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implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...

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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />

Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />

Karin Martin<br />

<strong>di</strong>fferenze nelle abilità <strong>di</strong> memoria fonologica in bambini <strong>di</strong> 4-5 anni sono associate alle<br />

<strong>di</strong>fferenze nelle abilità narrative orali <strong>di</strong> questi bambini. In un altro stu<strong>di</strong>o, Adams &<br />

Gathercole (2000) mostrarono che le abilità <strong>di</strong> memoria operativa fonologica nei<br />

bambini <strong>di</strong> 3-4 anni è in relazione all’ampiezza del loro vocabolario produttivo, alla<br />

lunghezza delle loro frasi e alle <strong>di</strong>verse costruzioni sintattiche utilizzate nel parlato<br />

spontaneo.<br />

Tuttavia, recentemente, la correlazione tra loop fonologico e linguaggio è stata<br />

giu<strong>di</strong>cata inappropriata poiché non rende conto della complessità del linguaggio, ovvero<br />

non prende in considerazione gli aspetti morfo-sintattici, semantici e pragmatici. Per<br />

questo motivo lo stesso Baddeley (2001) afferma che questa componente è in grado <strong>di</strong><br />

realizzare anche altre operazioni e quin<strong>di</strong> il modello deve essere ulteriormente stu<strong>di</strong>ato e<br />

sviluppato. Per questo motivo si parla <strong>di</strong> memoria operativa verbale (verbal Working<br />

Memory) intendendo un magazzino contenente non solo l’informazione fonologica, ma<br />

anche quella morfo-sintattica, semantica e pragmatica.<br />

Per quanto riguarda la relazione tra deficit della memoria operativa ed alcuni<br />

<strong>di</strong>sturbi evolutivi (SLI, ADHD e <strong>di</strong>slessia), è interessante accennare allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

Gathercole & Baddeley (1990): attraverso un esercizio <strong>di</strong> ripetizione <strong>di</strong> non-parole,<br />

hanno mostrato che i bambini con SLI hanno maggiori <strong>di</strong>fficoltà nel ripetere non-parole<br />

<strong>di</strong> tre e quattro sillabe rispetto a due gruppi <strong>di</strong> bambini con normale sviluppo, in<strong>di</strong>cando<br />

una ridotta memoria operativa nei bambini con SLI.<br />

1.5.2 The visuospatial sketch pad<br />

La componente detta taccuino visivo - spaziale si presenta come un sottosistema<br />

della memoria operativa con la funzione <strong>di</strong> integrare l’informazione spaziale e visiva in<br />

una rappresentazione unificata che può essere temporaneamente immagazzinata e<br />

manipolata. E’ comprensibile che il taccuino visivo - spaziale abbia un’importanza<br />

minore nei <strong>di</strong>sturbi del linguaggio rispetto al circuito fonologico, tuttavia sembra che il<br />

sistema sia coinvolto nell’abilità <strong>di</strong> lettura. Sarebbe infatti implicato nel mantenimento<br />

della rappresentazione della pagina e della sua impostazione grafica, che rimarranno<br />

stabili e faciliteranno alcuni compiti, come muovere gli occhi accuratamente dalla fine<br />

<strong>di</strong> una riga all’inizio della riga successiva.<br />

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