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implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />

Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />

Karin Martin<br />

Il modello mostra che la marcatura dell’accordo soggetto-verbo è in relazione<br />

con la consapevolezza fonologica. Rispens si rifà alle considerazioni <strong>di</strong> Joanisse et al.<br />

(2000): la combinazione della ra<strong>di</strong>ce del verbo con un morfema avviene su un sistema<br />

<strong>di</strong> regole in parte fonologiche. La memoria operativa verbale è altresì importante in<br />

questo processo poiché la rappresentazione fonologica <strong>di</strong> una forma verbale ha bisogno<br />

<strong>di</strong> essere mantenuta in memoria. Un insuccesso <strong>di</strong> questo temporaneo mantenimento in<br />

memoria della rappresentazione fonologica darà come risultato una forma scorretta <strong>di</strong><br />

questa rappresentazione, che interferisce nella creazione <strong>di</strong> un para<strong>di</strong>gma flessivo<br />

stabile.<br />

Inoltre, la memoria operativa verbale è sollecitata in modo <strong>di</strong>verso quando si<br />

marca un verbo con la persona e col numero del soggetto. Dal momento che queste<br />

proprietà sono riflesse nella forma del verbo, è necessario che questi tratti siano<br />

mantenuti in attivazione per un periodo sufficiente per combinare il soggetto con il<br />

verbo. In questo modo, l’accordo soggetto-verbo contribuisce alla co<strong>di</strong>fica delle parole.<br />

La consapevolezza fonologica e la memoria operativa verbale si <strong>di</strong>mostrano quin<strong>di</strong><br />

essere fattori importanti nella co<strong>di</strong>fica delle parole. Deco<strong>di</strong>ficare le parole infatti<br />

richiede <strong>di</strong> collegare i grafemi ai fonemi <strong>di</strong> una parola, un’abilità che a sua volta<br />

richiede una conoscenza della struttura fonologica interna <strong>di</strong> una parola. La memoria<br />

operativa verbale è coinvolta nell’acquisizione a lungo termine delle regole <strong>di</strong><br />

mappatura grafema-fonema, che sono cruciali nel processo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento della<br />

lettura. Inoltre essa è una componente necessaria per la memorizzazione temporanea dei<br />

fonemi <strong>di</strong> una parola, che il bambino cerca <strong>di</strong> identificare applicando le regole grafema-<br />

fonema.<br />

Infine nell’ultimo esperimento, Rispens misura la reazione dell’attività elettrica<br />

nei confronti della violazione dell’accordo soggetto-verbo e dell’abilità <strong>degli</strong> adulti nel<br />

giu<strong>di</strong>care la grammaticalità <strong>di</strong> alcune frasi. Gli adulti <strong>di</strong>slessici risultano essere in grado<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere tra frasi grammaticali e non grammaticali, considerando i risultati molto<br />

alti nel judgement task. Quin<strong>di</strong> paragonando i risultati <strong>di</strong> questi tre gruppi: bambini a<br />

rischio, bambini <strong>di</strong>slessici e adulti, la stu<strong>di</strong>osa ipotizza che le <strong>di</strong>fferenze osservate tra i<br />

<strong>di</strong>slessici e i bambini <strong>di</strong> controllo nell’accordo soggetto-verbo scompaiono con l’età.<br />

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