implicature scalari e patologia linguistica - Università degli Studi di ...
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IMPLICATURE SCALARI E PATOLOGIA LINGUISTICA<br />
Una proposta <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sulla <strong>di</strong>slessia<br />
Karin Martin<br />
nel loro controllo. L’acquisizione e memorizzazione delle stesse avviene in maniera<br />
inconscia e graduale ma con la necessità <strong>di</strong> ripetute presentazioni <strong>degli</strong> stimoli, mentre<br />
invece le regole, una volta acquisite, vengono applicate in maniera veloce ed<br />
automatica.<br />
Secondo il modello <strong>di</strong>chiarativo/procedurale, la memoria <strong>di</strong>chiarativa è alla base<br />
del lessico mentale, mentre la memoria procedurale è alla base <strong>degli</strong> aspetti della<br />
grammatica mentale. La memoria <strong>di</strong>chiarativa funziona quin<strong>di</strong> come una memoria<br />
associativa che immagazzina non solo fatti ed eventi, ma anche la conoscenza lessicale,<br />
tra cui i suoni e i significati delle parole. La memoria procedurale invece è alla base<br />
dell’acquisizione implicita e dell’uso della grammatica nei sottodomini della sintassi,<br />
morfologia e probabilmente della fonologia.<br />
Nonostante il modello <strong>di</strong>chiarativo/procedurale sia motivato dalle relazioni tra le<br />
funzioni del linguaggio e dalle funzioni dei sistemi <strong>di</strong> memoria; queste relazioni non<br />
suggeriscono isomorfismo tra lessico e memoria <strong>di</strong>chiarativa, o tra grammatica e<br />
memoria procedurale. Infatti, vi possono essere parti <strong>di</strong> ciascun sistema che servono<br />
funzioni <strong>di</strong> tipo non-linguistico, le quali non hanno alcun ruolo nel linguaggio, oppure<br />
un ruolo minimo. Inoltre è importante notare che il modello non sostiene che tutti gli<br />
aspetti del linguaggio <strong>di</strong>pendano dai due sistemi <strong>di</strong> memoria, o che questi siano gli unici<br />
sistemi alla base del lessico e della grammatica. Altre strutture neurali e altre<br />
componenti cognitive o computazionali potrebbero avere un ruolo importante nelle due<br />
capacità <strong>di</strong> linguaggio. Ullman propone che numerosi <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> tipo evolutivo siano<br />
associati a <strong>di</strong>sfunzioni della memoria procedurale, includendo non solo lo SLI ma anche<br />
la <strong>di</strong>slessia e il <strong>di</strong>sturbo <strong>di</strong> attenzione e <strong>di</strong> iperattività (ADHD).<br />
Secondo questo modello, alla base <strong>di</strong> questi <strong>di</strong>sturbi si dovrebbero riscontrare<br />
non solo <strong>di</strong>fficoltà grammaticali ma anche problemi <strong>di</strong> recupero lessicale. Secondo<br />
Ullman la <strong>di</strong>slessia presenta un deficit delle funzioni motorie e della memoria operativa,<br />
ed è molto spesso associata ad altri <strong>di</strong>sturbi come l’ADHD e lo SLI, quin<strong>di</strong> non è solo<br />
strettamente connessa ad un deficit <strong>di</strong> processing delle rappresentazioni fonologiche. In<br />
particolare i <strong>di</strong>slessici presentano <strong>di</strong>fficoltà anche in altre abilità linguistiche, come<br />
l’elaborazione delle rappresentazioni sintattiche e in abilità non linguistiche come<br />
compiti motori <strong>di</strong> tipo automatico o sequenziale. Ullman sostiene quin<strong>di</strong> che alla base<br />
della <strong>di</strong>slessia evolutiva ci sia una <strong>di</strong>sfunzione del sistema <strong>di</strong> memoria procedurale, però<br />
non spiega nello specifico come questo possa render conto delle <strong>di</strong>fficoltà in altre abilità<br />
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