura?<br />

Dal momento che, come accennato in precedenza, i bambini con genitori<br />

<strong>di</strong>slessici hanno circa il 40% <strong>di</strong> probabilità <strong>di</strong> essere a loro volta <strong>di</strong>slessici, nel suo<br />

stu<strong>di</strong>o Wilsenach si aspetta che approssimativamente la metà dei bambini a rischio<br />

<strong>di</strong>slessia non presentino alcun segno <strong>di</strong> ritardo nello sviluppo del linguaggio e che<br />

abbiano gli stessi risultati del gruppo <strong>di</strong> bambini non <strong>di</strong>slessici. Lo sviluppo linguistico<br />

dell’altra metà <strong>di</strong> bambini a rischio dovrà quin<strong>di</strong> presentare un leggero ritardo o danno<br />

sia a livello fonologico che morfosintattico.<br />

1.6.3.1 Gli esperimenti <strong>di</strong> Wilsenach (2006)<br />

Il primo esperimento che viene condotto da Wilsenach (2006) riguarda i verbi<br />

ausiliari, e più precisamente si vuole verificare se i <strong>di</strong>slessici siano o no sensibili alla<br />

<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> acquisizione <strong>degli</strong> ausiliari. Wilsenach si basa sul presupposto che nei<br />

soggetti colpiti da SLI la produzione <strong>di</strong> verbi ausiliari è problematica (Hadley & Rice,<br />

1996; Leonard, 1998) e quin<strong>di</strong> anche i soggetti <strong>di</strong>slessici o a rischio <strong>di</strong>slessia potrebbero<br />

avere gli stessi problemi, date le numerose somiglianze tra i due <strong>di</strong>sturbi 11 .<br />

Sono stati realizzati molti stu<strong>di</strong> sull’uso <strong>degli</strong> ausiliari nella lingua inglese ed è<br />

emerso che i soggetti affetti da SLI presentano numerose <strong>di</strong>fficoltà. Mentre per quanto<br />

riguarda le lingue <strong>di</strong>verse dall’inglese, esistono dati piuttosto <strong>di</strong>vergenti: alcuni<br />

sostengono che i problemi siano <strong>di</strong> natura cross <strong>linguistica</strong>, altri che siano specifici della<br />

lingua presa in considerazione. Infatti sono evidenti i problemi nell’uso <strong>degli</strong> ausiliari<br />

nella lingua inglese, ma sembrano non persistere nella lingua olandese. <strong>Stu<strong>di</strong></strong> in altre<br />

11 Si veda paragrafo 1.1.2.<br />

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