implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...
implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...
implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />
Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />
Karin Martin<br />
<strong>di</strong>fferenze sintattiche tra i due enunciati: la seconda frase, John is easy to please è<br />
sintatticamente più complessa della prima poiché il soggetto <strong>di</strong> superficie John è<br />
<strong>di</strong>verso dal soggetto a livello profondo e inoltre questa costruzione viene appresa più<br />
tar<strong>di</strong>.<br />
Anche Catts et al. (1999) attribuiscono la debolezza grammaticale ad un<br />
problema sintattico piuttosto che fonologico e conducono uno stu<strong>di</strong>o su 600 bambini,<br />
seguiti dall’asilo fino alla seconda elementare, per capire quale contributo possa dare<br />
l’abilità nella lingua orale all’abilità <strong>di</strong> lettura. Tra questi bambini, 328 presentavano<br />
delle <strong>di</strong>fficoltà nella lingua parlata. I ricercatori hanno misurato l’abilità <strong>di</strong> elaborazione<br />
fonologica, le abilità sintattiche, lo sviluppo del vocabolario e l’abilità narrativa. I<br />
risultati <strong>di</strong>mostrano che i due gruppi presentano delle <strong>di</strong>fferenze significative nei test<br />
sulla consapevolezza fonologica, sul rapid naming (denominazione rapida), sulle abilità<br />
grammaticali e narrative e nel vocabolario. Attraverso un’analisi regressiva Catts et al.<br />
(1999) hanno <strong>di</strong>mostrato che l’abilità nella lingua orale spiega la variazione<br />
significativa nell’abilità <strong>di</strong> deco<strong>di</strong>fica delle parole, ma nel momento in cui entrano in<br />
gioco la consapevolezza fonologica e la memoria operativa, questa variazione viene<br />
ridotta.<br />
Inoltre gli stu<strong>di</strong>osi hanno rilevato che gli effetti dell’abilità <strong>di</strong> lingua orale erano<br />
ancora più forti nel caso della comprensione della lettura ed hanno concluso che queste<br />
abilità (consapevolezza fonologica e memoria operativa) nei bambini in età prescolare<br />
sono parzialmente in<strong>di</strong>pendenti dall’elaborazione fonologica, ma tutte sono essenziali<br />
per la previsione dell’acquisizione della lettura.<br />
Questo stu<strong>di</strong>o in realtà ha misurato principalmente l’abilità <strong>di</strong> lettura a livello <strong>di</strong><br />
comprensione, ma se questi dati devono servire a spiegare qualcosa in più sulla <strong>di</strong>slessia<br />
evolutiva, allora è più importante misurare l’abilità <strong>di</strong> co<strong>di</strong>fica delle parole piuttosto che<br />
il punteggio <strong>di</strong> comprensione. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Gottardo et al. (1996) è stato condotto in<br />
questa <strong>di</strong>rezione, in particolare è stato esaminato il rapporto tra elaborazione sintattica,<br />
elaborazione fonologica, riconoscimento delle parole e abilità <strong>di</strong> co<strong>di</strong>fica. I risultati<br />
mostrano che quando i due ultimi fattori (riconoscimento delle parole e abilità <strong>di</strong><br />
co<strong>di</strong>fica) sono messi da parte, l’elaborazione sintattica fallisce nel prevedere il<br />
riconoscimento e la co<strong>di</strong>fica delle parole e quin<strong>di</strong> l’abilità <strong>di</strong> lingua orale potrebbe<br />
contribuire al raggiungimento <strong>di</strong> una buona abilità <strong>di</strong> lettura.<br />
36